Libri di Andrea Salvatore
Carl Schmitt. Eccezione. Decisione. Politico. Ordine concreto. Nomos
Andrea Salvatore
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2021
pagine: 96
Il testo fornisce un accesso conciso e unitario al pensiero di Carl Schmitt, autore decisivo quanto controverso, attraverso la presentazione e discussione di cinque concetti chiave della sua riflessione. Si tratta di una riflessione scientemente e provocatoriamente a cavallo tra politica e diritto, del cui carattere anfibio si darà conto facendo reagire i concetti richiamati con i mutamenti e i conflitti che negli ultimissimi tempi hanno interessato soprattutto i rapporti tra ambito politico e ambito giuridico. In questa riattualizzazione di un pensatore già da tempo tornato prepotentemente nel dibattito pubblico (ben oltre la cerchia degli studi accademici) è da vedersi il carattere innovativo di un testo che non rinuncia al contempo a spiegare nel dettaglio, in modo essenziale quanto analitico, i concetti che verranno messi a tema. Il libro delinea così i tratti fondamentali di un pensatore che ha saputo innovare, spesso con efficace vis polemica, i termini del dibattito nei campi della filosofia politica e della riflessione giuridica, influenzando al contempo ambiti disciplinari diversi ma interconnessi come le relazioni internazionali, la storia delle idee e la sociologia politica.
L'indecisionista. Carl Schmitt oltre l'eccezione
Mariano Croce, Andrea Salvatore
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2021
pagine: 173
Carl Schmitt è forse la figura intellettuale più controversa del Novecento, il cui spettro torna immancabilmente a palesarsi ogniqualvolta gli ordinamenti costituzionali vengano messi sotto pressione e pongano limiti alle libertà fondamentali da essi stessi sancite. Campi di prigionia, populismi d'ogni colore, decretazione d'urgenza, misure restrittive a fronte di un'emergenza pandemica e molti altri esempi recenti di provvedimenti che limitano i diritti di libertà: ad ogni minimo cedimento degli Stati democratici, si invoca Schmitt come nume tutelare o ispiratore dannato. Ma questo uso del pensiero schmittiano è davvero fedele alla teoria del giurista tedesco? L'indecisionista offre una risposta netta, ed è un no. Al di là delle letture sclerotizzate che schiacciano Schmitt sulla triade eccezione, decisione e opposizione amico-nemico, il libro mostra come egli abbia sostenuto il "decisionismo eccezionalista" per un periodo assai breve, circoscritto ai primi anni Venti, e come presto vi pose mano per emendarne le debolezze. La teoria istituzionalista schmittiana – conservatrice, certo, e con chiare punte di illiberalità – mostra ben più e meglio del decisionismo eccezionalista come il cuore della politica, per il giurista tedesco, non stia nella creazione di condizioni emergenziali, ma nella selezione dei modelli e delle pratiche su cui si impernia la normalità della vita di tutti i giorni.
L'anarchismo. Teoria, pratica, storia
Andrea Salvatore
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2020
pagine: 208
L’anarchismo è stato e continua a essere molte cose. Una dottrina, certo, sebbene piuttosto controvoglia. Ma anche, e anzi soprattutto, un ideale, una speranza, un insieme di pratiche (spesso creative e nonviolente). E, prima ancora, un precipitato di principi ed esperienze, di molto varia natura, che intendono delineare e inseguire la prospettiva di una esistenza libera dal dominio, anche a costo di evidenti contraddizioni, il più delle volte consapevolmente assunte. Ma l’anarchismo è, più ancora di tutto questo, un complesso di ragioni, tanto solide quanto meditate, per la salvaguardia di un’autonomia di giudizio, strenuissimamente difesa, che è forse il lascito più prezioso in tempi di compiaciuto e irenico conformismo.
La postcritica è solo un pretesto
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2023
pagine: 128
"Postcritica" è termine che di recente s'è fatto strada nel campo della critica letteraria, della filosofia e della sociologia. Nasce come reazione al progressivo infiacchimento dei grandi paradigmi teorici del Novecento, in particolare quelli che della teoria facevano una tecnica di smascheramento e denuncia delle condizioni di dominio e alienazione. Secondo la critica tradizionale, gli attori sociali non sono perlopiù in grado di avvedersi delle condizioni che garantiscono e nutrono gli squilibri di potere: hanno bisogno di teoria, ovvero di un sapere specialistico, che renda loro visibile quanto è invisibile, cioè i meccanismi occulti e taciti che stabilizzano distinzioni e differenziali. La postcritica mette in questione non tanto l'esistenza di questi meccanismi, quanto il ruolo che la teoria critica assegna a sé stessa. Per paradosso, un pensiero che pretenda di fungere da macchina del disincanto potrebbe finire col rafforzare le dinamiche che pretende di erodere. Nei suoi vari contributi, che attraversano diversi campi del sapere, questo libro vuole spiegare come e in che senso la teoria sia chiamata a cambiare il proprio statuto e la propria funzione. Capitolo dopo capitolo, il testo fa uso dei materiali più disparati: libri, note, poesie, opere d'arte e d'artigianato, atti di sovrano coraggio e di composta viltà. Pezzi di quell'apparato che chiamiamo "vita ordinaria" e che la postcritica esamina senza affidarsi ruoli salvifici, da composta osservatrice che non intende cambiare il mondo quanto viverlo.
Manuale di filosofia politica. Dai sofisti a Hannah Arendt
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2022
pagine: 577
Un manuale di filosofia politica che, partendo dalle origini per approdare al Novecento, offre una trattazione completa dello sviluppo delle idee, delle teorie e degli assetti istituzionali che hanno segnato la storia dell'Occidente e contribuito in modo decisivo a delineare il nostro presente. Una ricostruzione sistematica che, nella prospettiva pluralista fatta propria da studiose e studiosi di diverso orientamento, intende dar conto sia dell'imprescindibile apporto dei classici del pensiero politico sia delle linee di frattura che nel corso dei secoli hanno arricchito, corretto e non raramente contestato un canone rimasto troppo a lungo immutato. Il presente manuale, pensato anzitutto per le studentesse e gli studenti dei primi anni dei corsi di studio universitari, ha l'ambizione di ribadire la centralità dei classici e al contempo mostrare l'indifferibile urgenza di ricomprendere voci e istanze altre, irriducibili ai paradigmi maggioritari e per questo tradizionalmente tenute ai margini.
Costituzione e istituzione
Carl Schmitt
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2022
pagine: 173
Tra le pochissime opere non disponibili in italiano, ai due saggi per la prima volta tradotti in questo volume – Diritti di libertà e garanzie istituzionali della Costituzione del Reich (1931) e Diritti fondamentali e doveri fondamentali (1932) – Carl Schmitt riserva un posto di primissimo piano: uno snodo cruciale nell’elaborazione di una più solida e convincente teoria della Costituzione e della sua funzione di fondamento della vita sociale. È in questi due scritti, infatti, che Schmitt elabora una nozione troppo a lungo trascurata nella letteratura critica, quella di garanzia istituzionale. Facendo leva su tale concetto giuridico, nei primi anni Trenta Schmitt rigettò la famigerata teoria secondo cui la politica è innanzitutto decisione sullo stato di eccezione. Le garanzie istituzionali sono norme di rango costituzionale, impermeabili all’intervento politico, poste a protezione della vita interna di quelle istituzioni maggioritarie che innervano e supportano la vita della comunità politica, preservandone al meglio tradizione storica e stabilità sociale. Di qui la tesi secondo cui la Costituzione altro non è – né deve essere – che l’insieme delle articolazioni e degli assetti istituzionali distintivi di una determinata forma di vita. Sulla base di questa prospettiva, tutta incline alla conservazione, Schmitt sviluppa da par suo l’argomento, ancor oggi dibattutissimo, secondo cui il potere pubblico deve essere anzitutto funzionale alla protezione delle norme, dei principi e dei valori prodotti e praticati in quelle comunità interne allo Stato che a questo conferiscono identità e ordine. Presentazione di Matteo Bozzon.
Cos'è lo stato di eccezione
Mariano Croce, Andrea Salvatore
Libro: Copertina morbida
editore: Nottetempo
anno edizione: 2022
pagine: 228
Dagli attacchi terroristici dell'11 settembre al Covid-19, crisi di enorme portata hanno spinto i governi degli Stati liberal-democratici a impiegare misure d'emergenza che hanno comportato una forte restrizione dei diritti e delle libertà fondamentali. L'ipotesi avanzata da più parti è che si tratti di un processo degenerativo: l'ininterrotta serie di emergenze sta determinando uno stato di eccezione permanente, che rischia di trasformare le democrazie costituzionali in regimi illiberali con l'inconsapevole connivenza dei cittadini. Dietro tale ipotesi incombe l'ombra inquietante di Carl Schmitt, secondo cui l'essenza del potere politico risiede nell'uso spregiudicato delle misure emergenziali. Questo libro, unendo analisi storica e interpretazione filosofica, rigetta tale ipotesi e mostra come non sia di alcun aiuto per individuare risposte adeguate alle grandi sfide che minacciano oggi la tenuta democratica degli Stati liberali.
Guerra giusta? Morale e politica dei conflitti armati
Andrea Salvatore
Libro: Libro in brossura
editore: Manifestolibri
anno edizione: 2016
pagine: 288
Il testo è una presentazione sistematica e approfondita di uno dei temi più controversi con i quali si è confrontato il pensiero occidentale: la teoria della guerra giusta. Dopo aver illustrato i termini essenziali della discussione su questo tema, l'autore mette a confronto le teorie della guerra giusta con le più rilevanti alternative: il realismo politico, che considera la guerra come una normale estrinsecazione della potenza dello stato, e il pacifismo che ne nega in generale la legittimità. Ma soprattutto il volume riflette sul modo in cui, nella contemporaneità, lo stesso concetto di guerra ha mutato radicalmente le sue caratteristiche. I conflitti armati del nostro tempo, caratterizzati da fenomeni nuovi come il terrorismo diffuso, la privatizzazione delle milizie, l'uso massiccio delle tecnologie, possono ancora rientrare nel concetto tradizionale di guerra? Confrontandosi con questo complesso panorama, l'autore mostra come la riflessione sulla guerra debba oggi affrontare sfide inedite.
Filosofia politica. Le nuove frontiere
Mariano Croce, Andrea Salvatore
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2012
pagine: 183
Spesso nel corso della storia del pensiero occidentale la filosofia politica ha dovuto misurarsi con transizioni, più o meno epocali, che essa stessa ha contribuito a interpretare concettualmente e a governare sul piano pratico. Ogni mutamento sfida le costellazioni teoriche consolidate e reclama processi di ripensamento e rivisitazione, che fanno della filosofia un campo di esplorazione in continuo movimento. Il volume offre al lettore una sintetica mappatura delle diverse teorie che hanno contribuito in modo originale al comune processo di inquadramento e lettura delle complesse e ambigue dinamiche che connotano l'attualità. In particolare l'attenzione è rivolta al tema del passaggio dalla forma-Stato di tipo nazional-territoriale a nuovi modelli di regolazione e organizzazione tuttora in divenire: si tratta di trovare forme alternative di organizzazione statale che possano restituire funzionalità e capacità organizzativa a una rinnovata forma-Stato? oppure si rende necessario promuovere un modello di integrazione sopra lo Stato, in cui la collaborazione tra apparati statali possa sopperire alla loro crescente incapacità di regolazione e controllo? o non si dovrebbe piuttosto considerare chiusa la parentesi statale, per immaginare modalità inedite di organizzazione della società, la quale si dimostra sempre più capace di funzionare senza lo Stato?
Il pacifismo
Andrea Salvatore
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2010
pagine: 111
Cosa significa essere pacifisti? È sufficiente avere come obiettivo ultimo la pace? Quante e quali sono le principali forme di pacifismo e per quali aspetti si differenziano? Esiste un nesso causale tra pace, da un lato, e diritto, democrazia, libero mercato, giustizia sociale, dall'altro? Il pacifismo può dirsi una teoria politica? Ed è realmente così impotente di fronte alle forme estreme di violenza? Questi i principali interrogativi del testo, nel quale si cerca di configurare adeguatamente, tentando di mettere in luce limiti e potenzialità di ogni sua versione, un paradigma di pensiero e di azione spesso riduttivamente confinato al presunto utopismo di poco realistiche anime belle.
Giustizia in contesto. La filosofia politica di Michael Walzer
Andrea Salvatore
Libro: Libro in brossura
editore: Liguori
anno edizione: 2010
pagine: 270
Teoria dell'istituzione e della fondazione. (Saggio di vitalismo sociale)
Maurice Hauriou
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2019
pagine: 160
Come nasce una società? Qual è l’origine del legame sociale? Di cosa è fatto il comune di una comunità? È solo con la pubblicazione di La teoria dell’istituzione e della fondazione che, dopo un’indagine più che ventennale, Hauriou presenta una definitiva, e per larghi tratti rivoluzionaria, risposta a una serie di cruciali interrogativi sulla natura e la grammatica del sociale. Prendendo parte da protagonista a un dibattito che segna un punto di non ritorno per la totalità delle scienze sociali dei primi anni del Novecento, in questo scritto, che viene unanimemente riconosciuto come il testo fondativo dell’istituzionalismo giuridico, Hauriou delinea una compiuta teoria sul significato e il fine delle istituzioni, intese quali contesti interazionali necessari per il funzionamento di ogni società. L’approccio giuridico che ne risulta, significativamente presentato come una peculiare forma di vitalismo, appare una validissima alternativa alle più note teorie sull'origine e sulle logiche distintive del sociale avanzate da pensatori appartenenti ad ambiti assai diversi delle scienze sociali, da Durkheim a Tarde, da Bergson alla coeva giuspubblicistica tedesca.