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Libri di Enrica Lisciani-Petrini

Da qualche parte nell'incompiuto

Da qualche parte nell'incompiuto

Vladimir Jankélévitch, Béatrice Berlowitz

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2012

pagine: XXVI-215

Mai come nelle interviste da cui nasce questo testo, Vladimir Jankélévitch ci conduce al cuore segreto del suo pensiero. Articolato, come un vero tessuto vivente, lungo un percorso che trascorre dalla filosofia morale alla riflessione politica, dall'analisi letteraria all'esperienza musicale, esso trova il proprio epicentro in un'interrogazione intensa e radicale della pratica quotidiana. Che significato conferire allo scorrere, apparentemente insensato, dei giorni? Come rispondere delle proprie azioni in un mondo caratterizzato dalla sconnessione dei valori e dall'assenza di fondamenti? E che rapporto instituire con quelle degli altri, quando esse, come nella stagione nazista - vissuta in prima persona dall'autore - assumono il volto insostenibile della menzogna e della violenza? La risposta di Jankélévitch si situa nel difficile punto d'incrocio fra irreversibilità indelebile del passato e contingenza indeterminata dell'avvenire. Come in uno spartito musicale, solo la capacità di seguire il ritmo dell'esistenza nel suo battito alternante consente di stringere in uno stesso nodo rigore e duttilità, responsabilità e intelligenza, profondità e leggerezza.
22,00

Pensare la morte?

Vladimir Jankélévitch

Libro

editore: Raffaello Cortina Editore

anno edizione: 2000

pagine: 92

E' possibile parlare con leggerezza e humour intorono al più grave e serio degli argomenti: la morte? E' quanto spesso ha tentato di fare Vladimir Jankélévitch nelle sue opere. Invece di proporre una nuova teoria "sulla morte", l'autore invita piuttosto a guardare alla vita dal difficile margine che separa l'esistenza dal nulla. Ne deriva un punto di vista sul mondo e sulle cose che, alleggerito da qualsiasi dogmatismo, affronta ogni questione con il sorridente beneficio dell'ironia.
9,00 8,55

Debussy e il mistero

Vladimir Jankélévitch

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2022

pagine: 160

L’inquietante fascino del reale, ossia il mistero inesplicabile e gratuito che avvolge tutto quanto appare e ci circonda, costituisce il cuore pulsante della ricerca filosofica di Vladimir Jankélévitch. Da questa tensione nasce Debussy e il mistero. Il filosofo, infatti, non solo coglie nel musicista francese un’acuta capacità di percepire l’alone di irrazionale che circonda l’esistenza delle cose fisiche e delle persone, ma, soprattutto, mette in evidenza come attraverso e nella invenzione artistica di questo compositore, nel suo particolarissimo linguaggio musicale, trovi espressione quel vibrante tessuto del reale, che non è fatto di sostanze solide e imperiture, di spessori profondamente scolpiti o di abbaglianti rilievi, bensì di esseri fugaci ed eventi instabili, di una vita proteiforme ed evanescente. Perciò, egli scrive, «gli oggetti privilegiati del mistero sono in lui [Debussy] le cose più leggere e incantevoli: profumi nell’aria della sera, colorazioni fugaci, miraggi più volatili e inconsistenti del velo di Iride». (Enrica Lisciani Petrini)
20,00 19,00

La passione del mondo. Saggio su Merleau-Ponty
20,00

Luoghi del pensare. Contributi in onore di Vincenzo Vitiello

Libro

editore: Mimesis

anno edizione: 2005

pagine: 160

15,00 14,25

La morte

Vladimir Jankélévitch

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2009

pagine: XXXVI-474

Cos'è la morte - la morte di tutti e di ciascuno, la morte di sempre e quella marcata dai segni inquietanti del nostro tempo? Come penetrare in un evento tanto decisivo da incidere in profondo la nostra esistenza eppure tanto opaco da mettere in scacco ogni sapere volto a rappresentarlo? Sono queste le domande, brucianti ed estreme, che alla fine degli anni Cinquanta, a pochi anni dalla più grande apocalisse dell'epoca moderna, si poneva Vladimir Jankélévitch in un libro che giustamente Lévinas ebbe a definire "sconvolgente". Sconvolgente per la radicalità con cui egli decostruisce tutti i dispositivi immunitari elaborati dal sapere occidentale nei confronti dell'Irriducibile; ma anche per l'acutezza di uno sguardo, affilato e obliquo, che taglia in maniera trasversale le grandi interrogazioni sulla morte, all'epoca affrontate da Heidegger e da Freud, da Blanchot e da Foucault, ma già prima da scrittori come Tolstoj e Rilke. All'interno di un grande scenario teorico, che spazia dall'antichità ai nostri giorni, la riflessione jankélévitchiana rivela una sorprendente attualità.
30,00 28,50

In dialogo con Vladimir Jankélévitch

In dialogo con Vladimir Jankélévitch

Libro

editore: Mimesis

anno edizione: 2009

pagine: 380

30,00

Charis. Saggio su Jankélévitch

Enrica Lisciani Petrini

Libro

editore: Mimesis

anno edizione: 2012

pagine: 182

Filosofo "inimitabile", secondo le parole di Levinas, Jankélévitch si staglia sul quadrante del Novecento come un pensatore volutamente inattuale - perché diversamente orientato rispetto ai vettori caratteristici di esso. Proprio in ciò risiede la sua attualità, racchiusa nella cifra di una riflessione intensa e originale. Alla individuazione delle nascoste e non consumate potenzialità di tale riflessione è rivolto questo saggio. In un momento in cui diverse strategie teoriche paiono esaurirsi e viceversa il pensiero torna ad interrogarsi su quel flusso mobile che è la vita stessa, Jankélévitch, da sempre infaticabile esploratore dell-inquieto fascino del reale, della misteriosa "grazia" (charis) da cui prendono forma le cose - e proprio perciò attento alla responsabilità dell'agire pratico -, si rivela un interlocutore col quale oggi, forse più che mai, è importante confrontarsi.
16,00 15,20

Charis. Essai sur Jankélévitch

Charis. Essai sur Jankélévitch

Enrica Lisciani Petrini

Libro

editore: Mimesis

anno edizione: 2013

pagine: 186

Filosofo "inimitabile", secondo le parole di Levinas, Jankélévitch si staglia sul quadrante del Novecento come un pensatore volutamente inattuale - perché diversamente orientato rispetto ai vettori caratteristici di esso. Proprio in ciò risiede la sua attualità, racchiusa nella cifra di una riflessione intensa e originale. Alla individuazione delle nascoste e non consumate potenzialità di tale riflessione è rivolto questo saggio. In un momento in cui diverse strategie teoriche paiono esaurirsi e viceversa il pensiero torna ad interrogarsi su quel flusso mobile che è la vita stessa, Jankélévitch, da sempre infaticabile esploratore dell-inquieto fascino del reale, della misteriosa "grazia" (charis) da cui prendono forma le cose - e proprio perciò attento alla responsabilità dell'agire pratico -, si rivela un interlocutore col quale oggi, forse più che mai, è importante confrontarsi.
16,00

Il pensiero. Rivista di filosofia. Volume Vol. 47

Libro: Libro in brossura

editore: Inschibboleth

anno edizione: 2022

pagine: 266

"Il Pensiero" – fondato nel 1956 da Giovanni Emanuele Barié, e diretto dall'anno successivo da Leo Lugarini – ha partecipato intensamente al processo di rinnovamento della cultura filosofica della seconda metà del secolo scorso. Tra i collaboratori di quegli anni figurano Martin Heidegger, Paul Ricoeur, Eric Weil, Enzo Paci. A partire dal 1995, col passaggio della Rivista alle Edizioni Scientifiche Italiane di Napoli, l'originario programma, strettamente filosofico, de "Il Pensiero" si è esteso – anche per impulso di Vincenzo Vitiello, che nel 2005 ne assumerà la direzione – ad altre forme e ambiti del 'sapere': dalla teologia alla poesia, alle arti 'visive' e alla musica, accogliendo tra i suoi collaboratori Mario Luzi, Félix Duque, Jean-François Kervégan, Heribert Boeder, Massimo Cacciari, Bruno Forte, Eugenio Trías. Nel 2013, col passaggio alle Edizioni InSchibboleth di Roma "Il Pensiero" ha avviato una nuova stagione: Massimo Adinolfi è stato chiamato a dividere con Vincenzo Vitiello la responsabilità della Direzione; si sono formati il Comitato Scientifico Internazionale con nomi di grande prestigio: Jean-François Kervégan, Massimo Cacciari, Félix Duque, Carlo Sini, Thomas Rentsch, Hans Vorländer; si sono ampliate la Direzione Scientifica e la Redazione.
30,00 28,50

Debussy e il mistero

Debussy e il mistero

Vladimir Jankélévitch

Libro: Libro in brossura

editore: SE

anno edizione: 2016

pagine: 149

“L'inquietante fascino del reale, ossia il mistero inesplicabile e gratuito che avvolge tutto quanto appare e ci circonda, costituisce il cuore pulsante della ricerca filosofica di Vladimir Jankélévitch. Da questa tensione nasce Debussy e il mistero. Il filosofo, infatti, non solo coglie nel musicista francese un'acuta capacità di percepire l'alone di irrazionale che circonda l'esistenza delle cose fisiche e delle persone, ma, soprattutto, mette in evidenza come attraverso e nella invenzione artistica di questo compositore, nel suo particolarissimo linguaggio musicale, trovi espressione quel vibrante tessuto del reale, che non è fatto di sostanze solide e imperiture, di spessori profondamente scolpiti o di abbaglianti rilievi, bensì di esseri fugaci ed eventi instabili, di una vita proteiforme ed evanescente. Perciò, egli scrive, 'gli oggetti privilegiati del mistero sono in lui [Debussy] le cose più leggere e incantevoli: profumi nell'aria della sera, colorazioni fugaci, miraggi più volatili e inconsistenti del velo di Iride'.» (Enrica Lisciarli Petrini)
20,00

La musica e l'ineffabile

La musica e l'ineffabile

Vladimir Jankélévitch

Libro

editore: Bompiani

anno edizione: 2001

pagine: 150

Il lettore di "La musica e l'ineffabile" è invitato a un'avventura di pensiero: Jankélévitch attraversa alcuni itinerari musicali - non casualmente di area russo-francese tra fine Ottocento e inizi Novecento - e vi rintraccia movenze e suggestioni dell'aspetto ineffabile del reale. Ma, nel condurre questa operazione, il libro compie anche sottili decostruzioni che demistificano ogni partito preso, ogni metodologia o idea convenzionale sulla musica. Così il pensiero stesso può aprirsi a una nuova esperienza, a una nuova sensibilità etica ed estetica. Jankélévitch non vuole farsi sfuggire quello che per lui è il compito primo dell'uomo contemporaneo: tenere a distanza tutte le illusioni.
15,00

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