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Libri di Rocco Ronchi

L'esperienza della tecnica

Libro: Libro in brossura

editore: Textus

anno edizione: 2019

pagine: 268

La questione della tecnica è stata al centro del dibattito filosofico novecentesco. La tecnica è stata accusata da alcuni di essere responsabile dell'alienazione, da altri è stata evocata come fattore di salvezza. Comune a tutte queste posizioni era però la persuasione, risalente al "Protagora" di Platone, che essa fosse una protesi dell'esperienza umana. I saggi raccolti in questo volume problematizzano tale approccio. Quali sono - si chiedono i filosofi intervenuti a Praxis 2016 - i confini che separano la natura dall'artificio? E si dà realmente una linea divisoria tra l'umano e il non umano, tra l'organico e l'inorganico? La coscienza e l'automa sono effettivamente due regni separati e in sostanziale conflitto tra loro o partecipano piuttosto della stessa natura? L'atto del vivente e l'operazione tecnica sono eterogenei o si dispongono su un piano di continuità? Con tali domande si intende ripensare la dimensione della 'esperienza', allargandola alla natura e ai suoi processi, emancipandola, così, dal riferimento privilegiato all'uomo. Come superare, insomma, quei dualismi (natura-cultura, mente-corpo, soggetto-oggetto, tecnica-vita ecc.) che paralizzano il pensiero e che sono all'origine della devastazione del pianeta?
17,50 16,63

Storia dell'idea di tempo

Storia dell'idea di tempo

Henri Bergson

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2019

pagine: 434

Henri Bergson concepiva l’insegnamento come un tutt’uno con l’elaborazione delle sue opere. Il corso tenuto al Collège de France nel 1902-1903, tradotto interamente in italiano, era dedicato al concetto di tempo nella storia della filosofia. In queste lezioni Bergson si confronta con Platone, Aristotele, Plotino, Galileo, Descartes, Spinoza, Leibniz, Newton e Kant. Nel cuore della metafisica occidentale il filosofo francese intravede una fondamentale negazione del tempo, impropriamente considerato come imitazione e riduzione di un’originaria eternità, inattingibile nell’immediato e esperibile solo per il tramite di un apparato simbolico. Alla luce di questa paradossale “falsa partenza” del pensiero occidentale, Bergson indica nella storia della metafisica la costante riproposizione dei suoi errori fondativi; ma vi intravede anche l’inesorabile cammino concettuale che, progressivamente, riconduce il tempo alla sua natura psicologica, quella della durata. Prefazione di Rocco Ronchi e postfazione di Camille Riquier.
25,00

Il canone minore. Verso una filosofia della natura

Il canone minore. Verso una filosofia della natura

Rocco Ronchi

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2017

pagine: 320

Questo libro ripercorre la storia del pensiero occidentale con una chiave di lettura forte e originalissima. Le storie della filosofia, in effetti, sono due. Quella che si studia sui manuali è la versione ufficiale, il canone maggiore. I nomi che costellano questa tradizione sono illustri. Eppure, il canone maggiore è anche la vicenda di un lungo allontanamento dalla vocazione autentica della filosofia: "La filosofia sta da una parte sola. Essa scorre sulla linea che abbiamo chiamato minore". Rocco Ronchi tratteggia un percorso più silenzioso, e tuttavia ricchissimo di tesori spesso nascosti, il solo a non aver tradito il compito più urgente della filosofia. È il canone minore, che conta tra le sue fila William James negli Stati Uniti, Henri Bergson in Francia, Giovanni Gentile in Italia, Alfred North Whitehead in Gran Bretagna. Nomi prestigiosi, ma marginali nel dibattito odierno. Pensatori raffinatissimi, che sulla soglia del Novecento hanno pensato non il loro secolo, ma il secolo successivo, il nostro. La rivoluzione del canone minore non mette più al centro l'uomo con i suoi valori, il soggetto con la sua esperienza e i suoi desideri. Al contrario, questa nuova versione della storia della filosofia è profondamente antiumanistica e immoralistica, perché rivolge la sua attenzione alla natura, allo splendore della sua immanenza assoluta, alla sua incomprensibile e infinitamente intelligente processualità. In un dialogo serrato con la scienza contemporanea, Ronchi si chiede che cosa sono il tempo e la vita e dimostra che la filosofia è necessariamente una filosofia della natura.
25,00

La rana e lo scorpione. Il canone della potenza

La rana e lo scorpione. Il canone della potenza

Rocco Ronchi

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2025

pagine: 334

Anche la nostra epoca ha una fede condivisa che supera la distinzione tra il credere o meno in un Dio rivelato. Il dogma che tutti i moderni rispettano, atei o devoti che siano, e che non è lecito trasgredire, è la contingenza radicale dell’ente e dell’uomo, concepito come un «essere del possibile». Il “canone maggiore” della filosofia si fonda infatti sul principio secondo cui il regno della possibilità dimora più in alto di quello della realtà. Per ribaltare questo verdetto, Rocco Ronchi ricostruisce la gigantomachia che ha inaugurato la storia della filosofia, di cui propone un’interpretazione alternativa rivelando la persistenza segreta di una potenza irriducibile all’umano, al di là del possibile. Riallacciandosi a un’arcaica sapienza, Ronchi scava nel reale per affermare un’altra libertà, di cui il libero arbitrio è solo un’ombra: la libertà che si realizza solo quando la scelta «non è più possibile, e nemmeno necessaria». Nella sua celebre favola, Esopo la esemplificava con lo scorpione che non poteva non pungere la rana anche a costo della propria vita. Dalla scuola megarica fino a Nietzsche, Gentile e Severino, passando per la teologia medievale, Cusano e Bergson, emerge così un pensiero dell’immanenza in cui tutti i dualismi – forma e materia, soggetto e oggetto, potenza e atto, essere e divenire – lasciano il posto alla vita come processo che non può non esercitarsi, alla vita come atto in atto.
27,00

Gilles Deleuze. Credere nel reale

Rocco Ronchi

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2015

pagine: 137

Da sempre il sogno della filosofia è quello di provocare uno stato prossimo alla veggenza. Per farlo, la filosofia deve affidarsi a concetti spiazzanti, che non temono il paradosso, in rotta con l'esperienza ordinaria. Gilles Deleuze (1925-1995) è stato uno dei pensatori contemporanei più fedeli a questa inaugurale vocazione della filosofia, e il libro di Rocco Ronchi ci consente di gettare uno sguardo estremamente originale sul suo laboratorio teorico. Ci suggerisce come il lavoro filosofico di Deleuze si radichi in un'esperienza vivissima del suo tempo, si tratti del Maggio 68, del cinema come arte specificamente novecentesca, delle scienze del vivente come antica questione filosofica esplosa all'estrema frontiera del sapere contemporaneo. Ci mostra come la forza innovativa di questo pensiero nomade ed enigmatico coincida in realtà con la sua piena appartenenza a una linea che discende direttamente da Platone, passa attraverso Plotino e Cusano, arriva a Spinoza, Nietzsche, Bergson, Whitehead. E ci introduce passo a passo ad alcune delle creazioni concettuali più avanzate e feconde del pensiero deleuziano: quelle di vita, evento, differenza, immanenza.
14,00 13,30

Filosofia teoretica. Un'introduzione

Filosofia teoretica. Un'introduzione

Libro: Libro in brossura

editore: UTET Università

anno edizione: 2009

pagine: XV-229

Filosofia prima, come la definì Aristotele, la filosofia teoretica ha come oggetto la possibilità stessa della filosofia in quanto scienza della verità. A partire dagli anni Sessanta del secolo scorso, la "contemporaneità" in filosofia è stata segnata da una critica radicale di questo progetto. Proprio per tale motivo questa introduzione alla filosofia teoretica si concentra su un preciso arco cronologico (1968-2008). Essa ha la forma di un atlante che tiene conto del fatto che il territorio che pretende di mappare è costituito da linee di ricerca in via di svolgimento e che queste linee si intrecciano tra loro dando luogo a unità problematiche ricorrenti. Il manuale è perciò organizzato in voci che, fin dalla loro titolazione, rimandano ai problemi del pensiero contemporaneo (Io/Altro, Evento, Uno/Molti ecc.). Per corrispondere alla vocazione didattica che caratterizza il manuale, ogni voce è costruita poi come un breve "corso" che ha anche la funzione di introdurre il lettore alla comprensione del pensiero dei maggiori filosofi contemporanei. Ogni voce è, infine, scandita in paragrafi che rimandano a parole-chiave del lessico della filosofia. Un'agile e completa introduzione, quindi, che permette allo studente di essere guidato nella comprensione di una "disciplina" storicamente considerata il fondamento della formazione filosofica.
20,00

Bergson. Una sintesi

Bergson. Una sintesi

Rocco Ronchi

Libro: Libro in brossura

editore: Marinotti

anno edizione: 2011

pagine: 205

Henri Bergson (1859-1941) è stato tra i massimi filosofi del Novecento. In vita, la sua fama e la sua influenza furono enormi. Non c'è ambito del sapere, dalla fisica alla psicologia, dalla teologia alla biologia all'estetica, che non sia stato investito e radicalmente trasformato dal suo pensiero. In questo saggio Rocco Ronchi discute criticamente le tesi del filosofo francese e ne affronta in modo organico il pensiero, liberandolo, al contempo, dai pregiudizi e dagli equivoci che hanno accompagnato la ricezione della sua opera. Bergson non è, come si crede, un filosofo irrazionalista, spiritualista, ostile alla scienza e ai suoi metodi. Per lui la filosofia è un metodo rigorosamente empirista, che consente la massima precisione possibile nella descrizione dei fenomeni. Bergson è il filosofo che ha cercato di emancipare la scienza da quanto di "metafisico" era ancora presente nelle sue pratiche. Con le sue nozioni di "durata" e di "memoria", ha costruito un nuovo modello di intelligibilità del divenire, alternativo a quello aristotelico, in grado di spiegare, senza riduzionismi, il "vivente" quale era stato descritto dalla biologia evoluzionista. Il pensiero bergsoniano è presentato da Ronchi come uno snodo essenziale della filosofia del Novecento. Ne viene mostrata la dirompente attualità attraverso un confronto con la fenomenologia, l'esistenzialismo, l'ermeneutica, il pensiero della differenza di Gilles Deleuze e con l'epistemologia della complessità.
20,00

Introduzione alla metafisica

Henri Bergson

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2012

pagine: 78

"Vi è almeno una realtà che cogliamo completamente dal di dentro, per intuizione e non con la semplice analisi. Essa è la nostra stessa persona nel suo scorrere attraverso il tempo, il nostro Io che dura. Non possiamo simpatizzare intellettualmente con nessun altra cosa, ma simpatizziamo certamente con noi stessi". Henri-Louis Bergson (1859-1941) è stato uno dei più importanti filosofi francesi del Novecento. Le sue teorie hanno influenzato la psicologia, l'arte, la teologia e la letteratura (per la quale nel 1927 fu insignito del premio Nobel).
10,00 9,50

Sul segno. Lezioni del 1902-1903 sulla Storia dell'idea di tempo

Henri Bergson

Libro: Libro in brossura

editore: Textus

anno edizione: 2014

pagine: 128

11,00 10,45

Arte come eresia. Catalogo della mostra (Andria, 30 novembre 2014-31 gennaio 2015)

Arte come eresia. Catalogo della mostra (Andria, 30 novembre 2014-31 gennaio 2015)

Libro: Libro in brossura

editore: Bandecchi & Vivaldi

anno edizione: 2014

pagine: 106

Catalogo delle opere presenti nell'omonima mostra con un'introduzione critica di Rocco Ronchi. Tra gli artisti presenti: Gianfranco Ferroni, Piero Guccione e Ruggero Savinio.
15,00

Zombie outbreak. La filosofia e i morti viventi

Zombie outbreak. La filosofia e i morti viventi

Rocco Ronchi

Libro: Libro in brossura

editore: Textus

anno edizione: 2015

pagine: 96

8,50

Bertolt Brecht. Tre dispositivi

Rocco Ronchi

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2017

pagine: 140

Brecht assegna al teatro epico un compito rigorosamente filosofico. Il metodo dello straniamento è infatti un dispositivo che vuole produrre una forma collettiva di veggenza. In modo fedele al dettato platonico, l'ambizione brechtiana è costruire sulla scena un terzo occhio artificiale capace di attingere il “reale” che scorre impercepito al di sotto del “mondo”. Il dispositivo teatrale brechtiano perfeziona e integra i due altri dispositivi che nella modernità sono stati montati per rendere possibile un realismo “perturbante”: il dispositivo prospettico e il dispositivo fotografico.
16,00 15,20

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