Libri di Theodor W. Adorno
L'attualità della filosofia. Tesi all'origine del pensiero critico
Theodor W. Adorno
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 172
Cosa pensava Adorno prima d’essere costretto a fuggire negli Stati Uniti? Quali temi filosofici erano al centro della sua riflessione prima che l’orrore dell’Olocausto occupasse lo spazio teoretico della sua speculazione? Questa edizione, curata da Mario Farina, raccoglie tre scritti – L’attualità della filosofia, L’idea della storia naturale, Tesi sul linguaggio del filosofo –, stesi da Adorno tra il 1931 e il 1933: testi che raccontano il rapporto del celebre francofortese con la filosofia classica tedesca, preziosi per conoscere gli esordi del pensiero di uno dei massimi filosofi del Novecento.
Aspetti del nuovo radicalismo di destra
Theodor W. Adorno
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2020
pagine: 96
Il 6 aprile 1967 Theodor Adorno tenne una conferenza all'Università di Vienna il cui valore va ben oltre l'aspetto puramente storico e che può aiutarci a comprendere il tempo che stiamo vivendo. Risalendo alle origini del consenso ottenuto dai movimenti radicali di destra, il filosofo intendeva chiarire le ragioni dell'ascesa dell'NPD, formazione di destra che all'epoca stava registrando un certo successo nella Repubblica Federale Tedesca. Adorno mette in luce e collega tra loro in modo inedito vari elementi: il congegno sofisticato della propaganda e l'antisemitismo, il connubio tra perfezione tecnologica e un «sistema folle», l'individuazione di un capro espiatorio e l'odio ostentato verso gli intellettuali di sinistra e la cultura in generale, la tendenza del capitale alla concentrazione e la paura diffusa di perdere il proprio status sociale. Oggi lo «spettro» a cui la conferenza è dedicata non solo non si è dissolto, ma assume nuove e inquietanti sembianze. Diventa dunque ancora più importante prendere coscienza dei meccanismi dell'agitazione fascista e dei fondamenti psicologici e sociali su cui poggia. Nella consapevolezza che «se si vogliono affrontare sul serio queste cose, bisogna richiamare in modo perentorio gli interessi di coloro ai quali la propaganda si rivolge. Ciò vale soprattutto per i giovani che devono essere messi in guardia». La postfazione dello storico Volker Veiss contestualizza il testo e lo inquadra in una prospettiva attuale.
Variazioni sul jazz. Critica della musica come merce
Theodor W. Adorno
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 143
Il pensiero di Theodor W. Adorno è attualmente oggetto di un’importante opera di riscoperta al centro della quale si situa, accanto alla parte più squisitamente filosofico-teoretica del suo pensiero, la sua filosofia della musica. Anziché concentrarsi esclusivamente sull’analisi dei fenomeni più tradizionali e “colti” – in primis la musica classica – l’Adorno musicologo preferisce estendere la propria indagine a quelle produzioni popular legate all’ambito dell’industria culturale, tra le quali figura il jazz. In questo volume sono presentati per la prima volta in italiano i principali saggi sul jazz del filosofo tedesco, rivelatisi fondamentali per la nascita degli studi sul genere e per l’affermazione del campo di ricerca autonomo conosciuto come “Popular Music Studies”. Un’opera essenziale per comprendere la concezione di uno dei primi autori che ispezionò, spesso in modo fortemente critico, il jazz come materia di studio per il pensiero filosofico. Come affermava il celebre musicologo Richard Middleton: “Chiunque creda che sia importante studiare la popular music deve far proprio il pensiero di Adorno. Per quanto questa teoria si presenti a volte problematica, la sua forza è innegabile”.
Immagini dialettiche. Scritti musicali 1955-65
Theodor W. Adorno
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2004
pagine: 322
Un'interpretazione filosofico-sociologica della musica novecentesca, ricca di acute intuizioni critiche. Una serie di saggi tradotti per la prima volta in italiano a cento anni dalla nascita del principale filosofo della Scuola di Francoforte. Nel suo pensiero musica e filosofia si sono sempre integrate e oggi i suoi saggi musicali restano il territorio dove meglio è custodita la parte più feconda della sua ricerca. La sua interpretazione della "crisi" della cultura musicale, dell'alienazione della soggettività dell'artista, trova riscontri a questa frammentazione nei barlumi di verità che le grandi figure del Novecento hanno saputo trovare. Dal dittico Wagner-Mahler passa attraverso Richard Strauss, Stravinskij per culminare con la scuola di Vienna.
Introduzione alla sociologia della musica
Theodor W. Adorno
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2002
pagine: 283
Prismi. Saggi sulla critica della cultura
Theodor W. Adorno
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2018
pagine: 300
In questo volume Adorno raccolse i migliori saggi di quella che fu la sua stagione più felice: gli anni della seconda guerra mondiale e dell'immediato dopoguerra. Al centro sta il discorso sulla «crisi della civiltà», e l'indagine sulla validità di questo discorso, di cui Adorno accetta i fermenti negativi e rifiuta le soluzioni nostalgiche o disfattiste. Il saggio iniziale sulla critica della cultura, quelli finissimi su Spengler, Veblen, Huxley e la stroncatura della sociologia del sapere di Mannheim si leggono come critiche definitive di quei prototipi del pensiero conservatore di cui la cosiddetta cultura di destra ripeteva stancamente i motivi. Ma questa tematica di fondo si rifrange nei «prismi» lumeggiando, oltre alla sociologia, anche gli altri campi in cui Adorno era maestro: filosofia, musica, letteratura. È anzi qui che emergono le figure a lui più care: quelle di coloro - Schönberg, Benjamin, Kafka - che seppero fissare il volto della Medusa senza abdicare alla ragione, e misurare fino in fondo l'abisso per affermare l'esigenza dell'utopia.
Verso un nuovo Manifesto
Theodor W. Adorno, Max Horkheimer
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2025
pagine: 192
«Tutti sanno che il mondo di oggi è l’inferno» afferma Theodor W. Adorno nel 1939, mentre il patto di non aggressione fra Germania e Unione Sovietica getta un’ombra cupa sul futuro e l’Europa precipita verso la guerra. Nel 1956 – l’anno in cui Chrušcëv denuncia i crimini di Stalin, la rivolta d’Ungheria è soffocata nel sangue e il Partito Comunista di Germania viene sciolto – Max Horkheimer prosegue l’amara diagnosi: «Il mondo è impazzito. L’intera storia dell’umanità non è altro che una falena attratta dalla luce, destinata inevitabilmente a bruciarsi». Eppure, proprio in questi momenti di buio, i due filosofi si ritrovano per discutere la stesura di un nuovo Manifesto, ispirato a quello del Partito Comunista. Rileggono Marx, per mostrare «che è possibile essere comunisti e al tempo stesso condannare i russi». Riflettono sulla storia come promessa di salvezza o come catastrofe, in un dialogo ideale con Walter Benjamin. Con uno slancio quasi teologico arrivano persino a ipotizzare che «andrà tutto bene». Ma a chi rivolgersi? Quale linguaggio adottare? Come ricucire il legame spezzato tra teoria e prassi? Tra aforismi, battute e intuizioni visionarie, i due francofortesi continuano a cercare una risposta, fino ad accarezzare l’idea di un appello per la fondazione di un nuovo partito. Le loro conversazioni del 1939 e del 1956 sono qui raccolte e tradotte per la prima volta in italiano, accompagnate da un ampio saggio di Nicola Emery che ne ricostruisce la genesi e ne illumina i temi centrali.
La crisi dell'individuo
Theodor W. Adorno
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2025
pagine: 166
La crisi del liberalismo e della famiglia borghese, gli esperimenti totalitari del nazionalsocialismo e del capitalismo di stato sovietico, l’avvento della società di massa e dell’industria culturale sono per Theodor W. Adorno momenti di una grande trasformazione, destinata ad abbattere la struttura psicologica tradizionale del soggetto autonomo. La disarticolazione dell’esistenza singolare è così la chiave per decifrare le patologie sociali del presente e per delineare i tratti del nuovo tipo umano in formazione. Gli scritti qui raccolti – saggi, abbozzi e frammenti inediti composti tra il 1940 e il 1954 – documentano come le meditazioni di Adorno sulla crisi dell’individuo e sulla distruzione dell’esperienza si intreccino con il progetto di una «nuova antropologia» che faccia i conti con la metamorfosi biopolitica in atto. Nel mondo delle grandi organizzazioni i dispositivi di amministrazione della vita plasmano sempre più dall’interno il soggetto sin nel suo elemento naturale. Di tale mutazione è segno la centralità del corpo nudo che si manifesta in fenomeni diversi ma convergenti quali l’estetica mortuaria del fascismo, la fisicità anestetizzata del cinema, l’igiene sportiva di massa. Ma questo profondo rivolgimento non comporta solo la liquidazione della vecchia forma di vita e della struttura monadica dell’io. La crisi è anche l’occasione per un ripensamento ex novo dell’individualità sia nel suo potenziale critico – quale pietra d’inciampo e momento di resistenza al dominio – sia nel suo ruolo creativo di forme inedite di azione solidale.
Wagner
Theodor W. Adorno
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2025
pagine: 160
«Riteniamo che il saggio in questione rappresenti, dopo il "Fall" nietzschiano, il contributo capitale alla conoscenza di Wagner – ci rifaremo anzitutto ad una affermazione che leggesi nella bandella del volume, non sappiamo quanto dovuta all'autore, o in che misura approvata: la quale tranquillamente dichiara essere, questo "Versuch über Wagner", la "oggi pagabile revisione" di quel libello sublime: o, se si preferisce una chiarezza più intransigente, del più eccelso testo critico che mai sia stato ispirato da un musicista. Da quelle pagine – ab Iove principium – sarà necessario iniziare il discorso. E sarà per sottolineare, in quell'apologia di segno inverso, la netta coincidenza con l'oggetto preso di mira. Si ha, alla fine dell'opera, l'impressione esatta della simulazione concorde; e non lascia adito a dubbi il convincimento che i due fatali "nemici" si avessero poi a riconoscere complementari, nuovi Eusebius e Florestan, se non l'istessa persona come occorse ai teologi di Borges.» (Mario Bortolotto)
Stelle su misura. L'astrologia nella società contemporanea
Theodor W. Adorno
Libro: Libro in brossura
editore: Bibliotheka Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 168
Residuo di pratiche magiche con le quali gli antichi cercavano di influenzare o di controllare il corso degli eventi, la credenza nei poteri delle stelle, mediata da giornali e riviste, è un fenomeno sociale ancora molto diffuso nel mondo contemporaneo. Attraverso la penetrante analisi della rubrica astrologica del Los Angeles Times, quotidiano conservatore americano, effettuata durante un viaggio negli Usa avvenuto nei primi anni '50, Adorno Scandaglia, facendo ampio ricorso alle categorie della psicologia sociale e della psicoanalisi, le ragioni profonde della superstizione, dell'irrazionalismo e dell'autoritarismo nella società di massa. Un viaggio nella dipendenza sociale e psicologica generata dall'astrologia, attraverso l'analisi dei suoi metodi manipolatori, basati sul continuo alternarsi di irrazionalità e pulsioni inconsce.
Contro l'antisemitismo di oggi
Theodor W. Adorno
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2024
pagine: 80
Nell’autunno del 1962, Theodor Adorno pronunciò un duro intervento sulla lotta all’antisemitismo. La sua analisi, densa ed estremamente accurata, non ha perso nulla dell’efficacia che si esprime in una critica serrata volta a individuare errori e insufficienze. Prendendo le mosse dalla disamina della teoria dell’«antisemitismo occulto» nella società tedesca del dopoguerra, il filosofo riflette su ciò che accomuna i diversi movimenti radicali di destra, le varie correnti del nazionalismo militante ed estremo. È la «diceria sugli ebrei», il pregiudizio bisbigliato sottovoce con cui la personalità autoritaria si presenta come vittima. L’antintellettualismo e il conformismo sono le sue forze motrici e con il razzismo condivide un’identica struttura. Adorno mette in guardia contro i rischi dell’idealizzazione e di una rappresentazione troppo sentimentalistica, «da réclame», degli ebrei e dell’ebraismo. Infine, pone l’accento su due elementi che – oggi come allora – accompagnano e sostengono un cambiamento sociale profondo e duraturo: un programma educativo antiautoritario e il netto contrasto da opporre a qualsiasi focolaio antisemita. Questa nuova edizione del testo è arricchita da una corposa postfazione che lo colloca nella contemporaneità e permette di coglierne il valore non solo e non tanto come documento di un’epoca, ma soprattutto come riflessione senza tempo che ci obbliga a misurarci con le recrudescenze attuali.
Kafka senza chiavi
Theodor W. Adorno, Walter Benjamin
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 162
Nel 1934 Walter Benjamin pubblicò uno scritto per il decimo anniversario della morte di Kafka. In occasione del centenario della morte dello scrittore, Kafka senza chiavi aggiunge a questo contributo gli Appunti su Kafka di Theodor W. Adorno, offrendo al pubblico italiano le prospettive di due tra i più importanti filosofi del Novecento su un autore enigmatico e per certi versi incomprensibile. Non esistono chiavi di lettura definitive per Kafka, tuttavia proprio l’indecifrabilità della sua scrittura invita a entrare in un universo dove la logica convenzionale è sospesa e la quotidianità si carica di una spaesante estraneità. Benjamin e Adorno ci aiutano a comprendere che quel che leggiamo nei romanzi e nei racconti di Kafka non è mero intrattenimento, ma un esercizio filosofico che ci prepara a riconoscere, e forse ad accettare, le incongruenze nascoste nelle pieghe del reale.

