Libri di Alberto Mario Cirese
Canzoniere italiano. Antologia della poesia popolare
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2019
pagine: 684
«Il lettore vedrà benissimo da sé come dal Piemonte alla Sicilia si stenda un vero e proprio terreno franco di forme e contenuti… e avvertirà quelle diacronie senza le quali una unità, sia in senso nazionale che stilistico, sarebbe una nozione astratta». Pier Paolo Pasolini raccolse in questa monumentale antologia, pubblicata per la prima volta nel 1955, le espressioni più belle e dimenticate di una poesia popolare ricca e varia come quella italiana. Di regione in regione, attraverso quasi ottocento testi, si passa dai canti narrativi piemontesi alle «vilote» friulane, dalle «canzune» abruzzesi ai canti funebri calabresi, dai «mutos» sardi agli stornelli, agli strambotti, alle ninne nanne, fino ai canti popolari delle due guerre e alle canzoni fasciste e partigiane. "Il Canzoniere italiano" rappresenta – grazie anche all'ampia introduzione dello stesso Pasolini – una tappa fondamentale nella riscoperta della poesia popolare e offre un ritratto vivissimo, poetico e critico, degli italiani e delle loro radici regionali. Prefazione di Alberto Mario Cirese.
Le radici storiche dei racconti di fate
Vladimir Propp
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 1992
pagine: 588
Come e quando sono nate le fiabe? E perché si rassomigliano in tutto il mondo? Nell'interpretazione di Propp, i racconti di fate non sono fantasia ma storia, sono il documento di una delle più antiche età dell'uomo: l'epoca delle comunità di cacciatori, prima ancora che la pastorizia e l'agricoltura cominciassero a cambiare il volto del mondo. Giovandosi di un materiale comparativo molto vasto tratto dalla etnologia e lavorando soprattutto sui racconti di fate russi, Propp stabilisce una serie di confronti tra i principali motivi di cui sono intessute le fiabe e analoghe forme rituali esistenti nella protostoria - o in fasi storiche più o meno vagamente indicate - e presso i primitivi. Attraverso tanti racconti sezionati e comparati, interrotti e ripresi in un giro di richiami e illuminazioni, il mondo vivace della narrazione si compone esso stesso in un affascinante racconto.
Raccontami una storia. Fiabe, fiabisti, narratori. Con uno scritto di Maria Federico
Alberto Mario Cirese, Pietro Clemente
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Museo Pasqualino
anno edizione: 2021
pagine: 480
Questo libro parla di fiabe, come testi e come pratiche di racconto, nelle analisi di due autori di generazioni diverse. Alberto Cirese ha seguito la strada dello studio comparativo delle fiabe, basato sulle classificazioni, le astrazioni, la testualità, ma ha anche praticato la strada della ricerca sul campo, centrata sulle fiabe raccontate, e sui repertori dei narratori. Pietro Clemente, suo allievo, ha seguito più decisamente la linea performativa, orientata anche verso il racconto di vita e la pratica contemporanea del racconto. La fiaba è un oggetto molteplice, fatto di pratiche di narrazione orale e di scrittura, tradizione di portata epocale per la cultura occidentale. I testi qui raccolti spaziano tra il 1955 e il 2014: presentarli oggi al lettore vuole essere un contributo al rilancio e al rinnovamento degli studi di fiabistica italiani. Questo libro esce 100 anni dopo la nascita di Alberto Cirese (1921) e 10 anni dopo la sua morte (2011). È un libro che a lui dedichiamo, nella convinzione dell’importanza che i suoi studi hanno avuto nella cultura antropologica europea tra la seconda metà del Novecento e i primi anni Duemila.
Segnicità, fabrilità, procreazione
Alberto Mario Cirese
Libro
editore: CISU
anno edizione: 1989
pagine: 120
Beni volatili, stili, musei. Diciotto altri scritti su oggetti e segni
Alberto Mario Cirese
Libro
editore: Gli Ori
anno edizione: 2006
pagine: 224
All'isola dei sardi
Alberto Mario Cirese
Libro: Libro in brossura
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2006
pagine: 160
Cinquant'anni: tanto è lunga la consuetudine di Alberto Mario Cirese con la Sardegna. E all'isola dei Sardi, come la chiama l'Ulisse dantesco, è dedicata la raccolta di saggi qui riprodotti, per festeggiare un anniversario di mezzo secolo. L'unità di questi scritti, elaborati fra il 1963 e il 2005, non trova ragione solo nell'identità del luogo: la passione dello sguardo sulle cose sarde resta immutata nel tempo e fra le pagine pulsa costante una lezione di metodo nel saper leggere gli oggetti dell'universo "popolare". Il ritratto di un mondo forse già perduto si compone sull'effimero luminoso dei pani cerimoniali, sulla non meno luminosa e ricca testura di rime della "difficile" poesia isolana o sul rituale del gioco di Ozieri: tutti segni di uno specifico antropologico, colto nei suoi tratti originali e nei nessi con altre culture.
Altri sé. Per un'antropologia delle invarianze
Alberto Mario Cirese
Libro: Copertina morbida
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2010
pagine: 251
L'Altro non è un altro da me ma solo un altro me stesso. Questo è il meditato convincimento che ispira la radicale critica che Alberto Mario Cirese muove in questo volume al relativismo culturale nelle sue forme più estreme: non tanto cioè alla scontata storicità dei costumi e delle idee quanto alla supposta relatività delle procedure del pensiero. A provare la tesi, con coerenza sostenuta da Cirese pur in anni diversi, basterebbero due inconfutabili fatti. Il programma informatico del calendario dei Maya, elaborato dallo stesso Cirese, dimostra la analogia tra le loro misure e quelle del calcolatore. Altra prova è data dalla terminologia di parentela del sistema Crow, che coincide perfettamente con il programma fornito dal computer. Sono solo due esempi ma l'intero discorso di Cirese, tanto relativo alle idee di noti antropologi quanto a singoli fatti culturali, conferma sostanzialmente in modo non questionabile che il cosiddetto pensiero "altro" non è in niente diverso dal nostro. A parte questa conquista di decisiva importanza nell'ambito delle scienze sociali, questa opera di Cirese è da considerare l'aspetto più maturo della riflessione di uno studioso la cui opera ha nobilitato gli studi antropologici non solo italiani.
Dislivelli di cultura e altri discorsi inattuali
Alberto Mario Cirese
Libro
editore: Booklet Milano
anno edizione: 1997
pagine: 216
Dislivelli di cultura e altri discorsi inattuali
Alberto Mario Cirese
Libro
editore: Meltemi
anno edizione: 2000
pagine: 216
Oggetti, segni, musei. Sulle tradizioni contadine
Alberto Mario Cirese
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2002
pagine: 122
La nozione scientifica di classe popolare; il concetto di popolare; un esempio di arte plastica effimera (i pani sardi); appunti di lavoro per una mostra etnografica; alcuni aspetti di ritualità magica e religiosa; i musei del mondo popolare; la condizione contadina: ecco i temi dei saggi raccolti in questo volume, scritti tra il 1963 e il 1975. Gli interventi di Cirese offrono un contributo alla discussione che si è andata sviluppando attorno al recupero storico e museografico del mondo popolare, nella sempre più diffusa attenzione che viene portata all'universo dei segni.
Dislivelli di cultura e altri discorsi inattuali
Alberto Mario Cirese
Libro: Copertina morbida
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2006
pagine: 213
Le società delle moderne nazioni europee, a diversamente da quelle "primitive", sono caratterizzate da una serie di differenze culturali interne più o meno direttamente connesse con le disegueglianze potitico-sociali. La divisione del lavoro, la diversificazione delle condizioni di vita, la distanza tra i vari ceti, la complessità del processo di formazione e sviluppo, il diverso accesso ai mezzi di informazione hanno fatto sì che i vari gruppi in cui queste società si articolano abbiano partecipato in modo differente alla produzione e al godimento dei beni culturali. Talvolta si tratta di semplici variazioni all'interno di un orizzonte comune, altre volte di veri e propri "dislivelli di cultura". La presa d'atto dell'esistenza, della vastità e dell'importanza di tali dislivelli si esprime in alcune contrapposizioni ben note: Nord e Sud, città e campagna, élite e classi popolari. Si tratta di schematizzazioni che hanno una validità generale indubbia, ma che richiedono una concreta articolazione attraverso singole indagini di carattere folklorico in grado di rilevare e classificare in modo dettagliato i fenomeni di differenziazione culturale. È quanto si propone questo volume, che si chiude con una illuminante conversazione tra Alberto M. Cirese, Pietro Clemente e Eugenio Testa.
Dislivelli di cultura e altri discorsi inattuali
Alberto Mario Cirese
Libro: Copertina morbida
editore: Meltemi
anno edizione: 2006
pagine: 213
Le società delle moderne nazioni europee, a diversamente da quelle "primitive", sono caratterizzate da una serie di differenze culturali interne più o meno direttamente connesse con le disegueglianze potitico-sociali. La divisione del lavoro, la diversificazione delle condizioni di vita, la distanza tra i vari ceti, la complessità del processo di formazione e sviluppo, il diverso accesso ai mezzi di informazione hanno fatto sì che i vari gruppi in cui queste società si articolano abbiano partecipato in modo differente alla produzione e al godimento dei beni culturali. Talvolta si tratta di semplici variazioni all'interno di un orizzonte comune, altre volte di veri e propri "dislivelli di cultura". La presa d'atto dell'esistenza, della vastità e dell'importanza di tali dislivelli si esprime in alcune contrapposizioni ben note: Nord e Sud, città e campagna, élite e classi popolari. Si tratta di schematizzazioni che hanno una validità generale indubbia, ma che richiedono una concreta articolazione attraverso singole indagini di carattere folklorico in grado di rilevare e classificare in modo dettagliato i fenomeni di differenziazione culturale. È quanto si propone questo volume, che si chiude con una illuminante conversazione tra Alberto M. Cirese, Pietro Clemente e Eugenio Testa.