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Libri di Alfonso Paolella

Della magia naturale. Libri XX

Alfonso Paolella

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Scientifiche Italiane

anno edizione: 2025

pagine: 720

Giovan Battista della Porta (Vico Equense-Napoli 1535-1615) ha sperimentato fenomeni e costruito ipotesi interpretative della realtà umana e naturale, ha indagato su ragioni e significati di coincidenze fisiche, astronomiche e astrologiche nell'ambito di una visione ermetico-magica dell'universo. Scrittore prolifico, si è cimentato in trattazioni di ambiziosa prospettiva ed ha riversato il suo empito di geniale sperimentatore anche nell'attività letteraria, componendo commedie di strenuo vigore teatrale e aprendo la strada verso forme di teatro moderno. Accompagnato nell'opinione popolare dalla fama di mago, ma noto negli ambienti scientifici di tutta l'Europa per le sue sperimentazioni e per la molteplicità degli interessi, fu in rapporto epistolare e personale con gli studiosi più famosi del suo tempo. Perfezionò la camera oscura e lavorò intorno a molti congegni. Cercò a lungo la pietra filosofale, contestò al Galilei il primato dell'invenzione del cannocchiale. Nell'Accademia dei Lincei, chiamato da Federico Cesi a farne parte, ebbe posto di primo piano. Viaggiò molto, ma soprattutto viaggiavano i suoi libri, ricercati ovunque e tradotti in molte lingue, presenti tuttora, in uno sterminato numero di edizioni, in tutte le biblioteche del mondo. L'Edizione nazionale delle sue opere è stata impostata come contributo critico alla conoscenza dell'attività scientifica e letteraria di un tempo inquieto dalla crisi delle certezze della cultura rinascimentale. Nel 1611, ventidue anni dopo la seconda edizione della Magia Naturalis (1589), Giovan Battista della Porta, sotto lo pseudonimo Giovanni De Rosa, pubblicò una traduzione italiana ampliata e rivista dell'opera. Fin dalla prima edizione del 1558, il testo fu tradotto in diverse lingue europee (francese, tedesco, nederlandese, inglese) a testimonianza della sua importanza nel contesto scientifico e culturale rinascimentale. La Magia Naturale rappresenta una sintesi del sapere rinascimentale e si inserisce nella filosofia naturale di matrice ermetica, in cui la "magia" è intesa come disciplina epistemologica per interpretare i fenomeni naturali secondo le leggi della natura, anticipando alcuni principi fondanti della scienza moderna. L'opera affronta temi quali ottica, cosmetica, ibridazione animale e vegetale, trasmutazione dei metalli, medicina, tossicologia, gastronomia, tecniche di colorazione, proprietà magnetiche, polvere da sparo, crittografia e pratiche che spaziano dall'empirismo alle credenze popolari. Tra le innovazioni descritte figurano metodologie per la potabilizzazione dell'acqua marina, studi sugli effetti terapeutici della musica, la diffusione della camera oscura (non inventata da lui), la produzione di vino gelato, protocolli terapeutici per la sifilide (guaiaco), nuove tecniche di distillazione, incubatrici per polli, il principio del telefono e sistemi di codifica criptata per comunicazioni luminose notturne. Nella Magia Naturale il filosofo-mago assume il ruolo di mediatore tra sapere specialistico e divulgazione, promuovendo la trasmissione di conoscenze complesse a un pubblico più ampio. L'opera è una fonte essenziale per comprendere il passaggio dal sapere prescientifico alla scienza sperimentale e documenta l'interazione tra innovazione e tradizione nella cultura rinascimentale. L'opera si distingue per il suo valore intrinseco e per l'influenza sulla storia dell'Accademia dei Lincei, degli Oziosi e sull'attività di studiosi successivi come, ancora nel '700, Raimondo di Sangro, principe di Sansevero.
110,00 104,50

Magiae Naturalis. Libri XX

Magiae Naturalis. Libri XX

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Scientifiche Italiane

anno edizione: 2024

pagine: 664

Giovan Battista della Porta (Vico Equense-Napoli 1535-1615) ha sperimentato fenomeni e costruito ipotesi interpretative della realtà umana e naturale, ha indagato su ragioni e significati di coincidenze fisiche, astronomiche e astrologiche nell'ambito di una visione ermetico-magica dell'universo. Scrittore prolifico, si è cimentato in trattazioni di ambiziosa prospettiva ed ha riversato il suo empito di geniale sperimentatore anche nell'attività letteraria, componendo commedie di strenuo vigore teatrale e aprendo la strada verso forme di teatro moderno. Accompagnato nell'opinione popolare dalla fama di mago, ma noto negli ambienti scientifici di tutta l'Europa per le sue sperimentazioni e per la molteplicità degli interessi, fu in rapporto epistolare e personale con gli studiosi più famosi del suo tempo. Perfezionò la camera oscura e lavorò intorno a molti congegni. Cercò a lungo la pietra filosofale, contestò al Galilei il primato dell'invenzione del cannocchiale. Nell'Accademia dei Lincei, chiamato da Federico Cesi a farne parte, ebbe posto di primo piano. Viaggiò molto, ma soprattutto viaggiavano i suoi libri, ricercati ovunque e tradotti in molte lingue, presenti tuttora, in uno sterminato numero di edizioni, in tutte le biblioteche del mondo. L'Edizione nazionale delle sue opere è stata impostata come contributo critico alla conoscenza dell'attività scientifica e letteraria di un tempo inquieto dalla crisi delle certezze della cultura rinascimentale. La Magia Naturalis, opera enciclopedica giovanile di della Porta, fu originariamente concepita in quattro libri e fu iniziata quando l'autore aveva quattordici anni. La princeps, apparsa nel 1558, nel 1589 conobbe una edizione aggiornata e più matura in venti libri che ebbe una immediata e larga diffusione anche in Europa e consacrò l'autore come il maggiore scienziato del Rinascimento. Fin dalla prima edizione fu tradotta in francese, inglese, tedesco e nederlandese. L'opera si inserisce nell'ambito della filosofia ermetico-magica, secondo cui la magia, o filosofia della natura, deve interpretare i "miracoli" della Natura secondo le regole della Natura stessa, anticipando così il metodo della scienza moderna. Solo al filosofo-mago spetta spiegare e svelare i fenomeni naturali le cui cause sono note allo scienziato, ma non al lettore. L'opera è uno scrigno di conoscenze del sapere rinascimentale e si occupa di ottica, di cosmetica, di incroci di animali e di piante, di trasmutazione dei metalli, di medicine, veleni, cucina, colorazione del vetro, smalti e ceramiche, proprietà magnetiche, polvere da sparo, crittografia, veleni, ricette al confine tra medicina e credenze popolari. Riferisce come potabilizzare l'acqua marina per lunghi viaggi, quale sia l'effetto della musica sulle persone e quello terapeutico sui malati, ecc. Inoltre, esamina anche la camera oscura e, sebbene non ne fosse l'inventore, la popolarità della sua opera ne accrebbe la conoscenza; scopre come produrre vino gelato; segnala nuove ricette mediche per guarire dalla sifilide con il guaiaco, la recente malattia che già alla fine del '400 aveva cagionato migliaia di morti; inventa con nuove formule di distillazione la preparazione di profumi, tisane, pozioni e decotti sia con acqua che con olio. Scopre anche il principio del telefono e inventa nuovi codici criptologici per comunicare con fiaccole di notte. L'opera è una affascinante, impressionante e fondamentale testimonianza del sapere prescientifico dove osservazioni scientifiche scorrono accanto a bizzarre superstizioni e a credenze popolari.
100,00

Retorica e racconto. Argomentazione e finzione nel Novellino
46,00

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