Libri di Stefano Marroni
Il barone del tennis
Piero Marchiani
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Efesto
anno edizione: 2024
pagine: 116
Il racconto della discesa agli inferi del Barone von Cram, uno dei più forti e ammirati tennisti degli Anni Trenta: dai fasti della vita dorata nei circoli e negli hotel più belli d'Europa al carcere e ai lavori forzati a cui i nazisti - dopo aver a lungo finto di non vedere un'omosessualità mal dissimulata ma notoria lo condannarono per non aver vinto la Coppa Davis alla fine di una delle più belle partite della storia. Presentazione di Nicola Pietrangeli. Introduzione di Stefano Marroni.
Il barone del tennis
Piero Marchiani
Libro
editore: Progetto Cultura
anno edizione: 2018
pagine: 112
"Il racconto della discesa agli inferi del Barone von Cramm, uno dei più forti e ammirati tennisti degli Anni Trenta: dai fasti della vita dorata nei circoli e negli hotel più belli d’Europa al carcere e ai lavori forzati a cui i nazisti - dopo aver a lungo finto di non vedere un’omosessualità mal dissimulata ma notoria - lo condannarono per non aver vinto la Coppa Davis alla fine di una delle più belle partite della storia. Un affresco intrigante della fragilità degli uomini e delle ipocrisie della politica sullo sfondo fascinoso del tempo in cui il tennis era fatto di “gesti bianchi” e cavalleria, e a giocarlo erano atleti passati nella leggenda. Anche se già da allora era noto, per dirla con Adriano Panatta, che a inventarlo era stato il Diavolo..." (Dalla introduzione di Stefano Marroni)
La rivincita di Roma ladrona. Viaggio nel modello che può conquistare l'Italia
Stefano Marroni
Libro
editore: Donzelli
anno edizione: 2009
pagine: 160
Da sgangherato centro geografico-burocratico di una nazione che le preferiva un'altra «capitale morale», a modello vincente nell'immaginario collettivo e meta glamour del jet set internazionale. È bastato un quindicennio per capovolgere l'immagine di Roma, che a ottobre si accinge a lanciare il suo sindaco alla leadership del Partito democratico: una trasformazione che ha amplificato l'effetto-vetrina della città che aveva già imposto sulla scena nazionale il suo predecessore, Francesco Rutelli, ma anche il suo sfidante sconfitto, Gianfranco Fini. È la forza del modello-Roma: l'effetto, su una capitale adagiata su edilizia e pubblico impiego, di una politica pronta a giocare la carta della cultura, dell'innovazione e delle grandi opere per fare del turismo l'innesco di una crescita superiore a quella del resto del paese. E dotata di una capacità di inclusione che ha garantito alla città una relativa protezione dagli squilibri della globalizzazione e dagli effetti delle nuove povertà. A fronte di queste luci, restano le ombre che uno storico ritardo infrastrutturale proietta sulla vita della Città eterna: traffico infernale, servizi pubblici spesso in affanno, diffusa illegalità sono solo alcune delle sfide che il futuro riserva anche al prossimo inquilino del Campidoglio. Ma la rivincita di Roma - capitale del cinema, centrale nel sistema dei media - ha offerto a Veltroni il palcoscenico per una straordinaria performance seduttiva.