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Libri di Daniela Idra

Infanzia rubata. La mia vita di bambino sottratto alla famiglia

Sergio Devecchi

Libro: Libro rilegato

editore: Casagrande

anno edizione: 2019

pagine: 224

Per decenni e fino a tempi recenti, la Svizzera ha sottoposto a «misure coercitive a scopo assistenziale» decine — forse centinaia — di migliaia di persone. Tra queste, bambini collocati in istituto o dati in adozione senza il consenso dei genitori, emarginati rinchiusi in strutture a regime carcerario senza regolare processo, donne sottoposte a sterilizzazioni coatte. Solo di recente la Svizzera — che ospita il Consiglio per i diritti umani dell'ONU — ha riconosciuto la gravità di questi atti che fino al 1981 hanno segnato la vita di tantissime persone, e ha avviato un serio processo di «riparazione» nei confronti delle vittime. La prima volta che Sergio Devecchi ha parlato di sé come di un ex bambino internato lo ha fatto durante il convegno organizzato in occasione del suo pensionamento, giunto dopo anni di lavoro come direttore di istituto. Già. Perché Sergio Devecchi, che è stato strappato alla madre quando aveva solo dieci giorni in quanto figlio illegittimo e che ha trascorso più di sedici anni in diversi istituti, ha dedicato poi gran parte della propria vita a educare bambini e giovani in difficoltà lavorando con passione per cambiare il sistema dei collocamenti. Oggi si impegna attivamente a sostegno delle vittime degli internamenti, perché quel processo finalmente avviato di rielaborazione della memoria collettiva non si arresti e, facendo piena luce sul passato, ci aiuti a non ripetere gli stessi errori.
20,00 19,00

Considerazioni del signor Zeta ovvero Briciole da lui lasciate cadere, e raccolte da chi lo stava ad ascoltare

Considerazioni del signor Zeta ovvero Briciole da lui lasciate cadere, e raccolte da chi lo stava ad ascoltare

Hans Magnus Enzensberger

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2015

pagine: 137

Zeta è un signore grassottello, vestito in modo antiquato (porta una bombetta marrone!), abituato a una vita di agi (di nuovo Epicuro?), che ogni pomeriggio prende posto sulla panchina di un parco e coinvolge i passanti in allegre discussioni. Sul suo conto il pubblico, e con esso anche i curatori che si sono presi la briga di annotare quanto andava dicendo, ha opinioni discordanti: alcuni lo considerano un saggio, altri uno sputasentenze, una "persona poco seria", un clown, un polemico filosofo. Molti scuotono la testa e tirano via, alcuni si fermano. Per quanto differenziati siano i giudizi, è comunque indubbio che si tratta di un oratore fuori dagli schemi, che può dire cose che altri preferiscono tenere per sé, mettere in discussione pregiudizi e verità acquisite. E così, pomeriggio dopo pomeriggio, questo insolito pensatore riflette sulla storia, sull'intelligenza umana, sulla scienza, ma anche sulla politica e gli uomini politici... Il tempo passa, inizia a fare freddo, arriva l'inverno e il signor Zeta si ritira, scompare dal microcosmo del parco. Di lui restano le briciole che ha lasciato cadere e che qualcuno ha raccolto.
15,00

Il lupo della steppa

Il lupo della steppa

Hermann Hesse

Libro: Libro in brossura

editore: Mondadori

anno edizione: 2016

pagine: XXVI-185

Il disagio di fronte alla volgarità e alla massificazione della società moderna, la ricerca di valori più elevati, la forza liberatrice degli impulsi primordiali, il rimettersi in gioco a partire da una nuova consapevolezza. Sono questi alcuni dei temi che si intrecciano nel "Lupo della steppa", uno dei romanzi più "radicali" e più affascinanti di Hesse, pubblicato nel 1927 in un'Europa in cui i regimi totalitari si andavano moltiplicando. Il protagonista, Harry Haller, vive in una condizione di impotente infelicità generata da un insanabile dissidio interiore tra l'"uomo" - tutto quello che ha in sé di spirituale, di sublimato, di culturale - e il "lupo" - tutto ciò che ha di istintivo, di selvatico e di caotico. Haller si è chiuso in un isolamento quasi totale rispetto al mondo meschino e privo di spirito in cui vive, arrivando a un passo dal suicidio. Verrà "rieducato" alla vita comune, quella di tutti, da una donna incolta ma esperta e intelligente, che lo aiuterà a trovare la via per meglio comprendere le "non regole" dell'assurdo gioco della vita. Introduzione di Daniela Idra.
12,50

L'arte dell'attesa

L'arte dell'attesa

Andrea Köhler

Libro: Libro in brossura

editore: ADD Editore

anno edizione: 2017

pagine: 126

Quanto è lungo il tempo delle nostre vite impiegato ad aspettare? Un amore, una telefonata, una nascita, ma anche l’esito di un esame, l’accettazione di un’offerta, un treno. Gran parte della nostra esistenza è una lunga attesa di qualcosa che è alle porte, ma che potrebbe anche non arrivare mai. Siamo in bilico tra certezza e dubbio, speranza e malinconia in attesa che... In questo libro Andrea Köhler si mette sulle tracce dell’aspettare, di quello spazio di tempo in cui ciò che deve compiersi è ancora un’idea e il nostro cuore è sospeso tra un qui e un altrove. Con l’aiuto dei grandi scrittori e filosofi del passato (da Barthes a Nabokov, da Kafka a Beckett) l’autrice ci conduce in un spazio che non sempre sappiamo vedere, ma in cui siamo perennemente immersi. La certezza è che il tempo di chi aspetta è un dono da coltivare con cura.
14,00

L'interpretazione dei sogni

L'interpretazione dei sogni

Sigmund Freud

Libro: Libro in brossura

editore: Mondadori

anno edizione: 2024

pagine: 684

«Opera personalissima, capace di mutare il mondo», secondo la definizione di Thomas Mann, L'interpretazione dei sogni vide la luce nel novembre 1899, ma con la data 1900 sul frontespizio: un modo per sottolinearne il forte valore simbolico e il senso di una svolta davvero epocale nella cultura europea. È con questo testo, infatti, che Freud afferma l'idea che la vita psichica abbia una dimensione ben più ampia di quella che può essere riportata volontariamente alla coscienza; e che il sogno sia la manifestazione privilegiata per indagare quella sfera che da allora chiamiamo inconscio. "L'interpretazione del sogno" diventa così strumento fondamentale di terapia, che Freud sperimentò sui suoi pazienti nevrotici ma anche su se stesso: "L'interpretazione dei sogni", infatti, ha una forte impronta autobiografica e appare ancora oggi al lettore come un'opera di straordinaria complessità e ricchezza, nella quale il rigore concettuale e argomentativo si fonde con il fascino, profondamente letterario, della narrazione di sé e della descrizione di quella Vienna fin de siècle che ha avuto un ruolo ineguagliabile nello sviluppo artistico del Novecento.
12,50

Tumulto

Tumulto

Hans Magnus Enzensberger

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2016

pagine: 233

Non si può certo dire che nel corso della sua esistenza Hans Magnus Enzensberger si sia tirato indietro, abbia evitato, spaziando da una forma letteraria all'altra, di dire la sua su una straordinaria varietà di temi: dalla letteratura alla politica, dalla storia alla sociologia. Senza dimenticare la matematica. Su un argomento era però stato molto prudente, per non dire latitante: sugli anni Sessanta e sul ruolo da lui avuto in quella fase così ricca di suggestioni e stimoli. Fortunamente però esistono le cantine. Nella sua, Enzensberger ha infatti ritrovato - del tutto casualmente, afferma - una serie di diari e appunti redatti a partire dal 1963 quando una inaspettata e un po' misteriosa lettera proveniente dall'Italia lo invitava a partecipare, con la crème dell'intellighenzia occidentale-orientale (fra cui Sartre e De Beauvoir, Ungaretti, Golding, Richter, Evtusenko), a un congresso di scrittori a Leningrado: in piena Guerra fredda, è vero, ma anche nella fase di apertura dell'Unione Sovietica, allora guidata da Nikita Chruscev che (come ci raccontano le note diaristiche) si rivelerà un padrone di casa pacioso e assai alla mano. A quel primo soggiorno, ne seguì un altro, molto più lungo, tre anni dopo. E questo segnò l'inizio del Tumulto. Dapprima privato, con l'accendersi della passione per Marija Aleksandrovna Makarova, detta Masa, che sarà la protagonista di "un travolgente romanzo russo"...
19,50

I miei flop preferiti e altre idee a disposizione delle generazioni future

I miei flop preferiti e altre idee a disposizione delle generazioni future

Hans Magnus Enzensberger

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2012

pagine: 233

Dopo la pubblicazione nel 1957 di "Verteidigung der Wólfe" ("Difesa dei lupi"), la sua prima raccolta di poesie, Hans Magnus Enzensberger divenne ben presto un punto di riferimento per numerosissimi lettori, dapprima in Germania e poi via via in molti altri paesi. Anche perché Enzensberger non si è mai sentito solo " poeta": come dimenticare le raccolte di saggi sui temi più disparati (politica, antropologia, sociologia, scienze), i libri per ragazzi, i romanzi, le traduzioni, le riviste ("Kursbuch" oltre che un successo commerciale, fu la rivista forse più importante del '68 tedesco ed europeo), l'attività di editore, le installazioni poetiche. Inevitabile che in oltre cinquant'anni di poliedrica attività qualcosa non sia andato per il verso giusto: riviste concepite e mai pubblicate, altre andate in edicola ma dalla vita assai breve (forse perché troppo innovative per il gusto dei lettori), promettenti iniziative editoriali abbandonate per l'intervento degli avvocati, opere liriche, drammi e commedie, sceneggiature cinematografiche, libri per ragazzi, fontane creatrici di poesia. Ai "tonfi" - ora non privi di una loro intima grandezza, ora più dimessi e silenziosi - e ai progetti mai usciti dal loro stato embrionale, Enzensberger dedica questa affettuosa e ironica retrospettiva: perché a differenza dei trionfi, gli insuccessi favoriscono in vari modi l'intelligenza, aiutandoci anche a capire come funziona il complesso universo dell'industria culturale.
19,50

Il signor Cravatta

Il signor Cravatta

Milena Michiko Flasar

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2014

pagine: 134

"Hikikomori": cosí in Giappone vengono chiamati i giovani che, spaventati dalla grande pressione che li attende nel mondo degli adulti, si chiudono completamente in se stessi, isolandosi nella loro stanza, senza quasi contatti anche all'interno della famiglia. Taguchi Hiro è appunto un "hikikomori" che lascia la sua tana dopo due anni di reclusione. E impacciato, incerto come un recluso si sente e si muove: non riesce quasi a parlare, appena qualcuno per strada lo sfiora si sente male; troppa fisicità e troppo rumore lo fanno soffrire. Trova finalmente pace sulla panchina di un parco dove nessuno lo nota, ma in compenso lui può tenere sotto controllo il mondo circostante. E vede, sulla panchina di fronte alla sua, un uomo in giacca e cravatta: un tipico "salaryman", un impiegato che, come Taguchi scoprirà, ha perso il lavoro. Ma non lo ha detto alla moglie e quindi continua a uscire di casa ogni mattina per farvi ritorno solo la sera. Il tempo in mezzo lo passa in quel parco. Il contatto fra i due non si stabilisce immediatamente: a raggiungere il ragazzo inizialmente è solo il fumo della sigaretta, poi il giovane e l'uomo maturo scambiano qualche parola, poi qualche frase e infine il rapporto si approfondisce, entrambi rivelano le proprie ferite, le proprie incertezze, i propri drammi. E via via le parole riescono a infrangere il muro della non-comunicazione e a sciogliere la paralisi.
14,50

La leggenda del santo bevitore

Joseph Roth

Libro: Libro in brossura

editore: In Transito

anno edizione: 2023

pagine: 152

14,00 13,30

Zavorre. Storia dell'Aktion T4: l'«eutanasia» nella Germania nazista 1939-1945

Zavorre. Storia dell'Aktion T4: l'«eutanasia» nella Germania nazista 1939-1945

Götz Aly

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2017

pagine: XXI-261

Tra il 1939 e il 1945, circa 200000 tedeschi furono vittime delle uccisioni per «eutanasia». I numerosi responsabili parlavano eufemisticamente di «sollievo», «interruzione della vita», «morte misericordiosa», «aiuto a morire» o, appunto, di «eutanasia». Costoro agivano in parziale segretezza, ma nel bel mezzo della società. Molti tedeschi erano favorevoli a una morte violenta per i «mangiatori inutili», tanto più durante la guerra: pochi condannarono con fermezza le uccisioni, i più tacevano per vergogna, non volevano conoscere troppi particolari. E andò avanti cosi anche dopo il 1945. Solo in casi eccezionali le famiglie si ricordavano delle zie, dei figli piccoli, dei fratelli o dei nonni assassinati. Soltanto oggi, dopo circa settant’anni, l'incantesimo svanisce. Lentamente riaffiorano quei dimenticati che furono costretti a morire perché percepiti come pazzi, molesti o imbarazzanti, perché anormali, pericolosi per la comunità, inabili al lavoro o costantemente bisognosi di cure, perché gravavano di un marchio d'infamia le loro famiglie. Ancora oggi, nelle manifestazioni, nei libri e sui monumenti il più delle volte i nomi di queste vittime non vengono citati. Eppure sono soprattutto i nomi dei morti, oggi, a dover essere ricordati. I disabili, i deboli di niente e gli storpi che furono abbandonati e costretti a morire non erano affatto non-persone anonime. Questo libro racconta la storia del loro assassinio deliberato, in quella che è nota come la famigerata Aktion T4.
30,00

Notti a Vals

Notti a Vals

Tim Krohn

Libro: Libro in brossura

editore: Casagrande

anno edizione: 2016

pagine: 80

I motivi che li spingono a Vals sono sempre diversi, ma tutti fanno la stessa esperienza: per ciascuno di loro il soggiorno nella celebre località termale segnerà una svolta significativa. Abbiamo una donna e il suo minuscolo feto, una bambina, due adolescenti innamorati, un giovane padre, un trentenne in carriera, una coppia in crisi, una bibliotecaria sola, un vecchio scrittore. Non si conoscono, si sfiorano soltanto, ma a ben guardare è come se tutti questi personaggi si ricomponessero in un'unica figura, in un unico destino, che è quello della vita umana. Nella notte invernale, nello stesso punto dell'universo incorniciato dal profilo frastagliato delle Alpi, tutti i protagonisti di questi racconti si ritrovano soli di fronte alla propria sorte, mentre sopra di loro brilla la volta celeste che con la sua misteriosa scrittura ci accompagna sin dai tempi più remoti.
14,50

Se fioriscono i melograni

Gerhard Meier

Libro: Libro in brossura

editore: Pagine d'Arte

anno edizione: 2018

pagine: 48

Questo testo, dalla prosa musicale e leggera, è un delicato congedo dell'autore dalla moglie scomparsa, Dorli. Una passeggiata fra i ricordi di una vita in comune, ripercorrendo i comuni interessi per la letteratura (da Handke a Proust), per l'arte (Klee), la filosofia (Nietzsche), la musica (Chopin) e soprattutto per la natura, con il suo universo di fiori e piante. Un sognante tentativo di riconciliare la vita e la morte.
10,00 9,50

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