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Libri di E. Morandi

Germania e Italia. Sguardi incrociati sulla storiografia

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2019

pagine: 502

Le storiografie di Germania e Italia da tempo interagiscono e si influenzano a vicenda. Tuttavia, sono pochi gli studi che hanno affrontato il tema degli intrecci e delle differenze fra le due tradizioni in modo approfondito e in una prospettiva di lunga durata. In questo volume vengono analizzate tendenze storiografiche e prospettive di ricerca nella storia moderna e contemporanea attraverso uno sguardo incrociato. I singoli contributi spaziano dalla storia politica alla storia della comunicazione, dalla storia economica alla storia giuridica, dalla storia di genere alla storia religiosa. I saggi offrono un quadro d'insieme rappresentativo delle più recenti tendenze storiografiche internazionali e al tempo stesso un osservatorio transnazionale utile per riflettere sul tema della persistenza ovvero del superamento dei paradigmi nazionali.
39,00 37,05

L'esperienza di Dio. Filosofi e teologi a confronto

L'esperienza di Dio. Filosofi e teologi a confronto

Libro

editore: Il Poligrafo

anno edizione: 1996

pagine: 398

20,66

Ripensare lo spazio politico: quale aristocrazia?

Ripensare lo spazio politico: quale aristocrazia?

Libro

editore: Il Poligrafo

anno edizione: 1998

pagine: 520

25,82

La soluzione finale. Come si è giunti allo sterminio degli ebrei

Hans Mommsen

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2017

pagine: 251

Come giunse la Germania nazista alla "soluzione finale" della questione ebraica, a ciò che appare essere il maggior crimine nella storia dell'umanità? In questo volume uno tra i più accreditati studiosi del Terzo Reich mostra come l'antisemitismo, che prese forza tra la fine dell'Ottocento e la Grande Guerra, costituisse un tratto comune dei movimenti di estrema destra negli anni della Repubblica di Weimar, per poi tradursi in persecuzione sempre più violenta con il nazismo al potere. E tuttavia, nonostante le discriminazioni e le violenze, la distruzione del popolo ebraico, pur auspicata nella retorica millenaristica del Führer, non era veramente inscritta nell'agenda del nazismo. Fu la guerra all'Est a far precipitare la situazione: da un lato la conquista di territori, come la Polonia, con una cospicua popolazione ebraica, dall'altro il fallimento dell'attacco all'Urss, che mandò in fumo il progetto di deportare gli ebrei al di là degli Urali. In una micidiale miscela di arbitrio, efficienza tecnologica e burocratica, ottundimento morale, lo sterminio - secondo Mommsen - si nutrì di se stesso, come scivolando su un piano inclinato, e infine, con le deportazioni avviate in modo sistematico a partire dall'estate del 1942, si rivelò per quello che era: il programma di un genocidio.
13,00 12,35

Radici sociali. Scritture sul dono, la violenza e la trascendenza

Radici sociali. Scritture sul dono, la violenza e la trascendenza

Emilio Butturini, Giuseppe Fornari, Riccardo Prandini

Libro: Libro in brossura

editore: Aracne

anno edizione: 2006

pagine: 248

Tre concettualità e realtà che sono modi di inverare il legame sociale, "modi" storicamente e sociologicamente determinati, e proprio per questo "porte regali" per comprendere l'uomo, la sua libertà e la costruzione della sua società.
16,00

Fosse Ardeatine e Marzabotto. Storia e memoria di due stragi tedesche

Joachim Staron

Libro: Libro rilegato

editore: Il Mulino

anno edizione: 2007

pagine: XVIII-545

Alle Fosse Ardeatine di Roma, nel marzo 1944, trecento e più prigionieri vennero fucilati per rappresaglia dopo l'attentato gappista di via Rasella; a settembre dello stesso anno nel territorio di Marzabofto, sull'Appennino bolognese, i tedeschi sterminarono oltre settecento civili nel corso di un vasto e spietato rastrellamento. Queste due stragi sono assurte a simbolo della violenza e della crudeltà nazista, "luoghi della memoria" dell'Italia repubblicana. Su questi fatti, tanto in Italia quanto in Germania, si è gradualmente costruita l'immagine della guerra tedesca in Italia, si sono giocate partite politiche e storiografiche, si sono celebrati o non celebrati processi, si sono intrecciate polemiche. E quanto ricostruisce l'autore di questo volume, che ripercorre e inquadra non solo i fatti in sé, ma anche le loro lunghe conseguenze: i processi che hanno avuto luogo in Italia nel dopoguerra e, decennio dopo decennio, lo svolgersi del dibattito pubblico nei due paesi.
28,00 26,60

I conti con il fascismo. L'epurazione in Italia 1943-1948

Hans Woller

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2008

pagine: 603

Questo libro racconta in che modo fu condotta l'epurazione dei fascisti in Italia basandosi su una vasta documentazione inedita italiana e alleata. Ne risulta una dettagliata storia della transizione alla democrazia, un ritratto non oleografico della fondazione dello Stato e della società postfascista. Woller studia come ebbe luogo l'epurazione dei fascisti a partire dal 25 luglio, seguendo i diversi criteri adottati dal Regno del Sud, dal governo alleato, dalla resistenza durante la guerra, poi analizzando l'operato dell'Alto commissariato per l'epurazione e delle Corti d'assise straordinarie, nonché le giustizie sommarie del dopo-Liberazione, fino alla precoce chiusura del processo epurativo siglato dall'amnistia Togliatti. L'autore mostra come, contrariamente all'opinione comune, l'epurazione fu vasta, ma anche molto limitata nel tempo: i conti furono chiusi frettolosamente, e i fascisti riabilitati.
14,00 13,30

La repubblica di Weimar

Gunther Mai

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2011

pagine: 170

La Repubblica di Weimar (1919-1933) è una fase cruciale della storia tedesca e in generale un episodio paradigmatico di quella lunga stagione di crisi nella politica e nella società europea compresa fra le due guerre mondiali. La Repubblica, che liquidò il Reich e fu il primo regime democratico della storia tedesca, fu un periodo culturalmente vivace, politicamente turbolento, economicamente drammatico. Il volume ne ricapitola la storia richiamando l'attenzione in particolare sui conflitti legati al processo di modernizzazione: la Germania visse infatti in quegli anni la transizione da società ancora largamente agricola a società industriale. Le tensioni e le difficoltà, acutizzatesi con la crisi del '29, finirono per dar spazio al nazionalsocialismo che infine nel 1933 si impadronì del potere.
14,00 13,30

Il massacro di Cefalonia e la 1° divisione da montagna tedesca

Il massacro di Cefalonia e la 1° divisione da montagna tedesca

Hermann F. Meyer

Libro: Libro rilegato

editore: Gaspari

anno edizione: 2013

pagine: 492

29,00

Minima res. Riflessioni realiste su Niklas Luhmann

Minima res. Riflessioni realiste su Niklas Luhmann

Libro: Libro in brossura

editore: Aracne

anno edizione: 2013

pagine: 140

La teoria dei sistemi di Luhmann ha il pregio della chiarezza. È il pensiero di chi, senza ombre, si assume il compito e la responsabilità di un "certo modo" di fare sociologia, un modo che ne ha promosso la fine, come già fece Hegel trasformando la filosofia in gnosticismo. Secondo Luhmann la sociologia non è lo studio, la ricerca e la comprensione di una realtà che, composta da molteplici fattori, è generata dagli uomini, ma è la creazione di un modello a cui quella realtà, cioè la vita sociale, si pensa sia, o debba essere, conforme. In nome della scienza prima, e dell'astrazione poi, si vuole "incasellare" la società dentro il modello di sistema, per poi trasformare il sistema nella realtà sociale stessa. È questa la tradizione che eredita Luhmann e che Luhmann stesso porterà alle sue estreme conseguenze. È una sociologia che crea una "seconda realtà", una "seconda realtà" che finisce prima o poi per eclissare la vita sociale negli "schemi della mente".
13,00

La seconda guerra mondiale

Gerhard Schreiber

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2013

pagine: 160

Il libro segue l'evoluzione del secondo conflitto mondiale fra il 1939 e il 1945, senza trascurare di indicarne origini e conseguenze. Schreiber distingue le guerre «secondarie» di Hitler (dall'invasione della Polonia alla campagna di Francia) dalla guerra «principale» scatenata nel giugno 1941 con l'attacco all'Unione Sovietica, che segnò anche l'allargarsi del conflitto su scala mondiale; racconta poi come sui diversi fronti gli equilibri cominciarono a modificarsi a favore degli alleati prima della vittoria finale. Di particolare interesse le parti dedicate alla discussione dei temi di più viva attualità nel dibattito presente, come i bombardamenti, il genocidio, i crimini di guerra.
12,00 11,40

Sarajevo, 28 giugno 1914. Il tramonto della vecchia Europa

Sarajevo, 28 giugno 1914. Il tramonto della vecchia Europa

Volker R. Berghahn

Libro

editore: Il Mulino

anno edizione: 1999

pagine: 252

Sarajevo, 28 giugno 1914: l'arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono dell'impero austro-ungarico, viene assassinato. Quell'attentato scatenò la prima guerra mondiale. Ma la Grande Guerra, a sua volta, innescò una tragica "guerra civile europea", che si concluse nel 1945 o, secondo alcuni, addirittura nel 1990. Da Sarajevo partì insomma una ondata distruttiva che costò almeno 70-80 milioni di morti e segnò la fine dell'Europa come centro indiscusso della politica e dell'economia mondiale.
16,53

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