Libri di S. Lusuardi Siena
1287 e dintorni. Ricerche su Castelseprio a 730 anni dalla distruzione
Libro: Copertina morbida
editore: Società Archeologica
anno edizione: 2017
pagine: 333
Archeologia classica e postclassica tra Italia e Mediterraneo. Scritti in ricordo di Maria Pia Rossignani
Libro: Copertina morbida
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2016
pagine: 682
La prematura scomparsa di Maria Pia Rossignani nel 2013 ha privato l'archeologia italiana di un riferimento scientifico e umano di rilievo. Questo volume riunisce i contributi di colleghi, allievi ed amici, che hanno voluto onorare il ricordo della studiosa con un intervento scientifico. L'organizzazione del volume ripercorre i molteplici interessi di Maria Pia Rossignani e le varie tappe del suo percorso scientifico ed esistenziale: ampie sezioni raccolgono contributi sull'area archeologica di Luni e altri siti liguri; su Milano, Brescia, la Lombardia e l'Italia settentrionale; su Malta e Hierapolis di Frigia, siti cui dedicò ampia parte della sua attenzione negli ultimi anni, e su altri ambiti dell'ecumene antica. Vengono affrontate tematiche storiografiche, di topografia, architettura, decorazione architettonica, scultura e pittura; problemi posti da alcune produzioni ceramiche e altre classi di reperti; si presentano indagini di scavo inedite e riflessioni sulle politiche dei Beni Culturali. I contributi spaziano dalla protostoria all'età contemporanea mettendo a disposizione del lettore una rassegna articolata degli attuali indirizzi delle ricerche nel campo dell'archeologia e della storia dell'arte.
Michelangelo Cagiano de Azevedo: inventario di un'eredità
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2012
pagine: 224
Michelangelo Cagiano de Azevedo (1912-1981) ha attraversato da protagonista la storia dell'archeologia italiana nella seconda metà del '900, innovando metodi di approccio alla pratica del restauro e affrontando con nuove prospettive temi di archeologia classica. Ha partecipato al dibattito teorico sugli ambiti e sui metodi dell'archeologia medievale, disciplina che per primo ha impartito in Italia presso la Facoltà di lettere e filosofia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore.
Archeologia medievale a Trezzo sull'Adda. Il sepolcreto longobardo e l'oratorio di san Martino. Le chiese di Santo Stefano e San Michele in Sallianense
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2012
pagine: 744
Dopo l'eccezionale scoperta delle tombe di nobili armati longobardi, possessori di anelli-sigillo aurei, avvenuta negli anni '70 in via delle Rocche a Trezzo sull'Adda, tra il 1989 e il 1991 in località Cascina San Martino è stato riportato alla luce un nucleo funerario forse riconducibile al gruppo famigliare dei 'Signori degli anelli'. Le tombe più prestigiose furono presto monumentalizzate in senso cristiano con la costruzione di un oratorio, che ebbe una lunga vita, con interventi di restauro medievali e moderni. Altri saggi stratigrafici effettuati nel borgo all'interno della chiesa di Santo Stefano hanno permesso di accertare l'antichità del luogo di culto. Le scoperte hanno stimolato una ventennale attività di ricerca, anche in relazione alla migliore conoscenza del territorio e delle dinamiche insediative tra tarda antichità e medioevo. E stato così localizzato, al di fuori dell'odierno abitato, il vicus Salianensis e indagata la relativa chiesa di San Michele, con ogni probabilità edificata in età longobarda e utilizzata fino alla fine del medioevo, quando il villaggio fu abbandonato e la popolazione si concentrò nel borgo in prossimità del castello. Questo volume presenta i risultati degli scavi e lo studio dei reperti rinvenuti, inquadrandoli in uno scenario territoriale ricostruito sulla base delle fonti scritte e cartografiche.
L'abitato, la necropoli, il monastero. Evoluzione di un comparto del suburbio milanese alla luce degli scavi nei cortili dell'Università Cattolica
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2010
pagine: 270
Il volume intende offrire una sintetica visione dell'evoluzione di una porzione del suburbio sud-occidentale di Milano alla luce dei risultati offerti dalle indagini archeologiche condotte nei cortili dell'Università Cattolica fra il 1986 e il 2004. L'esplorazione dell'area, posta a breve distanza dalle mura della città romana, là dove sorgerà la basilica ambrosiana e che solo nel XII secolo sarà compresa nell'ampliato circuito fortificato cittadino, ha fornito una ricca serie di informazioni e di reperti, che spaziano dal I secolo a.C. all'età moderna e contemporanea e che hanno permesso di integrare il quadro - assai parziale - delle conoscenze storiche disponibili prima delle indagini. Le fasi di occupazione più antiche (seconda metà del I secolo a.C.), sono connotate da attività agricole a cui succedono edifici più volte trasformati e abbandonati verso la metà del II secolo d.C. Dal III secolo una vasta necropoli si impianta nell'area e resta in funzione almeno fino alla metà del V secolo; in seguito lo spazio sembra restare per lo più incolto sino alla installazione, alla fine dell'VIII secolo, del monastero santambrosiano, che dovette determinare un sensibile cambiamento nel paesaggio e nell'utilizzo del suolo. Con le ristrutturazioni del complesso monastico attuate su progetto del Bramante l'area acquistò infine la ben definita articolazione architettonica che tuttora connota questo settore della città.
Del fondere campane. Dall'archeologia alla produzione. Quadri regionali per l'Italia settentrionale. Atti del Convegno (Milano, 23-25 febbraio 2006)
Libro: Libro in brossura
editore: All'Insegna del Giglio
anno edizione: 2007
pagine: 480
Anulus sui effigii. Identità e rapresentazione negli anelli-sigillo lombardi
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2006
pagine: XIV-124
La pubblicazione del volume "I Signori degli Anelli", un aggiornamento sugli anelli-sigillo longobardi in memoria di Otto von Hessen e Wilhelm Kurze, a cura di Silvia Lusuardi Siena (Vita e Pensiero, Milano 2004), facendo il punto sullo stato dei rinvenimenti a quasi trent'anni dalla scoperta delle celebri tombe di Trezzo sull'Adda, ha riacceso il dibattito - a lungo sospeso - sul significato di questi simboli di potere all'interno della società longobarda del VII secolo. Le discussioni che sono scaturite tra storici e archeologi in occasione della presentazione del volume (Trezzo sull'Adda, gennaio 2004) hanno sollecitato un nuovo incontro (Milano, Università Cattolica, 29 aprile 2004), allargato anche a interlocutori di differenti ambiti disciplinari, i cui interventi sono raccolti in questo volume. Le domande di fondo considerati la persistente, estrema rarità dei sigilli aurei e il valore polisemico degli stessi, riguardano l'identità del detentore dell'anello nel quadro politico del regno longobardo; il significato dell'immagine frontale raffigurata sulla piastra (ritratto o icona del potere); la funzione pratica del sigillo e l'ambito di competenza (pubblico, privato); la fascia sociale di appartenenza dei portatori di anelli-sigillo aurei nominativi in decenni decisivi per la strutturazione organizzativa gerarchica della monarchia longobarda chiamata a governare, per la prima volta nella sua storia, una realtà politica, economica e culturale tra le più complesse e stratificate dell'Occidente mediterraneo.
I signori degli anelli. Un aggiornamento sugli anelli-sigillo longobardi. Atti della giornata di studio (Milano, 17 maggio 2001)
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2003
pagine: VIII-152
Negli anni 1976-1978, il ritrovamento di un nucleo cimiteriale longobardo a Trezzo sull'Adda (Milano) ha consentito alla Soprintendenza Archeologica della Lombardia il recupero di corredi d'armi appartenenti a cinque esponenti della classe dirigente longobarda. Il carattere eccezionale della scoperta è segnalato dal livello qualitativo delle strutture tombali e degli oggetti rinvenuti, decisamente superiore a quello medio delle sepolture d'età longobarda ritrovate in Italia, e dalla presenza di due anelli sigillari aurei con i nomi Ansvaldo e Rodchis, gli unici finora noti provenienti da "contesti chiusi", e perciò inquadrabili in un ambito cronologico circoscritto (secondo e terzo quarto del VII sec.).
Fonti archeologiche e iconografiche per la storia e la cultura degli insediamenti nell'alto Medioevo
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2003
pagine: XII-352
Diversi gruppi di ricerca, legati alle Università di Cagliari, Chieti, Roma "La Sapienza", Roma Tre, Viterbo, del Piemonte Orientale di Vercelli e della Cattolica del Sacro Cuore di Milano, presentano in questo volume i risultati di indagini che abbracciano tutti i campi dell'archeologia medievale in Italia. I complessi processi di trasformazione delle città e delle campagne tra età romana e medioevo sono esemplificati sulla base dei casi di Leopoli-Cencelle e Ferento nel Lazio, del monastero di Bobbio e di alcuni siti abruzzesi, friulani, lombardi, piemontesi e sardi. Le ricerche sui reperti, in particolare ceramici, numismatici, in metallo e sulle tecniche edilizie, offrono un'ampia panoramica dei caratteri dell'artigianato e della cultura artistica medievale, visti anche come esito di competenze tecnologiche e tradizioni culturali specifiche. Epigrafi e manifestazioni figurative sono affrontate nelle loro variegate valenze semantiche. Le problematiche connesse con l'archeologia funeraria; i rapporti tra genti diverse, soprattutto nell'età longobarda; le vie di pellegrinaggio in relazione con l'insediamento; le strutture del potere e l'organizzazione territoriale sono altri temi presi in considerazione. Da questa raccolta di studi emerge con forza il contributo innovativo fornito dalle testimonianze archeologiche alla ricostruzione della storia medievale.
Ricerche archeologiche nei cortili dell'Università Cattolica. Dall'antichità al Medioevo. Aspetti insediativi e manufatti
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2002
pagine: X-200
La sede centrale dell'Università Cattolica, posta nell'antico complesso monastico ambrosiano, di fondazione benedettina (fine VIII secolo) poi passato all'ordine cistercense, è stata interessata dal 1986 al 1998 da una serie di campagne di scavo archeologico collegate ai lavori di ampliamento edilizio dell'Ateneo; una superficie assai ampia (mq 3.500) è stata accuratamente indagata e ha restituito una grande quantità di materiali e dati utili alla ricostruzione della storia di Milano negli ultimi duemila anni. L'area si colloca nell'ambito del suburbio sudoccidentale della città romana, che conosce in epoca medio e tardoimperiale una frequentazione prevalentemente funeraria e che dal IV secolo vede sorgere le prime basiliche cimiteriali cristiane dedicate al culto dei martiri locali. Il volume raccoglie le relazioni tenute in occasione del II e III Seminario di Studi dedicati alle indagini svolte nell'Ateneo e presenta altri temi a queste collegate, relativi agli ambiti cronologici che precedono e seguono l'importante fase funeraria di III-V secolo illustrata nel primo volume della Collana; in particolare aspetti relativi alle più antiche fasi insediative accertate nei cortili del brolo monastico, che prendono avvio a partire dalla seconda metà del I secolo a.C., e testimonianze di età paleocristiana e medievale messe in luce nei saggi presso il Cortile d'onore. Ampio spazio è riservato alle varie classi di manufatti d'uso rinvenuti...