Libri di Veronica Redini
Antropologia delle imprese. Lavoro, reti, merci
Massimiliano Mollona, Cristina Papa, Veronica Redini, Valeria Siniscalchi
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2021
pagine: 220
Da Sheffield, passando per l’Italia e la Romania, fino all’India e alla Cina, le imprese appaiono in costante movimento. Il libro analizza le riconfigurazioni degli spazi delle imprese e delle reti globali in cui esse si situano, le trasformazioni del ruolo delle merci e le forme contemporanee di organizzazione del lavoro. Mostrando l’utilità di uno sguardo antropologico nell’esame della dimensione economica dei fatti sociali, il testo presenta in modo critico alcune prospettive e posizioni teoriche attuali. Rivolto agli studenti ma anche agli antropologi e agli studiosi di altri ambiti, il volume intende stimolare un dialogo interdisciplinare.
Il lavoro che usura. Migrazioni femminili e salute occupazionale
Veronica Redini, Francesca Alice Vianello, Federica Zaccagnini
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2020
Il volume si concentra sul complesso rapporto tra lavoro, salute ed esperienza migratoria, analizzando lo stato di salute delle lavoratrici moldave impiegate prevalentemente nei servizi alla persona, notoriamente altamente femminilizzati e a elevata intensità lavorativa. Il libro presenta i risultati di una ricerca pilota multi-disciplinare che ha impiegato strumenti di ricerca quantitativi e qualitativi intorno a diversi percorsi di indagine: questionari a lavoratrici occupate in tutti i settori professionali; interviste semi-strutturate a donne impiegate nel lavoro di cura degli anziani e a datori e datrici di lavoro di assistenti familiari; interviste a medici soprattutto di medicina generale. Il volume si rivolge a studiosi delle migrazioni e del lavoro, ma anche a decisori politici e a professionisti che si occupano di salute nei luoghi di lavoro, di diritti delle popolazioni migranti e di cura delle persone anziane.
I cieli e i gironi del lusso
Davide Bubbico, Veronica Redini, Devi Sacchetto
Libro
editore: Guerini Scientifica
anno edizione: 2017
pagine: 207
Un libro «inattuale» che studia quali siano, nel quadro di processi produttivi dispiegati su scala internazionale, le condizioni di lavoro della manodopera occupata in Italia nella produzione di beni di lusso all’interno del settore della moda. L’analisi si sviluppa a partire dagli investimenti di grandi gruppi industriali in alcuni distretti italiani, in relazione alla possibilità di realizzare quella che gli autori definiscono una delocalizzazione di prossimità. L’indagine sulle catene di subfornitura a livello locale mostra un ventaglio di condizioni di lavoro molto ampio e solo in parte di pubblico dominio. Le griffes esibiscono infatti l’artigianalità e le buone retribuzioni delle loro maestranze, occultando il lavoro ripetitivo esternalizzato, a bassi salari, a piccole e medie imprese dove è consistente la presenza di lavoratori migranti e di imprenditori cinesi. Da una prospettiva inedita e attraverso un lungo percorso di ricerca sul campo, gli autori mettono in luce l’ambivalenza e la complessità di tali fenomeni nel sistema produttivo italiano.
Frontiere del «Made in Italy». Delocalizzazione produttiva e identità delle merci
Veronica Redini
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2008
pagine: 175
In questi ultimi mesi, la Romania è al centro della cronaca in quanto luogo dal quale sembra provenire il peggio dell'immigrazione accolta nel nostro paese. Ma ben poco si sa della presenza degli imprenditori italiani in quel paese, dei livelli di sfruttamento e delle condizioni salariali a cui sono sottoposti i lavoratori e le lavoratrici. Questo studio comincia a far luce su una realtà che si preferisce non vedere, ma che ha non poche relazioni con la massiccia migrazione di quella regione ora parte dell'Unione europea. A partire da un aspetto che sembra marginale, ovvero la trasformazione di un oggetto prodotto in Romania in una mercé italiana, l'autrice mette a fuoco la relazione che lega imprenditori italiani e operai romeni. Questa relazione viene esaminata attraverso il metodo etnografico sia nella sfera produttiva sia in quella del consumo di quelle stesse merci prodotte in loco.