Libri di Roberta Visone
La sfera propria del governo
Herbert Spencer
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2013
pagine: 142
In "The Proper Sphere of Government", la prima opera rilevante di Spencer, la sua concezione radicalmente individualistica della libertà - che comporta una drastica riduzione della sfera d'azione e di intervento dello Stato - giunge ad espressione in maniera "cruda e verde", libera dalla successiva preoccupazione di corredare tale idea di un'adeguata fondazione filosofica. Questo aspetto pre-evoluzionistico del pensiero di Spencer, che è a ben vedere quello più originario e duraturo, ha esercitato una profonda incidenza politica e ideologica in Europa e negli Stati Uniti.
Prima dell'evoluzione. Le radici politiche della filosofia di Spencer e la Social Statics del 1850
Roberta Visone
Libro: Copertina morbida
editore: Le Càriti Editore
anno edizione: 2010
pagine: 284
Carlo Michelstaedter. Un'introduzione
Libro: Libro in brossura
editore: AlboVersorio
anno edizione: 2005
pagine: 217
Il 17 ottobre 1910, all'età di 23 anni, dopo aver concluso la sua tesi di laurea, il giovane e promettente filosofo goriziano Carlo Michelstaedter si toglie la vita. Questo volume intende offrire una introduzione al pensiero di Michelstaedter, mostrando, attraverso la sua breve e travagliata biografia, i capisaldi della sua dottrina filosofica e gli aspetti precipui della sua produzione poetica e pittorica. I saggi contenuti nel testo cercano di mantenere un carattere introduttivo, senza però esimersi dall'entrare nel merito delle questioni sollevate da questa "personalità forte (starei per dire prepotente) e talentosa, che ha 'sentito' con tale forza e radicalità il proprio tempo". (A. Vigorelli)
Selezione naturale ed equilibrio mobile della natura. L'evoluzionismo di Alfred Russel Wallace tra Darwin e Spencer
Roberta Visone
Libro: Libro in brossura
editore: Liguori
anno edizione: 2023
pagine: 166
Il volume ricostruisce alcune tappe salienti della riflessione di Alfred Russel Wallace (1823-1913), collocandola "tra Darwin e Spencer" all'interno del dibattito evoluzionistico britannico di metà Ottocento. Pur essendo considerato il "co-scopritore" del meccanismo della selezione naturale, del quale condivide la paternità con Darwin, Wallace si differenzia significativamente da quest'ultimo e abbraccia una visione complessiva dei processi evolutivi che risente dell'influenza delle posizioni assunte da Spencer sui temi dell'evoluzione intesa come "progresso". Tramite la filosofia spenceriana transitano così, nelle teorie di Wallace, elementi concettuali incompatibili con aspetti essenziali delle dottrine darwiniane, e anzitutto con l'incidenza che in esse gioca la casualità nelle sue plurivoche accezioni.