Libri di Carlo Saccone
Il verbo degli uccelli
Farid ad-din Attar
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2014
pagine: 239
Le notizie tramandateci su Farid ad-din Attar, uno dei più celebri poeti mistici persiani, sono scarse e incerte. Visse tra il 1100 e il 1200, in un'epoca in cui il Sufismo era assai praticato e i problemi della metafisica erano oggetto di attiva speculazione. Per un certo tempo esercitò probabilmente la professione di farmacista (Attar significa infatti "il venditore di droghe") e, per quanto si sappia ben poco della sua educazione, ebbe sicuramente una conoscenza profonda della musica, dell'astronomia, della medicina e delle teorie delle scuole dell'epoca. Tra le numerose opere che gli vengono attribuite, "Il verbo degli uccelli", di cui è accertata l'autenticità, è la più celebre.
Il maestro Sufi e la bella cristiana
Carlo Saccone
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2005
pagine: 315
L'immagine del fenomeno religioso e culturale che chiamiamo Islam che emerge da questo volume è lontana anni luce da quella stereotipata ed appiattita sull'estremismo e sulla violenza che prevale oggi nei mass media. Il poeta che qui viene rappresentato, tipico esempio della poesia persiana medievale, mostra disprezzo o fastidio per i religiosi ortodossi ed una certa noncuranza rispetto ai precetti enunciati da Maometto. Altro aspetto di rilievo di questo volume è quello dell'immagine che del mondo cristiano emerge dalle pagine dei poeti arabi, dove l'"infedele", la bella cristiana, si può metaforicamente leggere come una guida iniziatica alla verità. Carlo Saccone è ricercatore di Letteratura medievale persiana a Bologna e docente di Islamologia a Padova.
Viaggi e visioni di re, sufi e profeti
Carlo Saccone
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 1999
pagine: 308
Allah, il Dio del terzo Testamento. Letture coraniche
Carlo Saccone
Libro: Libro in brossura
editore: Medusa Edizioni
anno edizione: 2006
pagine: 220
Ma Allah è davvero quello stesso Dio che adorano i cristiani e di cui parlano gli ebrei? E Maometto ha predicato veramente una "religione della spada"? I musulmani sono irrimediabilmente incompatibili con il modo di vita occidentale? Bin Laden è soltanto l'avanguardia di quell'incipiente scontro di civiltà di cui parlano, ossessivamente, studiosi e giornalisti in questo inizio di XXI secolo? Questo libro parte da lontano, da come i musulmani si rappresentano il Divino, il mondo angelico e il mondo animale, da come si raffigurano le vie - la legge, la mistica, la speculazione teologica - che portano le creature all'incontro con il loro Signore. L'autore parte, anzitutto, da un testo sempre citato ma poco letto e studiato, il Corano, che è all'origine di tutta la civiltà musulmana nelle sue diverse tradizioni culturali: araba, persiana, turca, indostana, malese, swahili... Come non si possono comprendere Dante o Pasolini senza aver letto i Vangeli, così non è immaginabile nemmeno pensare di leggere e comprendere i documenti letterari, filosofici, teologici e artistici del mondo islamico senza conoscere le sue sacre scritture. Questo libro non vuole dare risposte immediate, ma offrire altri strumenti di conoscenza di un mondo che resta ancora sconosciuto nelle sue radici storiche e culturali all'Occidente di oggi.
Il re dei belli, il re del mondo. Teologia del potere e della bellezza nella poesia persiana medievale. Storia tematica della letteratura persiana classica. Volume Vol. 1
Carlo Saccone
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2014
pagine: 308
Questo saggio ci mostra, usando ben note categorie di Rudolf Otto, che l'amato cantato dai lirici persiani è sentito come un vivente testimone del Deus fascinans, mentre il sovrano cantato dagli autori epici è sempre un vicario in terra del Deus tremendus; ovvero, in termini propri della teologia islamica, potremmo anche dire che il sovrano testimonia l'aspetto di Maestà ('jalâl'), mentre l'amato venuto "da cielo in terra a miracol mostrare" è un vicario della Bellezza ('jamâl') divina. L'uno e l'altro, nella percezione dei poeti persiani del medioevo e del loro pubblico, additano sistematicamente a un Oltre, a un potere e a una bellezza che sono ben presenti in questo mondo, ma non sono di questo mondo. "La letteratura persiana apparirà, alla fine, un conturbante doppio di quella occidentale, un gemello diverso, che non solo possiamo tentare di comprendere, ma che ci fornisce anche uno specchio in cui guardarci e riconoscerci" (C. Donà).
Sguardi su dante da oriente. Volume Vol. 9
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2017
pagine: 396
"Circa trent’anni fa nel 1991 usciva la prima versione italiana de 'Il libro della Scala', tratta da una versione latina medievale di un perduto originale arabo. Si trattava di un testo sul 'mi‘rāj' o ascensione celeste di Maometto ben noto almeno dagli anni ’20, essendo stato discusso in un’opera pionieristica di 'Miguel Asín Palacios' dall’eloquente titolo 'La escatologia musulmana en la Divina Comedia' uscita nel 1919. Quarant’anni più tardi nel 1949 uscivano quasi contemporaneamente due notevoli studi di Enrico Cerulli e José Muñoz Sendino che ne riprendevano e ne discutevano - giungendo a opposte conclusioni - gli assunti fondamentali. Carlo Ossola nel 1994 avrebbe curato la prima traduzione italiana della ricerca dell’Asín Palacios ponendo termine all’incredibile ritardo del mondo accademico italiano nel prendere atto della 'svolta' che l’Asín aveva impresso a questo tipo di ricerche. A prescindere infatti dalla bontà delle sue assai controverse conclusioni, che divisero il mondo accademico italiano e europeo, l’opera dell’Asín Palacios segna davvero una svolta negli studi dantistici."
Via del dialogo
Ada Fonzi, Jean Abd-al-Wadoud Gouraud, Gabriel Haggai, Carlo Saccone
Libro: Libro in brossura
editore: EMP - Edizioni Messaggero Padova
anno edizione: 2017
pagine: 160
Un testo breve, utile e quanto mai attuale per riflettere sull’inesorabile necessità del dialogo. L’esperienza del dialogo interreligioso ha ormai cinquant’anni, ma possiamo ancora prendere coraggio e stavolta radunati attorno a un brano del Corano (V, 48), insieme al card. Ravasi, A. Fonzi (laica), J. Abd al-Wadoud Gouraud (musulmano), G. Haggaï (ebreo) e C. Saccone (cristiano), e cercare di intessere un confronto costante nel rispetto reciproco al fine di lodare, ciascuno con la propria identità, Dio e vivere come fratelli.
Stalin
Bey Essad
Libro: Libro in brossura
editore: Oaks Editrice
anno edizione: 2017
pagine: 425
La biografia di Stalin scritta da Essad Bey fu un besf-seller internazionale, in cima alle classifiche di vendita del "New York Times", ricco di informazioni sul dittatore sovietico e di notizie sui massacri da lui perpetrati, che Essad Bey per primo raccontò in Occidente, tra l'incredulità dei molti intellettuali e giornalisti europei e americani che simpatizzavano per l'URSS. Una biografia critica, ma appassionata, che non trascura vivide informazioni sulla storia aggrovigliata del Caucaso.
Così il Profeta scalò i cieli. Dalle rielaborazioni arabe e persiane del «mi‘rag» di Muhammad al «Libro della Scala» e la «Commedia» di Dante
Carlo Saccone
Libro: Libro in brossura
editore: Ist. per l'Oriente C.A. Nallino
anno edizione: 2022
pagine: 248
Volume sulla storia della trasmissione dei temi escatlogici dalle tradizioni orientali alla letteratura europea.
Adamo, il secondo Adamo, il nuovo Adamo
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 428
I primi vent'anni di questo XXI secolo hanno visto il panorama mondiale incupito da una serie di sciagure ed eventi catastrofici – dall'attentato alle Due Torri di New York nel 2001 alla recente pandemia planetaria, dalle guerre infami che hanno distrutto paesi di antica civilizzazione come Siria, Irak e Yemen alle minacce incombenti sulla salute della Terra, fino ai periodici disastri sistemici causati dalla grande Finanza Internazionale o dalle rivalità e guerre per procura delle Grandi Potenze. Si tratta di eventi che hanno gettato ombre sinistre sul futuro prossimo dell'umanità e inevitabilmente ci hanno riproposto la vecchia, e pur sempre nuova, domanda: dove sta andando l'Uomo? Forse non lo sapremo mai (in tempo), ma, se per capire dove sta andando l'Uomo del XXI secolo può essere utile chiedersi da dove sia partito, ecco che un volume che mette a tema la figura del primo uomo, Adamo, magari non ci darà risposte immediate, ma quantomeno può aiutare a trovare un orientamento, ovvero suggerire una qualche direzione in cui cercare le risposte. In questo senso gli interventi di biblisti e islamologi, di iranisti e indologi, di studiosi di mondo ebraico e di gnosi antica, di filosofia moderna e cinema di fantascienza, riuniti nel volume, ci offrono l'occasione di “fare il punto” sulla storia di Adamo e di meditare sul suo destino prossimo venturo.
Adam, l'uomo nel terzo Testamento. Dal primo uomo all'homo islamicus. Letture coraniche III
Carlo Saccone
Libro: Libro in brossura
editore: WriteUp
anno edizione: 2022
Nonostante il gran parlare che si fa oggi nel bene e nel male del mondo musulmano, è facile constatare come siano ancora troppi coloro a digiuno persino di nozioni elementari concernenti l’Islam, il suo Profeta e il suo libro sacro per eccellenza, il Corano. Questo antico testo brulica letteralmente di personaggi biblici. Adamo è un’altra figura biblica riciclata nel Corano in modalità piuttosto originali: peccatore sì, ma il suo peccato non ricade sull’intera umanità; anzi egli viene subito perdonato da Allah che ne fa il suo primo vicario in terra e il primo profeta dell’umanità. Attraverso i brevi saggi raccolti in questo volume si intende dare un contributo a una migliore conoscenza del verbo predicato dal Profeta della Mecca ormai quattordici secoli fa. Una eredità spirituale che, sin da poco dopo la scomparsa di Maometto, doveva suscitare la curiosità o l’ostilità di tanti dottori e santi della cristianità. Un interesse che verrà nuovamente ridestato dal nuovo clima creatosi nel secondo dopoguerra, a partire dai documenti finali del Concilio Vaticano II, che riconoscevano nei musulmani degli autentici “credenti” nell’unico Dio, portatori di “valori morali”.
Il verbo degli uccelli
Farid ad-din Attar
Libro: Libro in brossura
editore: Luni Editrice
anno edizione: 2025
pagine: 400
Il Verbo degli uccelli (Mantiq al-Tayr) è un poema allegorico persiano scritto a cavallo tra il XII e il XIII secolo da Farȋd al-dȋn ‘Attâr di Nishapur, uno degli astri non solo della poesia persiana medievale ma anche della ultramillenaria tradizione della mistica sufi. Nel viaggio degli uccelli che guidati dall’upupa, loro guida e maestro, partono alla ricerca del loro re Simurgh che sta oltre i confini del mondo, si distingue in controluce il viaggio del mistico sufi che sotto la guida di un maestro (shaykh) intraprende il cammino spirituale che lo porterà all’incontro con il re divino. Ma il viaggio degli uccelli non è una impresa semplice né alla portata di chiunque: dovranno attraversare Sette Valli perigliose (Ricerca, Amore, Conoscenza, Distacco, Unificazione, Stupore e Annientamento); dovranno perdere zampe, ali e piume per arrivare stremati alla corte del loro re Simurgh. E qui, dopo avere incontrato un arcigno araldo della Gloria e un affabile ciambellano della Grazia, scopriranno che il loro re è un grande specchio in cui i trenta uccelli superstiti vedono se stessi; una scoperta che nel poema è rivelata anche dal suo nome scomposto, Si-murgh, ossia il “Trenta-uccelli”. Il Verbo degli uccelli è una grande parabola della mistica ricerca, con un esito che ha sconcertato gli interpreti dell’opera, sia in Persia sia altrove e nondimeno, si tratta di un testo che non cessa a distanza di otto secoli, di provocare, stimolare, interrogare anche l’uomo di oggi, immerso nella sua battaglia quotidiana per l’autoaffermazione o distratto da mille tentazioni e ambizioni, spesso dimentico del suo posto nel creato e, a differenza dell’uomo medievale, ignaro ormai della dimensione del Soprannaturale.