Libri di Roberto Spagnuolo
Tutto quel che resta, sono gli occhi e l'anima
Roberto Spagnuolo
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Una vita di stelle library
anno edizione: 2021
pagine: 472
Un viaggio sonoro, dell'anima che seduce tutti i sensi e riporta con implacabile bontà, alla vittoria del cuore. Andrea, giovane cantautore gareggia nella vita e sulla platea, gareggia col tempo e con la malattia che ineluttabile padroneggia. La vittoria canora sembra per lui la rivalsa e la catarsi di una vita comune che potrebbe trasformarsi in eccelsa forse con l'attribuzione di un tributo canoro alla sua voce e alla sua carriera di cantante di strada. Scoprirà invece che il vero tributo, quello del cuore, rimane negli affetti vicini, in primis con la figlia Caterina, vincendo davvero la vita attraverso un'anima gentile che si rinnova perpetua.
Evoluzione dei sistemi complessi e regolamentazione
Roberto Spagnuolo
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 162
Il software è il sistema logico di una complessità mai gestita prima dall'uomo. Partendo dall'analisi del software come sistema complesso, l’autore percorre molte attuali strade di ricerca avanzata, dagli algoritmi genetici alla complessità computazionale, per cercare una definizione logico-matematica del limite umano all'organizzazione della complessità e per investigare gli effetti del condizionamento dovuto alla regolamentazione sull'evoluzione naturale dei sistemi complessi.
Il convitato di vetro. Il ruolo del software nel labirinto delle norme tecniche
Roberto Spagnuolo
Libro: Libro in brossura
editore: EPC
anno edizione: 2014
pagine: 126
Il "Convitato di Vetro" è il software, impiegato ubiquamente dagli ingegneri almeno da vent'anni, ma sconosciuto ai più, ed in specie ai normatori, nelle sue caratteristiche logiche e formali essenziali. In questo libro Roberto Spagnuolo, esperto di sviluppo software per l'ingegneria strutturale e titolare di una nota software house italiana, ci fa vedere come sia illusorio credere che il software ed il formalismo matematico ad esso spesso associato possano cancellare le incertezze e i problemi, sostituendo ad essi certezze che di fatto poi si rivelano come illusioni. Il libro ripercorre anche l'esperienza del suo autore dalla metà degli anni '80 sino ai giorni nostri, è un racconto godibile, pieno di riferimenti originali, qualche volta utilmente provocatorio, della progressiva trasformazione del software da nuovo strumento tutto da esplorare, quale era all'inizio degli anni '80, a predittore assoluto di precisioni impossibili ed inesistenti quale è percepito in questi anni. Molto interessante è anche la critica all'abuso del linguaggio matematico e formale, visto come possibile metodo per dare crisma di infallibilità ad ipotesi a volte azzardate, se non addirittura infondate. Ne consegue una profonda riflessione sull'impianto che è stato dato alle normative più recenti, anche alla luce della sostanziale insostituibilità del "Convitato di Vetro". La lettura di questo libro può molto aiutare i non addetti ai lavori.