Il Ponte Vecchio
Mais e miseria. Storia della pellagra in Romagna
Giancarlo Cerasoli
Libro: Copertina rigida
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2020
pagine: 320
In questo libro è raccontata la storia della pellagra in Romagna, una malattia ora quasi sconosciuta, diffusa tra i contadini più poveri tra la fine del Settecento e la prima metà del secolo scorso. Si trattava di un morbo nuovo, determinato dall'alimentazione a base di cibi (polenta e piadotto) derivati dalla farina di granoturco, consumati per molti mesi all'anno, che colpì centinaia di migliaia di persone e che spesso si concludeva con la demenza e il ricovero in manicomio. Attingendo a centinaia di documenti, spesso inediti, consultati in archivi, biblioteche e musei, l'autore ha ricostruito il suo arrivo nella Romagna Toscana, la sua diffusione nel territorio indagato e gli sconvolgimenti che provocava nei malati, nelle loro famiglie e nelle comunità rurali. Oltre alle informazioni desunte dalle descrizioni dei medici, sono qui raccontate le storie di alcuni pellagrosi ricoverati nel Manicomio di Imola e ne sono descritte le condizioni di vita e salute. Ampio spazio hanno anche le testimonianze sulla pellagra e sui pellagrosi presenti nelle opere letterarie (poesia, teatro, romanzo, etc.) pubblicate in Italia e anche quelle raccolte e documentate dai folkloristi in Emilia Romagna in proverbi, indovinelli, canti popolari ed altro ancora. Ne emerge una storia drammatica, determinata da un complesso intreccio di fattori di natura scientifica, geografica, ecologica, climatica, demografica, economica ed amministrativa, la cui conoscenza aiuta a comprendere meglio le precarie condizioni di vita di gran parte della popolazione rurale della Romagna in quel periodo.
Alfredo Oriani e il corpo in politica. Asceta della modernità, «precursore» del fascismo e individualista senza eredi
Libro: Copertina rigida
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2020
pagine: 136
Il corpo in politica nel Novecento ha per emblema Mussolini, ma pochi sanno che il culto del capo ebbe inizio con la sacralizzazione del corpo di Oriani. Nel 1924 il corpo dello scrittore faentino era dissepolto e messo in un sarcofago esposto al Cardello, dov'era nato e vissuto (1852-1909). Nello stesso anno, a Mosca, il gruppo dirigente comunista sacralizzava Lenin, imbalsamandolo. Era l'inizio del primato del corpo in politica, che sarà alla base della ricerca di legittimità dei regimi totalitari, il fascismo e il comunismo sovietico. Ma Oriani eletto "precursore" del fascismo perdeva così la propria identità. Questo libro ricostruisce l'originalità di Oriani mettendo il corpo al centro dell'analisi: il corpo rappresentato nelle sue opere letterarie, quello recitato dal genio incompreso, quello di carne tentato dalla libertà. Tra i primi, Oriani ha saputo individuare nel nascente culto del corpo la polarità fra ozio dei ricchi e lavoro del proletariato, individuando una via di emancipazione sganciata da una logica di classe. La chiamò Rivolta ideale, guidata da una nuova "aristocrazia", aperta a tutti i singoli capaci di darsi una disciplina fisica e una coscienza. Il "matto" del Cardello aveva intuito, infatti, che la nuova tecnologia, come la bicicletta, potenziava il corpo, dandogli la forza di sfidare i fantasmi della notte, lo spazio e la fatica; di percepire inedite sensazioni intime: il vento sulla pelle e la velocità; e infine di costruire un tempo per sé.
Il borghese diffidente. Vita e certezze di Pellegrino Artusi
Paolo Cortesi
Libro: Copertina rigida
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2020
pagine: 96
Chi era veramente Pellegrino Artusi? Un arguto bon viveur che coltivava la passione per la cucina? Un filantropo che lasciò quasi tutta la sua imponente ricchezza alla sua città natale? O un uomo profondamente amareggiato e diffidente sulla vera natura degli uomini? Un misantropo che nascondeva la sua identità dietro lo schermo brillante dell'ironia? E come un celebre brigante segnò la sua vita, cambiandola per sempre? A queste, e a molte altre domande, cerca di rispondere questo libro, in cui Pellegrino si presenta direttamente a noi e si rivela ben oltre l'immagine consueta, e parziale, del gastronomo spensierato.
Un an. Poesie in dialetto romagnolo
Laura Turci
Libro
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2020
pagine: 64
Questo "poemetto in dodici strofe" si aggiunge ai pochi meditatissimi testi finora pubblicati (i ventitré di Al carvaj, 2012). Dal canto suo, Roberto Mercadini nota che nella poesia di Laura «nessuna parola è superflua o fuori posto ed anzi ognuna appare scolpita nella pietra». Nei suoi testi non c'è segno di un dialetto nato dalla nostalgia, dalla celebrazione del buon tempo andato. E allo stesso modo non vi è traccia del ricorso al comico: Laura scrive in dialetto per urgenza di autenticità, per il bisogno di esprimersi in «una scrittura tesa, tersa, ardente... intima e totemica insieme». Poesie in dialetto romagnolo.
Dante in Romagna. Mito, leggende, aneddoti, tradizioni popolari e letteratura dialettale
Eraldo Baldini, Giuseppe Bellosi
Libro
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2020
pagine: 144
La gloria di Dante Alighieri si colorò di mito, soprattutto nei luoghi in cui egli terminò la sua opera e i suoi giorni; e il mito divenne, in diversi modi, leggenda. La memoria e il «culto» a lui tributati non rimasero circoscritti agli ambiti intellettuali: è nota infatti la profonda devozione anche popolare verso il poeta che, ancora in vita, a Ravenna e in Romagna (luoghi non solo d'esilio, ma anche di protettivo e amorevole rifugio) divenne oggetto di vasto interesse e di profonda reverenza. In questi sentimenti e nella familiarità di Dante con la Romagna, e dei romagnoli con Dante, stanno alcune delle premesse che consentirono, nelle nostre comunità, la nascita e la diffusione di aneddoti, storielle, racconti della tradizione e leggende relativi al Poeta, al suo carattere, ai suoi dialoghi, ai suoi comportamenti, ai suoi spostamenti. Una fioritura che, grazie a un paziente e ampio lavoro di ricerca fra innumerevoli fonti, viene qui indagata, raccolta e commentata, insieme ai brillanti versi dialettali riguardanti Dante, la sua opera e, di nuovo, il suo solido e durevole mito.
È s-ciaf
Otello Amaducci
Libro
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2019
pagine: 264
Nel tempo giovanile l'autore incontrò il primo amore, insieme dolce come un ciclamino e impetuoso, travolgente come un temporale estivo, ma destinato a finire. Finì con uno schiaffo, che ha dato il titolo a queste pagine, e che è rimasto sospeso in attesa di una risposta che per lungo tempo non è arrivata. La vita si incaricò di separare i due giovani che percorsero cammini paralleli, ma lontani, fatti di gioie, bellezze e dolori. La morte li privò dei loro compagni e li lasciò disperatamente soli, ma fu loro offerta una seconda opportunità e dopo oltre cinquant'anni si ritrovarono, diversi, maturati dalle esperienze della vita e dal dolore; la favilla rimasta nascosta sotto la cenere del tempo si riaccese e la fiamma d'amore tornò ad ardere e risplendere viva. Lungo e al tempo stesso breve fu il cammino per giungere al nuovo incontro, dubbi e incertezze si affacciavano alla mente, ma quando finalmente furono uno di fronte all'altra si guardarono negli occhi… per la prima volta unirono le loro labbra nel bacio che cancellava lo schiaffo ed ora sperimentano insieme con curiosità e giovanile entusiasmo la scoperta gioiosa di ogni domani. Paradosso d'amore: un fiore donato, un bacio mai dato, uno schiaffo compensato dal primo bacio che vale cinquant'anni e un nuovo sogno nel tramonto: un sentiero di stelle.
Romagna misteriosa. Storie e leggende di mare e di costa
Eraldo Baldini
Libro
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2019
pagine: 240
Non si conoscono molti elementi relativi alla cultura marinara e portolotta della Romagna, perché essa è sempre stata considerata minoritaria e marginale, all'interno di un contesto regionale caratterizzato da prevalenti attività e culture contadine. Al di là di ciò, la gente di mare conduceva un'esistenza in cui i pericoli e le insidie erano forti e frequenti, e questo portava con sé preoccupazioni, timori e di conseguenza un immaginario e un bagaglio narrativo e folklorico particolari. Il mare rappresentava un «altrove» non solo materiale e naturale, ma anche mitico, sacro, enigmatico; una dimensione dalle infinite e arcane potenzialità, travalicanti le geografie del prosaico e del conosciuto. È dal mare che nei miti, nelle storie e leggende, nella religiosità delle genti costiere, comprese le nostre, si raccontava fossero giunti a riva segni e prodigi, colonizzatori e fondatori, santi e reliquie, elementi del soprannaturale e del sacro, che poi entravano a far parte della specificità e del vanto delle comunità litoranee. Un universo poco conosciuto e affascinante che in questo libro viene per la prima volta, relativamente alla Romagna, indagato e raccontato nel suo insieme.
Il genio e il dragone. Leonardo in Romagna (1502)
Paolo Cortesi
Libro: Copertina rigida
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2019
pagine: 112
Leonardo da Vinci, nel 1502, è in Romagna al seguito di Cesare Borgia, figlio di papa Alessandro VI, che si sta creando un regno a spese dei signori locali. Leonardo è incaricato, con pieni poteri, di esaminare città e rocche e decidere gli eventuali lavori di consolidamento. Sarà un'esperienza breve (non dura neppure un anno), in cui Leonardo - che pure detesta la violenza e la guerra, "pazzia bestialissima" - esprime tutto il suo genio di osservatore e la sua straordinaria innovazione tecnologica. Questo libro racconta l'eccezionale parentesi romagnola di Leonardo; tratteggia le vite del maestro toscano e del crudele tiranno che si illuminano a vicenda per i forti, profondi contrasti. La figura di Leonardo appare qui in tutta la sua meravigliosa, affascinante, irripetibile, umanissima grandezza.
Malatesta Novello Malatesti. Signore di Cesena
Paola Errani, Marino Mengozzi
Libro: Copertina rigida
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2018
Il volume si propone di fornire al più vasto pubblico, con un linguaggio appropriato e accessibile ma senza rinunciare alle prerogative della ricerca storica, con il fondamentale ausilio degli esiti e dei frutti della più aggiornata letteratura, un ritratto informato e sintetico sul signore di Cesena negli anni 1433-1465: l'età che vede rinascere e fiorire la città con uno splendore e una lungimiranza ancora oggi testimoniati dalla magnificenza della Biblioteca, il vero "monumento" di Malatesta Novello e della consorte Violante che l'UNESCO nel 2005 ha proclamato "Memoria del mondo". Da questo breve segmento cronologico dipendono l'aggettivo e il sostantivo che fanno di Cesena una città malatestiana e la città della Malatestiana. Gli autori hanno dunque pensato in primis ai Cesenati, per fornire loro un profilo conciso ma esaustivo sul concittadino forse più illustre, che realizzò una sorta di doppia respublica. Di qui la narrazione ordinata di fatti e vicende con l'apporto dei documenti, alcuni medaglioni sugli aspetti maggiori della personalità del Malatesti, un ritratto della moglie, le peculiarità della Biblioteca, le vicende delle spoglie mortali.
Racconti di vita e di politica. Istria Romagna Lombardia 1940-1990
Ileana Montini
Libro: Copertina rigida
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2018
pagine: 128
L'Istria e le foibe del 1943, l'arrivo degli "alleati" in un paese del Friuli e la prima elementare nel paese emiliano della nonna, dove la bambina mangia la prima pesca e vede il primo film, Bernardette. Cresce sulle rive dell'Adriatico romagnolo, scoprendo che il Premio Nobel Grazia Deledda amava quel paese scompigliato dal vento. A Ravenna, in un liceo impostato come l'accademia dei Carracci bolognesi, avviene la prima formazione culturale e nella Chiesa post conciliare, gli incontri con alcuni tra i protagonisti: padre Ernesto Balducci, la teologa eremita Adriana Zarri, il piccolo fratello Carlo Carretto. La Democrazia Cristiana attrae l'impegno militante di una ragazza inquieta, affascinata da personaggi come Benigno Zaccagnini ed Ermanno Gorrieri. Nel Movimento Femminile nascono amicizie per sempre con donne straordinarie come Tina Anselmi e Rosa Russo Jervolino. Abbandonerà il partito per il gruppo del Manifesto e saranno altri legami: come quello con Rossana Rossanda e con Dacia Maraini. Infine, la partecipazione al movimento ambientalista: nasce il partito dei Verdi che parteciperà alle elezioni parlamentari. È tempo di altri impegni, in Lombardia, sul finire del secolo.
Fatti e misfatti a Forlì e in Romagna. Volume Vol. 3
Marco Viroli, Gabriele Zelli
Libro: Libro rilegato
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2018
pagine: 152
Questo è uno dei libri che nascono, per la materia che raccolgono, per lo spirito che li muove, per il favore con il quale sono stati accolti i loro gemelli. Nasce infatti per chiudere una trilogia, dopo Fatti e misfatti del 2016 e Fatti e misfatti 2 del 2017, in una successione annuale che è indizio tra gli altri della passione con la quale Marco Viroli e Gabriele Zelli hanno inseguito pagine della storia di Forlì e della Romagna, cronache dimenticate, personaggi singolari, artisti ed avventurieri, cittadini di intemerata onestà e malfattori di impunita grandezza, e persino streghe scampate al rogo: una corsa attraverso secoli e territori diversi, ove passano Caterina Sforza e Lucrezia d'Este, la Segavecchia e l'acquedotto di Traiano, l'Uomo che cadde sulla terra e il sogno dell'Isola delle Rose...
Leo Longanesi. Una vita controcorrente
Franco Gàbici
Libro
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2018
pagine: 192
"Capiterà anche a me. Rievocheranno le mie battute, anche quelle che non ho mai pronunciato e magari mi chiameranno Maestro..." (Leo Longanesi). Una biografia di Leo Longanesi raccontata attraverso aneddoti e curiosità, ma dando anche voce alle sue opinioni che cambiarono il modo di pensare e di fare giornalismo. La sua morte prematura colse tutti di sorpresa. Per Vincenzo Cardarelli fu l'estremo dispetto che ha voluto farci. Oggi, a poco più di sessant'anni dalla scomparsa, Longanesi è ancora vivo e queste pagine intendono essere innanzitutto un omaggio a un grande romagnolo e alla sua indiscussa genialità. Per tutta la vita ha sferzato e castigato, litigando magari anche con se stesso senza mai rinunciare a quella missione di "grillo parlante" che molti avrebbero preferito schiacciare. Si autodefinì "carciofino sott'odio" e considerò l'odio "un grande ricostituente". Ma nel suo intimo fu un uomo solo. Talmente solo che "nemmeno lo specchio mi riflette più".