Libri di Enzo Di Salvatore
L'avvenire dei diritti di libertà
Piero Calamandrei
Libro: Libro in brossura
editore: Galaad Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 144
È il 1945 quando Piero Calamandrei decide di interrogarsi sul significato delle libertà. E lo fa con uno scritto destinato a introdurre la ripubblicazione di un libro dello storico ed ecclesiasticista Francesco Ruffini, dato alle stampe e circolato clandestinamente vent'anni prima. In quelle pagine, qui riproposte, il giurista toscano afferma che il liberalismo economico del XIX secolo fu uno strumento di cui la borghesia si servì per escludere tutti gli altri dal godimento delle libertà politiche. Non fu, dunque, garanzia di progresso sociale, ma privilegio, sfruttamento dei più poveri da parte dei più ricchi, in quanto era l'appartenenza a una determinata classe sociale ad assicurare la partecipazione attiva alla vita dello Stato. Poi sopraggiunse il fascismo e i diritti vissero il loro momento più buio. Solo quando nuove forze sociali riuscirono a emergere, si riconquistò anche la libertà perduta. Ma ci si convinse presto che la proclamazione delle libertà implicasse un'azione dello Stato volta a rimuovere gli «ostacoli di ordine economico e sociale» che si frapponevano di fatto al godimento dei diritti. Introduzione di Enzo Di Salvatore.
L'Europa e noi. Scritti di diritto costituzionale europeo
Enzo Di Salvatore
Libro: Libro rilegato
editore: Galaad Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 448
I diritti, le libertà, le fonti; i principi fondamentali, le tradizioni costituzionali comuni, l'identità costituzionale dello Stato membro; il decentramento territoriale, le politiche europee, l'ambiente: sono questi alcuni argomenti chiave affrontati dai saggi raccolti nel presente volume, che attraversa gli ultimi tredici anni dell'esperienza costituzionale dell'Unione europea. Con un saggio inedito sulla crisi economica dell'Europa.
Meditazione sull'Europa
José Ortega y Gasset
Libro: Libro in brossura
editore: People
anno edizione: 2023
pagine: 176
"De Europa meditatio quaedam" è il titolo della conferenza tenuta da José Ortega y Gasset il 7 settembre 1949. Si tratta di un testo affascinante, denso, mai banale, che costituisce la summa del pensiero del filosofo madrileno. Ortega non tratta della guerra, ma la guerra è lì, aleggia come uno spettro. In breve, è la sua premessa necessaria. Resta solo da indicare la via d’uscita. Per fare questo, occorre interrogarsi con sincerità sulle cause che hanno gettato l’Europa nella disperazione. Un’Europa che era unità e pluralità: di abitudini, di usi, di lingua, di diritto, di potere politico. Poi, a un certo punto, la nazione è divenuta matrigna, si è fatta programma politico ed è degenerata nel nazionalismo, in un concetto artificiale che ha finito per aprire le porte alla guerra civile. A quattro anni dalla fine della Seconda guerra mondiale, la dimensione del mondo si è già contratta. Recuperare, allora, la dimensione esistenziale dell’Europa diviene una necessità impellente: perché i popoli e le nazioni esistono. È da qui che occorre ripartire.
La tradizione costituzionale
Enzo Di Salvatore
Libro
editore: Rubbettino
anno edizione: 2018
pagine: 226
Il punto di intersezione tra il piano della storia e quello della dogmatica giuridica si concreta nell’utilizzo di concetti che, attraverso la categoria giuridica della tradizione, risultano impiegati in funzione di un dato sistema di diritto positivo. In questa prospettiva, l’utilizzo della categoria giuridica della tradizione sortisce un duplice effetto: in senso negativo, costituisce un limite per la scienza giuridica; in senso positivo, comporta che ogni ricerca metta capo, di necessità, a una costruzione tipologica dell’oggetto di studio. Il lavoro si propone di confutare l’idea che il significato giuridico della tradizione possa essere ricavato assumendo a prospettiva di indagine l’evoluzione che l’oggetto di ricerca compie dal punto di vista della storia delle idee e anche della storia sociale: la tradizione si configura solo come una categoria del diritto e non già come un concetto giuridico. Sul piano del diritto positivo, la questione dell’assunzione dell’elemento storico entro l’ordinamento giuridico vigente impone che la definizione dei concetti sia condotta alla luce dei principi di struttura dello Stato: questi, in ragione dell’operatività del principio di imputazione normativa, segnano il limite estremo all’assunzione nel nuovo ordine giuridico di ciò che si è sedimentato nel tempo, ergendosi a parametro di legittimità delle interpretazioni rese. Da questo punto di vista, l’indagine è condotta in riferimento all’esperienza costituzionale tedesca, spagnola e italiana, mentre l’ultima parte del libro è dedicata al problema delle “tradizioni costituzionali comuni agli Stati membri” dell’Unione europea.
Germania. Scritti di diritto costituzionale
Enzo Di Salvatore
Libro: Copertina rigida
editore: Galaad Edizioni
anno edizione: 2013
pagine: 160
Il federalismo tedesco e il ruolo della seconda Camera, la potestà legislativa dei Lander, i giudici e il diritto di formazione giurisprudenziale, il processo di integrazione europea: sono questi gli argomenti chiave affrontati in una prospettiva storico-giuridica dai saggi raccolti nel presente volume. In appendice al libro un breve scritto dedicato a "Lo stato mondiale" di Ernst Junger.
Introduzione al federalismo
Enzo Di Salvatore
Libro: Copertina rigida
editore: Galaad Edizioni
anno edizione: 2013
pagine: 128
Il termine federalismo esprime una certa idea filosofica o politica della società civile e un modo di essere dello Stato. Storicamente, il federalismo ha saputo veicolare valori molto diversi tra loro, finalizzati ora al conseguimento della pace, della libertà e della democrazia, ora all'affermazione di un'ideologia politica o economica dominante. Ripercorrendo gli sviluppi concreti del federalismo come organizzazione statale, l'analisi qui proposta si sofferma sui modelli più noti e ne mette in luce i caratteri distintivi. Si delinea così la tesi di fondo del volume: nello studio e nella classificazione dei sistemi federali, è anzitutto necessario considerare la specifica funzione che, sul piano storico-politico, una data esperienza costituzionale si è proposta o si propone di svolgere.
Tradizione come problema costituzionale
Enzo Di Salvatore
Libro: Copertina morbida
editore: Galaad Edizioni
anno edizione: 2012
pagine: 202
L'identità costituzionale dell'Unione Europea e degli stati membri. Il decentramento politico-istituzionale nel processo di integrazione
Enzo Di Salvatore
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2008
pagine: VIII-171
Nella prima fase dell'esperienza comunitaria il processo di internazionalizzazione dei fenomeni politici e sociali e quello di decentramento delle strutture decisionali si svolgevano in modo parallelo. La partecipazione alle Comunità europee determinava un trasferimento di "quote" di sovranità in capo alle Comunità europee ed una contestuale erosione delle prerogative riconosciute dalla Carta costituzionale ai livelli sub-statali (senza che a ciò potesse in qualche modo porsi rimedio sul piano interno, attraverso meccanismi di partecipazione alla fase "ascendente" o a quella "discendente" del diritto comunitario). Dal canto loro, le Comunità europee si mostravano del tutto indifferenti alla dimensione istituzionale di tipo regionale e locale degli Stati membri. Questo stato di cose, oggi, è in via di superamento. L'Unione ritiene, infatti, che il decentramento politico-istituzionale sia parte costitutiva della sua identità costituzionale. Sul piano verticale, attraverso il richiamo ai principi di libertà e democrazia, il decentramento è assunto quale principio costituzionale comune agli Stati membri. Sul piano orizzontale tramite la prossimità e la sussidiarietà, le elezioni comunali e il Comitato delle Regioni, il decentramento è inteso quale principio generale del diritto europeo.
Il futuro delle comunità energetiche
Libro: Libro in brossura
editore: Giuffrè
anno edizione: 2023
pagine: X-152
L'istituzione delle comunità energetiche rinnovabili risponde a una duplice esigenza: l'una proveniente dall'alto, e cioè dalla volontà dell'Unione europea di sviluppare forme innovative di produzione di energia “pulita”, fondate sulla partecipazione e sulla responsabilizzazione di tutti gli attori della filiera energetica; l'altra derivante dal basso, ossia dalla volontà di autodeterminazione dei consumatori. Esse incarnano una forma inedita di “democratizzazione dell'energia” e costituiscono, almeno parzialmente, una risposta alla crisi internazionale in atto, affinché il nostro Paese possa lentamente emanciparsi dalla dipendenza energetica estera. I saggi raccolti nel presente volume, alla cui stesura hanno partecipato giovani studiosi del Centro di ricerca in “Transizione ecologica, sostenibilità e sfide globali” dell'Università degli Studi di Teramo – si soffermano sui profili giuspubblicistici della disciplina in vigore e, segnatamente, su quelli relativi alla normativa europea, statale e regionale.
Ambiente fragile
Enzo Di Salvatore
Libro: Copertina morbida
editore: Galaad Edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 158
Due anni con l'ambiente. Con le misure legislative varate dal governo Berlusconi prima e dal governo Monti dopo. Con i cittadini e le associazioni ambientaliste che, in rete e in piazza, hanno levato la loro voce per difendere strenuamente un bene definito dalla Corte costituzionale "valore primario" e "assoluto". Due anni con un Parco nazionale che stenta a vedere la luce e una riserva naturale ormai mutilata. Con l'acqua pubblica, la caccia, i permessi, le concessioni petrolifere. Le raffinerie, i gasdotti e l'Ilva di Taranto. In queste pagine, sostenute da un'intensa partecipazione e da un lucido rigore argomentativo, l'autore ricompone le tessere di un mosaico dalle tinte fosche che ispira un'amara riflessione: l'ambiente è un bene fragile.