Libri di Pietro Greco
Einstein aveva ragione. Mezzo secolo d'impegno per la pace
Pietro Greco
Libro: Libro in brossura
editore: Scienza Express
anno edizione: 2012
pagine: 308
La vita di Albert Einstein è stata spesa inseguendo con lucidità e determinazione due grandi sogni. Uno scientifico: l'elaborazione di una teoria unitaria della fisica. L'altro politico: la pace del mondo. La tesi del mio libro è che quello di Einstein è stato sempre un lucido progetto politico. Fondato su solide basi culturali e su una notevole capacità di "leggere" in anticipo l'evoluzione della storia. Il suo pacifismo, infatti, può essere diviso in tre grandi fasi, durante le quali è stato adattato alla realtà politica. Una prima fase, dal 1915 al 1932, durante la quale il suo pacifismo ha avuto toni radicali. Una seconda fase, in concomitanza con l'avvento del nazismo, Einstein ha "sospeso" il suo pacifismo: riconoscendo che contro Hitler non c'era altra possibilità che opporre forza alla forza. Una terza fase, dopo il 1945, in cui si è battuto per il disarmo nucleare, considerando che quella atomica era diventata la nuova e più grave minaccia per l'umanità. Il pensiero di Einstein ha influenzato generazioni di pacifisti e ha avuto influenza su molti uomini politici, compreso Michail Gorbaciov.
Scienza e media ai tempi della globalizzazione
Pietro Greco, Nico Pitrelli
Libro: Libro in brossura
editore: Codice
anno edizione: 2009
pagine: 196
È un momento molto delicato, quello che stanno vivendo i mezzi di informazione e i divulgatori che si occupano di scienza. Sicurezza alimentare, fecondazione assistita, ambiente, energia nucleare, OGM, la privacy legata a internet: la ricerca scientìfica e lo sviluppo tecnologico hanno profonde implicazioni politiche e sociali, e saturano ormai ogni spazio della nostra vita pubblica e privata. Per questo motivo, mai come oggi la funzione svolta dai media (di fondamentale snodo tra la scienza e le sue rappresentazioni sociali) ha rivestito tanta importanza. Ripercorrendo una storia fatta di buone intenzioni, episodi felici, fraintendimenti e accuse reciproche di inefficienza, Greco e Pitrelli analizzano lo stato di salute del rapporto tra ricerca scientifica e mezzi di informazione e comunicazione; e dedicano un'attenzione particolare al ruolo svolto oggi dal web, che nella sua forma più "sociale" dei blog, dei podcast e dei wiki sembra rispondere meglio dei media tradizionali alle richieste di partecipazione pubblica sulle questioni di scienza.
Margherita Hack
Pietro Greco
Libro: Libro in brossura
editore: L'Asino d'Oro
anno edizione: 2013
pagine: 224
Per almeno quattro decenni volto e voce della scienza italiana, Margherita Hack è stata tra i personaggi più popolari della comunità scientifica. Scienziata militante, non solo ha contribuito alla costruzione di una nuova visione dell'universo e ha trasformato l'Osservatorio astronomico di Trieste in un centro di valore internazionale, ma si è impegnata per la diffusione delle nuove scoperte e delle conoscenze scientifiche, convinta del loro essere fonte di progresso intellettuale e civile per tutti. Si è dedicata con passione e con tenacia alla lotta per i diritti delle donne, alla politica, alla difesa degli animali e dell'ambiente. Ha saputo leggere l'Italia a ogni livello senza pedanteria accademica, ma con lucidità, coerenza e ironia. È riuscita nel grande compito di 'umanizzare' la scienza. Ammiratore e amico di Margherita Hack, Pietro Greco racconta la vita di questa grande donna, presentando in un intreccio inestricabile il percorso della scienziata e quello dell'astronomia.
Mezzogiorno di scienza. Ritratti d'autore di grandi scienziati del Sud
Libro: Libro in brossura
editore: edizioni Dedalo
anno edizione: 2020
pagine: 288
«Napoli è, con Londra e Parigi, una delle tre grandi capitali d'Europa», andava sostenendo il francese Marie-Henri Beyle, più noto come Stendhal, all'inizio del XIX secolo. Il Mezzogiorno può essere definito una grande disgregazione sociale, in cui, malgrado la presenza di grandi intellettuali, è centrale il problema della mancanza di classi dirigenti», sosteneva Antonio Gramsci all'inizio del XX secolo. Sono due visioni in apparenza diverse, quelle dello scrittore francese e del politico sardo. Eppure colgono entrambe due caratteristiche che segnano il Mezzogiorno d'Italia. Miseria e nobiltà, verrebbe da dire, con Eduardo Scarpetta. Esiste una sterminata letteratura sulla storia del Mezzogiorno e sul suo essere perennemente in bilico tra modernità e arretratezza. Non è nello scopo di questo libro entrare nel merito della condizione generale del Meridione in rapporto al resto d'Italia e d'Europa. Il nostro obiettivo è più limitato, ma non meno importante. Osservare il Sud da un angolo particolare, solo in apparenza ristretto: quello della scienza e degli scienziati. Vogliamo raccontarvi le storie di 14 donne e uomini nati nel Mezzogiorno tra Settecento e Novecento e che hanno svolto attività scientifica in maniera particolarmente brillante. A raccontarla, salvo una sola eccezione, sono comunicatori di scienza a loro volta meridionali...» (Dalla Prefazione di Pietro Greco)
Il computer incontra la fisica teorica. La nuova frontiera della simulazione molecolare
Giovanni Battimelli, Giovanni Ciccotti, Pietro Greco
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2020
pagine: 248
Il libro racconta le origini della simulazione molecolare, la nuova frontiera aperta quando le domande della fisica teorica hanno incontrato la potenza dei moderni computer. Il grandioso sviluppo dei computer ha creato le condizioni per una mutazione scientifica ed epistemologica paragonabile, seppure in scala minore, a quella indotta dal cannocchiale di Galileo. Essa ha consentito al fisico di “ricostruire la natura”, trasformandolo da “legislatore” in “ricreatore” del mondo. Per la prima volta, grazie al computer, diventa possibile studiare l’evoluzione nel tempo di sistemi composti da milioni di molecole, e quindi simulare il comportamento di materiali macroscopici e predirne le proprietà. Nasce così una nuova scienza: la simulazione molecolare, che diviene lo strumento principe per lo studio di sistemi complessi di materia condensata in fisica, chimica, biologia e scienza dei materiali. Ma questi sviluppi sono pressoché ignorati dal grande pubblico. Il volume sopperisce a questa carenza presentando una ricostruzione delle tappe iniziali della dinamica molecolare accessibile al lettore interessato alla scienza, descrivendo le traiettorie scientifiche e personali dei protagonisti principali e discutendo le profonde novità concettuali scaturite dal loro lavoro.
Trotula. La prima donna medico d’Europa
Pietro Greco
Libro: Libro in brossura
editore: L'Asino d'Oro
anno edizione: 2020
pagine: 212
È la prima donna medico d’Europa. La prima ad aver coltivato una ‘medicina per le donne’. È la prima ginecologa della storia. È la prima e unica magistra della celebre Scuola medica di Salerno. Ha curato le malattie, ma si è anche occupata di bellezza e benessere delle donne. Si chiama Trotula de Ruggiero ed è vissuta nella città campana nell’XI secolo. Da tutta Europa, sovrani e gente comune hanno chiesto di lei e delle sue cure. Trotula è stata a lungo osannata e, per secoli, i suoi insegnamenti hanno informato l’intera medicina occidentale. Ma poi è stata disconosciuta. La sua esistenza persino negata. Qualcuno ha detto che mai e poi mai una donna avrebbe potuto fare nel Medioevo le cose che ha fatto lei. Trotula attraversa tanto la storia, quanto il mito e, tuttora, a quasi mille anni dalla sua nascita, divide gli esperti. In questo libro ne diamo un ritratto il più preciso possibile, cercando di distinguere i fatti certi, da quelli verosimili e da quelli falsi, e mettendo in campo tutte le ipotesi dei suoi biografi, da quelle degli apologeti a quelle dei detrattori. La storia di Trotula è una storia ricca e appassionante, che tutti dovrebbero conoscere.
La scienza e l'Europa. Dal secondo dopoguerra a oggi
Pietro Greco
Libro: Copertina morbida
editore: L'Asino d'Oro
anno edizione: 2019
pagine: 342
L'Europa emerge distrutta dalla seconda guerra mondiale. Il suo ruolo nel mondo ha subìto un drastico ridimensionamento, ha perso il monopolio pressoché assoluto che aveva detenuto per secoli nella produzione di nuova conoscenza scientifica e di innovazione tecnologica, perché non ha saputo gestire quella modernità che aveva contribuito a creare. Ma dopo il conflitto, malgrado la 'cortina di ferro' che la divide, l'Europa riparte con rinnovata vitalità, seguendo un percorso di unificazione di cui la scienza è, ancora una volta, il collante culturale. Non a caso la prima istituzione comune che gli europei creano è il Cern, il grande laboratorio di fisica delle particelle di Ginevra. Per tutto il secondo Novecento lo sviluppo economico nella parte occidentale del continente si accompagna a una notevole espansione dei diritti civili e a una rinnovata eccellenza scientifica. La nuova globalizzazione trova, tuttavia, impreparata l'Europa. L'Unione Europea, in particolare, non riesce a tenere il passo del Nord America e dell'Asia orientale nella ricerca e nell'innovazione. Il welfare, che aveva caratterizzato il periodo precedente, di conseguenza ristagna. L'Unione si sente una 'fortezza assediata' ed eleva barriere. Nascono nuovi movimenti nazionalistici che mettono in discussione i capisaldi della democrazia. Le analogie con la prima parte del XX secolo sono molte. Riuscirà l'Europa a evitare gli errori del passato? Prefazione di Giulio Giorello.
La scienza e l'Europa. Dal Seicento all'Ottocento
Pietro Greco
Libro: Copertina morbida
editore: L'Asino d'Oro
anno edizione: 2016
pagine: 525
Nel XIX secolo la piccola Europa acquisisce la decisiva leadership mondiale. Non solo e non tanto perché assume il controllo militare di una parte notevole del resto del pianeta, ma anche e soprattutto perché diventa il luogo più ricco della Terra e il continente dove sono più avanzati i diritti civili e politici. Questa leadership è il frutto di una serie di grandi cambiamenti che si usa definire "rivoluzioni": la rivoluzione francese e anche quella americana alla fine del Settecento e la rivoluzione industriale all'inizio dell'Ottocento. Ebbene, all'origine di questi cambiamenti c'è un'altra rivoluzione: la rivoluzione scientifica del XVII secolo. Da Galileo a Newton, alcune decine di matematici e filosofi naturali disseminati per l'Europa producono una quantità di conoscenze sul mondo naturale senza precedenti, creando le premesse per il futuro sviluppo tecnologico e per la rivoluzione industriale. Ma gli uomini di scienza del Seicento danno vita anche a una comunità transnazionale che rappresenta un modello di trasparenza, democrazia, tolleranza e rigore che informerà di sé il secolo dei Lumi e la cultura del Vecchio continente, ponendo così le basi per la rivoluzione americana e la rivoluzione francese.
Lise Meitner
Pietro Greco
Libro: Copertina morbida
editore: L'Asino d'Oro
anno edizione: 2014
pagine: 372
Lise Meitner amava la fisica al punto da non riuscire a immaginare la sua vita senza. Terza di otto figli, ebrea, studentessa volenterosa sin dalla tenera età, Lise manifesta da subito interesse per la matematica e la fisica, che coltiva da sola, a casa. Nella liberale Vienna di fine Ottocento, infatti, le porte di molte delle scuole superiori sono chiuse per le donne e quelle dell'università del tutto sbarrate. Malgrado ciò Lise Meitner riesce a farsi strada, e diventa una delle poche donne a conseguire un dottorato in Scienze presso l'Università di Vienna e la prima in assoluto ad avere una posizione presso la Facoltà di Fisica dell'Università di Berlino. Costretta a scappare dalla capitale del Reich dopo l'annessione dell'Austria alla Germania nel 1938, nonostante ben dodici candidature non ottiene mai il premio Nobel, neanche dopo la scoperta della fissione nucleare. Con uno stile romanzato, ma strettamente ancorato ai fatti storici, Pietro Greco tratteggia l'affascinante profilo di una donna che ha dato un contributo fondamentale alla conoscenza del nucleo atomico e ha aperto una breccia nel muro della discriminazione femminile nell'ambito delle scienze.
L'atomica e le responsabilità della scienza
Pietro Greco
Libro: Libro in brossura
editore: L'Asino d'Oro
anno edizione: 2025
pagine: 168
In questo saggio, a ottanta anni dalle tragedie di Hiroshima e Nagasaki, Pietro Greco racconta come in un romanzo le storie "segrete" del nucleare nei paesi liberi e in Germania, ripercorrendo i passaggi che portarono alla decisione di costruire l'atomica e infine di usarla sulle due città giapponesi, nonostante Hitler fosse ormai sconfitto e il Giappone sull'orlo della resa. Le vicende parallele dei fisici del progetto Manhattan negli USA e di quelli dell'Uranverein tedesco si rincorrono a partire da quel 2 agosto 1939, quando Einstein scrisse la famosa lettera al presidente degli Stati Uniti Roosevelt, in cui si proponeva di trasformare una scoperta scientifica nell'arma più potente che l'uomo avesse mai costruito, allo scopo di evitare che all'ordigno decisivo potesse arrivare prima il Terzo Reich. Nel corso della narrazione, l'autore focalizza l'attenzione sul rapporto tra scienza, politica e società, stimolando interrogativi fondamentali, in un continuo confronto con il presente. La disumanità di quegli eventi ripropone oggi l'urgenza di un'etica e responsabilità, ineludibili, nella ricerca scientifica, di cui Pietro Greco, convinto sostenitore di un'ideale "società della conoscenza", è stato tra i principali divulgatori, da sempre impegnato in prima persona per il disarmo nucleare e la promozione della pace attraverso la scienza.
Napoli digitale. Come l'informatica sta cambiando il Comune e la città
Pietro Greco, Stefano Pisani
Libro
editore: Editori Riuniti University Press
anno edizione: 2011
pagine: 168
"Napoli, città della conoscenza. Non è una fuga in avanti. E neppure solo una fondata speranza. È un progetto che, sia pure tre mille e ancora mille difficoltà, ha già iniziato a diventare fatto concreto. E a diventare rete. Intorno a tre nodi che sono già chiaramente delineati: le istituzioni scientifiche e più in generale culturali, sia nuove che di antica tradizione; le imprese private; la pubblica amministrazione. Dei tre nodi, solo uno - il primo - è parzialmente conosciuto fuori città e anche al grande pubblico della città. Gli altri due nodi sono meno noti, sebbene hanno un presente significativo e, ormai, una storia abbastanza lunga alle spalle. È di queste realtà che vogliamo parlarvi. E non solo perché è giusto che siano conosciute. Ma perché è bene. Presupposto di una società fondata sulla conoscenza è, infatti, che essa si conosca. Che si riconosca. Che tutti i suoi elementi, conservando la propria autonomia, si mettano in rete. Perché la società della conoscenza altro non è che una ragnatela estesa di istituzioni di ricerca e di formazione, di imprese tecnologiche, di singoli cittadini creativi che si connettono tra loro. Che cercano di connettersi tra loro."
L'idea pericolosa di Galileo. Storia della comunicazione della scienza nel Seicento
Pietro Greco
Libro
editore: UTET Università
anno edizione: 2009
pagine: 248
Nel Seicento nasce, con atto rivoluzionario, non solo la scienza moderna, ma anche una nuova idea di comunicazione. Ed è proprio questa nuova interpretazione della comunicazione - tutto deve essere comunicato a tutti - a costituire uno dei fattori essenziali che hanno consentito la nascita della scienza moderna. Questa è l'"idea pericolosa di Galileo": sottrarre i saperi a ristrette élite e renderli disponibili potenzialmente a tutti. La comunicazione della scienza, pertanto, assume una dimensione pervasiva: non riguarda solo una cerchia di esperti, ma investe la società in tutte le sue pieghe. Oggi viviamo in un'era che è stata definita della conoscenza. Un'era in cui sia la scienza in sé (la produzione di nuova conoscenza scientifica) sia i rapporti tra la scienza e il resto della società (gli effetti filosofici, etici, politici, economici, tecnologici generati dalle nuove conoscenze scientifiche) assumono un valore decisivo. Lo studio della nascita della comunicazione della scienza, nel Seicento, non è pertanto fine a se stesso, ma si riversa prepotentemente sui nostri giorni: serve quindi non solo per capire il presente, ma anche il futuro "mentre sta nascendo".