Libri di Stefania Ruggieri

In "Urbanistica", Stefania Ruggieri ci guida attraverso le stanze della mente e le pareti del tempo, con una raccolta che cattura la magia dei luoghi abitati e dei ricordi custoditi. Ogni poesia è un viaggio nelle case dell'anima, un muto dialogo tra passato e presente, tra sogni e realtà, dove il lettore è invitato a riflettere sulle proprie "abitazioni" interiori. La scrittura evocativa di Ruggieri ci trasporta in un universo simbolico, intimo e poetico, che rende il quotidiano straordinario.

Questa plaquette è fatta di poesia e arte. Ogni opera è un insieme di parole e immagini ritagliate da quotidiani e copre un arco temporale di ben quattordici anni. Ognuna di esse è un messaggio politico, sociale, culturale sotto lo sguardo pacifico delle stelle che, al pari di quello di un'umanità senza potere, resiste.

Ruggiero Di Villerouge é un ragazzo di Narbonne che vivrà una straordinaria avventura ambientata nel Mediterraneo nell'anno mille. Ruggiero, accompagnato da suo cugino Arnaldo, chiede di partire per esplorare il mar Mediterraneo, mai visto prima. Dopo aver ottenuto il permesso dal padre, durante il viaggio i due si imbattono in una vecchia strega che lancia loro una maledizione. Cominciano, così, una serie di avventure e di colpi di scena, ambientate a Napoli, Bisanzio, Tripoli sino a Villerouge, dove il protagonista vivrà una tenera storia d'amore. Età di lettura: da 10 anni.

La Natura in versi e i versi della Natura accompagnano il lettore in questo viaggio in cui Poesia e Parola si fondono nell'universo di Michel Cosem. Le grandi rocce parlano al cielo e i campi distesi attendono la pioggia come fosse portatrice di un messaggio arcano. La Natura si parla ed esercita una pazienza sempiterna di cui l'uomo non è capace e il poeta cerca di donarla con la sua parola.

«Attraverso una mirabile capacità di analisi, l’autrice conduce il lettore lungo un percorso emotivo e intellettuale che va oltre il singolo individuo, estendendosi alla sfera collettiva e sociale. Ogni parola è scelta con cura, come se l’autrice volesse tessere un ricamo letterario in cui ogni filo contribuisce a dipingere un quadro complesso e avvincente. La dimensione sociale, in particolare, emerge con forza, poiché l’autrice non si limita a esplorare il dolore come esperienza personale, ma lo situa in un contesto più ampio, svelando le connessioni invisibili che lo legano alle dinamiche collettive. La scrittura è potente e evocativa, suscita emozioni profonde e stimola la riflessione. In definitiva, questi testi rappresentano una importante testimonianza della capacità della letteratura di sondare le profondità dell’animo umano. Attraverso la sua poesia, l’autrice trasforma il dolore in una forma d’arte che va oltre la semplice narrazione, raggiungendo livelli di bellezza e verità che lasciano un’impronta duratura nella mente e nel cuore del lettore.»

Fissate le frontiere tra la Grecia e la Turchia, l'isola del pellicano viene dimenticata. Convinti che l'isolotto appartenga alla Grecia, Yannis e la sua banda decidono di farne terreno di scorribanda. A qualche miglio di distanza, anche Mehmet e i suoi amici turchi si apprestano a raggiungere l'isola che considerano di loro proprietà. I due popoli si affronteranno come hanno fatto da sempre, oppure l'amicizia li travolgerà? I protagonisti della storia troveranno un modo semplice ed originale per risolvere le tensioni col loro istinto fraterno, sotto gli occhi di uno spettatore d'eccezione: uno splendido pellicano che, pacifico, dall'alto dell'isola omonima, sembrerà approvare quanto accade intorno a lui. Età di lettura: da 11 anni.

Prose minime.

In "La luce non è spenta", come in tutti i titoli delle collane Soloventi e Solodieci, i versi dell'autrice sono accompagnati dalle fotografie dalla fotografa Paola Mischiatti (Rovigo, 1975).