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Libri di R. Fedriga

Le anime forti

Jean Giono

Libro: Copertina morbida

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2011

pagine: 286

È la metà del Novecento, in un piccolo borgo della campagna francese: la servitù al castello di Percy trascorre la notte a vegliare il defunto padrone e, come puntualmente accade in quest'angolo sperduto della Francia, a banchettare e a sparlare liberamente. Tra sussurri e imprecazioni, allusioni e pettegolezzi, spicca la voce di Thérèse, ottantanove anni, un marito e tre figli ormai persi, tre nuore che detesta e dei nipoti che la lasciano indifferente. La sua vita è stata una lunga catena di eventi da raccontare e di personaggi da rievocare, perfetti per una fredda e lunga notte di veglia... Tutto comincia nel lontano 1882 quando Thérèse fugge col maniscalco Firmin dal castello di Percy. Vi era arrivata ragazza, poiché la madre desiderava per lei un'educazione pari a quella di una zia che sapeva ricamare, stirare e rammendare la biancheria fine. E certamente sarebbe diventata come la zia dalle mani di fata se non si fosse invaghita di Firmin. Ai suoi occhi un bell'uomo, robusto e gentile come una ragazza, e a quelli della sua famiglia un povero orfano senza arte né parte e maniscalco per modo di dire, visto che si limitava a tenere ferme le zampe dei cavalli mentre il padrone li ferrava. La fuga si risolve nel solo modo possibile alla fine del XIX secolo: un matrimonio celebrato in silenzio e l'approdo in un nuovo paese: Chàtillon, dove Firmin trova lavoro presso il locale maniscalco e Thérèse in una grande locanda.
13,50 12,83

Delle donne, degli ebrei e di me stesso

Romain Gary

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2013

pagine: 143

Raccolta di scritti inediti in Italia, composti da Romain Gary tra il 1944 e il 1977, questo libro, pieno di impudenti divagazioni, di confessioni a cuore aperto, di sfacciata irriverenza nei confronti dei protagonisti e delle idee del proprio tempo, costituisce forse il documento più illuminante della complessa e geniale personalità dell'autore della "Vita davanti a sé". Prendendo a prestito il titolo di una sezione del volume, si potrebbe dire che è l'opera di un 'irrégulier' che si diverte a demolire i miti della propria epoca: l'umanitarismo, che scorge ovunque una protesta contro la società, persino nella droga; l'intellettuale engagé; il sessismo in tutte le sue varianti, da quella che alimenta il gossip delle gazzette a quella che nutre i cosiddetti movimenti di liberazione. In questa raccolta, tuttavia, si svelano soprattutto le considerazioni inattuali di un grande scrittore del Novecento, di un francese "cosacco e tartaro, incrociato con un'ebrea" che, sul finire della sua epoca, scopre che "derisione e nichilismo non smettono mai di scandagliare la fede umana e le nostre certezze, sotto lo sguardo divertito della morte".
12,50 11,88

Addio Gary Cooper

Romain Gary

Libro: Copertina morbida

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2018

pagine: 253

Lenny è un vero vagabondo delle nevi, uno ski bum, come li chiamano. Conosce dei posti sulle Alpi dove la neve è incredibilmente luminosa e pura. Posti vuoti pieni di vita vera. Come ogni ski bum, autentici avventurieri dello spirito, fugge di continuo e ha nello sguardo l'espressione avida e inquieta di quelli che vivono soltanto per qualcosa che non c'è, che è sempre più in alto... verso le nevi perenni. Lenny è americano, uno di quegli americani che non si curano della guerra del Vietnam, tranne quando si tratta di non andarci. È alto un metro e ottantotto, è biondo e gli hanno detto più volte che assomiglia a Gary Cooper da giovane. Ha persino una foto dell'attore, che guarda spesso. I ragazzi a casa di Bug Moran - un eccentrico milionario che raccatta nel suo lussuoso chalet sbandati di ogni genere - ci scherzano su. Gary Cooper è finito, dicono. Finita la storia dell'americano che è contro i cattivi, fa trionfare la giustizia e alla fine vince sempre. Addio, America. Addio, Gary Cooper. Lenny, però, non si turba più di tanto, lui non ha la minima voglia di essere qualcuno, e ancor meno di essere qualcosa. Il suo solo problema è guadagnarsi la pagnotta, ora che la piena stagione è alle spalle. Gli skilehrer, gli istruttori di sci locali, gli rendono la vita difficile poiché detestano gli ski bum come lui che, con la loro aura di avventura e disperazione, piacciono alle donne. Così Lenny è costretto a scendere a valle, ad arrischiarsi nel cosiddetto mondo civile, dove lo attendono avventure picaresche e l'incontro fatale con Jess, la bella figlia di un diplomatico che scrive romanzi, parla correntemente cinque lingue, conosce un po' di ebraico e di swahili e ha il fisico e la sensualità di una spogliarellista del Bataclan. Pubblicato per la prima volta in inglese nel 1965 col titolo "The Ski Bum", "Addio Gary Cooper" è una delle opere di Romain Gary in cui il desiderio di assoluto e di autenticità della gioventù si misura con le miserie e i paradossi dell'epoca che, negli anni Sessanta, annunciò l'avvento della società del benessere.
14,50 13,78

Paris-Brest

Tanguy Viel

Libro: Copertina morbida

editore: BEAT

anno edizione: 2021

pagine: 158

Una famiglia francese e Brest, la città della Bretagna maldestramente ricostruita dopo la guerra. A Brest ritorna, dopo tre anni, il figlio più giovane, diventato scrittore a Parigi. I genitori si sono stabiliti fuori città, nella parte più ostile, selvaggia e rocciosa del Finistère, in una casa sferzata dai venti e visitata da gabbiani e corvi malevoli. In quella costruzione dall'aria sinistramente gotica, il figlio più giovane non tarda a scoprire che la malevolenza è penetrata nel cuore stesso della sua famiglia. Il padre non riesce a scacciare dalla mente l'ombra dello scandalo che lo ha travolto anni prima; la madre rimugina ancora sul fallimento del negozio di souvenir aperto in Linguadoca; la nonna se ne sta rintanata in soffitta, indispettita dall'essere trattata come una vecchia decrepita che vive a spese della famiglia e il fratello più grande si sforza miseramente di celare la sua omosessualità, nota ampiamente a tutti. Il ritorno a casa si rivela per il giovane scrittore un ritorno a un'esistenza indispettita e boriosa, a un'umanità che si dibatte tra ciò che immagina di essere e ciò che è realmente, e per la quale il denaro è tutto ciò che rimane per non sprofondare nel nulla.
9,00 8,55

Il vino dei morti

Romain Gary

Libro: Copertina morbida

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2021

pagine: 192

A lungo inedito e pubblicato per ultimo solo nel 2014, quando venne ritrovato da Philippe Brenot che ne ha curato l'edizione francese, "Il vino dei morti" è la prima opera di Romain Gary. Il grande scrittore di origine lituana, di recente celebrato in Francia con l'ingresso della sua opera nella Pléiade, la scrisse nel 1937, quando aveva appena diciannove anni, nella sua stanza di studente in rue Rollin, a Parigi. Il romanzo narra della fuga dagli inferi del giovane Tulipe, tra un sabba di tombe, loculi, bare e morti che, come scrive Riccardo Fedriga nella postfazione alla presente edizione, «paiono gli inquilini bislacchi di un cimitero simile a una casa popolare di Belleville», come quella di Madame Rosa nella "Vita davanti a sé", il romanzo che Gary firmò con lo pseudonimo di Émile Ajar. Di certo, il suo giovane protagonista ha molto in comune con il giovane Romain che, negli anni Trenta, viveva con la madre a Nizza, nella pensione Mermonts in cui si aggiravano ospiti altrettanto bislacchi, o con il Gary studente e "immigrato" a Parigi, che nell'ebbrezza del vino cercava il balsamo alle sue prime pene d'amore. "Il vino dei morti", tuttavia, «contiene in sé già tutti i romanzi di Gary», poiché anticipa largamente i tratti fondamentali del mondo narrativo dello scrittore che vinse due volte il Goncourt. Il sottile umorismo, innanzi tutto, che nelle sue pagine genera una esilarante galleria di personaggi: dal portaborse di un ministro importante al redattore del ministero delle Belle Arti, dal cantante russo di un coro cosacco al masturbatore seriale, al prete che non crede ai miracoli. Infine, il carattere disperato e grottesco, picaresco e ridanciano, insieme, della narrazione. Una proprietà inconfondibile del libro che, in un passo dell'opera postuma "Vita e morte di Émile Ajar" (1981), farà dire a Gary stesso: «Tutto Ajar è già in Tulipe».
15,00 14,25

Logica e linguaggio nel Medioevo

Logica e linguaggio nel Medioevo

Libro

editore: LED Edizioni Universitarie

anno edizione: 1993

pagine: 524

52,00

Scuola comunicazione e relazioni con il territorio

Libro

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2004

pagine: 240

Questo volume contiene esperienze di ricerca condotte nel quadro di un progetto di formazione che l'Ufficio scolastico regionale della Lombardia del Miur (Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca) ha promosso con l'Università Iulm di Milano. In esse sono state articolate fasi di didattica post experience per i dirigenti scolastici e i loro collaboratori, ricerche condotte da docenti e tutorate dall'Università e momenti di confronto sui risultati acquisiti. Al centro dell'attenzione, le attività comunicative e relazionali della scuola.
24,50 23,28

La porta degli inferi

Laurent Gaudé

Libro: Libro in brossura

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2009

pagine: 222

Nel porto di Napoli, all'altezza di via Nuova Marina, si ergono due torri antiche talmente rabberciate a colpi di mattoni che sembrano due verruche gemelle. Su un terrapieno in mezzo a quelle torri, erbacce, rovi e malvarosa ostruiscono una porta di legno tarlato. Da quella porta, più di venti anni fa, è uscito Filippo Scalfaro De Nittis. Era un bambino allora, ora è un uomo che ogni mattina entra dal retro del ristorante La Bersagliera. Seduto davanti alla macchina del caffè, aspetta che il padrone del ristorante gli faccia un cenno. Filippo Scalfaro De Nittis, infatti, non cucina, non porta i piatti, fa soltanto il caffè. E a Napoli nessuno può vantarsi di farlo meglio di lui: un caffè per ogni voglia, per ogni umore, violento come uno schiaffo per svegliarsi al mattino, rotondo e morbido contro il mal di testa, robusto e forte per non dormire. Oggi è un giorno speciale per lui, il giorno in cui farà il suo ultimo caffè, destinato a un cliente seduto nella grande sala della Bersagliera. Sta mangiando calamari fritti. Gli trema un po' la mano e la forchetta gli gioca ogni tanto degli scherzi. Si potrebbe prenderlo per un impiegato delle poste in pensione, calvo com'è e con le dita gonfie. Ma Filippo Scalfaro De Nittis sa di che cosa è capace, sa quale abisso di crudeltà tradisce la sua aria infastidita e il suo modo di rivolgersi ai camerieri come se si trattasse di cani. Si chiama Toto Cullaccio. E per lui che Filippo Scalfaro De Nittis è tornato dagli inferi...
16,00 15,20

Troglodita sarà lei! Guida darwiniana per la vita d'ogni giorno

Michel Raymond

Libro: Libro in brossura

editore: Angelo Colla Editore

anno edizione: 2009

pagine: 179

"Questo libro è nato anzitutto dalla preoccupazione naturale di sapere che tipo di alimentazione dovevo scegliere per mia figlia, che allora frequentava la scuola materna. Dato che non mi raccapezzavo tra i consigli alimentari elargiti a piene mani dai media, incoerenti e spesso contraddittori, ho deciso di cercare basi solide nella letteratura scientifica, privilegiando il punto di vista offerto dall'approccio evolutivo. Questa conoscenza, una volta raggiunta, ha costituito il materiale per il primo capitolo. Desiderando condividere i risultati di queste ricerche, mi sono spesso scontrato con l'incredulità. Lo stesso è accaduto con gli altri capitoli, incentrati su argomenti che sono oggetto di ricerche specialistiche nel campo della biologia evolutiva umana. Ho scelto i temi dove mi sembrava che lo scarto fra le conoscenze attuali e le credenze diffuse dai media fosse particolarmente marcato; il che spiega, nei vari capitoli, alcune conclusioni che sono oggi considerate politicamente scorrette. Per aiutare i lettori curiosi, soddisfare i pignoli, o ancora rassicurare i più diffidenti, ho dedicato grande cura nel citare le pubblicazioni, libri, lavori, studi, indagini ecc., che costituiscono i riferimenti scientifici alla base di tutto il libro. La precisione e la chiarezza sono limitate dall'esigenza di sintesi e dal numero degli argomenti affrontati. Per essere accessibile la materia scientifica è stata semplificata ma, spero, mai travisata". (Michel Raymond)
19,00 18,05

Il marchese di Montespan

Jean Teulé

Libro: Copertina morbida

editore: BEAT

anno edizione: 2014

pagine: 252

Alla corte di Luigi XIV di Francia, Louis-Henri di Montespan è sulla bocca di tutti. Tutti sanno che la sua magnifica consorte, Françoise de Rochechouart de Mortemart, detta Athénaïs, dama d'onore della regina, è rimasta "ferita sul campo". Di ritorno da una delle sue guerre in cerca di fortuna, Louis-Henri l'ha trovata col ventre rigonfio, e non certo della sua spada, ma di quella di Sua Maestà Luigi XIV, che ha accolto la bella Athénaïs nei lussuosi talami di Versailles, dopo aver scacciato l'avvenente Louise de La Vallière. Da allora il marchese di Montespan, in segno di lutto per il suo amore "ucciso da una canaglia", se ne va in giro con una bizzarra vettura ridipinta di nero che, al posto dei quattro pennacchi agli angoli del tetto, ha gigantesche corna di cervo, che sfacciatamente spiccano anche nello stemma impresso sulle portiere. Un romanzo che ci restituisce lo spirito di un'epoca irresistibilmente frivola e l'avventura di un uomo che, un secolo prima della Rivoluzione francese, incarnò lo spirito rivoluzionario che pose fine all'ancien régime.
9,00 8,55

Una pagina di storia e altri racconti

Romain Gary

Libro: Copertina morbida

editore: Neri Pozza

anno edizione: 2014

pagine: 110

A tutti è dato a un certo punto di dover fare i conti con le proprie ambizioni, i propri sogni e le proprie realizzazioni. A coloro, tuttavia, per i quali sogni, ambizioni e realizzazioni hanno il compito di tenere a bada o celare una natura fragile, una sensibilità eccessiva o un'origine sconveniente, questi momenti critici si danno spesso sotto forma di naufragi definitivi, catastrofi ineludibili, vergogne inappellabili. In queste storie, contenute in "Les oiseaux vont mourìr au Pérou", un'opera più ampia scritta nel 1960, subito dopo aver lasciato la diplomazia, Romain Gary tratta con ironia e tono scanzonato di queste catastrofi e di queste inappellabili, sublimi vergogne. C'è, ad esempio, il conte di N., ambasciatore di stanza a Istanbul, la città in cui le civiltà vengono a morire in bellezza. Alto, sottile, con un'eleganza che ben si accompagna a mani lunghe e delicate, il conte vagheggia di essere nominato a Roma. In realtà, un segreto struggimento lo rode, una fragilità che le buone maniere non sempre bastano a proteggere, e che lui attribuisce a un temperamento artistico inappagato. Il tono scanzonato con cui Gary tratta di questi destini non deve ingannare. Come lui stesso ebbe modo di dichiarare, al centro di questi racconti è "le phénomène humain", qualcosa che non cessava di sconcertarlo al punto da "farlo esitare tra la speranza di una qualche rivoluzione biologica o di una rivoluzione in quanto tale".
11,00 10,45

La filosofia e le sue storie. L'età moderna

Libro: Copertina morbida

editore: Laterza

anno edizione: 2017

pagine: 565

L'Umanesimo non è una rottura brusca, non è un totale cambio di paradigma tra Medioevo e Rinascimento. Piuttosto una nuova concezione del rapporto uomo-Dio-mondo, con l'uomo centro attivo, protagonista e misura di tutte le cose. Tra Quattrocento e Cinquecento inizia una nuova era, un'epoca di rinnovamento nella quale prende forma la convinzione che l'ordine del mondo non sia immutabile e che tocchi all'uomo trasformarlo. Il Seicento, secolo di disordine e di instabilità, di inquietudine e di spaesamento, secolo della scienza e delle grandi utopie, guida gli uomini negli anni d'oro della cultura europea. Ed è nel Settecento che la luce della ragione, il filtro spietato dell'investigazione critica si impone a ogni livello di indagine. A cerniera tra due secoli, il pensiero di Kant: non tanto nel senso che propone "una nuova visione rispetto ai problemi discussi dalla filosofia che lo ha preceduto, ma perché influenza radicalmente il corso della filosofia successiva. I grandi dibattiti filosofici del XIX secolo potranno essere intesi solo come risposta a Kant". Ci accompagnano in questo viaggio veri e propri giganti del pensiero filosofico, delle scienze e delle arti.
18,00 17,10

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