Libri di Valentina Parisi
Uno scrittore in guerra (1941-1945)
Vasilij Grossman
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2020
pagine: 471
"Chi scrive ha il dovere di raccontare una verità tremenda, e chi legge ha il dovere civile di conoscerla, questa verità": attenendosi scrupolosamente a tale principio, a dispetto della censura e dei gravi rischi, Vasilij Grossman narrò in presa diretta le vicende del secondo conflitto mondiale sul fronte Est europeo. Era infatti inviato speciale di "Krasnaja zvezda" (Stella Rossa), il giornale dell'esercito sovietico che egli seguì per oltre mille giorni su quasi tutti i principali fronti di battaglia: l'Ucraina, la difesa di Mosca e l'assedio di Stalingrado, che fu il punto di svolta nelle sorti della guerra e diede origine a "Vita e destino". Benché fosse un tipico esponente dell'intelligencija moscovita, Grossman riuscì, grazie al suo coraggio e alla capacità di descrivere con singolare efficacia ed empatia la vita quotidiana dei combattenti, a conquistarsi la fiducia e l'ammirazione di chi lo leggeva, ufficiali e soldati da una parte, e dall'altra un vasto pubblico di cittadini e patrioti ansiosi di ricevere notizie autentiche, non contaminate dalla retorica ufficiale. Dei taccuini - di sorprendente qualità letteraria - che fornirono materia ai reportage di Grossman, e che escono ora per la prima volta dagli archivi russi, lo storico inglese Antony Beevor ci offre qui una vasta scelta, arricchita da articoli e lettere dello scrittore e da altre testimonianze coeve.
Conversazioni sulla cultura russa
Jurij Mihajlovic Lotman
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2017
pagine: 448
"La cultura è memoria" ha ripetuto tante volte Jurij M. Lotman, uno dei più grandi studiosi del Novecento, fondatore della semiotica della cultura, ed "è sempre legata all'esperienza passata, sottintende per forza di cose una continuità etico-intellettuale e spirituale, insita nella vita dell'individuo, della società e dell'umanità. (...) Quando parliamo della nostra cultura contemporanea - pur non rendendocene conto - magari parliamo anche della via lunghissima che questa cultura ha percorso". Nate in Estonia come sceneggiatura di una serie televisiva trasmessa tra il 1986 e il 1991, le "Conversazioni sulla cultura russa" ci offrono il volto sorprendente e 'incarnato' dello studioso presentandoci, su un registro consapevolmente antiaccademico, un vivido spaccato della cultura russa dal XVIII al XX secolo. Rendono disponibile al curioso e all'amatore, ma anche al docente e allo studioso, un materiale vastissimo, veicolato con taglio totalmente inedito, che arricchisce sensibilmente il già immenso contributo di Lotman all'esplorazione del 'continente cultura russa'.
Una mappa per Kaliningrad. La città bifronte
Valentina Parisi
Libro: Copertina morbida
editore: Exòrma
anno edizione: 2019
pagine: 256
L'exclave russa di Kaliningrad è, dal 1945, l'avamposto di Mosca sul Baltico: attraverso la sua storia recente possiamo comprenderne l'importanza strategica e militare nell'attuale panorama di guerra. Mentre il nome di Königsberg ci ricorda la patria di Kant e Hannah Arendt, Kaliningrad è un toponimo opaco. Le due "K" coincidono topograficamente ma non sono la stessa città: se l'antica Königsberg non fosse stata rasa al suolo dai bombardamenti degli alleati nell'agosto 1944 e poi dall'artiglieria dell'Armata Rossa, l'attuale Kaliningrad non esisterebbe affatto. La protagonista raggiunge la penisola dei Curi sul Mar Baltico, ex buen retiro di intellettuali tedeschi, da Mann a Wittgenstein, dove ormai il gigantesco edificio abbandonato della Casa dei Soviet si è trasformato in un ritrovo notturno di freak. Attraversa Kaliningrad guidata da una vecchia mappa di Königsberg, sulle tracce della propria storia familiare; ma già sa che non ritroverà la vecchia città, né la cantina in cui si era rifugiato il nonno, né il campo di prigionia dove era stato internato.
La versione di Tomek. La storia di Tomasz Mackiewicz
Dominik Szczepanski
Libro: Libro rilegato
editore: Mulatero Editore
anno edizione: 2019
pagine: 429
Il ritratto intimo e doloroso dell'uomo e alpinista polacco Tomasz Mackiewicz. Dalla felice infanzia trascorsa con i nonni a Dziatoszyn, un piccolo comune rurale nel distretto di Pajeczno in Polonia, passando per il trasferimento, insieme ai genitori e alla sorella maggiore Agnieszka, nella città industriale di Czestochowa. E sarà proprio il trasloco in una città, percepita come estranea e ostile, insieme al difficile rapporto con il padre alcolizzato a scavare le prime profonde ferite nell'animo di un ragazzo, forse anche troppo sensibile. Sarà per sfuggire alla solitudine e all'alienazione che Tomek inizierà a frequentare i ragazzi dell'Ultimo Centesimo, il quartiere degradato di Czestochowa in cui avrà inizio il suo viaggio nel mondo della droga. La chiave di volta della rinascita di 'Czapkins', il soprannome affibbiato a Tomek dagli amici, sarà l'ingresso in uno dei centri della Comunità Terapeutica Monar. Lì Tomek stringerà amicizia con quello che diventerà poi suo cognato: Witek Kondracki e grazie al suocero Czapa andrà per la prima volta in India. Ma sarà sulle scogliere irlandesi che Tomek inizierà a praticare l'arrampicata, conoscendo Marek Klonowski, anche lui polacco, che diventerà uno dei suoi più cari amici e il compagno di cordata delle prime imprese alpinistiche. Nel rapporto profondo, viscerale, con la montagna Tomek cercherà consolazione per la sua anima tormentata. Le sue spedizioni sul Nanga Parbat, la montagna amata al punto da attribuirle natura divina, saranno minimali in termini di impiego di mezzi e portatori, lontane dagli intenti e dall'approccio delle grandi spedizioni commerciali; portate avanti quasi in silenzio, senza il clamore mediatico che tutto copre. Il paradosso di una passione vissuta lontano dai riflettori, che diventerà protagonista sui quotidiani di tutto il mondo nelle ore del disperato tentativo di salvataggio di Tomek e della compagna di cordata Élisabeth Revol sulle pendici del Nanga Parbat; una missione di soccorso a opera di Adam Bielecki e Denis Urubko, raccontata in tutta la sua drammaticità dalla voce di Anu Solska-Mackiewicz, l'amatissima seconda moglie di Czapa. Prefazione di Emilio Previtali.
Mappe. Un atlante per viaggiare tra terra, mari e culture del mondo
Aleksandra Mizielinska, Daniel Mizielinska
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori Electa
anno edizione: 2016
pagine: 144
Questo libro vi farà compiere un viaggio inconsueto intorno al mondo. Vedrete i geyser islandesi, le carovane nel deserto del Sahara e le città dei Maya in Messico. In Inghilterra potrete giocare a cricket, in India praticare lo yoga e in Cina assaggiare le uova centenarie. In Australia ammirerete gli ornitorinchi, in Finlandia la notte artica e in Madagascar giganteschi baobab. Scoprite con noi gli angoli più curiosi della Terra e lasciatevi incantare dalla loro varietà. 67 grandi mappe vi accompagneranno attraverso 58 paesi e 6 continenti. Età di lettura: da 7 anni.
Il supplente. A scuola con mille bambini
Nicholson Baker
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2018
pagine: 848
I supplenti hanno vita difficile. L'ha sperimentato anche Nicholson Baker, saggista e romanziere americano che nel 2014 diventa supplente a chiamata in un distretto scolastico del Maine. Lo aspettano ventotto giorni di insegnamento e quasi mille bambini e ragazzi di tutte le età, dall'asilo alla scuola superiore. Baker sceglie di raccontare la sua esperienza non nella forma di un libro di teoria pedagogica né di cupa diagnosi sullo stato di salute del sistema scolastico, ma con un resoconto dettagliato della vita reale delle classi e di chi le popola. Baker restituisce così il senso vissuto di quanto possa essere indaffarato, complicato, strano e lungo un giorno di scuola, di quanti alti e bassi ci siano e di quanto la scuola possa essere estenuante – e talvolta divertente – tanto per gli insegnanti quanto per gli studenti.
Il regno degli alberi
Piotr Socha, Wojciech Grajkowski
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori Electa
anno edizione: 2018
pagine: 68
Possono essere alti come il Big Ben, con tronchi grandi come una casa e foglie ampie come una tettoia, oppure così piccoli da poterli appoggiare su un tavolino. Alcuni sono vecchi più di mille anni. in certi paesi sono considerati sacri, in altri gli uomini vi costruiscono le proprie case. esistono intere foreste nelle quali è quasi impossibile penetrare, abitate da popoli che non conoscono la civiltà. Ci sono anche boschi incantati, leggendari, in cui vivono creature fantastiche. Tutto questo è il meraviglioso, misterioso regno degli alberi. Età di lettura: da 7 anni.
Miti e labirinti. Storie di dei ed eroi
Jan Bajtlik
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori Electa
anno edizione: 2019
pagine: 72
Polifemo con un occhio solo, il Minotauro, mezzo uomo e mezzo toro, l'astuto Ulisse, il Colosso di Rodi, il cavallo di Troia, Efesto, il dio del fuoco... animano storie di eroi e creature leggendarie. Questo libro racconta le loro favolose avventure attraverso 25 labirinti. Entra in ogni pagina e cerca di uscirne. Età di lettura: da 7 anni.
Mappe. Un atlante per viaggiare tra terra, mari e culture del mondo. 66 paesi
Aleksandra Mizielinska, Daniel Mizielinska
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori Electa
anno edizione: 2020
pagine: 160
Questo libro ti farà compiere un viaggio incredibile intorno al mondo. Vedrai i fiordi della Norvegia e i gorilla nella giungla del Congo. A Cuba ballerai la rumba, in Iran visiterai i giardini persiani e in Cina assaggerai delle uova centenarie. In Australia osserverai gli ornitorinchi, in Finalandia la notte artica e in Madagascar i giganteschi baobab. Età di lettura: da 7 anni.
Letture facoltative
Wislawa Szymborska
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2006
pagine: 291
Negli anni Sessanta la Szymborska, incuriosita dal divario fra l'attenzione rapita che i recensori riservavano ai libri "nobili" (narrativa, saggistica storico-politica, classici), destinati tuttavia a restare in buona parte sugli scaffali delle librerie, e il vasto successo riscosso da manuali del fai da te, almanacchi, libri di divulgazione scientifica, decise che valeva la pena di dedicare a questi ultimi la sua attenzione. Da allora il futuro Nobel per la letteratura iniziò un lavoro di scavo controcorrente che usò il libro come pretesto per divagazioni in punta di (caustica) penna.
Il lettore eccedente. Edizioni periodiche del «Samizdat» sovietico (1956-1990)
Valentina Parisi
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2014
pagine: 438
Frutto di estensive ricerche d'archivio, il volume offre una nuova interpretazione del fenomeno sovietico del samizdat o autoedizione, contestualizzandolo all'interno della tradizione di studi nota come "storia del libro" e ricostruendo alcune delle pratiche di lettura originatesi in parallelo all'apparizione di tale prassi negli anni Cinquanta. L'analisi degli elementi para testuali, che caratterizzano il corpus dei periodici artistico-letterari autoprodotti in un arco temporale che va dal 1956 al 1990, si accompagna a una più ampia rievocazione del retroterra socio-culturale, focalizzata sugli ambienti della cosiddetta cultura non ufficiale. Ne emerge la fisionomia collettiva di un lettore "eccedente" rispetto alle funzioni solitamente assegnate al destinatario del testo letterario e, insieme, assai pervicace nella sua volontà di contendere allo Stato l'appannaggio esclusivo dell'attività editoriale.
L'isola di Sachalin
Anton Cechov
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2017
pagine: 464
«Per quanto si riferisce a me, non provo appagamento alcuno per il mio lavoro, perché lo trovo meschino» scriveva Cechov all'amico Suvorin nel 1888. «Se è ancor troppo presto per lamentarmi, non lo è mai abbastanza per domandarmi: mi occupo di una cosa seria o di sciocchezze?». Il viaggio che, armato solo del passaporto e di una tessera di corrispondente di «Novoe vremja», intraprenderà due anni più tardi per studiare la vita dei deportati nella colonia penale di Sachalin è la drastica risposta a questo interrogativo. Sbarcato ai confini del mondo, in un luogo dove Puskin e Gogol' sono incomprensibili e inutili e «l'anima è invasa da quel sentimento che, forse, ha già provato Odisseo mentre navigava per mari sconosciuti», Cechov riuscirà-malgrado il boicottaggio delle autorità e un clima che «predispone ai pensieri più foschi» - a penetrare nell'inferno della katorga e a denunciare, con una precisione e un'obiettività dietro le quali fremono pietà e indignazione, il fallimento di un sistema dominato da ingiustizia e corruzione, e colpevole di infliggere «il grado infimo di umiliazione sotto il quale un uomo non può scendere». Ma riuscirà anche a fissare nitidissime visioni di sconvolgente bellezza: le contadine che nella valle dell'Arkaj, per ripararsi dalla pioggia, si legano intorno al capo gigantesche foglie di bardana e «sembrano scarabei verdi»; le lunghe strisce di sabbia che separano il Golfo di Nyj dal mare tetro e malvagio; i giljaki, dai larghi sorrisi beati che possono lasciare posto a un'aria «dolorosamente pensierosa, un po' come le vedove»; le donne ainu dalle labbra tinte di blu, chine sui pentoloni come streghe a rimestare la zuppa di pesce.