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Libri di Salvatore Margiotta

La fucina teorica del nuovo teatro in Italia. Verso il teatro immagine

Salvatore Margiotta

Libro: Libro in brossura

editore: Terre Blu

anno edizione: 2023

pagine: 194

Oltre ad indicare il momento in cui il teatro di ricerca diventa “alternativa” alla scena ufficiale, gli anni settanta testimoniano un ribaltamento delle coordinate geografiche con cui viene ripensato il Nuovo Teatro sul piano pratico e culturale. Una volta sfaldatosi il movimento che aveva portato alla fine degli anni sessanta all'organizzazione del Convegno di Ivrea, alla programmazione a Milano di una pionieristica stagione underground e all'esplosione a Roma delle cantine, si assiste a un processo di riassestamento guidato da Giuseppe Bartolucci con la complicità di Filiberto Menna che sposta a sud il fenomeno Nuovo Teatro, ridefinendone le coordinate produttive e intellettuali. Questo libro racconta alcune delle tappe decisive di questa riorganizzazione che ha visto protagonista la Campania e in particolare Napoli e Salerno. Vengono presi in esame alcuni eventi cruciali che hanno avuto luogo tra il 1963 e il 1976: la nascita delle cantine a Napoli, le rassegne Off al Teatro Orione e il ruolo determinante dell'humus espresso dall'Università di Salerno nell'accompagnamento critico al Teatro Immagine e alla Postavanguardia.
20,00 19,00

Il teatro futurista

Salvatore Margiotta

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2022

pagine: 128

Il Futurismo, con a capo Filippo Tommaso Marinetti, rivoluzionò il concetto accademico, classico e tradizionale dell’arte, contaminando i precetti creativi delle discipline plastico-visive e letterarie con i tratti della modernità. La velocità, l’energia, la meccanica, esaltate con veemenza e aggressività provocatoria, rappresentarono le coordinate espressive e operative impiegate dagli artisti appartenenti al movimento d’avanguardia per ridisegnare in un’ottica antipassatista gli statuti linguistici delle diverse arti. Rapidamente il teatro divenne il terreno privilegiato di questa ricerca. Teorizzato tra il 1911 e la fine degli anni Venti, il teatro futurista fornì un contributo determinante nel processo di riformulazione del codice scenico del Novecento.
13,00 12,35

La geografia del Nuovo Teatro in Campania negli anni settanta (1963-1976)

La geografia del Nuovo Teatro in Campania negli anni settanta (1963-1976)

Salvatore Margiotta

Libro: Libro in brossura

editore: Terre Blu

anno edizione: 2019

pagine: 152

Oltre ad indicare il momento in cui il teatro di ricerca diventa “alternativa” alla scena ufficiale, gli anni settanta testimoniano un ribaltamento delle coordinate geografiche con cui viene ripensato il Nuovo Teatro sul piano pratico e culturale. Si assiste a un processo di riassestamento guidato da Giuseppe Bartolucci con la complicità di Filiberto Menna che sposta a sud il fenomeno Nuovo Teatro, ridefinendone le coordinate produttive e intellettuali. Questo libro racconta alcune delle tappe decisive di questa riorganizzazione che ha visto protagonista la Campania e in particolare Napoli, Salerno e Amalfi. Vengono presi in esame alcuni eventi cruciali che hanno avuto luogo tra il 1963 e il 1976: la nascita delle cantine a Napoli, le rassegne Off al Teatro Orione, il ruolo determinante dell’humus espresso dall’Università di Salerno nell’accompagnamento critico al Teatro Immagine e alla Postavanguardia, il superamento dei confini linguistici tra teatro e arti visive sostenuto dalle Azioni Povere di Amalfi unitamente alla prima performance di Hermann Nitsch allo Studio Morra.
20,00

Il nuovo teatro in Italia 1968-1975

Salvatore Margiotta

Libro: Libro in brossura

editore: Titivillus

anno edizione: 2013

pagine: 480

"Il Nuovo Teatro in Italia 1968-1975" di Salvatore Margiotta è il secondo volume della storia del Nuovo Teatro italiano diretta da Lorenzo Mango di cui Titivillus ha già pubblicato la prima tappa nel 2010 in un libro che ne ricostruisce la nascita tra il 1959 e il 1967. Nell'arco temporale preso in esame in questo libro, la scena sperimentale italiana subisce un'acceleratissima fase di crescita. Se negli anni immediatamente precedenti era avvenuto un faticoso e frammentario processo di nascita, adesso si assiste ad un burrascoso tentativo di costruzione di una propria identità artistica. Il Convegno di Ivrea, in cui nel 1967, si riunirono gli stati generali dell'allora nascente Nuovo Teatro rappresenta da questo punto di vista realmente quel momento di svolta e di "nascita" che gli è in genere attribuito. Il libro parte proprio da lì, anzi dagli sviluppi immediatamente successivi, per seguire le trasformazioni che hanno luogo nel decennio successivo. Copre, così, un arco temporale che riguarda in un primo tempo la vera e propria esplosione quantitativa del fenomeno, nei secondi anni Sessanta, caratterizzati da un "Sessantotto teatrale" che si rispecchia dentro i processi di una creatività diffusa, eccentrica, a suo modo anarchica quale è quella dei nuovi gruppi che cominciano a formarsi proprio in quel periodo. Nella seconda parte del volume, invece, vengono affrontati i primi anni Settanta in cui si afferma un fenomeno nuovo, quello delle cosiddette tendenze, linee di sviluppo della ricerca in una qualche misura criticamente organizzate e non più policentriche e disseminate. Prima matura espressione di tale esperienza è il Teatro Immagine, di cui vengono ricostruiti genesi e maturazione fino alla sua conclusione, proprio alla metà del decennio. Nel libro, come è nel progetto complessivo di questa Storia del Nuovo Teatro, le operatività artistiche sono seguite nel loro svilupparsi negli anni con un atteggiamento "stratigrafico" accostando quanto sta nascendo con quanto si sviluppa della generazione precedente. Uno spazio importante è, infine, dato al dibattito critico che accompagna le pratiche artistiche. Al racconto storico si affianca una dettagliata teatrografia e un'altrettanto dettagliata bibliografia.
20,00 19,00

La stirpe dell'Apocalisse

La stirpe dell'Apocalisse

Salvatore Margiotta

Libro: Libro in brossura

editore: Cairo Publishing

anno edizione: 2012

pagine: 316

North General Hospital, città di New York, piena notte. Il grido d'allarme di suor Agnes getta nel panico il quinto piano, reparto maternità. Un neonato è sparito dalla culla. Maschio, caucasico, due giorni di vita. Chi può averlo rapito? Ma soprattutto: perché? Se lo chiede l'ispettore di polizia Frank Camarda, che è chiamato a occuparsi del caso. Un'indagine che lo rende nervoso, perché quando ci sono di mezzo i bambini nessuno vorrebbe trovarsi invischiato. Inoltre, già ai primi riscontri, emerge che negli ultimi mesi i neonati sequestrati sono tanti. Troppi per essere una coincidenza. E questa serie macabra di sparizioni conduce lontano, oltreoceano, fino a un misterioso cimitero in Germania. È laggiù, nella città di Dresda, che Camarda dovrà ricomporre i frammenti di uno spaventoso complotto che affonda le sue radici in un passato di cui l'Europa porterà per sempre i segni. Dalle baracche di Buchenwald alle stanze segrete della Stasi, tra scienziati coinvolti in prima linea nella Guerra Fredda e senatori del Congresso americano in lotta per il potere: la ricerca della verità per Camarda sarà un viaggio nel tempo e nella Storia, dall'ultimo conflitto mondiale fino a oggi. Sarà costretto a combattere contro forze ostili e oscure che minacciano la salvezza del pianeta, nelle cui viscere qualcuno sta allevando una nuova stirpe di superuomini, obbedienti come automi, letali come guerrieri. In vista del giorno dell'Apocalisse. Un giorno sempre più vicino.
15,00

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