Libri di Steve Della Casa
Acido fenico. Ballata per Mimmo Carunchio camorrista
Giancarlo De Cataldo, Steve Della Casa, Giordano Saviotti
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2016
pagine: 101
Da un testo teatrale di Giancarlo De Cataldo, un romanzo a fumetti in piena atmosfera noir, fulmineo e suggestivo.
Zavattini a Roma. Di padre in padre
Steve Della Casa, Silvia Zavattini
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2019
pagine: 88
Il nome e la vita di Cesare Zavattini sono quasi sempre legati alle sue origini emiliane, ma il suo rapporto con Roma è stato prezioso: la Roma del cinema e quella della vita quotidiana, dei ristoranti, dei teatri e delle gite fuori porta. Silvia Zavattini, nipote di Cesare, e Steve Della Casa ci restituiscono un ritratto inedito dello Zavattini privato, uomo, padre, marito e figlio. Una figura in controluce che emerge dalle storie qui raccontate, storie del quotidiano – l’infanzia a Luzzara, i difficili anni della guerra, le tante importanti amicizie con intellettuali, registi e attori – che si intrecciano con il vissuto dell’Italia del Novecento, tra gli orrori di due guerre mondiali, le difficoltà della ricostruzione e la speranza nella rinascita degli anni Sessanta.
L'ombra del passato
Stefano Sciacca
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 152
"L'ombra del passato è un vero noir, con colpi di scena, azione, sorprese, segreti nascosti. Leggendolo, mi venivano in mente le ambientazioni de Il bandito di Alberto Lattuada oppure de Il bivio di Fernando Cerchio, due noir neorealistici che sono tra i film più belli di quel periodo. Ma poi me ne dimenticavo, e questo è il complimento migliore: perché nulla è peggio di leggere un libro pensando ad altro. La storia invece tiene, è tesa e coerente, funziona da sola, non ha bisogno del salvagente delle citazioni. Sì, il noir è una miniera infinita: consente di essere originali, anche nel 2020." (dalla prefazione di Steve Della Casa)
Dizionario contemporaneo di buone maniere
Laura Pranzetti Lombardini
Libro: Libro in brossura
editore: Gribaudo
anno edizione: 2019
pagine: 128
Oggi come un tempo le buone maniere non sono un'opinione, ma un'imprescindibile regola di vita. Il galateo, infatti, altro non è che il risultato della perfetta sintesi tra buonsenso e logica, caratteristiche che rivestono stabilità nel tempo e nello spazio al di là di correnti, mode, trend o Facebook. Questo pratico lemmario al passo con i tempi fornirà utili consigli per mettere in pratica ogni giorno e in ogni situazione il buon vivere moderno. Norme del buon vivere in società: In che modo comportarsi quando si è in coda, si entra in un locale pubblico o semplicemente ci si appresta a iniziare una conversazione. Galateo della propria persona: Come gestire abbigliamento, trucco, profumi, scarpe, ma anche il modo in cui si stringe la mano, l'uso del telefono, con un occhio di riguardo per l'ecosostenibilità. Norme di comportamento in ufficio: In che modo organizzare il proprio lavoro al computer, relazionarsi con i colleghi, gestire le ferie e il valore di puntualità, rispetto e galanteria. Come accogliere gli ospiti, scegliere il centrotavola, in quale bicchiere offrire il vino, in che modo reagire a un regalo o servire il consommé. Prefazione di Steve Della Casa e Giuliano Montaldo.
La recita dell'architetto. 1523 film e un videogioco
Giorgio Scianca, Steve Della Casa
Libro: Libro in brossura
editore: SVpress
anno edizione: 2015
pagine: 461
Quando un architetto incontra un cinefilo nasce un libro che mostra il legame passionale e indissolubile tra le due arti. Una raccolta di 1523 film, in tutte le lingue del mondo, dal muto a oggi, dove l'architetto è protagonista. Tante storie conosciute e tante nuove scoperte; film, attori e registi famosi; location, edifici, plastici, progetti. Le parole che spiegano l'evoluzione della professione. Giorgio Scianca è l'architetto innamorato del cinema che ha avuto l'idea e l'ha messa in pratica. Steve Della Casa è il cinefilo innamorato dell'architettura che l'ha sostenuto.
Il professor matusa e i suoi hippies. Cinema e musica in Italia negli anni Sessanta
Steve Della Casa, Paolo Manera
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2011
pagine: 192
Dalla fine degli anni Cinquanta il cinema italiano, sempre attento e ricettivo nei confronti del patrimonio musicale nazionale, segue i mutamenti in atto: la divisione tra i vecchi "leoni" della melodia e le nuove leve che sulla scia del grande successo mondiale del rock and roll rielaborano i nuovi suoni in chiave di frattura generazionale; e poi, nel corso degli anni Sessanta, l.esplosione del Beat e tutti i fenomeni culturali di massa che alla musica legano strettamente nuove immagini, modi di vestire ed atteggiarsi che colgono e amplificano le ansie di libertà di una generazione che si avvia alla vera contestazione sul piano sociale e politico. Il cinema italiano attinge ai nuovi suoni sia utilizzando le canzoni dell'epoca come paesaggio e contrappunto sonoro per la commedia all'italiana più attenta ai mutamenti di costume, sia dando vita a un vero "sottogenere", battezzato "musicarello" in evidente richiamo ai "carosello" pubblicitario, che fa da lancio commerciale per le star canore, impegnate a recitare e cantare su canovacci semplici quanto efficaci, regolarmente attorniati da alcuni grandi caratteristi del cinema comico.
Il cinema secondo Steve
Steve Della Casa
Libro
editore: Felici
anno edizione: 2012
pagine: 116
Questo libro è rivolto a tutti gli appassionati di cinema e ai fans della mitica trasmissione di Radio Rai 3 "Hollywood Party". Steve Della Casa fa una carrellata dei film che ha più amato ricordando i fuori scena, le interviste, le curiosità in tanti anni di onorata carriera come critico cinematografico. Piccoli ritratti di film e di autori inquadrati con la leggerezza e l'ironia che contraddistingue la voce del cinema alla radio.
Girando a Torino. Per le strade del cinema
Steve Della Casa, Vitaliano Crispo
Libro: Libro in brossura
editore: Espress Edizioni
anno edizione: 2012
pagine: 144
"Girando a Torino" ricostruisce percorsi inediti attraverso i luoghi raccontati nei film: luoghi a volte rimasti immutati, altre volte completamente cambiati. Racconta storie più o meno note, svela curiosità che faranno guardare con occhi diversi piazze, vie e palazzi, riservando molte sorprese. Percorsi da fare a piedi, in bicicletta, con i mezzi o in macchina, purché la voglia di imparare e di stupirsi sia forte, com'è forte in chiunque entri in sala per guardare un film.
Il grande libro di Ercole. Il cinema mitologico in Italia
Steve Della Casa, Marco Giusti
Libro
editore: Edizioni Sabinae
anno edizione: 2013
pagine: 431
Ercole, Maciste, Ursus e Sansone sono i protagonisti del libro più completo sul cinema mitologico italiano. Tutte le schede sui film e sui protagonisti, maggiori e minori, di un genere che ha conquistato il mondo dal successo di "Le fatiche di Ercole" con Steve Reeves fino alla metà degli anni '60 per poi essere rivalutato come oggetto di culto dai cinefili e dai cultori della forza fisica ovunque. Informazioni inedite e interviste a tutti i maggiori protagonisti, attori, registi e tecnici, di un genere che conserva ancora il suo fascino cinquanta anni dopo la sua grande stagione. Trentadue pagine fotografiche a colori.
Splendor. Storia (inconsueta) del cinema italiano
Steve Della Casa
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2013
pagine: 131
Lo sapevate che Michelangelo Antonioni, il regista intellettuale per eccellenza, si presta a girare gli interni del mitologico "Nel segno di Roma" con Anita Ekberg, che Sergio Leone non ancora famoso dirige "Il colosso di Rodi" e "Gli ultimi giorni di Pompei" e che Carlo Lizzani ha girato un western con Pasolini attore? Oppure che il futuro premio Oscar Carlo Rambaldi muove i primi passi costruendo una rudimentale idra a quattro teste per "Maciste contro i mostri" ma il camioncino che la trasporta si ferma per un guasto a Roma sulla via Tuscolana tra l'ilarità dei passanti? Steve Della Casa racconta il cinema italiano da un punto di vista inedito: quello di chi il cinema l'ha fatto e di chi l'ha guardato. È una storia non lineare, inconsueta, raccontata il più possibile dai protagonisti, che mescola il cinema alto con quello commerciale, le punte di creazione artistica con gli espedienti più astuti e più divertenti. Perché il cinema italiano, secondo solo a Hollywood per film prodotti, ha una caratteristica: non è mai stato un'industria nel senso compiuto e letterale del termine, ma un vero e proprio turbinio di creatività, di artigianato e di arte di arrangiarsi. Non manca nessuno all'appello: dal D'Annunzio di "Cabiria" alla stagione del cinema di regime, dal neorealismo alla commedia all'italiana, dai film mitologici agli spaghetti western, fino a Benigni, fino a oggi.
Splendor. Storia (inconsueta) del cinema italiano
Steve Della Casa
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2015
pagine: VIII-131
Lo sapevate che Michelangelo Antonioni, il regista intellettuale per eccellenza, si presta a girare gli interni del mitologico "Nel segno di Roma" con Anita Ekberg, che Sergio Leone non ancora famoso dirige "Il colosso di Rodi" e "Gli ultimi giorni di Pompei" e che Carlo Lizzani ha girato un western con Pasolini attore? Oppure che il futuro premio Oscar Carlo Rambaldi muove i primi passi costruendo una rudimentale idra a quattro teste per "Maciste contro i mostri" ma il camioncino che la trasporta si ferma per un guasto a Roma sulla via Tuscolana tra l'ilarità dei passanti? Steve Della Casa racconta il cinema italiano da un punto di vista inedito: quello di chi il cinema l'ha fatto e di chi l'ha guardato. È una storia non lineare, inconsueta, raccontata il più possibile dai protagonisti, che mescola il cinema alto con quello commerciale, le punte di creazione artistica con gli espedienti più astuti e più divertenti. Perché il cinema italiano, secondo solo a Hollywood per film prodotti, ha una caratteristica: non è mai stato un'industria nel senso compiuto e letterale del termine, ma un vero e proprio turbinio di creatività, di artigianato e di arte di arrangiarsi. Non manca nessuno all'appello: dal D'Annunzio di "Cabiria" alla stagione del cinema di regime, dal neorealismo alla commedia all'italiana, dai film mitologici agli spaghetti western, fino a Benigni, fino a oggi.
Le lettere di Fantozzi
Paolo Villaggio
Libro: Libro in brossura
editore: Rogas
anno edizione: 2025
pagine: 128
«Caro lettore, "Le lettere di Fantozzi" sono soltanto la raccolta di una mia collaborazione domenicale ad un quotidiano di Roma. Per chi fa un mestiere che lo tenga impegnato a tempo pieno (il mio caso), la scadenza della consegna settimanale, diventa – alla lunga – una severa punizione. E si finisce per buttar giù, sempre alla peggio, degli stentati pezzulli legati a fatti di attualità, che quando questo libro uscirà saranno lontani e dimenticati». Era il 1976 e, mentre al cinema usciva Il secondo tragico Fantozzi, Paolo Villaggio dava alle stampe il terzo libro della serie, che si concludeva con questa nota autoironica e corrosiva. Sbagliava due volte, Villaggio: la prima a ritenere che si trattasse di una raccolta di stentati pezzulli; la seconda a pensare che i fatti di attualità di cui scriveva sarebbero stati presto dimenticati. Dalle stragi al divorzio, dal movimento studentesco al femminismo, nelle lettere che il ragionier Ugo Fantozzi invia settimanalmente al direttore di un quotidiano romano troviamo una radiografia impietosa dell'Italia degli anni Settanta e, insieme, il lato «politico» di uno dei personaggi più amati del nostro cinema. Prefazione di Steve Della Casa.