Libri di Sara Pacaccio
Sintassi e rinnovamento della poesia tra Ottocento e Novecento. Atti del convegno (Univeristè de Fribourg, 29 novembre 2019)
Libro: Libro in brossura
editore: I Libri di Emil
anno edizione: 2024
pagine: 210
Il convegno di cui si propongono qui gli atti ha inteso riconsiderare il fondamentale cambiamento vissuto dalla lingua poetica italiana tra Ottocento e Novecento, guardandolo attraverso la specola rivelatrice dell'evoluzione della sintassi. Quest'ultima, strettamente implicata nel progressivo sgretolarsi dei vincoli metrici e prosodici che si accompagna all'abbandono degli stilemi poetici più tradizionali in campo lessicale e fonomorfologico, offre, infatti, una chiave di lettura interessante e per molti aspetti inedita attraverso cui rimodulare le fasi e ridefinire le modalità di questo delicato momento di passaggio. I contributi di Edoardo Buroni, Christian Genetelli, Sara Pacaccio, Enrico Roggia, Luca Serianni, Arnaldo Soldani e Giovanna Zoccarato mirano a delineare un primo quadro di sintesi rispetto agli studi sull'argomento e ad aprire al contempo a nuove prospettive e possibili campi d'indagine.
Il «concetto logico» di lingua. Gli «Scritti linguistici» di Alessandro Manzoni tra grammatica e linguistica
Sara Pacaccio
Libro: Copertina morbida
editore: Cesati
anno edizione: 2017
pagine: 279
Una lettura dei molti materiali e degli scritti che Alessandro Manzoni dedicò al problema della lingua, scevra dal condizionamento pregiudiziale dei confini posti dal dibattito italiano e da oltre un secolo di attenzione riservata soprattutto agli scritti editi, rivela che la riflessione sulla grammatica è uno dei nuclei centrali della teoresi manzoniana, di cui costituisce il principale motore e il cardine concettuale. Il volume indaga il pensiero linguistico manzoniano ponendo particolare attenzione al rapporto con la grammatica generale francese e intende ricostruire i passaggi attraverso cui, a partire da preoccupazioni di tipo sintattico e grammaticale, Manzoni arrivò a rescindere il legame che la grammatica generale istituiva tra pensiero e linguaggio, giungendo alla scoperta della natura segnica di tutti gli elementi della lingua, vero fondamento del principio dell'Uso. Ne emerge una volta di più la grandezza di Manzoni quale pensatore europeo, capace di superare il pensiero linguistico dell'ideologie confutandolo con i suoi stessi strumenti metodologici e separare nei fatti la filosofia dalla linguistica, per giungere a risultati di sorprendente modernità.