Libri di Sabina Moser
La rivelazione indiana
Simone Weil
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2020
pagine: 216
Persuasa che la rivelazione divina non sia esclusiva di un popolo e di un tempo, Simone dedicò gli ultimi anni della sua breve vita (1909-1943) a un'indagine nelle tradizioni religiose di tutto il mondo, alla ricerca di cosa unisce nella verità le diverse rivelazioni. Particolare rilievo in questa indagine lo ebbero le grandi filosofie e religioni dell'India: l'induismo, esaminato nei suoi principali testi - le Upanishad e la Bhagavad-Grta — per le quali Simone studiò intensamente il sanscrito; il buddhismo, soprattutto nella sua forma Zen, e, di riflesso, anche il taoismo cinese. Nella "rivelazione indiana" Simone trovò quegli elementi essenziali che non aveva trovato in quella biblico-cristiana: il distacco dall'ego, con la conseguente identificazione con l'Uno-Tutto; il concetto impersonale e, insieme, personale di Dio, una cosa sola con l'anima. Sul piano morale, trovò la risposta al problema dell'azione e della forza, tanto più scottante durante la guerra: come Krishna insegna ad Arjuna, l'azione è buona se compiuta senza guardare ai frutti, "senza perché", come dicono i mistici cristiani. Simone si convinse infatti che la verità delle religioni non sta nelle rappresentazioni teologiche, ma nella mistica. Le mistiche — scrisse — si rassomigliano tutte, fin quasi all'identità. Cogliere questa identità, ma anche il rilievo di quel "quasi", fu l'impegno che assolse fino alla morte.
Essere nell'eterno per vivere nel tempo. Gli «Scritti di Londra» di Simone Weil
Sabina Moser
Libro: Libro in brossura
editore: Lorenzo de Medici Press
anno edizione: 2018
pagine: 128
«Il compito che l’autrice di questo saggio si è proposto è di mostrare il persistere fino al nostro tempo dei mali sociali, morali e culturali che nella prima metà del Novecento avevano determinato la crisi irreversibile della civiltà europea e che Simone Weil si era impegnata a mettere in luce, suggerendone altresì correttivi germinati in lei da tutt’altra ispirazione rispetto a quella di cui quei mali erano effetto, vale a dire la fede nella forza, osservata come principio primo della convivenza umana […]. È nel breve periodo ultimo, trascorso a Londra come impiegata del governo francese in esilio, che ella ha espresso un pensiero politico giunto a piena maturazione […]. Sabina Moser si è impegnata a estrarre da quegli scritti quanto può aiutare a leggere criticamente il presente, sottraendolo alla deriva dei fatti compiuti, all’inerzia della caduta in un presente avulso da una reale coscienza storica e da una visione a cui ispirare l’agire. Ben venga, dunque, l’invito a riprendere in mano gli Scritti di Londra, saranno comunque e quanto meno un viatico per sottrarsi all’istupidimento.» (dall'introduzione di Giancarlo Gaeta)
Una santità geniale. Simone Weil in dialogo con san Francesco
Sabina Moser
Libro: Libro in brossura
editore: Le Lettere
anno edizione: 2024
pagine: 224
Simone Weil espresse più volte esplicitamente la sua ammirazione per san Francesco, dal quale dichiarò di esser stata conquistata fin dal primo momento in cui ne era venuta a conoscenza, e lo considerò davvero come un alter Christus, perfetta incarnazione della parola evangelica, tanto che è lecito pensare che la Sua figura abbia ispirato alcuni punti essenziali della sua straordinaria riflessione. Questo libro esamina il legame finora inesplorato che unisce la filosofa francese, laica contemporanea, al cristiano medievale Francesco. Senza tralasciare di notare le differenze tra i due, il testo mette in luce la loro profonda intesa su temi essenziali, quali la volontà di Dio, la bellezza, il distacco da sé stessi e l’imitazione di Cristo, la necessità di mettere in atto l’insegnamento del Vangelo, per renderlo umanamente credibile ed efficace. Risulta così una convergenza in certo modo complementare tra queste due singolari “rivoluzionarie” figure, lontane nei secoli ma vicine spiritualmente; espressione entrambe di quella “santità geniale”, di cui Simone Weil indicò chiaramente il bisogno per un cristianesimo completamente rinnovato, ovvero per una nuova religione dei nostri tempi. Presentazione di Marco Vannini.
Il «credo» di Simone Weil
Sabina Moser
Libro: Copertina morbida
editore: Le Lettere
anno edizione: 2013
pagine: 152
Il presente libro intende esplicitare questi articoli del "credo" di Simone Weil, cercando di comprendere come lei interpretasse e vivesse il cristianesimo. Nello stesso tempo, si vuole porre l'accento sull'importanza del pensiero weiliano in ordine a punti cruciali della religione cristiana stessa, anche in rapporto con la società attuale e i suoi problemi. Riteniamo infatti che, a settant'anni ormai dalla sua morte, la ricezione della pensatrice francese sia ancora largamente incompiuta, e la Chiesa debba ancora fare sostanzialmente i conti con essa. Nei primi due capitoli di questo libro si presentano alcuni tratti salienti del cristianesimo "tragico" della nostra autrice, in dialogo critico con quello del suo (ma anche del nostro) tempo. Nei successivi sei capitoli si prendono in esame gli "articoli" del credo sopra riportato, ponendo l'accento su quei concetti cruciali che marcano in modo essenziale la riflessione weiliana, rendendola anche più problematica nei confronti della teologia contemporanea.
La fisica soprannaturale. Simone Weil e la scienza
Sabina Moser
Libro: Libro in brossura
editore: San Paolo Edizioni
anno edizione: 2011
pagine: 176
Una riflessione originale sulla storia e lo sviluppo della scienza moderna, alla ricerca di una vera conoscenza dell'anima. Educata nella Francia ancora positivista della prima metà del Novecento, figlia di un medico, sorella di uno dei maggiori matematici contemporanei, Simone Weil condivise in pieno quel primato che il nostro tempo accorda alla scienza. La sua riflessione critica si esercitò su quegli aspetti della scienza stessa che la deformano, facendone una mitologia e quasi una religione "laica", che s'impone socialmente intimidendo l'intelligenza, ma senza avere quasi più amore per la verità. In particolare, lo scientismo oggi predominante divide in modo ideologico naturale da soprannaturale, escludendo quest'ultimo dal sapere scientifico e impedendo così una vera conoscenza dell'anima. Simone Weil si dedicò a tracciare il progetto di una "fisica soprannaturale", ossia di un autentico sapere dell'anima che, come la geometria greca, unisse rigore assoluto e profondità religiosa, scienza e saggezza, conducendo così, insieme, alla salute e alla salvezza.
Uno sguardo nuovo. Il problema del male in Etty Hillesum e Simone Weil
Beatrice Iacopini, Sabina Moser
Libro: Libro in brossura
editore: San Paolo Edizioni
anno edizione: 2009
pagine: 240
Due giovani donne di origine ebraica, l'olandese Etty Hillesum e la francese Simone Weil, sono giunte entrambe alla fine della loro breve vita nel 1943: la prima nel campo di concentramento di Auschwitz, la seconda in Inghilterra, sfinita dalla malattia e dagli stenti, mentre era impegnata nella Resistenza. I loro scritti, tanto nutriti della tradizione spirituale quanto assolutamente originali, si sono rivelati tra i contributi più alti del pensiero contemporaneo, soprattutto su quel problema del male che - da sempre costituisce l'oggetto principale della riflessione umana. Così diverse eppure così consonanti nell'essenziale, le voci ancora attuali di Etty Hillesum e Simone Weil offrono una nuova prospettiva, uno "sguardo nuovo" sul mondo, capace di spalancare, a chi le voglia ascoltare, orizzonti nuovi.