Libri di Alberto Virdis
San Nicola di Trullas. Gli affreschi. Intersezioni mediterranee nella Sardegna del XIII secolo
Alberto Virdis
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2014
pagine: 272
Rinvenuti di recente sotto l'intonaco che li ricopriva, gli affreschi della chiesa di San Nicola di Trullas, antico possedimento camaldolese nella Sardegna centro-settentrionale, si sono da subito imposti all'attenzione della critica per l'alta qualità pittorica. Si propone qui per la prima volta un'approfondita indagine dei temi illustrati - di carattere apocalittico nelle due volte a crociera, abbinati ad una Maiestas Domini nell'abside - al fine di ricostruire gli aspetti iconografici e formali delle pitture e riconnetterle entro un orizzonte culturale che guarda alla produzione di Roma e del Lazio durante i pontificati di Innocenzo III e Onorio III (1198-1227) e alla coeva produzione mediterranea. L'indagine si estende anche al contesto storico e archeologico del sito, all'architettura della chiesa e al panorama storico-culturale della Sardegna nei secoli delle Crociate, al fine di ritrovare i nodi di quelle intersezioni culturali, commerciali e politiche fra le sponde del Mediterraneo che giocarono il loro ruolo nella Sardegna dei i Giudicati fra XII e XIII secolo.
Gli affreschi di Galtelli. Iconografia, stile e committenza di un ciclo pittorico romanico in Sardegna
Alberto Virdis
Libro: Libro rilegato
editore: Condaghes
anno edizione: 2011
pagine: 308
Il ciclo pittorico dell'antica cattedrale di San Pietro di Galtelli rappresenta una tappa fondamentale nel percorso della pittura medievale in Sardegna. Questo studio ricostruisce il contesto culturale di riferimento del ciclo pittorico attraverso un itinerario fatto di tappe sarde (SS. Trinità di Saccargia) e peninsulari (Roma, Lazio, Toscana), un percorso che si incrocia con i diversi media della tradizione pittorica medievale. La decisione del committente, probabilmente il vescovo galtellinese Magister, di far decorare la propria cattedrale con un ciclo che replicasse quello della basilica vaticana di San Pietro, fu una scelta che assunse un preciso significato politico in un momento di forti tensioni fra il papato, Pisa, e i giudicati sardi - quello di Gallura in particolare - tra il 1198 e i primi anni del XIII secolo