Libri di R. Greggi
Studi cesenati per Renato Serra
Libro: Copertina rigida
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2017
pagine: 264
"Serra per i Cesenati. Non poteva esserci per il nostro incontro un titolo migliore, più sincero, di questa sigla comune. Un titolo che fu anche lo stile, il clima delle ore trascorse a raccontare, a testimoniare. Una serata, una giornata, che voi tutti avete onorato in modo straordinario, con la vostra partecipazione e per la qualità degli interventi che si sono succeduti, e abbiamo continuato a vedere e a sentire come il discorso su Serra non abbia cessato di prenderci dentro". (Marino Biondi)
Pagine sparse per Renato Serra 1970-2004
Cino Pedrelli
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2007
pagine: XC-234
Meriggio in Romagna. Fra dialetto folklore e poesia
Cino Pedrelli
Libro: Copertina morbida
editore: La Mandragora Editrice
anno edizione: 2000
pagine: 288
Lirici greci e lirici nuovi. Lettere e documenti di Manara Valgimigli, Luciano Anceschi, Salvatore Quasimodo
Libro: Libro in brossura
editore: Compositori
anno edizione: 2013
pagine: 162
Una comprensione nuova dei Lirici greci, una loro attualizzazione e poetica versione al tempo della guerra (1940), nel cuore ferito del Novecento. Il volume ricostruisce un momento centrale nella storia della cultura classica del Novecento. I Greci e noi, potrebbe esserne un titolo. Intorno al modo di leggere i Greci senza arrendersi alla disperata impresa, potrebbe esserne un altro. I Greci, la loro lirica, la loro voce scarna e remota e la poesia moderna, ma anche la sfida del moderno e dei moderni a ergersi come mediatori dell'antico. Frutto di laboriose ricerche in archivi e biblioteche - a Bologna, Bagno di Romagna, Ravenna, Pavia -, il volume mette in scena im rapporto complesso e avvincente fra un poeta, Salvatore Quasimodo, un filologo classico, Manara Valgimigli, e un filosofo dell'estetica, Luciano Anceschi, intorno a un'impresa di traduzione e allestimento di una nuova tradizione del moderno alla luce dell'antico. Attraverso l'edizione e il commento dei carteggi tra Quasimodo e Manara Valgimigli e tra Valgimigli e Luciano Anceschi rivive una trama di rapporti, spesso intrisi di reticenze e silenzi, che variamente segnarono genesi e prima fortuna della versione dei lirici. Le note affidate da Valgimigli alla sua copia dei Lirici greci nel rivelare dissensi e assensi rispetto alle scelte di Quasimodo traduttore consentono di leggere l'operazione quasimodiana anche alla luce della filologia classica italiana ed europea degli anni Venti e Trenta.