Libri di Claudia Manenti
Progettare una cappella di preghiera
Libro: Libro in brossura
editore: Bologna University Press
anno edizione: 2025
pagine: 216
La pubblicazione tratta dei principi teorici che sono alla base della progettazione di una cappella di preghiera ed espone alcune delle più interessanti architetture europee di luoghi cristiani. Se con il Concilio Vaticano II l’attenzione di chi si occupa di architettura sacra si è concentrata prioritariamente sullo spazio liturgico e celebrativo privilegiando la dimensione comunitaria della preghiera cristiana, nel momento attuale si sta tornando a guardare con favore alla creazione di luoghi di preghiera personale che mettono l’accento sul rapporto intimo con Dio. L’architettura delle cappelle di preghiera e di meditazione sta riscontrando una sempre maggiore attenzione, soprattutto a partire dall’esperienza delle Vatican Chapels proposta dal Vaticano in occasione della Biennale di Venezia del 2018. Le riflessioni raccolte in questo volume sono state elaborate in occasione del laboratorio-concorso rivolto a giovani progettisti indetto nel 2023 per la costruzione di una nuova cappella di preghiera da edificarsi nel bosco del Santuario della Verna in occasione degli 800 anni dalle Stimmate di san Francesco. Una sezione del volume è dedicata agli esiti progettuali del concorso, che costituiscono un corpus di architetture il cui interesse prescinde l’occasione nel quale sono state elaborate, in quanto maturate in un contesto di approfondimento teorico sul tema della cappella di preghiera nel contemporaneo.
Arte sacra nelle chiese. Criteri di intesa tra committenza e artisti
Andrea Dall'Asta, Claudia Manenti
Libro: Libro in brossura
editore: Ancora
anno edizione: 2024
pagine: 120
Oggi – come nei secoli passati – le comunità cristiane desiderano vedere rappresentate nelle forme artistiche contemporanee le verità di fede che celebrano nella liturgia. Tuttavia, a partire dal Novecento quell’alleanza antica che avvicinava gli artisti alla committenza ecclesiale è venuta a mancare. Anzi, una grave frattura è venuta a crearsi. Sicuramente, da parte della Chiesa non c’è stato un serio investimento nel riflettere su come annunciare la bellezza dei misteri della fede, su come tenere conto dei linguaggi e dei simboli della contemporaneità. Nella maggior parte dei casi, alle straordinarie immagini della tradizione si sono infatti sostituiti dilettanteschi lavori di artigianato o immagini prodotte serialmente. Il libro racconta – anche attraverso un’esperienza concreta – come è possibile ricucire questo divorzio tra arte e fede. L’alleanza tra Chiesa e mondo dell'arte è ancora oggi possibile, anche se occorrono chiari criteri che permettano di collaborare nella fiducia e nella stima reciproche.
La «Campagna Nuove Chiese» del cardinale Lercaro
Claudia Manenti
Libro: Libro in brossura
editore: Minerva Edizioni (Bologna)
anno edizione: 2023
pagine: 184
Nel 1955 il cardinale Giacomo Lercaro, vescovo di Bologna dal 1952 al 1968, inaugura un programma di pianificazione della periferia destinato a dotare la città di 44 nuovi centri parrocchiali. Per dare la possibilità alle persone recentemente insediate di partecipare alla vita della comunità cristiana, Lercaro istituisce l'Ufficio Nuove Chiese, incaricato di organizzare l'acquisto e la costruzione dei nuovi centri parrocchiali e propone una visione della città che vede i nuovi complessi ecclesiali come eminenti centralità urbane anche in riferimento alle attrezzature civili. Ma a Bologna il Cardinale non si limita a organizzare un'efficiente attività edificatoria, e nella convinzione che il momento imponga una seria riflessione su quale architettura sia più adatta a interpretare lo spirito della Chiesa nella seconda metà del Novecento, egli opera perché la costruzione delle nuove chiese sia affiancata e indirizzata da una approfondita ricerca culturale sull'architettura liturgica nel contemporaneo. Sul motivo del Cardinale «ogni momento della storia narra nel linguaggio dei vivi la lode al Dio vivente» nasce, quindi, il Centro di Studio e di Informazione per l'Architettura Sacra e la rivista "Chiesa e quartiere" suo organo divulgativo. L'attività di quello che verrà poi definito il "laboratorio bolognese" diviene così un punto di riferimento europeo in quanto sede di una sperimentazione che tende a coniugare progettualità moderna e attenzione alla liturgia intesa come celebrazione attivamente partecipata. A questo risultato concorre sia l'autorevolezza del Cardinale che si pone come punto di riferimento nel dialogo tra Chiesa e artisti, sia la preparazione culturale del giovane architetto Giorgio Trebbi che, insieme a Glauco Gresleri e a molti altri, si impegna nell'impresa di far sì che nella periferia bolognese "le case degli uomini non restino senza la casa di Dio". Nella Bologna di Lercaro insieme all'edificazione delle chiese si sperimentano così delle modalità di costruzione delle nuove comunità che, ricordando i primordi dell'epoca cristiana, diventano un importante punto di riferimento in termini pastorali e liturgici per le proposte che il Cardinale avanzerà in sede di Concilio Vaticano II. Il ruolo che Giacomo Lercaro rivestirà come mediatore del Concilio e come presidente del Consilium ad exsequendam Constitutionem de Sacra Liturgia, organo deputato ad attuare le indicazioni liturgiche conciliari, impongono di riconoscere la vicenda della costruzione delle nuove chiese bolognesi come un momento di sperimentazione liturgica e di innovazione architettonica che varca i confini della diocesi per proporsi all'intera cristianità. Prefazione del cardinale Matteo Maria Zuppi.
Verso l'aldilà. Spazi e riti dei defunti
Libro: Libro in brossura
editore: Minerva Edizioni (Bologna)
anno edizione: 2021
pagine: 110
Negli ultimi decenni le pratiche tradizionali di accompagnamento dei defunti dal momento del decesso fino alla sepoltura sono profondamente mutate. Ospedalizzazione e distanza culturale dalla morte hanno tolto alla cura familiare e comunitaria la capacità di gestione del lutto. Molteplici riti si sono affiancati o sostituiti a quelli della tradizione cristiana, portati sia dalle popolazioni immigrate, sia da nuove sensibilità spirituali. Ma anche le pratiche comunitarie e personali di accompagnamento dei defunti nell'ambito del cristianesimo sono profondamente mutate, tanto da necessitare di una nuova riflessione sulle modalità di annuncio della Risurrezione di Cristo. I luoghi e le immagini che fino a pochi decenni fa accompagnavano il saluto della comunità ai defunti sono oggi soggetti a un veloce processo di cambiamento e in questo contesto risulta di interesse chiedersi con quali modalità di presenza e con quali spazi e simboli il cristianesimo possa e desideri annunciare il proprio "credo". I luoghi nei quali si celebrano i momenti del saluto della comunità al defunto narrano, infatti, nel linguaggio dell'immagine e della materia le realtà umane e trascendenti alle quali le persone e le comunità fanno riferimento. Nel testo "Verso l'aldilà. Spazi e riti dei defunti" il tema liturgico e rituale delle esequie nella Chiesa Cattolica, anche alla luce della pratica ormai diffusa della cremazione, viene preceduto da considerazioni in ordine gli aspetti antropologici e sociologici propri della ritualità nella storia dell'umanità. La terza parte del volume raccoglie, invece, i contributi legislativi e architettonici di analisi e di riflessione sugli spazi contemporanei nei quali avviene il saluto ai defunti da parte delle comunità e sulle possibilità di nuovi luoghi di custodia dei resti mortali.
Architettura delle chiese provvisorie
Claudia Manenti
Libro: Libro in brossura
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2016
pagine: 200
Luoghi di identità e spazi del sacro nella città europea contemporanea
Claudia Manenti
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 160
Quali sono le conformazioni dell'urbano che concorrono a creare un ambiente di vita capace di far maturare nei suoi abitanti un senso di appartenenza? Quali gli elementi architettonici che generano un'immagine identitaria? Quali i criteri progettuali per una città chiaramente leggibile che sappia dare un senso di sicurezza emotiva ai suoi abitanti e concorra a creare occasioni di vita comunitaria? A partire da questi interrogativi si sviluppa l'analisi di alcuni contesti urbani europei di recente edificazione, individuando i tre temi delle centralità urbane, dei luoghi di identità e degli spazi del sacro, come i cardini di un discorso sulla città contemporanea. Che gli abitati odierni risultino spesso anonimi, spaesanti e privi di momenti di rappresentatività collettiva è un dato di fatto, ma se si vuole guardare all'esistente in un'ottica di progettualità è necessario cogliere dalle esperienze urbane compiute nella seconda metà del XX secolo, oltre alle evidenti criticità, anche le tensioni vitali che implicitamente tali criticità rivelano. I contesti urbani ai quali si fa principalmente riferimento sono le periferie urbane cresciute "macchia d'olio" a partire da un centro storico, come è il caso di Bologna e, in particolare, del quartiere Savena, ma anche le città di nuova fondazione edificate ex-novo, come le villes nouvelles delle banlieues francesi.

