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Exòrma

Memorie dal sottobosco. Un coleottero dei funghi

Tommaso Lisa

Libro: Libro in brossura

editore: Exòrma

anno edizione: 2021

pagine: 192

È la storia vera di una fascinazione per un singolare coleottero: un minuscolo essere dalla livrea nera e arancio che l'autore ha raccolto la prima volta, quando era ancora un bambino, nel legno marcio di un tronco e che torna periodicamente a fargli visita. Una sera ne ritrova vecchi esemplari in una scatola entomologica e osservarli scatena in lui una ricostruzione archeologica del ricordo, tra la realtà e il sogno, un viaggio ipnotico alle prese con il valore simbolico del suo Tenebrionide mangiatore di funghi... Il piccolo coleottero, che si aggira tra le pagine del libro come nel cuore di un micelio, apre una finestra con vista sulla trama fitta ed estesa che sostiene il mondo dei viventi e sulla rilevanza psichica che esercita su di noi e sul nostro immaginario.
15,00 14,25

Mascarò

Haroldo Conti

Libro: Libro in brossura

editore: Exòrma

anno edizione: 2020

pagine: 360

Tutto comincia una notte nella locanda di Arenales. L'orchestrina del paese si trascina suonando fino all'alba in attesa che il Mañana, una vecchia nave scalcinata, salpi per condurre Oreste verso un porto che forse non esiste. Insieme a lui si imbarcano lo stravagante Principe Patagón, il misterioso cavaliere Mascaró e altri passeggeri altrettanto fuori dal comune. Sarà proprio il Principe, poeta, attore, mago e indovino certificato, alchimista, "praticamente imperatore", a trascinare Oreste, e altri con lui, in un'impresa folle dando vita a un carosello di artisti girovaghi, guitti improvvisati e glorie decadute. Tutti abbandonano consapevolmente ogni legame con l'esistenza precedente per assumere una nuova identità. È una scelta consapevole per liberarsi da ogni vincolo e cercare la propria vera strada. Ma, si sa, la libertà è loca, pazza e inafferrabile, misteriosa, e le autorità non possono tollerarla perché, ovunque arrivi questo manipolo di artisti, si accende nelle comunità un desiderio di ribellione e di riscatto. Gli arresti e le torture che ne conseguono sembrano prefigurare in modo surreale la terribile sorte di Haroldo Conti, così come viene raccontata nella prefazione di Gabriel García Márquez. È un'Argentina descritta con grande realismo e allo stesso tempo sospesa nella meraviglia, fatta di territori abbandonati, aridi deserti, miseri villaggi sperduti, dove Mascaró, alias Joselito Bembè, eroe e pistolero, figura emblematica della lotta per l'affrancamento, si muove, appare e scompare, vanamente inseguito dai "rurales". Prefazione di Gabriel García Márquez.
16,50 15,68

Il dannato caso del signor Emme

Massimo Roscia

Libro: Libro in brossura

editore: Exòrma

anno edizione: 2020

pagine: 322

Restituire dignità, onorabilità e reputazione a una figura non trascurabile del Novecento italiano, sferzante, raffinata, sensibile, ma che rischia l'oblio come tante altre vittime della "damnatio memoriae": questo è l'obiettivo di Carla, ex giornalista, specializzata in topografia della miseria e della disperazione e perennemente votata al prossimo. Per farlo dovrà ricomporre la vita e le opere del fantomatico Signor Emme e mettere insieme un fascicolo da sottoporre al giudizio dell'oscura "Congregazione dell'Indice delle vite cancellate e delle opere proibite". Siamo in un'Europa totalmente lacerata, mosaicizzata in una miriade di piccoli stati, separati da dogane, muri, filo spinato, e in un tempo in cui passato, presente e futuro sono deliberatamente mescolati. A bordo di un vecchio scuolabus (forse rubato), trasformato in camper e targato Zagabria, Carla intraprende un folle e strampalato viaggio che le regalerà incontri con più o meno noti personaggi, accompagnata dai due figli gemelli: il primo è un bambino prodigio "in grado di risolvere equazioni differenziali lineari omogenee del secondo ordine a coefficienti costanti o confutare il teorema di Fermat"; il secondo, nonostante lo stesso patrimonio genetico, è candido, simpaticissimo, ha una sensibilità tutta sua di percepire il mondo ed è a suo modo geniale. Insieme a loro viaggia lo zio Giordano, autore del trattato filosofico "De gli eroici furori", arso vivo a Campo de' Fiori. Prima della stesura di questo romanzo, Massimo Roscia ha svolto un lungo lavoro di ricerca documentale/storiografica nel Fondo "P.M.", custodito presso una biblioteca romana, visionando un patrimonio archivistico vasto ed eterogeneo. Tra manoscritti, appunti stenografici, diari, ritagli di stampa, opere edite e inedite, fotografie, una fitta corrispondenza con direttori di giornali, editori e lettori, poesie e appunti di viaggio, Roscia si è avventurato nella grande varietà dei temi di cui il Signor Emme si è occupato: le due guerre mondiali, la politica internazionale, la tutela ambientale, il turismo culturale, la lingua italiana, la gastronomia, l'enologia, per trarne un romanzo tra il vero, il verosimile e il falso, sicuramente colto e divertente. Solo alla fine del romanzo scopriremo chi è questo fantomatico Signor Emme.
16,50 15,68

Sognare la terra. Il troll nell'Antropocene

Fabrice Olivier Dubosc

Libro: Copertina rigida

editore: Exòrma

anno edizione: 2020

pagine: 176

L'immagine più persistente nel nostro orizzonte è senza dubbio quella rappresentata dalla parola "crisi". È un tempo, questo, sottoposto a una specie di "anestesia ai misfatti indotta dal sovrappiù emotivo amplificato dai media"; la povertà d'esperienza e l'ipertrofia della paura disseccano la capacità di desiderare e immaginare il cambiamento. Non un solo aspetto ne è al riparo: lo Stato, l'Europa, le istituzioni, la giustizia, la scuola, il sistema sanitario, l'educazione, le famiglie. In economia poi l'impiego del dispositivo-crisi è diventato storicamente ricorsivo. In piena emergenza sanitaria, economica e sociale, oltre che ambientale, Dubosc entra nel vivo della crisi aperta dalla pandemia del Covid-19 affrontando l'evidenza dei sintomi psicosociali, la paura del contagio e l'epidemia psichica, la deriva del controllo securitario, la medicalizzazione radicale della vita e della morte. La pandemia sembra diventare il catalizzatore di trasformazioni in tutti gli ambiti della vita. Non sarà possibile tornare allo status quo dell'indifferenza, dobbiamo ritrovare la chiave immaginativa che ci connetta diversamente col mondo. La riflessione dell'autore parte dal considerare ciò che è bloccato nella psiche e lo mette in relazione con l'emergenza ambientale generata dall'uomo. Entra così in gioco l'elemento pietrificato e pietrificante: il troll. Dove si nasconde il troll nell'Antropocene? Che aspetto assume oggi questo essere mitologico a un tempo umano e non umano? Cosa produce? Rappresentato nel XIX secolo come abitante demoniaco di luoghi solitari, propenso a divorare gli umani e a non rivelare niente della sua natura, il troll/hater ricompare ora sotto mentite spoglie a cominciare dalle comunità virtuali, nella rete, per boicottare e paralizzare i processi comunicativi. Questo primo sguardo su come si manifesta e se sia il simbolo della nostra "natura cieca, muta e insensibile" è solo l'inizio per provare a rispondere alle domande che tutti ci poniamo sul nostro presente. Dubosc ragiona sulla crisi manifesta, quella di un modello di sviluppo sul quale incombe la svolta climatica, attraverso il prisma della clinica, della psicologia, dell'antropologia, della filosofia, ma da prospettive originali: chiama in causa lo sciamanesimo, la letteratura e il folklore, la psicopolitica e la cosmoecologia per mappare le radici del sovranismo, l'intolleranza e le politiche dell'inimicizia. Più che mai, da qui in avanti, "sognare la terra" sembra indispensabile.
15,50 14,73

L'unica notte che abbiamo

Paolo Miorandi

Libro: Libro in brossura

editore: Exòrma

anno edizione: 2020

pagine: 249

Di notte, un uomo alla finestra. Ascolta voci che tornano da oltre il buio. Sono quelle che un’anziana signora, poco prima di tramutarsi anche lei in pulviscolo di parole, ha consegnato all’uomo che ne diventa il custode. Perché ogni essere umano – è questo che l’uomo si dice – prima o poi è chiamato a prendere in consegna la voce di un altro essere umano, e ogni vita è chiamata a offrire la propria voce, per quanto flebile essa sia, a un’altra vita. Le parole giungono come relitti su una costa solitaria. Sono i morti che parlano, ma non tra di loro e nemmeno con i vivi. Monologano, chiusi ognuno nella bolla del proprio ricordo. Ripetono il frammento di storia in cui tutta la loro esistenza è contenuta, come un pianeta che un’indicibile forza di gravitazione ha fatto collassare su sé stesso e trasformato in un unico minuscolo grumo di materia. Ognuno torna sul luogo della propria ferita e la esibisce come per chiedere perdono. L’anziana signora ripercorre le vicende della sua famiglia che nessuno ha mai voluto né raccontare né ascoltare. Cerca tra le mura di un paese senza vita la ragazza che ha abbandonato il figlio, suo padre, poco dopo averlo messo al mondo. Rivede la maestra, a cui il bambino è stato affidato, impegnata nella sua estenuante interrogazione di fronte al silenzio di Dio e di un corpo incapace di dichiarare il suo bisogno d’amore. Ripercorre la via dei campi con la nonna materna, per lunghi periodi suo unico sostegno affettivo. Rivive il rapporto conflittuale con il padre, un sagace perdigiorno di paese, intimamente e indelebilmente ferito dalla tragica esperienza della ritirata di Russia, che ha eletto i bar a proprio dimora. Quella dell’anziana signora è una deposizione che non risparmia le accuse, ma che allo stesso tempo va in cerca di prove per una possibile assoluzione dei protagonisti. È anche una deposizione di corpi sofferenti e mortali, spogliati via via dei propri sintomi, gettati ai margini del tempo e divenuti sacri proprio in ragione della loro inermità.
16,00 15,20

Quetzal. Un'epopea messicana

Gian Franco Ricci Albergotti

Libro: Libro in brossura

editore: Exòrma

anno edizione: 2019

pagine: 365

Sullo sfondo delle tormentate vicende che nell'Ottocento stravolsero le sorti dello Yucatàn durante la guerra messicano-statunitense, si dipana la storia dei Gutierrez, una nobile famiglia proprietaria della più grande e prosperosa hacienda dell'intera penisola. Il capostipite, Don Hernando, incarnazione del buon padre di famiglia e del padrone dal volto umano, cerca di opporsi, con saggezza e diplomazia, al disastro che incombe sul suo Paese; la sorella, Doria Asunción, altera regina della casa, nasconde sotto l'apparente rigidità di carattere pulsioni incontenibili; e il figlio Ramón, giovane scapestrato, grazie all'incontro con la selvatica Nanline, donna india dalla sensualità ferina e avvolgente, sarà costretto a fare presto i conti con la necessità di crescere e di diventare un uomo. Lo sguardo dell'autore però si spinge ben oltre l'epopea familiare, restituendo al lettore un affresco della lotta ferocissima e sanguinosa degli indios per la liberazione e l'autodeterminazione: sono loro i veri protagonisti del romanzo e la storia della rivolta e del loro estremo sacrificio pervade e anima l'intera vicenda. L'anelito di libertà di un popolo, che non vuole sottomettersi, si innalza in volo come il Quetzal, l'uccello sacro dei Maya che si lascia morire pur di non vivere prigioniero.
18,00 17,10

Baco

Giacomo Sartori

Libro: Libro in brossura

editore: Exòrma

anno edizione: 2019

pagine: 332

Il cielo è in tilt e rovescia giù un acquazzone tropicale da cambiamento climatico, di quelli che sfondano i tetti e che anticipano guai: nell'ex allevamento di polli si respira un'atmosfera futuribile e al contempo di rovina incipiente: tutta la famiglia è impegnata in una resistenza sconclusionata, mentre le cose sfuggono puntualmente di mano. È l'epoca dell'intelligenza artificiale, la nostra. Con un nonno anarchico, un padre transumanista e una mamma che adora le api e che non c'è, il ragazzino, sordo profondo e con un corpo che gli va dove gli pare, cerca il modo di affrontare quel mondo silenzioso e frastornante che lo circonda. Non ha abbastanza parole nella testa per metterci dentro tutto quello che pensa. Parla con i segni, perché a lui le parole vere e proprie non gli vengono bene. Senza contare che le parole vogliono sempre far credere quello che fa comodo a loro. Segna al nonno quando lui lo porta con sé a dissotterrare i vermi da studiare al microscopio. Segna al fratello geniale impegnato a progettare rivoluzionari circuiti integrati e algoritmi. E segna alla madre, che non può rispondergli. A lei, relegata nel silenzio, nessuno racconta mai nulla. Solo lui lo fa, solo lui pensa che presto tornerà a spalancare i suoi occhi più verdi degli smeraldi. Tra stufe a trucioli che si gestiscono da sole, arnie intelligenti, venefiche multinazionali, entità digitali e reti neurali, anche il suo amico Baco impara in fretta, ha un sacco di idee su come far andare le cose. Vive nascosto come un macroanellide, interviene continuamente in tutto, abilissimo a scatenare situazioni scomode e veri disastri.
16,50 15,68

Da Vinci su tre ruote. In scooter alla scoperta del genio

Alessandro Agostinelli

Libro: Libro in brossura

editore: Exòrma

anno edizione: 2019

pagine: 152

Era dunque un genio Leonardo? Alessandro Agostinelli parte con uno scooter Piaggio e con un camper al seguito. Percorre migliaia di chilometri da Vinci ad Amboise, cioè dalla città dove Leonardo è nato fino alla città dove è morto, per raccontare i luoghi e alcuni aspetti controversi della sua biografia. Dieci luoghi per sapere della nascita di un figlio illegittimo, per conoscere un genio che diventa "superman"; un pittore con la testa tra le nuvole; il progettista idraulico che voleva deviare il corso dell'Arno; le copiature dagli altri architetti; le invenzioni non sue. Tra una tappa e l'altra il nostro autore dialoga con personaggi noti che conoscono assai bene il gigante del Rinascimento: il poeta Tomaso Kemeny, gli storici Franco Cardini e Pascal Brioist, gli storici dell'arte Cristina Acidini e Pietro Marani, lo scrittore Bernard Vanel, l'architetto parigino Arthur Biasse e molti altri. Il viaggio nella Toscana e nella Francia di Leonardo si trasforma presto in una lunga cavalcata sul senso della storia, della fama e della fortuna.
14,90 14,16

Una mappa per Kaliningrad. La città bifronte

Valentina Parisi

Libro: Copertina morbida

editore: Exòrma

anno edizione: 2019

pagine: 256

L'exclave russa di Kaliningrad è, dal 1945, l'avamposto di Mosca sul Baltico: attraverso la sua storia recente possiamo comprenderne l'importanza strategica e militare nell'attuale panorama di guerra. Mentre il nome di Königsberg ci ricorda la patria di Kant e Hannah Arendt, Kaliningrad è un toponimo opaco. Le due "K" coincidono topograficamente ma non sono la stessa città: se l'antica Königsberg non fosse stata rasa al suolo dai bombardamenti degli alleati nell'agosto 1944 e poi dall'artiglieria dell'Armata Rossa, l'attuale Kaliningrad non esisterebbe affatto. La protagonista raggiunge la penisola dei Curi sul Mar Baltico, ex buen retiro di intellettuali tedeschi, da Mann a Wittgenstein, dove ormai il gigantesco edificio abbandonato della Casa dei Soviet si è trasformato in un ritrovo notturno di freak. Attraversa Kaliningrad guidata da una vecchia mappa di Königsberg, sulle tracce della propria storia familiare; ma già sa che non ritroverà la vecchia città, né la cantina in cui si era rifugiato il nonno, né il campo di prigionia dove era stato internato.
17,00 16,15

Ritmi di veglia

Raffaella D'Elia

Libro: Libro in brossura

editore: Exòrma

anno edizione: 2019

pagine: 111

Nell'epoca dell'interconnessione permanente nulla sembra essere più scandaloso, riprovevole e osceno che vivere appartati, essere dei solitari nel nostro folle quotidiano. Ida vive invece la più radicale solitudine, una solitudine gioiosa e perfetta, sciolta nell'ordinario procedere dei giorni, costellata di assenze: di relazioni umane, di vita sentimentale. Proprio quel transito che diventa per gli altri occasione di socialità, per lei è un passaggio silenzioso, invisibile, senza contatto. Proietta altrove il suo talento immaginando sé stessa alle prese con durissimi allenamenti di danza, quella che non può ballare. Prefazione Emanuele Trevi.
13,00 12,35

Tre quadernetti indiani

Dario Borso

Libro: Libro in brossura

editore: Exòrma

anno edizione: 2019

pagine: 118

È l'India di Shiva figlio del diluvio, dello sguardo di Parvati, di San Giorgio col drago e Zarathustra. È un'India di templi, tori ed elefanti in pietra, un'India di alberi e capre parlanti, di uomini del risciò giocatori di scacchi, di vecchi reduci da un Mental Hospital, di guardiani indu-comunisti del Kerala, di misteriose francesi. È l'India di Dario, che poi nella vita avrebbe fatto il filosofo, e di Pietro, che già allora era pittore.
13,50 12,83

Animali non addomesticabili

Giacomo Sartori, Paolo Morelli, Marino Magliani

Libro: Copertina morbida

editore: Exòrma

anno edizione: 2019

pagine: 280

Un bruco sognatore, un cane vagabondo che progetta viaggi in mare, una formica anarchica, una pudica vongola napoletana, un coro di felidi plebei, l'orso Vincenzo dai Monti Pizzi... Aprendo il libro varcheremo la soglia di un geniale e scellerato serraglio, e crescerà il desiderio o il sospetto che queste pagine nascondano una promessa e vogliano essere, in realtà, un'insolita guida; non una guida agli animali di un bestiario verosimile, anche se insolito, ma per animali: gli animali umani che siamo, scommettendo sul personale grado di domesticazione, tutto da verificare, del lettore che è in noi. Nei racconti di Giacomo Sartori, Paolo Morelli, Marino Magliani, gli animali parlano; hanno tutti una grande propensione alla parola. Tanti sono gli animali che hanno già parlato nei miti, nelle stanze dei bestiari di tutti i tempi, nelle tradizionali messe in scena della letteratura, nelle favole, riallestiti in forme ibride, corpi di bestia e sentimenti domestici e scarni, del tutto umani. Questa volta ci chiedono di riconvertire il nostro immaginario: può capitare, ascoltandoli, che non siano loro a umanizzarsi, ma piuttosto sia l'uomo-che-legge a caninizzarsi, dromedarizzarsi, corvizzarsi, vedovanerizzarsi, rinnovando un patto di alleanza con una parte selvatica, ineludibile e salvifica della propria umanità e un patto di sangue con la vita diversa dalla nostra. Appunti in coda di Paolo Albani.
16,50 15,68

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