Libri di Stefano Ondelli
L'italiano delle traduzioni
Stefano Ondelli
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2020
pagine: 144
Nel Novecento, la massificazione della cultura attraverso opere letterarie, fumetti, cinema e TV si è verificata in un periodo molto delicato per l’unificazione linguistica e culturale italiana, che ha visto grandi e rapidi cambiamenti. Nel XXI secolo la globalizzazione crescente, con il passaggio dalla “civiltà dell’immagine” alla “società della comunicazione”, ha fatto registrare un forte aumento delle traduzioni, soprattutto dall’inglese. Se oggi la maggioranza dei testi che leggiamo e dei film che guardiamo è frutto di traduzioni, a che tipo di italiano siamo esposti? E quali saranno gli effetti sulla competenza dei parlanti e sul futuro della nostra lingua? Partendo dalla teoria degli “universali traduttivi”, il libro illustra gli studi che identificano il “traduttese” e lo confrontano con le caratteristiche dei testi prodotti direttamente in italiano.
La sentenza penale tra azione e narrazione. Un'analisi pragmalinguistica
Stefano Ondelli
Libro: Copertina morbida
editore: CLEUP
anno edizione: 2012
pagine: 370
La lingua del diritto: proposta di classificazione di una varietà dell'italiano
Stefano Ondelli
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2007
pagine: 152
Il ruolo centrale riservato alla lingua dall'azione e dalla speculazione in campo giuridico è ben noto: in genere lo si sottolinea affermando che "il diritto è fatto di lingua". Tuttavia la varietà giuridica presenta confini più permeabili e meno netti rispetto ad altre lingue speciali e, al di là di una diffusa attenzione per i fatti di registro, gli studiosi hanno spesso incontrato difficoltà nell'assegnare una giustificazione funzionale ai tratti di superficie. Questo volume si propone di fare il punto della situazione e di passare in rassegna le osservazioni prodotte non solo dagli operatori del diritto e dai linguisti, ma anche dai "filosofi", cioè da chi si è più strettamente occupato degli aspetti pragmalinguistici. È infatti la natura rituale della situazione in cui vengono pronunciati certi enunciati che permette di assegnarli al dominio del diritto, inteso come creazione, interpretazione e - soprattutto - applicazione della legge nel senso più ampio dei termini.