Libri di Claudia Santeroni
Conversation 5. Oscar Santillan
Claudia Santeroni, Stefano Raimondi
Libro
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2015
pagine: 24
"Quando compro un biglietto aereo ho sempre, subito dopo l'acquisto, un attimo di spaesamento all'idea di quante altre destinazioni avrei potuto scegliere. Mi capita lo stesso con gli artisti: quando decido con quale lavorare, non posso fare a meno di pensare che questo ha implicato una scelta, che a sua volta determina un'eliminazione, che non posso sapere se sarà temporanea o definitiva. Sempre di viaggi si tratta, attraverso i luoghi o attraverso le persone: gli artisti, persone che costruiscono mondi. Accadono poi quelle situazioni fortunate che ti permettono di comprendere che quello era il momento giusto, per conoscere qualcuno o andare da qualche parte. Mi è capitato questo con Oscar Santillan, artista con cui ho amato profondamente lavorare, e che mi ha lasciato un bellissimo ricordo del suo soggiorno - e questo, per fortuna, succede indipendentemente da quanto buono sarà il mio scritto, da quante altre volte ci rivedremo in futuro, dal successo che avremo, oppure no. È una delle parti migliori, sapere che quello che è accaduto è stato piacevole, indipendentemente dalla sua traccia o dal suo proseguo. Come un viaggio senza foto". (Claudia Santeroni)
Conversation 3. Ornaghi & Prestinari
Stefano Raimondi, Claudia Santeroni
Libro
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2014
pagine: 24
Conversation 2. Daniele Maffeis
Claudia Santeroni, Raimondo Raimondi, Daniele Maffeis
Libro
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2014
pagine: 24
Luisella Traversi Guerra. Racconto di due mostre
Mauro Ceruti, Laura Curino, Miriam Mirolla
Libro: Libro in brossura
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2024
pagine: 64
Con la sua pittura Luisella Traversi Guerra ci trascina nei suoi vortici a fare l’esperienza del fatto che ogni cosa che partecipa a un mondo complesso è sia causa che effetto. Ci trascina a fare l’esperienza di una danza fra infinite parti che attraverso le loro interazioni fanno emergere un mondo inedito e persino ancora impensabile. M. Ceruti Cammino tra le ultime opere di Luisella Traversi Guerra con stupore e ammirazione. Mi rendo conto che i colori, la maestria nel governarli, il piacere delle grandi campiture e l’equilibrio cromatico sono gli stessi che già avevo notato nella sua precedente stagione artistica. L. Curino Se dovessi raccontare i quadri di Luisella a un osservatore vergine, alieno, o al limite non vedente, direi che sono opere che scaturiscono da un irrefrenabile impulso espressionista e una gioia di vivere profondamente femminile, che assecondano un bisogno mimetico di raffigurazione del reale, rivelano l’analogia profonda tra macro e microcosmo, scompongono la materia fino a ridurla a particelle atomiche indivisibili e spingono la visione umana oltre le soglie del visibile. M. Mirolla
Annarosa Valsecchi. Partiture dell'ascolto
Claudia Santeroni, Elio Grazioli, Enrico De Pascale
Libro: Libro in brossura
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2024
pagine: 64
I segni di Annarosa Valsecchi attraversano il mio sguardo da più di 20 anni. Col passare del tempo, sono passata dalla fase in cui desideravo avere un segno come il suo, complesso, intenso ed elegante, ad un’altra fase in cui la pura osservazione ha sostituito il desiderio di emulazione, compensandolo. Eppure, oggi come allora, guardando queste carte è rimasta l’impressione che ci sia qualcosa che mi sfugga, una componente inafferrabile, paradossalmente invisibile, frusciante. Quando, sovrappensiero, disegniamo mentre siamo al telefono, esibiamo riflessi della capacità dissociativa della mente, ovvero esprimiamo l’inconscio mediante forme abbozzate, rappresentando – inconsapevolmente – lo scenario interiore. Mi piace pensare che l’artista abbia fatto di questa spontanea prassi di trasposizione la sua pratica. Le opere di Annarosa Valsecchi appaiono come espansioni su carta di codici interni, ingrandimenti di sensazioni decostruite, forse per questo inesorabilmente misteriose. (C. Santeroni)
Oscar Giaconia. Parasite soufflé
Reza Negarestani, Elio Grazioli, Andrea Zucchinali
Libro: Libro in brossura
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2023
pagine: 324
Nel corso degli anni abbiamo più volte parlato dei parallelismi tra l'artista e il criminale, e della sottile discrepanza sul come e dove si sceglie di surrogare e incubare le proprie pulsioni: entrambi necessitano di una vittima che stia immobile, se non fosse che OG compulsa soprattutto se stesso. Attenersi maniacalmente a determinate procedure, assolvere a rituali quotidiani, servirsi di specifici strumenti e materiali, possedere un modus operandi peculiare, il ritiro sociale e la coazione a ripetere sono solo alcune delle analogie possibili tra le due figure. Restano il corpo del reato, le tracce, gli inganni, i segni convenzionali, le impronte, le false piste, i sintomi, le incongruenze. Nell'immediato così come a posteriori, durante il vano e illusorio esercizio speculativo di risalire ai moventi e ai fattori stimolanti per tentare di risolvere l'enigma, l'investigatore deve osservare minuziosamente ogni cosa, anche se a prima vista priva d'interesse, avvalersi dei fatti che conosce, delle tracce che ritrova (visibili, incavate, latenti), degli indizi che raccoglie, delle inclinazioni dell'animo umano che indovina, muovendosi senza pregiudizio alcuno. Per un ricercatore è necessario conoscere a fondo le differenti categorie, conoscenza che si ottiene solo con lo studio dal vero della specie e dei luoghi dove opera, analizzandone i codici, i modi e vivendo in mezzo ad essi: l'abilità dell'autore di intendere il linguaggio determina l'efficacia degli studi, e questa abilità dipende a sua volta dall'istinto personale e dall'ampiezza di vedute che consente di contemplare un ventaglio di possibilità. Cosa è successo? Quando? Dove? Chi? Perché? Come? Il giorno 6 maggio 2023 in via degli Aurunci 44, 46, 48 a Roma, presso i locali della galleria MONITOR, è stata allestita l'operazione di OG, recidivo e abituale predatore pendolare. Non si conoscono le motivazioni che hanno indotto alla reiterazione. La messa in scena si presenta con 11 artefatti di differenti formati collocati in uno staging elaborato. Superata la porta d'accesso ci si ritrova in un ambiente il cui pavimento è completamente foderato di un materiale sintetico color carne. Tutte le pareti sono bianche eccettuata la nicchia ad arco del quadrante n. 1 che è stata dipinta di color rosa salmone. L'illuminazione nei quadranti n. 2 e n. 3 è diffusa e si avvale del sistema preesistente. Il quadrante n. 1 è provvisto di un'illuminazione dedicata che diverge da quella degli altri quadranti. È stato utilizzato un dispositivo cinematografico collocato a ridosso della parete posteriore il cui scopo è isolare i cadaveri apposti sulla parete anteriore, proiettando il fascio luminoso miratamente sulla superficie pittorica (IMAGO). La parete destra del quadrante n. 1 presenta una nicchia ad arco nel quale è stata collocata un'opera pittorica, anch'essa illuminata a spot. L'effetto complessivo dell'illuminazione del quadrante n. 1 è oscuro. Nel mezzo del quadrante n. 2 è presente una struttura di forma irregolare (epicentro). Sulla parete di destra e sulla parete anteriore è stata rispettivamente collocata un'immagine. Nel quadrante n. 3 sono state disposte 5 opere: una nella parete anteriore e 4 nella parete di sinistra… (C. Santeroni) Testi di: FELICE CIMATT, VINCENZO CUOMO, ELIO GRAZIOLI, REZA NEGARESTANI, ANDREA ZUCCHINALI. Volume trilingue: Italiano, Inglese, Francese.
L'ora d'aria del ritardatario
Nicolò Riggio
Libro: Libro in brossura
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2021
pagine: 276
"La prima cosa che suscita l'attenzione di chi comincia a leggere L'ora d'aria del ritardatario, opera prima e postuma di Nicolò Riggio narratore, è la scrittura: fantasiosa, lussureggiante di immagini; ritmica e lirica, punteggiata di eleganti endecasillabi; ricca di parole desuete o derivate dal dialetto siciliano; caratterizzata dal gusto dell'elencazione e dunque sovrabbondante di toponimi ma anche di nomi di pesci, di piante, di tutto un lessico specifico dell'artigianato e della pesca. Una scrittura che il lettore di buona memoria non tarderà a riconoscere come ispirata alle opzioni per una scrittura "alta", lirica e divagante, prediletta da alcuni tra i più raffinati scrittori siciliani del secondo Novecento: da Stefano D'Arrigo a Vincenzo Consolo a Gesualdo Bufalino. Alla loro lezione Nicolò Riggio si lega con la fedeltà del lettore consumato, talché non mancano nel romanzo diversi omaggi, sotto forma di soluzioni strutturali analoghe o di citazioni intertestuali esplicite o implicite: tali echi possono riguardare l'onomastica (il personaggio di Ciccina Cicciò rimanda alla Ciccina Circè di Horcynus Orca), le situazioni (per il suggestivo funerale del delfino il pensiero corre ancora al romanzo di D'Arrigo), il rapporto tra i grandi avvenimenti storici e la storia "minore" della povera gente che non lascia traccia del suo involontario soggiorno sulla terra (dove la pietas bufaliniana è più che un ricordo, anzi è una presenza costante) ma (e a tal proposito è più evidente il modello consoliano) anche la strutturazione complessa del testo: priva di linearità narrativa, piena di flash backs e flash forwards, non estranea all'espediente della narrazione in parallelo, inoltre arricchita da "appendici" e scritture riportate, in verso e in prosa". (Dalla prefazione di Giuseppe Traina)
Oscar Giaconia. Bhulk. U.P.D. Catalogo della mostra (Roma, 21 febbraio-26 giugno 2020). Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2020
pagine: 72
"Dal 2016 ogni mostra personale di Oscar Giaconia è associata ad un'edizione, appositamente ideata in relazione al progetto espositivo. La ricerca editoriale è una componente integrante del tentativo di tassonomizzazione dell'inclassificabile: quello dell'artista è un lavoro smisurato ed incontinente, il che porta a delle complicazioni di molteplice natura, non solo di fruizione, ma anche d'orientamento. I cataloghi, contenitori il cui contenuto è incontenibile, strumenti di lavoro affrancati al loro impiego, grazie anche ai contributi degli autori coinvolti divengono utensili ambigui. L'apparenza da manuale tecnico, libretto d'istruzioni o ricettario confondono circa la natura ibrida della materia cui alludono, alla stregua dell'immaginario dell'artista, sottratto a sua volta all'interpretazione simbolica e alla ritenzione del riconoscimento". (Claudia Santeroni)
Hoysteria. Oscar Giaconia. Ediz. italiana e inglese
Oscar Giaconia
Libro: Libro in brossura
editore: GAMeC Books
anno edizione: 2019
pagine: 184
Lo specchio attraversato. Francesco Pedrini. Giovanni De Lazzari, Oscar Giaconia
Claudia Santeroni
Libro
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2015
pagine: 24
Tre livelli. Tre artisti. Tre ricerche. Tre linguaggi. Un curatore. È una cosa strana sentirsi chiedere di curare un progetto per il quale è già stato individuato lo spazio espositivo e sono già stati selezionati gli artisti. Quello su cui ho continuato a rimuginare è stato l'elemento unificante, il 'tra', ciò che attraversa ciascuna di queste poetiche tanto diverse fra loro. Non saprei dire se non l'ho trovato o se non ho più sentito la necessità di doverlo individuare. Il tra ed il tre, il binomio che mi ha suggerito come articolare questo discorso. È stato lo spazio stesso a indicarmi la tripartizione, la suddivisione in parti. Questo luogo che mi fa pensare a un teatro, un possibile palcoscenico per una recita al di là dello specchio, dove 'al di là dello specchio' sta per il luogo in cui attraverso il nostro sguardo possiamo tradurre il visibile in desiderabile. Il puro spazio della rappresentazione, dove tutto diventa possibile. Non potendo essere esaustiva n ella presentazione delle ricerche dei tre artisti, ho preferito frammentare il discorso, scegliendo per ciascuno una sola opera. Pedrini con il video, De Lazzari con il disegno, Giaconia con la pittura".
Conversation 4. Bianca Baldi. Ediz. italiana e inglese
Stefano Raimondi, Claudia Santeroni
Libro
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2015
pagine: 24
L'ospite di Conversation, il progetto di The Blank curato da Claudia Santeroni, si muove nella città di Bergamo come una preposizione semplice: di a da in con su per tra fra Bianca Baldi. E queste preposizioni ci immettono non solo nel lavoro ma nel modo in cui è stata affrontata questa residenza, a latitudine zero, da Johannesburg, in rapporto con il luogo, gli studenti, gli artisti, con voglia di confrontarsi su tematiche che vanno dallo storico al coloniale per tornare con forza ai giorni nostri, tra l'essere presente e contemporaneamente in molti luoghi.
Oscar Giaconia. Meister 2007-2014
Elio Grazioli, Stefano Raimondi, Claudia Santeroni
Libro: Copertina morbida
editore: Lubrina Bramani Editore
anno edizione: 2015
pagine: 52
"[...] credo che Giaconia abbia ragione, che possieda la forza delle parole e delle figure al tempo stesso originali e convincenti al di là della condivisione. Dico 'forza' perché è al di là dell'argomentare razionale e tuttavia è coerente anche nel suo gioco di torsione. È una 'forza' come lo è un artista, non tanto nel rigore o nella compattezza del discorso, quanto nella corrispondenza che sentiamo tra l'artista e le sue immagini e le sue parole. 'Dietro', cioè, dicevamo, come effetto après-coup, sentiamo che c'è un artista e quell'artista, e che la persona che lo incarna - qui in senso forte, ne riparleremo, Giaconia dice: 'Non abbiamo un corpo, siamo un corpo' - vi corrisponde. In quello sguardo un po' compiaciuto ma anche un po' sperduto dell'autoritratto, di questa controfigura, e dietro quel groviglio e dentro e attraverso quelle immagini, c'è lui. Lui chi? Lui, come dietro un Van Gogh c'è Van Gogh, chiunque egli fosse, e non Gauguin, per esempio. E che lui è così, proprio così, e che riesce a trasmetterlo, è riuscito, sarà riuscito. A noi, noi osservatori, interessa questa corrispondenza, tanto che la immaginiamo quando non conosciamo l'artista." (Elio Grazioli)