Libri di Chiara Ariano
Alexandre Kojève. Desiderio, lotta, giustizia
Chiara Ariano
Libro
editore: Nova Millennium Romae
anno edizione: 2015
pagine: 143
Alexandre Kojève, pensatore originale e profondo – avulso dai modelli correnti nell’ambito dei circoli intellettuali francesi – è essenzialmente noto per i suoi studi hegeliani. La fenomenologia kojèveiana ha un suo carattere proprio: non si rifà alla fenomenologia di Husserl, poiché Kojève appare restio a soffermarsi sulla mera riduzione fenomenologica, ma si avvicina a quella hegeliana, distinguendosene per un tratto essenziale, ovvero la chiara distinzione dell’essenza dei fenomeni dalle loro manifestazioni storico-empiriche. Chiara Ariano si propone in questo testo di avvicinare i lettori ad un autore complesso e poliedrico, di non facile approccio, nella prospettiva della filosofia del diritto, alla quale Kojève ha dedicato la sua opera più rilevante. Il pensiero kojeveiano fonda sul riconoscimento la struttura relazionale dell’esistenza umana e muove dalla consapevolezza epistemologica del difficile processo di universalizzazione della coscienza e della sua oggettivazione, che costituisce in modo non negoziabile il rispetto pratico per la giustizia e l’alterità.
L'ordinamento penitenziario italiano. Storia ed evoluzione
Chiara Ariano
Libro
editore: Lateran University Press
anno edizione: 2018
pagine: 156
La storia legislativa del nostro ordinamento penitenziario affonda le sue radici in un principio di applicazione della pena che considerava le privazioni e le sofferenze fisiche quali mezzi necessari per ottenere il pentimento e la rieducazione del reo. Solo nel 1946 – nei lavori della Commissione dei 75 – cominciò ad emergere con chiarezza la necessità del richiamo al principio della dignità umana quale criterio ermeneutico per le tematiche inerenti la finalità, la struttura ed i limiti del diritto penitenziario. La primarietà della tutela della dignità della pena ha ispirato, poi, non solo l’art. 27 della Costituzione ma anche i successivi interventi legislativi che negli anni si sono susseguiti, nel tentativo di dare sempre più concretezza alla rieducazione del condannato ed al divieto di trattamenti inumani e degradanti.
Essere donna nella chiesa
Libro
editore: Lateran University Press
anno edizione: 2016
pagine: 408
Sin dall'inizio del suo ministero petrino Francesco ha invitato con forza la Chiesa a promuovere e valorizzare la donna nella comunità ecclesiale e più in generale nella società: "È necessario - dice papa Francesco - ampliare gli spazi di una presenza femminile più incisiva nella Chiesa. Il genio femminile è necessario nei luoghi in cui si prendono le decisioni importanti […] La sfida oggi è proprio questa: riflettere sul posto specifico della donna anche proprio lì dove si esercita l'autorità nei vari ambiti della Chiesa". "La Chiesa è donna" ha ribadito a più riprese il Santo Padre. Un monito che è stato accolto dalla Pontificia Università Lateranense con il progetto della pastorale universitaria "Donna, custode del Creato" rivolto a diciotto studentesse, religiose e laiche, che hanno completato la loro formazione in Sud America. Le studentesse, autrici del Volume, hanno svolto la loro ricerca affrontando e analizzando, con una solida e chiara base antropologica e teologica (in particolare quella del Concilio Vaticano II che ha valorizzato molto il profilo mariano, tanto «fondamentale e caratterizzante per la Chiesa quanto il profilo apostolico e petrino»), i molti volti e l'importanza della donna nella storia della Chiesa, in relazione alla sua vocazione del tutto peculiare a custodire i doni del creato.
Il tacito consenso. Riflessioni biogiuridiche sulla relazione medico-paziente
Chiara Ariano
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2013
pagine: 164
Lo sviluppo tecno-scientifico negli ultimi decenni ha prodotto rilevanti trasformazioni culturali e sociali, modificando qualitativamente molti aspetti dell'esistenza umana, ed in particolare il rapporto medico-paziente. Tale progresso, se da un lato ha suscitato grandi speranze di concreti miglioramenti per la vita ed il futuro dell'uomo, al contempo ha moltiplicato e talvolta esasperato le tensioni etiche, sollevando delicate questioni giuridiche e politiche. La tematica del consenso informato, architrave dell'odierna concezione della relazione clinica, emancipatasi tanto dal paternalismo quanto dall'astratto contrattualismo, costituisce un cruciale ambito d'indagine per approfondire il rapporto tra applicazioni tecniche, scienze umane e filosofia, da un lato, e centralità della persona dall'altro. L'idea di un tacito consenso all'attività responsabile e competente del professionista, sviluppata in queste pagine, appare in grado di risemantizzare adeguatamente la relazione terapeutica e favorirne un miglior inquadramento sul piano operativo e normativo.