Libri di Tomas Garrige Masaryk
La nuova Europa. Il punto di vista slavo
Tomas Garrige Masaryk
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2021
pagine: 296
Sicuramente tra i maggiori leader democratici della prima metà del Novecento, Tomáš G. Masaryk contrappone la libertà delle «piccole nazioni» al centralismo delle «vecchie monarchie», e legge il desiderio di indipendenza dei popoli alla luce della «futura organizzazione federativa dell’Europa». Nella temperie di una guerra non voluta ma subita, racconta la storia della Boemia e auspica la creazione di uno Stato dei cechi e degli slovacchi. Come in Mazzini, vi è in lui l’interpretazione democratica dell’autocoscienza nazionale, ancorata agli ideali di solidarietà e tolleranza, in netta contrapposizione ai contenuti razzisti e imperialisti presenti all’epoca, ben lontani dallo scomparire nel mondo d’oggi. Opera di largo respiro che risente appieno delle idealità scaturite dal conflitto mondiale, La Nuova Europa appare come necessario antidoto a ogni preteso particolarismo e quale risposta a ritorni autoritari e a nuovi despoti. Presentazione di Koloman Gajan; Introduzione, postfazione e cura di Francesco Leoncini, con la commemorazione di Benedetto Croce.
Costruire uno Stato. Scritti di Tomàs G. Masaryk sull'identità nazionale ceca e la creazione della Cecoslovacchia
Tomas Garrige Masaryk
Libro: Copertina morbida
editore: Le Lettere
anno edizione: 2011
pagine: 268
Il volume raccoglie una selezione di scritti politici e discorsi del primo presidente della Repubblica cecoslovacca, Tomás G. Masaryk, appartenenti al periodo 1893-1918. Presentati per la prima volta in edizione italiana, sono accompagnati da un saggio introduttivo che, nel ricostruire la vicenda umana, intellettuale e politica di questo filosofo e statista, mette in rilievo la specificità del suo pensiero, seguendone la rapida evoluzione dagli anni delle sue prime esperienze accademiche praghesi e del suo forte impegno pedagogico e civile fino alle fasi finali della Prima Guerra mondiale. In questi anni l'idea masarykiana di "nazione" si articola in maniera originale, seppur in un contesto culturale e politico, come quello boemo, già largamente preparato e sensibile in materia di rivendicazione dei propri diritti storici all'autodeterminazione. L'idea di nazione risulta saldamente ancorata al terreno della democrazia e impregnata di contenuti filosofici e religiosi che si sintetizzano nel concetto di humanita. Di qui l'elaborazione di un progetto di Stato nuovo che avrebbe dovuto costituire un modello di democrazia e di progresso civile per tutti i popoli slavi del Centro-Europa.