Libri di Romano Bettini
Ucraina. Termopili d'Europa?
Romano Bettini
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne (Genzano di Roma)
anno edizione: 2023
pagine: 112
La guerra non potrà cessare veramente se non rispettando la vigente costituzione ucraina del 1996 relativa a uno stato poi indipendente. Il che implica cessazione di trinceramenti russi dietro presunte aggressioni Nato, invocate per giustificare interessi russi sul Mar Nero e annessioni e referendum farsa non internazionalmente riconosciuti. Tale costituzione ispirerà la tutela delle minoranze russofone. L'orientamento europeistico-occidentale del paese non può non essere rispettato anche secondo la Carta dell'Onu, di cui sia Russia che Ucraina sono membri. Il carattere disumano dei modi dell'aggressione armata dell'Ucraina implicherà un adeguato risarcimento dei danni nonché sanzioni per ogni reato commesso in loco dalle forze armate russe. Gli orientamenti politici e culturali in gioco andranno diplomaticamente valutati tenendo conto della storia principalmente europea e non asiatica della Russia, che ne ha plasmato la modernità, a fronte di orientamenti legittimamente pluripolarizzanti asiatici, anche cinesi e indiani, purtroppo ancora oggi astensionisti, in un quadro competitivo di pacifica e solidale convivenza. Il nodo del tutto è il presidente Putin, il cui protagonismo armato ha tradito le speranze internazionali della transizione postsovietica, adottando un suo personale separato apparato che non gli dà il consenso della sua patria ma appelli di università, di madri che hanno perso i loro figli in Ucraina [...]
Arcipelago crimen. Contributo all'analisi delle politiche criminali
Romano Bettini
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2006
pagine: 176
Preso atto della crisi del pensiero criminologico l'autore, propone di verificare il quadro della fenomenologia criminale e delle politiche che lo affrontano, da quelle sociali a quelle della legislazione penale. La conclusione del lavoro è per una criminologia post-moderna, che prenda le distanze dall'attuale professionalismo giudiziario e penitenziario e dall'ideologia del trattamento, e punti sull'analisi delle politiche criminali.
Burocrazia tra diritto, politica e corruzione
Romano Bettini
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 1999
pagine: 192
Sociologia del diritto positivo
Romano Bettini
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 1999
pagine: 116
Sociologia della giustizia e neorealismo giuridico
Romano Bettini
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2001
pagine: 112
Sociologia del diritto amministrativo
Romano Bettini
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2002
pagine: 180
Il volume avvia una serie di approfondimenti nello studio della Pubblica Amministrazione, nel convincimento dell'insufficienza di un approccio sociologico a questa ultima ridotto al solo studio del ceto burocratico (sociologia della burocrazia) o dell'apparato (sociologia dell'amministrazione pubblica), focalizzando gli aspetti principali del ruolo del diritto amministrativo rispetto al modo di essere e di operare degli uffici pubblici.
Russia: sociologia del sommerso
Romano Bettini
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2005
pagine: 128
Delenda America. Iperterrorismo islamista e anomia internazionale
Romano Bettini
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2005
pagine: 144
Allah fra terrorismo e diritti umani
Romano Bettini
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2006
pagine: 144
Il terrorismo islamista e le sue radici culturali: un'interpretazione che si collega allo iato tra condizioni attuali di sottosviluppo e splendori del passato da un lato; al blocco culturale in tema di diritti umani dall'altro. Un libro non tenero né condiscendente, che tuttavia offre anche delle chiavi più ottimiste, che farebbero pensare alla maturazione anche nell'Islam di una cultura di rifiuto netto del terrorismo. Romano Bettini insegna Sociologia della devianza all'Università La Sapienza ed all'Università S.Pio V di Roma.
L'Occidente dentro l'Islam
Romano Bettini
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2006
pagine: 144
L'Islam o i vari Islam, come generalmente si precisa, non hanno oggi, tolta la religione musulmana, una cultura tutta propria. Infatti, se per cultura si intende l'insieme dei modi cui una società ricorre per risolvere i suoi problemi, l'Islam di fatto oggi identifica questi modi nei mezzi di trasporto, nei massmedia, negli strumenti di comunicazione, nell'elettrificazione, nella medicina, nella tecnologia, in buona parte nei modelli legislativi del mondo occidentale. Insomma l'Islam non ha attualmente modelli culturali alternativi a quelli occidentali, ormai globalmente prevalenti. La violenza scatenata con il terrorismo islamista esprime solo un fenomeno di deculturazione, di manipolazione della religione, di velleitario protagonismo storico, e non una proposta politica e culturale maturata in un credibile ritorno al sacro. Anzi, il sacro islamico appare anacronisticamente ispiratore di violenza e negazione della libertà religiosa. Si potrebbe dire che la cultura islamica si riduce a cultura occidentale meno il divieto di apostasia e di proselitismo non musulmano; un divieto che l'homo islamicus supera solo emigrando nei paesi occidentali, in cui sperimenta la fruizione completa dei diritti umani in genere e della libertà religiosa in particolare. Romano Bettini insegna Sociologia del diritto all'Università Roma Tre e Sociologia della devianza all'Università S. Pio V di Roma.
Migrazioni alle frontiere europee
Romano Bettini
Libro: Copertina morbida
editore: Armando Editore
anno edizione: 2022
pagine: 160
Il libro evidenzia, delle migrazioni non richieste verso l'Europa, il carattere intrusivo, disordinato, non rispettoso delle frontiere, contrario ai principi dell'Onu che le vorrebbe ordinate, sicure, regolari. La pubblicistica che non le contesta per tale carattere continua a ripetere l'assioma della mobilità umana a crescita esponenziale quale elemento strutturale del mondo globalizzato, come legittimando un tendenziale disconoscimento delle frontiere ed il diffondersi di umanitarismi solidali al fenomeno. Il risultato ne è lo stravolgimento, ad opera spesso di interessi profittatori criminali, della legge del mare, da regola del salvataggio di naufraghi casuali a salvataggio programmato di migranti miranti a raggiungere l'Europa. è l'immigrazione per sbarco, non richiesta, e a risultati incerti e marginali. Nel 2021 solo il 4,3% di essa raggiunge la Spagna. Il quadro è completato con le carenze normative dell'Unione europea e le impotenze dell'Unione africana e dell'Onu sulla sicurezza del porto di Tripoli, che non riescono a controllare, alimentando tale migrazione talora assieme alla politica fragile dei paesi di provenienza, che compaiono in parte al vertice nelle classifiche internazionali per corruzione, vanificando risorse offerte dai vari "piani Marshall" per l'Africa, fermo restando il primato del continente per numero di guerre nel mondo. La minaccia di Erdogan di lasciar entrare in Europa dalla Turchia 3.500.000 profughi siriani perché non assecondato nella sua politica aggressiva in Siria pone l'Unione europea di fronte alla necessità di esternalizzare le sue frontiere e i luoghi d'inoltro delle istanze di soggiorno secondo accordi con paesi fuori della Unione, e rivedere il ruolo geopolitico delle sue istituzioni nelle relazioni internazionali. Altro che retorica di apertura di canali di immigrazione.