Libri di Vincenzo Valente
Saggio sopra il vajuolo
Antonio Casolini
Libro: Libro rilegato
editore: La Rondine Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 96
Un giovane medico del XVIII secolo appartenente a un nobile casato di Sersale, un paese del Catanzarese, onora la sua professione e le sue origini attraverso la sperimentazione di un metodo innovativo e personale per contrastare una delle malattie tra le più terribili della storia: il vaiolo. Studio, talento per l’arte medica e una forte passione sorreggono questo giovane, Antonio Casolini, che diviene degno figlio della sua terra e patrimonio per tutta la popolazione dell’epoca e per i posteri. E proprio un altro figlio di quella nobile terra, il dottor Vincenzo Valente, riprende tra le mani il suo Saggio sopra il vajuolo e lo traduce in italiano contemporaneo affinché quell’opera possa ancora insegnare e trasmettere saggezza e conoscenza in un’epoca, la nostra, che necessita di ricordare questo pioniere della Medicina simbolo di un’intera categoria, ponendo l’attenzione su un tema oggi quanto mai discusso, quello della vaccinazione dei morbi che continuano a mietere vittime in tutto il mondo.
Lessico botanico molfettese. Storia, tradizioni, etimologie
Marco Ignazio De Santis, Vincenzo Valente
Libro
editore: La Nuova Mezzina
anno edizione: 2014
pagine: 198
La pesca con il giacchio nella tradizione del lago Trasimeno. Con una analisi linguistica estesa alle principali zone umide d'Italia
Vincenzo Valente
Libro
editore: Era Nuova
anno edizione: 2002
pagine: 128
H 29. Ricordi di vita goliardica a Bologna
Vincenzo Valente
Libro: Libro rilegato
editore: La Rondine Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 88
Secondo l’Enciclopedia Treccani, dalla seconda metà del XII secolo, al nome più antico di «Clerici Vagantes» venne affiancato quello di «Goliardi», termine che indicava soggetti, appartenenti al mondo della Chiesa o della Scuola. I Goliardi, carenti di risorse finanziarie, instabili e non in regola con gli studi, vagavano per le Università e le Corti; spesso si confondevano con i giullari per la vita errabonda e l’inclinazione artistica. I primi Atenei, Bologna in testa, per il vagare degli studenti Goliardi, vedevano aumentare il prestigio, così come le osterie le entrate economiche. La vita goliardica realmente vissuta è un mondo fantastico dove concorrono nomi, papiri, feste delle matricole, emozioni, vicende amorose, amicizia. In questo libro l’autore, ritornato all’università per iscrivere il figlio rivede le foto degli amici, i compagni di università, nel pieno della giovinezza, affascinanti nel loro guardare il mondo con gioia, decide di pubblicare tutto il suo vissuto universitario. L’impegno dello studio, sempre presente, veniva preceduto dalla necessità di essere insieme e felici.