Libri di Raul Mordenti
De Sanctis, Gramsci e i pro-nipotini di padre Bresciani. Studi sulla tradizione culturale italiana
Raul Mordenti
Libro: Libro in brossura
editore: Bordeaux
anno edizione: 2020
pagine: 472
Un libro che sfida la “proibizione del passato” che caratterizza i nostri tempi, mettendo al centro Francesco De Sanctis e Antonio Gramsci in un’analisi approfondita della “Storia della letteratura italiana” e dei “Quaderni del carcere”. Mordenti ne analizza il contesto storico, le concrete linee di rapporto (Umberto Cosmo) e loro variegata (s)fortuna critica cercando di illustrare una specifica tradizione culturale italiana. Guardando a tale tradizione emerge infatti un costante contrappunto, o – se si vuole – un’ombra negativa, duratura e purtroppo spesso vincente, “un convitato di pietra della storia culturale della nazione italiana, tanto sgradevole quanto imprescindibile”: le forze dell’anti-Risorgimento, il trasformismo e il gesuitismo che prevalsero su De Sanctis; il fascismo e la sua “intellettualità delinquente” che prevalsero su Gramsci. Entrambi riassunti nella cultura del berlusconismo che – nelle sue varie espressioni – prevale pressoché incontrastata ai giorni nostri.
Ontologia della menzogna. Informazione e guerra
Raul Mordenti
Libro: Libro in brossura
editore: Asterios
anno edizione: 2023
pagine: 96
L'orrore delle guerre in corso ha riproposto l'affermazione di Eschilo "In guerra la verità è la prima vittima"; eppure questa frase è del tutto insufficiente per descrivere ciò che si può definire il "mare di menzogna" in cui siamo immersi. La censura (totalitaria, unanime e pervasiva) prende due forme: la "censura per rimozione e per occultamento" e la "censura per creazione e per narrazione", quella destinata a determinare la con-formazione a un senso comune di accettazione e di consenso alla guerra. Ciò che non si deve far sapere è essenzialmente il rischio della guerra atomica, l'apocalisse che Asor Rosa già percepì e descrisse, e su cui ragionò profeticamente Günther Anders, a partire dalla riflessione su Hiroshima. Questa situazione va analizzata in rapporto con il generale assetto delle nostre società capitalistiche, dominate dalla informazione/conformazione e dalla pubblicità, peraltro necessaria per compensare la crisi di sovraproduzione/sottoconsumo. La pubblicità segna il trionfo delle modalità persuasive della comunicazione (funzione conativa) che sono il contrario della critica (funzione metalinguistica), e che non tollerano, né possono tollerare, alcuna critica.
Informatica e critica dei testi
Raul Mordenti
Libro
editore: Bulzoni
anno edizione: 2001
pagine: 174
Che cos'è la critica letteraria. Dagli appunti delle lezioni
Raul Mordenti
Libro
editore: Aracne
anno edizione: 1990
L'Università struccata. Il movimento dell'onda tra Marx, Toni Negri e il professor Perotti
Raul Mordenti
Libro
editore: Edizioni Punto Rosso
anno edizione: 2010
pagine: 160
Il virus e il poeta. Giuseppe Gioachino Belli specchio della pandemia
Raul Mordenti
Libro: Libro in brossura
editore: Bordeaux
anno edizione: 2021
pagine: 130
Nel pieno dell'epidemia di colera che travolge Roma tra il 1835 e il 1836, Giuseppe Gioachino Belli scrive 35 sonetti e li riunisce sotto il provocatorio titolo di Er còllera mòribbus. È l'affresco di un'intera epoca, quella del grande contagio che – come nel 2020 – coinvolse migliaia di persone in tutta Europa, e non solo. In questi scritti il Belli forgia un vero e proprio specchio del popolo del suo tempo: paure, superstizioni, santoni e untori si riflettono in quei versi che sembrano fioriti direttamente dal cuore del popolo romano. Raul Mordenti è tornato durante il lockdown al Còllera mòribbus e ha scoperto che, a quasi due secoli di distanza, funziona ancora come lente ideale per rileggere gli atteggiamenti di Confindustria, le dichiarazioni dei governatori di Regione, i moniti degli "esperti" e le soluzioni dei politici messi davanti a un male imprevisto, e sconosciuto.
Paradosis. A proposito del testo informatico
Raul Mordenti
Libro
editore: Accademia Naz. dei Lincei
anno edizione: 2011
"La memoria si propone di determinare le caratteristiche distintive del testo informatico, in relazione alle teorie che farebbero l'esempio palmare della relativa decostruzione. L'autore lo definisce come sequenza di caratteri digitali che obbedisca a principi metodici di codifica, non riducibile al testo digitalizzato in maniera brutale, che in quanto tale rimane legato ai principi costitutivi delle dizioni gutemberghiane, limitandosi a far ricorso alla tecnologia digitale. L'autore individua le caratteristiche del testo informatico nell'ipertestualità, nell'interattività e nella fruibilità per il tramite della rete. Per intertestualità l'autore intende la possibilità di organizzare il testo e la sua lettura in modo non sequenziale e non unilineare, per interattività la possibilità di interagire con il testo, per fruibilità attraverso la rete la possibilità di collegare istantaneamente il testo informatico con altri luoghi e altri testi anch'essi informatici, facendo di esso un "nodo" di un medesimo sistema testuale. Si tratta di caratteristiche che pur non essendo una novità assoluta, tuttavia sono - nella loro compresenza - proprie del testo informatico". (Dalla relazione di T. Orlandi, P. Rossi, L. Serianni)
Non è che l'inizio. Vent'anni di rifondazione comunista
Raul Mordenti
Libro
editore: Edizioni Punto Rosso
anno edizione: 2011
pagine: 150
Gramsci e la rivoluzione necessaria
Raul Mordenti
Libro: Libro in brossura
editore: Editori Riuniti University Press
anno edizione: 2011
pagine: 207
"[...] Ci sono nella storia della cultura politica numerosi precedenti di processi di demonizzazione spinta fino alla contumelia e al dileggio, cioè tentativi di distruzione intenzionale e sistematica di una tradizione politico-culturale; quello che costituisce però un unicum assoluto è il fatto che nel caso della tradizione gramsciana e comunista tale operazione distruttiva venga compiuta in prima persona da coloro che potrebbero definirsi come gli eredi diretti di quella tradizione. Insomma non è certo Andreotti a portare fino in fondo la critica alle malefatte della De, e non è Intini a dire tutto il male possibile di Bettino Craxi, e meno che mai è Fini a fare rivelazioni scioccanti sui crimini di Salò o sul golpismo fascista degli anni sessanta-settanta; sono invece spesso degli ex comunisti a spingere l'autocritica verso il passato del Pei fino alla falsificazione storica e alla calunnia. Costoro somigliano cosi al personaggio di una storiella di Totò, il quale si ostinava a ridere mentre uno sconosciuto lo picchiava selvaggiamente insultandolo e chiamandolo 'Pasquale'. Alla domanda perché ridesse tanto nonostante le botte che riceveva, la risposta era: 'Tanto io mica so' Pasquale!'. Ma i cazzotti sono veri, e possono fare molto male. [...]"
L'altra critica. La nuova critica della letteratura tra studi culturali, didattica e informatica
Raul Mordenti
Libro: Libro in brossura
editore: Editori Riuniti University Press
anno edizione: 2013
pagine: 223
La critica letteraria non è sempre esistita e non esisterà per sempre. In questo libro si ricostruiscono le circostanze - culturali, sociali, epistemologiche - che consentirono l'instaurarsi storico della critica letteraria (quale noi l'abbiamo conosciuta) e del concetto stesso di letteratura. In quella fondazione (forse solo ora ci è chiaro) vivevano già i limiti invalicabili della ragione borghese e, prima ancora, quelli della divisione del lavoro e dell'antropologia signorile che su di essa si fonda e che da essa è giustificata e ribadita. Così la crisi attuale (o la fine) della letteratura e della critica letteraria quali noi le abbiamo intese deve essere messa in rapporto con una situazione storico-sociale (e culturale) del tutto inedita, caratterizzata dal trionfo del capitalismo reale su scala globale e però al tempo stesso anche dalla sua interna irresolubile crisi. La cultura di questo assetto catastrofico è la nuova retorica pervasiva e totalitaria dei mass-media (e più precisamente del discorso pubblicitario), è la comunicazione senza informazione e contenuto, è ciò che l'autore definisce (sulla scorta di Steiner) "la cultura del berlusconismo", intrinsecamente opposta al discorso critico ed anzi incompatibile, per sua stessa natura, con ogni critica. Se questa crisi reca con sé il rischio realissimo di una perdita secca di testualità e di senso, essa tuttavia contiene in sé (come tutte le crisi) anche altre possibilità liberatorie, che questo libro cerca di indagare.
Gli occhi di Gramsci. Introduzione alla vita e alle opere del padre del comunismo italiano
Raul Mordenti
Libro: Libro in brossura
editore: Red Star Press
anno edizione: 2014
pagine: 104
L'indiscusso rigore morale, l'estrema lucidità e un impegno rivoluzionario e antifascista affrontato a costo della propria vita, sono le qualità che portano Antonio Gramsci al di là della filosofia, trasformando il grande pensatore sardo in un'icona: un punto di riferimento imprescindibile per chiunque continui a scegliere di schierarsi dalla parte degli oppressi nel tentativo di portare avanti un cammino di libertà e di emancipazione destinato a cambiare l'esistente. Una guerra senza quartiere, quella per il comunismo, a cui Gramsci ha dedicato le sue riflessioni più feconde, forgiando armi morali che parlano di egemonia, subalternità, materialismo e lotta di classe: strumenti preziosi che, in questo libro, vengono raccontati attraverso l'avventurosa e sofferta biografia di Gramsci e illustrati con immagini capaci di restituire il senso dell'esperienza gramsciana, ricollocandola nei luoghi (la Sardegna, Roma, Torino, Mosca...) in cui prese forma conquistandosi un ruolo di primo piano nel (mai concluso) secolo delle rivoluzioni.
I sensi del testo. Saggi di critica della letteratura
Raul Mordenti
Libro: Libro in brossura
editore: Bordeaux
anno edizione: 2017
pagine: 220
Raul Mordenti affronta alcune questioni fondamentali riguardanti il testo letterario come l’alterità (sulla scorta di Lotman) e la straordinaria produttività del “margine”. Egli mette alla prova le proprie categorie critico-analitiche affrontando direttamente alcuni testi e autori della cultura italiana ed europea: dalle Affinità elettive di Goethe, al possibile rapporto fra Boccaccio e Belli, fino a Primo Levi. Nella parte “Maestri di una generazione senza maestri” prende invece in esame (discutendole in un vis à vis che per Mordenti è anche autobiografico) le posizioni critiche di Walter Binni, Alberto Asor Rosa, Giuseppe Prestipino, Mario Lavagetto e Remo Ceserani. La parte “Il nuovo contesto della ricerca letteraria” considera infine alcuni aspetti che oggi ridefiniscono completamente il “campo del letterario”, primo fra tutti le conseguenze della rivoluzione informatica: questa deve condurre non solo a una nuova riflessione in ordine al concetto di testo ma anche a modalità di fruizione del letterario del tutto diverse da quelle proprie della grande parentesi gutenberghiana.