Libri di Angelo Pagliaro
Paola negli anni del fascismo. Dagli scontri di piazza del 1° maggio 1920 al neofascismo clandestino (1943-45)
Angelo Pagliaro, Alessandro Pagliaro
Libro
editore: Erranti
anno edizione: 2023
pagine: 256
La Canaglia. Giornale antimilitarista degli anarchici italo-argentini aderenti al Fascio Rivoluzionario Italiano (1915-1917)
Angelo Pagliaro, Paolo Attanasio
Libro: Libro in brossura
editore: Erranti
anno edizione: 2020
pagine: 230
La Canaglia è un giornale antimilitarista, scritto in italiano e castigliano, la cui incessante attività, unita a quella del FRI, produce i suoi frutti perché dei 60.000 mila riservisti attesi dal capo del governo Antonio Salandra, da mandare al macello, ne rientreranno in Italia solo 20.000. All’interno dei vari numeri, memorabili alcune lettere che le mamme scrivono ai figli emigrati per esortarli a non rientrare in Patria. “Se io ubbidissi agl’impulsi dell’ulcerato mio cuore – scrive mamma Rosa – se ascoltassi la voce della natura, dell’ardente ansia di averti meco, ti direi: Vieni, vieni, vieni! Ma nell’affannoso dubbio dell’incertezza, o quasi nella certezza che un tale passo ti potrebbe costare la preziosa tua vita, ti dico, anzi come tua madre t’impongo, di non tornare”.
La banda dello zoppo. Storie di resistenza armata al fascismo
Angelo Pagliaro, Marco Capecchi, Fabrizio Poggi
Libro: Libro in brossura
editore: Erranti
anno edizione: 2018
pagine: 212
La generazione dei fratelli Scarselli, nata tra gli ultimi anni dell’Ottocento e i primi del Novecento, è appartenuta alla generazione corta: senza, però, alcun vantaggio. È la generazione che non si piegò al fascismo allo stato aurorale. I fratelli Scarselli e i loro compagni non furono rivoluzionari, piuttosto, furono uomini in rivolta. Privi di «previsione», avvertivano che la rivoluzione chiedeva prudenza, realismo, predisposizione alla razionalità e al compromesso, che la si fa per costruire un nuovo ordine e con esso probabilmente nuovi e imprevedibili soprusi. La loro, invece, fu una ribellione per non venir meno a uno sconfinato desiderio di giustizia. Furono «uomini contro», che non temerono di mettersi dalla parte del torto pur avendo ragione.
Chico il professore. Vita e morte di Francesco Barbieri, l'anarchico dei due mondi
Antonio Orlando, Angelo Pagliaro
Libro: Copertina rigida
editore: Zero in Condotta
anno edizione: 2013
pagine: 352
Libertari cetraresi in Argentina. Dall’Aggruppazione libertaria cetrarese a Umanità Nova (1923-1932)
Angelo Pagliaro, Paolo Attanasio
Libro: Libro in brossura
editore: Erranti
anno edizione: 2018
pagine: 253
L’impressione che si ricava scorrendo il testo è quella di un grande affresco al cui interno si svolgono i destini degli uomini e le parabole dei processi storici. Lo sfondo che, allo stesso tempo, li racchiude e li contestualizza, è la Grande Emigrazione, la vera protagonista di questa e di altre storie. È il grande esodo a fornire la spinta iniziale, a fungere da detonatore. È nei luoghi di arrivo, dove emigrano in cerca di lavoro e di una vita migliore, che i calabresi, per gran parte, si politicizzano, confluendo nelle organizzazioni libertarie al cui interno ricoprono ruoli spesso importanti. La storia dell’anarchismo calabrese si svolge in effetti quasi sempre fuori dalla regione: nel resto d’Italia e, soprattutto, all’estero. Gli anarchici calabresi scelgono in gran parte l’Argentina e la sua capitale come patria d’adozione.
La banda dello zoppo. Storie di resistenza armata al fascismo
Angelo Pagliaro, Marco Capecchi, Fabrizio Poggi
Libro: Copertina morbida
editore: Coessenza
anno edizione: 2016
pagine: 226
La generazione dei fratelli Scarselli, nata tra gli ultimi anni dell'Ottocento e i primi del Novecento, è appartenuta alla generazione corta: senza, però, alcun vantaggio. È la generazione che non si piegò al fascismo allo stato aurorale. I fratelli Scarselli e i loro compagni non furono rivoluzionari, piuttosto, furono uomini in rivolta. Privi di previsione avvertivano che la rivoluzione chiedeva prudenza, realismo, predisposizione alla razionalità e al compromesso, che la si fa per costruire un nuovo ordine e con esso probabilmente nuovi e imprevedibili soprusi. La loro, invece, fu una ribellione per non venir meno a uno sconfinato desiderio di giustizia. Furono uomini contro che non temerono di mettersi dalla parte del torto pur avendo ragione.