Libri di Enzo Di Nuoscio
Democrazia avvelenata
Dario Antiseri, Enzo Di Nuoscio, Flavio Felice
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2018
pagine: 189
Le democrazie contemporanee non godono di buona salute. Già minacciate dal progressivo indebolimento della politica prodotto dalla spietata competizione globale, oggi devono fare i conti con un nuovo spettro: diventare la "democrazie del pubblico". Nella società dei nuovi media i cittadini rischiano di trasformarsi in un "pubblico" sempre più passivo, acritico, influenzabile, con scarse possibilità controllare le informazioni, senza occasioni di confronto critico, piuttosto istintivo nei giudizi e quindi con basse difese immunitarie per difendersi dalle tante forme di manipolazione e da populisti e imbonitori sempre in agguato, soprattutto nei momenti di crisi. Contro tale preoccupante degenerazione, questo volume propone una difesa filosofica, storica, sociologica ed economica della democrazia, intesa come "società aperta", fondata sulla discussione critica, che trova le sue origini nella filosofia greca e nella tradizione cristiana. Per far fronte alle sfide del terzo millennio, è questa la tesi degli autori, la democrazia ha bisogno di una articolazione poliarchica, di istituzione inclusive, di uno Stato in grado di regolare i processi economici e di garantire le libertà dai nuovi nemici e i diritti sociali dalle nuove disuguaglianze. Per le sorti della democrazia diventa inoltre decisivo che il cittadino democratico, soprattutto attraverso gli studi umanistici, acquisisca quella capacità critica e quella autonomia di giudizio che rappresentano gli anticorpi necessari affinché il "demos" non sia declassato a "pubblico" e la "democrazia dei cittadini" possa trovare nuovo slancio nel mondo globalizzato.
I geni invisibili della democrazia. La cultura umanistica come presidio di libertà
Enzo Di Nuoscio
Libro
editore: Mondadori Università
anno edizione: 2022
pagine: XVI-160
Capacità critica, autonomia di giudizio, difesa della persona umana e consapevolezza della fallibilità della conoscenza, della relatività dei valori e dell’inviolabilità della coscienza. Sono questi i «geni invisibili» della democrazia, in mancanza dei quali si materializzano i «demoni visibili» dei suoi nemici. Senza una sufficiente scorta di tali risorse culturali sarebbe impossibile quella «rivoluzione democratica» che sostituisce allo scontro tra le persone il confronto tra le idee, all’uso della forza il ricorso al dialogo, trasformando le istituzioni nel luogo in cui facciamo morire le idee al nostro posto. La cultura umanistica è la sentinella della nostra libertà perché difende e arricchisce questi «geni invisibili», formando menti critiche vaccinate contro il fanatismo, la violenza e contro le più subdole minacce alla «società aperta». Investire sulla formazione umanistica significa dunque proteggere la democrazia da vecchi e nuovi nemici.
Europa. Il futuro di una tradizione
Libro
editore: Libreria Editrice Vaticana
anno edizione: 2019
pagine: 246
Il volume raccoglie i contributi apparsi sull’inserto de L’Osservatore Romano dedicato all’Europa in vista delle elezioni di maggio 2019. È stato realizzato con la collaborazione di Dario Antiseri, professore ordinario emerito di Metodologia delle scienze sociali (Luiss), Enzo Di Nuoscio, professore ordinario di Filosofia della scienza (Università del Molise), Flavio Felice, professore ordinario di Storia delle dottrine politiche (Università del Molise) e Dario Velo, professore ordinario di economia (Università di Pavia). L’Introduzione di Fausta Speranza, curatrice dell’intera serie dello “Speciale Europa” apparsa ogni domenica sul quotidiano, regala un focus sull’obiettivo della rubrica “Europa Ieri Oggi Domani”: «Spalancare il cielo sull’Europa, ritrovare i tesori del passato, affacciarsi da protagonisti sul futuro» (pag. 7) riproponendo alcuni dei principali contributi intellettuali e statisti presenti alla base del progetto comunitario europeo. La postfazione è a firma di Andrea Monda, direttore de L’Osservatore Romano e approfondisce il significato delle riflessioni presenti da cui «emerge con evidenza la radice cristiana dei valori principali – pace e solidarietà – che hanno sostenuto l’impegno di tenere in unità i popoli europei rispettandone le diversità» (pag. 142). Completa il volume una appendice contenente i discorsi dei pontefici Pio XII, Paolo VI, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco indirizzati ai membri del Parlamento Europeo.
Elogio della mente critica
Enzo Di Nuoscio
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2016
pagine: 69
La “mente critica” è quella mente che preferisce la verità al successo, la conoscenza della realtà all’ideologia, che considera la discussione critica il più potente strumento per risolvere problemi, per rendere compatibile il maggior numero possibile di visioni del mondo, per orientarsi al meglio nel grande flusso di informazioni da cui siamo ogni giorno inondati. Vede nella libertà la più grande risorsa per esplorare l’ignoto, per accrescere le conoscenze, per generare ricchezza e garantire solidarietà, e soprattutto per rendere autentica la più personale delle avventure, quale è la ricerca del senso della vita. Seguendo un percorso filosofico, storico e politico, e in costante riferimento ai grandi classici della letteratura, questo brillante pamphlet è una appassionata difesa della libertà e della democrazia. L’autore traccia il profilo della “mente critica”, considerata come la principale risorsa dell’homo democraticus, delineando quell’atteggiamento mentale che può fare di ogni individuo una solida “casamatta” della democrazia, ricca di anticorpi contro il dogmatismo e il fondamentalismo.
Ermeneutica ed economia. Spiegazione e interpretazione dei fatti economici
Enzo Di Nuoscio
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2016
pagine: 165
Economia ed ermeneutica. È la storia di un incontro precario, segnato da dure polemiche e logorato da imperdonabili equivoci. Una disputa intensa, sviluppatasi a partire dagli anni Settanta, che ha visto filosofi ed economisti scontrarsi duramente sullo statuto epistemologico della scienza economica. Raccogliendo la giusta intuizione degli interpretative economists, questo libro vuole dimostrare come l'ermeneutica possa rappresentare uno dei più efficaci strumenti nella "cassetta degli attrezzi" dell'economista, a condizione che si abbandoni quella diffusa ed errata concezione antiscientifica dell'ermeneutica e si accetti l'idea secondo la quale il "circolo ermeneutico " di H.-G. Gadamer e il metodo "problemiteorie-critiche" di K.R. Popper, descrivono, con linguaggi diversi, il medesimo procedimento per la scoperta di conoscenze oggettive. Sulla base di questa impostazione risulta evidente come l'adozione della prospettiva interpretativa in ambito economico non solo non comporta una rinuncia all'oggettività, ma consente invece una più efficace applicazione del modello di spiegazione causale, permettendo di migliorare gli standard di scientificità delle teorie economiche.
Epistemologia del dialogo. Una difesa filosofica del confronto pacifico tra culture
Enzo Di Nuoscio
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2011
pagine: 148
Contro la diffusa tendenza a considerare la propria civiltà oggettivamente superiore alle altre e contro l'opposta convinzione che le culture siano tutte uguali, in quanto "mondi incommensurabili" tra i quali non vi sarebbe possibilità di confronto critico ma semmai il rischio di scontro, questo volume propone una serrata difesa epistemologica ed ermeneutica del dialogo tra individui appartenenti a culture e religioni diverse. Esplorando le ragioni filosofiche del dialogo e proponendo strumenti metodologici che permettono di comprendere anche quelle che sembrano le più assurde ragioni altrui, questo lavoro vuole dimostrare come il dialogo, a prescindere dalle differenze culturali tra gli interlocutori, sia sempre in linea di principio possibile e rappresenti un insostituibile dispositivo per incrementare la capacità di problem solving. L'autore delinea l'identikit di un homo dialogicus epistemologicamente conscio che nessun valore può essere dimostrato assoluto e che interpreta il politically correct non con sospensione del giudizio su chi considera diverso, ma come libero esercizio della discussione critica. Consapevole che quella del dialogo è una scelta di vita, l'homo dialogicus rifiuta la critica ad hominem e intende trasformare le differenze in opportunità, vedendo nell'apertura a ciò che è "altro" una straordinaria occasione per ampliare il proprio orizzonte culturale, per conoscere meglio se stesso e il proprio mondo.
Il mestiere dello scienziato sociale. Un'introduzione all'epistemologia delle scienze sociali
Enzo Di Nuoscio
Libro: Libro in brossura
editore: Liguori
anno edizione: 2006
pagine: 216
Tucidide come Einstein? La spiegazione scientifica in storiografia
Enzo Di Nuoscio
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2004
pagine: 475
Ricollegandosi essenzialmente a tre filoni di pensiero non sempre fra loro comunicanti, quelli relativi all'ermeneutica, all'individualismo metodologico e al modello nomologico-deduttivo, l'autore evidenzia come la storiografia possa essere scientifica a condizione che si basi su una metodologia individualistica e nomologica, che cioè eviti di reificare entità sociali extraindividuali e proceda attraverso la spiegazione causale. A conferma di questa "tesi epistemologica" l'autore propone anche una "tesi storica" secondo la quale tale metodo lo si ritrova utilizzato in alcuni tra i principali esponenti della storiografia classica, non di rado in contraddizione con le stesse posizioni epistemologiche sostenute da alcuni di loro.
Epistemologia dell'azione e ordine spontaneo. Evoluzionismo ed individualismo metodologico in Herbert Spencer
Enzo Di Nuoscio
Libro
editore: Rubbettino
anno edizione: 2000
pagine: 204
Le ragioni degli individui. L'individualismo metodologico di Raymond Boudon
Enzo Di Nuoscio
Libro
editore: Rubbettino
anno edizione: 1996
pagine: 404
Raymond Boudon ha elaborato una metodologia individualistica secondo la quale per esaminare un fenomeno sociale, qualunque esso sia, occorre prima di tutto comprendere le buone ragioni che gli individui hanno per compiere un'azione o per aderire a una credenza per poi spiegare come l'aggregazione delle singole azioni produce degli effetti perversi, cioè degli esiti non voluti. L'impresa boudoniana finisce inevitabilmente per investire aspetti fondazionali delle scienze sociali, rappresentando uno dei più rilevanti tentativi di rinnovare la sociologia e la metodologia delle scienze sociali contemporanee. Questo lavoro analizza la metodologia e la filosofia delle scienze sociali di Boudon con l'intento di ricostruire la sua strategia epistemologica.