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Scienze e Lettere

Il Pantheon di Agrippa

Il Pantheon di Agrippa

Eugenio La Rocca

Libro

editore: Scienze e Lettere

anno edizione: 2015

pagine: 120

A partire dalla fine del XIX secolo, quando George Chédanne stabilì senza alcuna ombra di dubbio che il Pantheon fosse databile in base alle murature e ai bolli di mattone ad età adrianea (malgrado si reputi ormai che i lavori siano iniziati durante il principato di Traiano), si è aperta una polemica, talora assai aspra, sull'impianto e sull'orientamento del primitivo Pantheon, realizzato nel 27 o nel 25 a.C. I sondaggi eseguiti nel 1996/97 davanti alla facciata del Pantheon hanno condotto alla definitiva conclusione che l'edificio di età augustea fosse rivolto a nord e che avesse una facciata di misura simile a quella dell'edificio adrianeo. A questo punto, si può meglio impostare il discorso sul rapporto tra il Pantheon, il mausoleo di Augusto, l'obelisco/meridiana che il principe fece erigere nel 10 a.C. nel Campo Marzio settentrionale dedicandolo al Sol, e l'ara Pacis. È verosimile che i quattro monumenti siano partecipi di un medesimo programma teso a prefigurare la futura divinizzazione di Augusto.
25,00

Fiabe e racconti popolari del Kurdistan

Libro: Libro in brossura

editore: Scienze e Lettere

anno edizione: 2015

pagine: 200

25,00 23,75

Adone

Adone

Elisa Zimarri

Libro

editore: Scienze e Lettere

anno edizione: 2015

pagine: 48

Il bellissimo Adone nasce dalla passione incestuosa tra il Re di Siria e la figlia Mirra. Adone cresce sui monti del Libano e, come un giovane efebo, va a caccia. Afrodite è con lui molto protettiva perché non vuole perdere il suo amore, gli raccomanda sempre di evitare lo scontro con il cinghiale. Ma durante una di queste caccie iniziatiche Adone viene ucciso, secondo alcune varianti del mito, addirittura evirato, da un grosso e violento cinghiale inviato da Artemide o da Ares geloso. Il mito di origine semitica, fortemente legato alla natura, alla ciclicità, alla rinascita generativa della primavera, è testimoniato nella cultura greca già in Esiodo e successivamente fu conosciuto e amato dalla società romana. Persistenze del suo culto e della sua storia, arricchita di varianti, permangono fino alla tarda latinità. La vicenda d'amore e morte, l'espressione della vita estetica, la bellezza della coppia amorosa e la tragicità della fine furono amati come soggetti e riprodotti nell'arte greca e nell'arte romana. Sono così pervenute fino a noi riproduzioni di scene del mito soprattutto nella ceramografia attica, nel mosaico romano, nella pittura pompeiana, negli specchi etruschi e nella suppellettile femminile. Età di lettura: da 7 anni.
13,00

Karl Julius Beloch da Sorrento nell'antichità alla Campania. Atti del Convegno (Piano di Sorrento, 28 marzo 2009)

Libro

editore: Scienze e Lettere

anno edizione: 2011

pagine: 416

Il volume raccoglie gli Atti del convegno storiografico su Karl Julius Beloch organizzato dalla rivista "Oebalus. Studi sulla Campania nell'Antichità", tenutosi a Piano di Sorrento il 28 marzo 2009 e dedicato a Claudio Ferone, compianto studioso del Beloch. Gli Atti del convegno prendono in esame l'attività storiografica giovanile del grande storico tedesco, che negli anni '70 del XIX secolo soggiornò per diversi anni in Penisola Sorrentina, entrando in contatto con gli ambienti culturali locali e in particolare con lo storico napoletano Bartolommeo Capasso, da cui ebbe l'impulso per scrivere il suo "primo lavoro scientifico", cioè "Surrentum im Alterthum". Negli stessi anni, sempre in Penisola Sorrentina, il Beloch scrisse anche il celeberrimo "Campanien", un libro che a lungo è stato il punto di riferimento per tutti gli studiosi della Campania antica. Le relazioni pubblicate in questi Atti, oltre ad analizzare alcuni aspetti dell'attività storiografica del giovane Beloch, offrono un utile riesame delle acquisizioni scientifiche dello storico tedesco alla luce delle più recenti acquisizioni della ricerca storico-archeologica.
75,00 71,25

Acque urbane in Roma antica. Fonti, sorgenti e strutture

Acque urbane in Roma antica. Fonti, sorgenti e strutture

Giuseppe Lugli

Libro

editore: Scienze e Lettere

anno edizione: 2010

pagine: 220

Un volume sull'antica topografia idrica romana e sulle strutture ad essa legate, svelando le modalità con le quali le acque presenti sul territorio romano furono sfruttate per soddisfare le esigenze degli abitanti e come spesso, nel corso dei secoli, vennero utilizzate per celebrare e rendere immortali i grandi personaggi dell'Urbe. Partendo dall'analisi del suolo e dall'osservazione oggettiva di resti ancora visibili nella città - quali fonti, sorgenti, ponti, navalia e acquedotti - l'autore conduce, con il metodo scientifico ma discorsivo che lo contraddistingue, alla scoperta del suolo di Roma e della complessa architettura idrica che essa vanta. Una guida preziosa per chi vuole conoscere un aspetto tanto particolare della topografia antica della città e, allo stesso tempo, orientarsi meglio tra le numerose strutture che si possono ancora ammirare.
13,00

La Domus Aurea e Terme di Traiano

Giuseppe Lugli

Libro

editore: Scienze e Lettere

anno edizione: 2008

pagine: 46

5,00 4,75

Acta ad archaeologiam et artium historiam pertinentia. Nuova serie. Volume Vol. 38
70,00

Neapolis città microcosmo. Culti, cielo stellato, eclittica e zodiaco

Alfonso Mele, Teresa Tauro

Libro: Libro in brossura

editore: Scienze e Lettere

anno edizione: 2025

pagine: 188

"All’analisi del centro storico di Napoli sono dedicati i contributi che qui compaiono e che, sviluppando e integrando quanto già dai due autori anticipato nel volume del 2023 sulla Forma Urbis Neapolis, partono dall’osservazione del circolo della cinta muraria urbica antica, del grande quadrato di Neapolis con il tempio dei Dioscuri al centro di questo quadrato e dalla constatazione dell’evidente rapporto che tale quadrato, nelle sue misure e nelle sue partizioni, orizzontali e verticali, mostra di voler stabilire con quelle, in gradi e giorni, dei percorsi annuali e stagionali del Sole lungo il cerchio della sua eclittica. È il percorso che lungo la fascia dello Zodiaco porta il Sole ad incontrare le sue 12 costellazioni, restare all’interno di esse per 30 giorni, dare così origine ai 12 mesi dell’anno e ai suoi 360 giorni, raggiungere i punti dei 2 equinozi e dei due solstizi e produrre i 2 semestri estivo-autunnale e invernale-primaverile, misuranti ognuno 180 giorni, numero pari alla somma delle 2 stagioni di 90 giorni, in essi confluenti, ricordando sempre che nell’emisfero boreale e australe ogni anno è costituito ovviamente da 2 semestri pari a 360 giorni con la differenza che la fine dell’anno boreale in antico cadeva nel periodo autunnale che seguiva il raccolto del grano e precedeva arature e semine, cioè a fine estate/inizio inverno nel segno della Vergine, mentre il contrario nell’anno australe. La conferma la dà a Neapolis il quadrato cittadino. Partendo, infatti, da un canone pari a 3 piedi, e dalla terna pitagorica primitiva 3/4/5, basilare per ottenere triangoli rettangoli e quadrati, con la maggiore approssimazione possibile, si mira ad attribuire al grande quadrato un lato di circa 360 metri, le cui due diagonali e mediane individuano il centro, una divisione in due rettangoli di lato circa mt. 360x180 e una divisione in quattro minori quadrati di lato circa mt 180. Misure ed angoli che richiamano il percorso del Sole lungo la fascia delle 12 costellazioni zodiacali (...). È manifestamente una città microcosmo, portato ultimo di un processo iniziato nella Jonia, con lo studio dell’armonia dell’Universo, dei moti dei corpi celesti e delle loro leggi, condotto dalla scuola milesia, pervenuto nei Pitagorici a individuare la radice dell’Universo nella tetrade (aritmetica, geometria, musica, astronomia), nel Pitagorico Timeo di Platone a immaginare un demiurgo che plasma geometricamente la materia a partire dal triangolo (Tim. 53 B-elle D) e nell’Accademia platonica alla prescrizione “nessuno entri senza saper di geometria”. I lavori che seguono, alla luce di più recenti e innovativi studi sulla scuola jonica, mirano nel loro specifico a dimostrare come la forma data a Neapolis sia, sul piano urbanistico, concepita in quest’ottica, illustrandone premesse ed esiti, cosa che Alfonso Mele fa dal punto di vista storico e documentario e Teresa Tauro, da quello territoriale-formale e urbanistico" (dalla premessa di Alfonso Mele e Teresa Tauro).
25,00 23,75

Universi sonori. Strumenti, musici e contesti nel mondo antico

Alessandra D'Eugenio

Libro: Libro in brossura

editore: Scienze e Lettere

anno edizione: 2025

pagine: 240

Il volume propone un’indagine sul ruolo della musica nella società e nella cultura dell’Italia centro-meridionale dall’età arcaica fino all’epoca romana, con l’obiettivo di tracciare un quadro generale della produzione sonora del mondo antico, attraverso l’analisi delle testimonianze archeologiche di carattere musicale. Mediante un approccio metodologico di tipo multidisciplinare, che parte da una prospettiva archeologica per intrecciarsi con quella antropologica e musicologica, vengono esaminate fonti materiali e letterarie connesse alla produzione musicale, tenendo conto anche delle più recenti acquisizioni dell’archeologia sperimentale. L’opera si concentra sullo sviluppo e sulla diffusione delle diverse categorie di strumenti musicali, indagandone le caratteristiche costruttive, le modalità d’uso, il valore simbolico e il significato nei differenti contesti d’impiego, con l’intento di cogliere in essi il riflesso delle identità sonore delle popolazioni cui sono appartenuti.
35,00 33,25

East and West. Nuova serie. Volume Vol. 2

East and West. Nuova serie. Volume Vol. 2

Libro: Libro in brossura

editore: Scienze e Lettere

anno edizione: 2025

pagine: 264

90,00

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