Libri di ALDO FERRARI
Storia degli armeni
Aldo Ferrari, Giusto Traina
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2020
pagine: 223
Oggi l'Armenia è una piccola repubblica ex-sovietica, ma gli armeni nel mondo si trovano un po' ovunque. Quasi quattro milioni di persone parlano una delle due varianti della lingua armena (orientale e occidentale); moltissimi altri armeni della diaspora non la parlano, ma hanno piena coscienza della propria identità. Se andiamo indietro nel tempo, ripercorrendo i principali luoghi della memoria degli armeni, possiamo seguire nel corso dei secoli le vicende di un popolo vivace e combattivo, dalla cultura sorprendente sul piano artistico e letterario, capace di adattarsi a territori difficili e prosperare sia sotto governanti armeni, sia sotto il dominio di altri regni e imperi, senza perdere la propria identità culturale e religiosa. Questa breve introduzione racconta la loro storia dal regno di Urartu nel nono secolo a.C. alla giovane repubblica post-sovietica.
L'Armenia perduta. Viaggio nella memoria di un popolo
Aldo Ferrari
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 2019
pagine: 183
Viaggio storico, artistico e letterario attraverso i luoghi perduti della millenaria civiltà armena, rimasti fuori dai confini dell'odierna, minuscola, Repubblica d'Armenia. Si tratta di monti, laghi, monasteri, fortezze e intere città, dove solo la memoria, talvolta supportata dalla precaria sopravvivenza di monumenti in rovina, parla di una presenza armena ancora viva e palpitante poco più di un secolo fa, prima di essere violentemente annientata dal genocidio del 1915. Questa Armenia perduta, che si trova oggi in Turchia, Iran e Azerbaigian, è presentata nel suo secolare percorso storico, secondo il significato e l'importanza che essa possiede all'interno di una cultura antichissima, fino ai nostri giorni, dove appare irreversibilmente privata dell'elemento umano. I capitoli che compongono questo volume sono incentrati sul contrasto stridente tra un passato di multiforme creazione culturale e un presente fatto di assenza, silenzio e negazione. Il lettore troverà la guida a un paradiso perduto nelle mappe ma vivo nella memoria di un popolo. Prefazione di Antonia Arslan.
Cuore di cane e altri racconti
Michail Bulgakov
Libro: Libro rilegato
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2016
pagine: 440
"... Una volta, nel 1919, viaggiavo di notte su un treno sgangherato e alla luce di una candela infilata nel collo di una bottiglia scrissi il mio primo racconto". Così Bulgakov disse di aver compiuto il suo esordio in letteratura. Aveva 28 anni ed era medico. Molti episodi della sua vita di allora forniranno lo spunto per "I racconti di un giovane medico", qui presentati insieme a romanzi e racconti tra i più celebri dell'autore de "Il maestro e Margherita". In alcuni, come in "Diavoleide", "Le uova fatali", "Cuore di cane" o "Romanzo teatrale", ritroviamo la scrittura graffiante e l'ironica fantasia del Bulgakov più noto; in altri, come appunto ne "I racconti di un giovane medico", il grande scrittore rivela, attraverso spunti autobiografici, la profonda umanità e la carica empatica dei suoi incontri con la gente del popolo nella campagna e nelle città russe del primo Novecento. Premessa di Eraldo Affinati.
In cerca di un regno. Profezia, nobiltà e monarchia in Armenia tra Settecento e Ottocento
Aldo Ferrari
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2011
pagine: 286
Dopo la caduta dei regni nella madrepatria (XI secolo) e in Ciucia (1375) gli Armeni rimasero privi di ogni forma di indipendenza politica sino al 1918. Per secoli, dunque, la loro esistenza si svolse all'interno del contesto politico e culturale musulmano, soprattutto turco e persiano, in condizioni di insicurezza e discriminazione. L'insieme dei tentativi di rifondare un proprio regno - dapprima con l'aiuto dell'Europa cattolica, quindi con quello della Russia ortodossa - costituisce l'oggetto principale di questo volume, che ne descrive essenzialmente la fase pre-moderna, precedente cioè la diffusione del nazionalismo ottocentesco. Tali tentativi, caratterizzati da uno specifico sentimento messianico, vennero promossi soprattutto da esponenti della residua nobiltà armena, preservatasi quasi esclusivamente in alcune regioni del Caucaso meridionale, in particolare nel tarabaf. Sin dai tempi di Pietro il Grande l'avanzata russa verso il Caucaso sembrò poter favorire questo progetto e consentì comunque la liberazione dei territori nord-orientali dell'Armenia. La politica imperiale di Pietroburgo seguì infine una via differente, ma soprattutto alla luce della tragedia degli Armeni dell'impero ottomano l'incontro tra l'espansionismo zarista ed il progetto di un regno armeno rinnovato appare quanto mai importante per aver creato i presupposti storici della nascita dell'odierna Repubblica Armena.
La magia dei gruppi di simmetria. I gruppi dei magnifici rosoni
Anna Maria Mantero, Aldo Ferrari
Libro
editore: Alinea
anno edizione: 2009
pagine: 64
I gruppi di simmetria del piano sono "l'argomento perfetto" che permette di rendere facilmente visibile, anche ad un pubblico non profondo nelle "cose" della matematica, il legame tra una raffinata sequenza di ragionamenti aventi per oggetto l'algebra delle trasformazioni rigide del piano e, ad esempio, una decorazione araba, il pavimento di una basilica paleocristiana, la struttura geometrica del rosone di una chiesa romanica o gotica. Nel lavoro si fa riferimento alla struttura geometrica dei "rosoni". Punti di riferimento sono stati gli studenti della Facoltà di Architettura, m l'argomento può essere interessante anche per chiunque coniughi gusto per l'arte e senso geometrico.
Breve storia del Caucaso
Aldo Ferrari
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2007
pagine: 152
Dopo la dissoluzione dell'Unione Sovietica il Caucaso è divenuto una delle aree di maggior rilievo strategico del mondo contemporaneo. Tuttavia, l'odierna rilevanza geopolitica non deve far dimenticare la complessa dimensione storica e culturale che da sempre lo caratterizza. Questa regione costituisce infatti "uno dei più problematici laboratori di culture del nostro Mediterraneo", caratterizzato da un'eccezionale ricchezza etnolinguistica e al tempo stesso da una dimensione fortemente marginale, "di frontiera". Per millenni, infatti, il Caucaso ha costituito un confine non solo e non tanto geografico, quanto storico-culturale, tra due mondi assai diversi, anche se tra loro comunicanti: quello del Vicino Oriente e quello delle steppe eurasiatiche, a lungo dominato da popoli nomadi. Una frontiera impervia attraversata infinite volte da invasori che costringevano gli sconfitti a rifugiarsi nelle zone più alte e inaccessibili della regione. Si è creato così un crogiolo di tradizioni, popoli e lingue, troppo complesso per costituire uno spazio politico unitario, ma anche per essere dominato durevolmente dall'esterno.
Alla frontiera dell'impero. Gli armeni in Russia (1801-1917)
Aldo Ferrari
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2000
pagine: 352
I tre dialoghi e il racconto dell'Anticristo
Vladimir Sergeevic Solov'ëv
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1995
pagine: XLVIII-224
I Tre dialoghi e il racconto dell'Anticristo sono l'opera 'ultima' di Solov'ëv, l'apice e forse la ritrattazione di tutta la sua precedente riflessione. In queste pagine, scritte poco prima della morte, la fiducia nella storia viene sostituita da una più drammatica interpretazione del divenire terreno. Se nei Tre dialoghi il bersaglio polemico di Solov'ëv è costituito soprattutto dal cristianesimo mutilo di Tolstoj, il Racconto dell'Anticristo è un testo che continua a inquietare per la chiaroveggenza con cui ci rivela il volto - o, meglio, uno dei volti - dell'Anticristo nell'epoca moderna. Il suo Anticristo irrompe in una storia umana desacralizzata, svuotata di orizzonti trascendenti, agendo nel vuoto, in una frammentazione orizzontale di religioni, culture, popoli, accogliendo ogni aspetto del reale ma spogliandolo al tempo stesso del suo significato essenziale. In questo senso l'Anticristo di Solov'ëv, portatore di un'ideologia conciliatrice, 'inclusiva', capace di una quasi infinita capacità di allontanamento dalla Verità, appare particolarmente attuale e minaccioso oggi, nell'odierno deserto del senso e dei valori.
Il grande paese. Studi sulla storia e la cultura russe
Aldo Ferrari
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2013
pagine: 211
Gli studi riuniti in questo volume sono riconducibili a due distinte linee di ricerca. Nella prima vengono affrontati alcuni nodi “classici” dell’identità storico-culturale della Russia quali la valutazione delle riforme petrine, il rapporto con l’Europa, il posto del paese nella storia universale, la modernizzazione incompiuta del sistema politico e sociale zarista, la valutazione dell’evento rivoluzionario, la corrente ebraista ed il rapporto specifico sviluppato nei confronti dell’Asia e dei diversi “Orienti” incontrati nel corso dell’espansione imperiale. La seconda linea di ricerca rappresentata in questo volume è invece strettamente collegata alla dimensione multietnica ed “asiatica” della Russia, in particolare al rapporto con il Caucaso, le cui dinamiche sono investigate sia in alcuni aspetti storico-culturali sostanzialmente positivi (ad esempio le relazioni con gli armeni) sia in altri chiaramente negativi (l’espulsione del popolo circasso e gli scontri interfonici durante la rivoluzione del 1905).
La foresta e la steppa. Il mito dell'Eurasia nella cultura russa
Aldo Ferrari
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2012
pagine: 340
Nel dibattito sull'identità storico-culturale della Russia che costituisce la chiave di volta della riflessione russa in epoca moderna, l'aspetto "Russia e Oriente" è assai meno sviluppato di quello "Russia e Occidente". Dopo Pietro il Grande la cultura russa ha infatti ripudiato quanto di "orientale" aveva ereditato dalla Russia antica, kieviana e moscovita. A parte alcune aperture in epoca romantica, fu solo nella seconda metà del XIX secolo, anche in corrispondenza delle ripetute delusioni politiche subite in Europa (la guerra di Crimea, il congresso di Berlino), che nella cultura russa si manifestò una progressiva "scoperta dell'Oriente". Senza pregiudicarne il prevalente orientamento occidentale, questa "scoperta" ha peraltro prodotto esiti di rilievo. In primo luogo perché, a differenza dei paesi europei, la Russia ha potuto trovare un Oriente non solo esterno, in terre e culture "altre" ed "esotiche", ma anche interno, sia nelle regioni di recente conquista (la Crimea, il Caucaso, l'Asia centrale), sia come parte costitutiva ed a lungo misconosciuta della sua stessa identità nazionale. Questo studio si propone di mettere in luce le diverse fasi di tale scoperta dell'elemento "asiatico" ed "orientale" da parte della cultura russa moderna, un processo al quale parteciparono pensatori di tendenza diversa (Leont'ev, Solov'ev, Fedorov), scrittori famosi (Dostoevskij, Tolstoj, Belyj), esoteristi (Elena Blavackaja) ed artisti (Rerich in primo luogo).
Armenia. Una cristianità di frontiera
Aldo Ferrari
Libro: Copertina morbida
editore: Il Cerchio
anno edizione: 2016
pagine: 152
Vini armeni. La cultura del vino ha radici antichissime
Manuela Da Cortà, Enrico Dal Bianco
Libro: Libro in brossura
editore: Kellermann Editore
anno edizione: 2025
pagine: 144
L’Armenia è giustamente definita l’antica culla della vitivinicoltura: le ricerche archeologiche hanno portato a rinvenire nella grotta di Areni le prime forme mondiali di produzione vinicola, risalenti a più di seimila anni fa. Tali scoperte hanno dimostrato che la storia del vino viaggia in parallelo con quella della civiltà, e la vite domestica (Vitis vinifera) si è sicuramente intrecciata con la cultura umana a partire dal Neolitico, o forse anche molto prima. Questo libro, però, non è solo un'affasciante viaggio agli albori della viticoltura, ma anche un'invito a scoprire un Paese e un territorio magici. L'Armenia affascina per le sue peculiarità artistiche, storiche, religiose, eno-gastronomiche. È Occidente e Oriente che si incontrano. Prefazione di Antonia Arslan. Testo introduttivo di Aldo Ferrari.

