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Libri di E. Ganni

Il disagio della civiltà

Sigmund Freud

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2010

pagine: 93

Libro tragico, nato in circostanze storiche e personali eccezionali, all'indomani di laceranti conflitti nel movimento psicoanalitico, all'ombra dell'ascesa al potere di Hitler e del drammatico disfacimento della Repubblica di Weimar, nel contesto di una crisi economica internazionale e di dinamiche collettive inquietanti, "Il disagio nella civiltà" è uno dei testi freudiani più complessi e controversi. In esso le istituzioni della cultura umana vengono passate al vaglio della decifrazione analitica, che ci mostra il precario equilibrio delle relazioni tra individuo e civiltà continuamente messo a rischio dal conflitto inconscio interno all'individuo, dal sentimento di colpa che tale conflitto produce e dall'aggressività distruttiva che lo accompagna. Freud fa cosi emergere il paradosso di una civiltà che, formatasi per assicurare agli uomini sicurezza e protezione, li ha invece messi in condizione di distruggersi; di una cultura che, lungi dallo strapparli alle feroci necessità della natura, ha consentito loro di infliggersi sofferenze enormi. Freud ci parla della morte iscritta al cuore della nostra psiche e del senso della vita, della lotta inevitabile e dei costi della rinuncia, della colpa e dell'addomesticamento delle pulsioni, della sublimazione e dei suoi limiti, della precarietà - infine - di qualunque cultura e identità.
15,00 14,25

Immagini di città

Walter Benjamin

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2007

pagine: 144

Parigi, Marsiglia, Weimar, Napoli, San Gimignano, Mosca. Negli anni venti Benjamin scrive per giornali e riviste una serie di articoli-reportage sulle città dove gli capita di soggiornare. Libro postumo, assemblato da Peter Szondi nel 1955, viene qui riproposto in un'edizione amplita di tre nuovi scritti. "Alla base delle descrizioni delle città straniere di Benjamin non troviamo motivi meno personali di quelli che ispirarono "Infanzia berlinese". Ma ciò non significa che egli non abbia saputo vedere quei luoghi nella loro realtà. Ché un paese straniero riesce a operare la magica trasformazione del visitatore in fanciullo solo se gli si mostra così pittoresco e così esotico come una volta era apparsa al bambino la propria città. Simile al fanciullo che sta con occhi attoniti nel labirinto inestricabile, Benjamin nei paesi stranieri si consegna con tutto il suo stupore e tutta la sua avidità alle impressioni che lo investono. A ciò deve il lettore quelle immagini che non potrebbero essere più ricche, più colorite, più precise. Il linguaggio metaforico aiuta Benjamin - analogamente alla struttura da lui preferita: l'articolazione in brevi periodi - a dipingere le immagini di città come miniature. Nella loro sintesi di lontananza e vicinanza, nella loro incantata realtà, esse assomigliano a quei globi di vetro in cui la neve cade su un paesaggio, che furono fra gli oggetti preferiti da Benjamin". (Dalla postfazione di Peter Szondi).
18,00 17,10

Poesie politiche

Bertolt Brecht

Libro: Copertina morbida

editore: Einaudi

anno edizione: 2015

pagine: 303

Bertolt Brecht non è stato solo uno dei più importanti uomini di teatro del Novecento, ma anche uno dei massimi poeti di lingua tedesca. Lo dimostrano le poesie politiche, che si misurano con la dura realtà prendendo posizioni nette. E lo fanno attraverso una lingua che non indulge mai a vuoti artifici retorici e che, invece, è asservita al fine pratico della conoscenza. In netto contrasto con le tendenze individualistiche dei suoi contemporanei, Brecht trasforma ogni verso in strumento di lotta e di persuasione, al servizio di una società libera e democratica. Una società in cui nessuno, neppure l'artista, può essere indifferente a ciò che appartiene a tutti: la politica. Introduzione di Alberto Asor Rosa.
12,50 11,88

Opere complete. Volume 8

Walter Benjamin

Libro: Copertina rigida

editore: Einaudi

anno edizione: 2014

pagine: 518

Con questo ottavo volume si conclude la pubblicazione delle "Opere complete" di Walter Benjamin, avviata da Einaudi nel 2000 con la riedizione dei "Passages" di Parigi. Al pari di quell'affascinante affresco della modernità, anche il presente volume è composto da materiale frammentario, ossia da testi, brani, appunti, aforismi, semplici schemi, che Walter Benjamin accumulò nell'arco di quasi un trentennio in funzione di quanto stava scrivendo, di quanto aveva in mente di scrivere ma poi non realizzò, o magari in vista dell'ampliamento o del rifacimento di quanto aveva già pubblicato. Un materiale quindi composito, che è stato suddiviso in due grandi gruppi, comprendenti da un lato i "Frammenti", quindi i testi relativamente autonomi non riferibili ad alcuna delle opere compiute, e dall'altro i "Paralipomena", ossia i brani che hanno invece un preciso nesso con scritti pubblicati (si pensi al grande saggio su Kafka del 1934) o comunque in via di avanzata definizione (ad esempio Infanzia berlinese). Una raccolta che proprio per la sua eterogeneità e incompletezza apre scorci interessanti sulla grande officina di un pensatore che continua a essere di straordinaria attualità.
90,00 85,50

Di bene in peggio. Istruzioni per un successo catastrofico

Paul Watzlawick

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2013

pagine: 88

Chi non ha sperimentato il bisogno di certezze e il desiderio di arrivare al fondo delle cose, di comprendere davvero, rinvenendo quelle che Paul Watzlawick definisce "ipersoluzioni"? La ricerca di soluzioni radicali e definitive, seppure nasce con le migliori intenzioni, è alla fine un modo di affrontare i problemi che ha inevitabilmente effetti controproducenti. Non per nulla la saggezza popolare dice che "le vie dell'inferno sono lastricate di buone intenzioni". Il libro intende mettere in guardia gli adolescenti come gli anziani, i sadici come i masochisti, da questa estrema ed erronea ricerca di totalità, e dall'intransigenza dell'alternativa radicale, del "tertium non datur".
8,00 7,60

Il faust di Goethe. Antologia critica

Il faust di Goethe. Antologia critica

Libro

editore: LED Edizioni Universitarie

anno edizione: 1993

pagine: 400

46,00

I dolori del giovane Werther

Johann Wolfgang Goethe

Libro: Copertina rigida

editore: Einaudi

anno edizione: 2021

pagine: 136

Consegnando nel 1774 all'editore Christian Friedrich Weygand di Lipsia il manoscritto del suo primo romanzo, il ventiquattrenne Johann Wolfgang Goethe si compiacque che quel suo «libretto» in forma epistolare gli fruttasse abbastanza da coprire i debiti contratti per via del precedente dramma Götz von Berlichingen. Ma "I dolori del giovane Werther" era destinato ad assicurare al suo autore ben altri riconoscimenti. «Il successo del libretto fu grande», scriveva un Goethe maturo nella sua autobiografia, «addirittura straordinario, soprattutto perché colse appieno lo spirito del tempo. Come infatti basta una breve miccia per far detonare un'enorme mina, così l'esplosione che si verificò fra il pubblico fu tanto potente perché i giovani avevano già scavato i cunicoli, e lo sgomento tanto intenso perché di ciascuno esplosero gli esasperati aneliti, le passioni insoddisfatte, i dolori immaginari». Aneliti, passioni e dolori scaturiscono da quelli del protagonista Werther, giovane d'animo sensibile e ardente, per la virtuosa Lotte dagli occhi neri, già promessa sposa di un altro uomo e dunque a lui preclusa. La frustrazione e la disperazione che ne conseguono inducono lo sfortunato amante dapprima a tentare la sublimazione del suo trasporto amoroso coltivando una fraterna amicizia con il legittimo pretendente e poi consorte di Lotte, Albert, e in seguito a spezzare il triangolo filadelfico da lui stesso architettato togliendosi la vita. Le sue gesta incendiarono la sensibilità di un'intera generazione, quella dello Sturm und Drang , che del Werther goethiano - «il primo dandy della letteratura europea, il tipo del soggetto narcisista che tutto vorrebbe afferrare e consumare, il cui vitalismo si ribalta in pulsione di morte» come si legge nella postfazione di Luigi Forte - fece il suo eroe, e della cultura ribelle che preferiva l'intensità del sentimento e l'immediatezza della natura all'aridità della ragione e delle convenzioni borghesi, il proprio manifesto. La «febbre wertheriana» che si scatenò prima in Germania e presto, al seguito delle molte traduzioni, in tutta Europa e perfino in Cina, contribuendo a fare de I dolori del giovane Werther il primo best seller internazionale, investì ogni aspetto della vita sociale e culturale, dalla moda nell'abbigliamento fino all'estenuata voluttà del suicidio, con il conseguente stigma di opera «altamente perniciosa» che tanto amareggiò il suo autore. Ma questo non impedì l'immediata e permanente consacrazione di J. W. Goethe che, nella sua critica della conformità sociale, nell'interpretazione penetrante del proprio tempo, nell'innovazione formale del romanzo epistolare a una sola voce, nella finezza psicologica dei ritratti, nella scelta ardita, scrive ancora Forte, di uno stile «ritmato e liricheggiante, con frasi smozzicate, iterazioni e libere costruzioni sintattiche che rispondono, più che a regole grammaticali, a un'intemperante individualità, che scioglie il lamento d'amore in suono e ritmo», mostrava i tratti inconfondibili del genio. «Ogni giovane desiderò amare così, ogni fanciulla di essere così amata. Un'intera generazione riconobbe in quello di Werther il proprio stato d'animo». «Qui mi importunano con le traduzioni del mio Werther, me le mostrano e chiedono quale sia la migliore e se la storia sia vera! È una sciagura che mi perseguiterebbe anche in India».
17,00 16,15

Opere complete. Volume Vol. 3

Opere complete. Volume Vol. 3

Walter Benjamin

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2010

pagine: XIV-534

Anche nel biennio 1928-1929, vissuto tra Parigi e Berlino, l'esistenza di Walter Benjamin è incentrata su un'assidua attività di critico, recensore e saggista: un'attività che dopo il fallimento della prospettiva accademica, nel 1925, risulta essere la sua unica fonte di sostentamento. In particolare sul settimanale "Die literarische Welt", fra le riviste di sinistra più autorevoli dell'epoca, e il quotidiano "Frankfurter Zeitung", dove era redattore Siegfried Kracauer (che all'inizio degli anni Venti gli aveva fatto incontrare Theodor W. Adorno), Benjamin affronta una strabiliante gamma di argomenti: ai sempre penetranti sguardi sulle città (Weimar, Marsiglia, Parigi, San Gimignano), si affiancano riflessioni su autori e movimenti del presente - M. Proust, A. Gide, J. Green, K. Kraus, S. George, il surrealismo, per citarne solo alcuni -, ma anche commenti sui romanzi d'appendice e sulla letteratura per bambini. Nel contributo redatto per la Grande Enciclopedia Sovietica, Benjamin torna anche a occuparsi di J. W. Goethe: l'articolo verrà tuttavia censurato e pubblicato in forma del tutto irriconoscibile; destino analogo avrà un'analisi sul ruolo degli ebrei nella cultura tedesca commissionata dalla Encyclopaedia ]udaica. In una situazione segnata dalla grande crisi economica e dalla crescente instabilità della ancora giovane Repubblica di Weimar, l'opera di Walter Benjamin di questi anni consolida la sua fama, e la sua ambizione, di massimo teorico e critico del proprio tempo.
90,00

Bibs

Bibs

Hans Magnus Enzensberger, Rotraut Susanne Berner

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2011

pagine: 30

A Bibs capita spesso di essere arrabbiato. A volte per colpa di suo fratello Pepe, con il quale purtroppo condivide la stanza, o della madre con i suoi continui rimbrotti e divieti, o dei prof. che gli fanno odiare tutta la scuola. Altre volte invece gli succede senza un particolare motivo, solo così. Per dimenticare i propri guai, in questi casi si rifugia nella cesta del bucato. È lì anche adesso, al buio: ed è talmente arrabbiato che vorrebbe far scomparire tutto il mondo. Che infatti scompare ! E adesso ? Adesso Bibs cerca di farlo tornare: perché senza luce, senza colori, senza aria, senza bicicletta, insomma senza niente, la vita non è davvero il massimo. Età di lettura: da 7 anni.
12,00

L'inferno in otto copie

Stefan Zweig

Libro

editore: Henry Beyle

anno edizione: 2018

20,00 19,00

Al gioco ci vuole fortuna

Walter Benjamin

Libro

editore: Henry Beyle

anno edizione: 2016

25,00 23,75

L'avvenire di un'illusione

Sigmund Freud

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2015

pagine: XCI-63

Scritto nel 1927, "L' avvenire di un'illusione" affronta esplicitamente la religione nelle sue dimensioni culturali e inconsce. Per Freud la religione sorge dai desideri più antichi e dalle inquietudini più pressanti dell'umanità, ed è quindi inevitabile che essa assuma le sembianze del sogno e dell'illusione. Tutte le dottrine religiose sono pertanto per Freud, sulla scia dei Lumi, illusioni indimostrabili, ma anche inconfutabili. Freud non si occupa però qui del loro eventuale contenuto di verità, a lui interessa averne riconosciuto la natura psicologica di illusioni. Le credenze religiose sono da considerarsi pertanto come l'inevitabile risultato della dipendenza e del timore infantile nei confronti dell'autorità parentale: il sentimento religioso ha fondamentalmente origine nel bisogno infantile di protezione e si proietta in un Dio trascendente che protegge le creature da ogni tipo di pericolo. Tuttavia Freud ritiene che sia possibile per l'umanità progredire, superando le paure e i conflitti delle origini: lo studio dell'uomo, la ricognizione dell'essenza umana in tutta la sua complessità, a cominciare dall'intreccio tra la mente e il cuore, offrirà l'antidoto indispensabile all'alienazione religiosa.
18,00 17,10

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