Libri di Valentino Venturi
La valle dei sogni
Valentino Venturi
Libro: Copertina morbida
editore: La Bancarella (Piombino)
anno edizione: 2014
pagine: 234
"Pensare... che poteva pensare Luigino se non alla grande casa della Toscana con le tante stanze ariose, e un piazzale erboso davanti alla facciata ombreggiato dai pini e dagli abeti, e il profilo delle colline che non chiudevano l'orizzonte come i colli bergamaschi, alti come monti? Pensava alla famiglia, alla moglie, alle bambine, al piccolo nato da poco, alla casa paterna con la mamma, i fratelli, la sorella, e alla condotta disagiata che aveva lasciato con tanta poca gente che però gli voleva bene. Laggiù, in quella casa della Toscana, la notte arrivava lentamente d'estate. La luce tardava a spegnersi dopo i lontani bagliori del tramonto, poi calava il silenzio profondo e non si sentiva che il canto della civetta, quando si faceva sentire. Ora non era più Luigino, ora era il dottore nuovo. In quella valle c'era sempre stato un solo dottore ed ora era lui il Dottore. Ora si era messo alla prova. Gli si accendeva una forza nell'animo. Ora era il solo medico della valle, il Medico Condotto, il Dottore di una intera comunità, come aveva sempre sognato..."
Il ragazzo che perse la guerra
Valentino Venturi
Libro: Copertina morbida
editore: La Bancarella (Piombino)
anno edizione: 2011
pagine: 212
Siamo nel 1940, 18 giorni dopo l'inizio della guerra arriva la notizia dell'affondamento della motonave "Paganini" carica di truppe. Questo provoca in Luigino, il protagonista principale, vissuto nei principi e nelle illusioni del fascismo, l'inizio di una crisi esistenziale e formativa. Attraverso Luigino, la sua famiglia, i suoi compagni di collegio a Volterra l'amicizia con Duilio che viveva a mezzadria nel "suo" podere colonico posto nel comune di Montaione, l'autore, traccia un affresco vivo di una comunità rurale e cittadina, in un periodo buio e storico per il nostro paese. Le speranze, le illusioni, e la scoperta di nuove dignità fanno da filo conduttore al romanzo coinvolgendo il lettore nelle vicende di un mondo ancestrale che non esiste più. "Il ragazzo che perse la guerra" oltre che essere un romanzo di formazione è anche la fotografia di una società divisa profondamente per condizioni economiche e per diritti acquisiti, che la guerra riuscirà a mettere in crisi, con speranze di nuove libertà, ma anche con nuove divisioni, mancate accettazioni dei nuovi ruoli imposti dalla storia, e che ancora ci portiamo dietro.