Libri di Fausto Carmelo Nigrelli
Fiume Gela e Villa Romana del Casale. Anabasi come progetto territoriale
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2024
pagine: 348
La maggior parte del patrimonio archeologico italiano si trova fuori dai contesti metropolitani e urbani. Ciascun bene è di norma trattato come un punto isolato, trascurando la relazione con il territorio che è stato all’origine di quell’insediamento e con il paesaggio che insieme al bene si è coevoluto fino ad oggi. Il caso della Villa del Casale a Piazza Armerina è, da questo punto di vista, significativo. Posta sulla sponda del fiume Gela, per studiosi e per il pubblico è solo un bene archeologico, mentre la lettura e reinterpretazione della sua relazione con il fiume potrebbe costituire la chiave di lettura per un processo di conoscenza e valorizzazione di un più ampio contesto ambientale e insediativo unico ed esemplare al tempo stesso. Il modello proposto con questo libro polifonico dimostra che l’attrattività di un territorio e di una città non può più essere misurata solo secondo logiche di mercato, quindi attraverso la sua competitività, quanto sulla sua desiderabilità, cioè sulla capacità di ingenerare nelle persone e nelle imprese la voglia di non abbandonare quei luoghi o di insediarvisi proprio per le loro specificità e qualità spaziali, sociali e simboliche.
Le città invisibili, le città inevitabili
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2024
pagine: 128
Il volume raccoglie i testi presentati da alcuni studiosi di Italo Calvino in occasione del convegno Dialoghi attorno a «Le città invisibili» e da alcuni docenti delle scuole di architettura italiane, a cinquant’anni dalla pubblicazione dell’opera e a cento dalla nascita del suo autore. Come è noto, il lavoro dell’architetto e dell’urbanista si articola in tre dimensioni: la dimensione tecnica, quella visionaria e quella che potremmo sinteticamente definire dimensione intellettuale. Ora, anche alla luce della recente pandemia, l’insieme dei testi raccolti in questo volume ha appunto l’ambizione di contribuire al necessario recupero del côté intellettuale, che negli ultimi decenni è passato in secondo piano. Infatti, quando fu pubblicato Le città invisibili, uno storico come Jean-Louis Cohen poteva giustamente sostenere che in Italia, a differenza di quanto avveniva in Francia, gli architetti erano stati in grado di inserirsi nel dibattito pubblico a fianco dei maggiori intellettuali dell’epoca, da Leonardo Sciascia a Pier Paolo Pasolini.
Il meglio tempo. 1893, la rivolta dei Fasci nella Sicilia interna
Enzo Barnabà
Libro: Libro in brossura
editore: Infinito Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 224
Nel 1893, quando gli iscritti al Partito socialista si contano in alcune decine di migliaia, in Sicilia ha luogo un'imponente quanto tumultuosa crescita delle organizzazioni legate ai Fasci dei Lavoratori che, a fine anno, giunsero – si disse allora – ad avere 300.000 aderenti, dando vita forse al "più grande movimento popolare del XIX secolo in Europa dopo la Comune", sostennero alcuni, che impressionò i contemporanei e che ha lasciato tracce non trascurabili in Sicilia e nell'intero Paese. Nella Sicilia interna, un'"isola nell'isola", connotata dal latifondo e dalle miniere di zolfo, nella quale operano coraggiosi dirigenti, che devono far fronte all'offensiva mafiosa e padronale anche mediante un'azione pedagogica sui lavoratori. L'incontro tra le masse popolari locali e il socialismo che si verificava in quei mesi nell'isola fu però interrotto sul nascere dal precipitare degli avvenimenti. La nuova società – quella che un poeta popolare dell'epoca chiamava "il meglio tempo" – precipitava nel primitivismo e negli scontri di strada, diventando una lontana prospettiva. E la frattura tra le due Italie veniva ulteriormente accentuata. Prefazione di Fausto Carmelo Nigrelli. Con testi di Francesco Renda e Giuseppe Giarrizzo.
Come cambieranno le città e i territori dopo il Covid-19. Le tesi di dieci urbanisti
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2021
pagine: 162
Il volume raccoglie le riflessioni di dieci urbanisti italiani sulle sfide del dopo Covid-19. Cosa cambierà nelle modalità dell'abitare? Come si modificheranno le città, sempre più estese e dense al tempo stesso? Come si trasformerà, in esse, la distribuzione delle persone e delle attività? I diversi contributi sono stati scritti tra la fine dell'estate e l'autunno del 2020, all'inizio della seconda ondata della pandemia, pertanto la pubblicazione dei testi qui raccolti comporta l'assunzione di un rischio da parte dei loro autori poiché il quadro complessivo è in continuo mutamento. I saggi, nella diversità dei loro orientamenti e delle culture che ne sono alla base, ambiscono a contribuire alla visione del nuovo percorso che ci attende tutti. La convinzione comune che li lega è che gli aspetti insediativi – e, più in generale, territoriali – sono e saranno essenziali nella costruzione del mondo nuovo, quando potremo finalmente dire di essere usciti dall'emergenza sanitaria.
Paesaggi scartati. Risorse e modelli per i territori fragili
Libro: Libro in brossura
editore: Manifestolibri
anno edizione: 2021
pagine: 266
Negli ultimi anni si è molto parlato di "paesaggi abbandonati" nel solco di un'attenzione alle aree dismesse in ambito prima urbano e poi territoriale che si è sviluppata in Europa a partire dagli anni Ottanta. I saggi che compongono il volume riflettono attorno a un concetto che è solo apparentemente analogo: lo "scarto" che, essendo il prodotto di risulta anche di un processo di urbanizzazione o, più in generale, di territorializzazione, non è abbandonato, ma messo da parte e può diventare risorsa se un altro processo lo riconosce come tale. Un po' come avviene con i trucioli di legno, scarto di lavorazione con il quale si producono pannelli isolanti, truciolato e altri materiali importanti. Più precisamente il volume riflette sui territori delle aree interne, ma anche sulle città o le parti di città in difficoltà o in affanno, a partire da un punto di vista paesaggistico, per comprendere come da un territorio "scartato" si possa ripartire per proporre modelli di sviluppo alternativi a quelli metropolitani.
Lo spazio perduto. Trasformazioni urbane e modernizzazione a Piazza Armerina nel XIX secolo
Fausto Carmelo Nigrelli
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
pagine: 298
La modernizzazione delle città nel corso del XIX secolo è perseguita attraverso una serie, non sempre coordinata, di azioni volte a modificare lo spazio urbano perché rispondesse meglio alle esigenze del progresso incalzante e delle borghesie urbane emergenti. In Italia, peraltro, a partire dal 1860 la questione si connette con la costruzione del nuovo Stato unitario e con la necessità di integrare con il resto della Nazione le regioni annesse dopo l’azione garibaldina. In questo quadro, anche nelle piccole città, anche nell’interno di una regione, la Sicilia, già allora destinata alla marginalità rispetto alle dinamiche nazionali, determinano i loro effetti fatti di inedita rilevanza: il progressivo affermarsi del trasporto su ruota, la necessità di dotare le città di dispositivi necessari a tutelarne le condizioni igienico-sanitarie, quella di realizzare un sistema di edifici pubblici attraverso i quali erogare i servizi che lo Stato unitario doveva garantire, l’esigenza di nuovi luoghi pubblici di autorappresentazione della classe emergente, quella borghesia urbana plurale che, anche in centri minori, presentava una estensione superiore alla media. Le vicende che riguardano Piazza Armerina, città capo-comarca dalla fine del XVI secolo, poi capoluogo di distretto dal 1817, quindi sottoprefettura fino al 1927, sono rappresentative di ciò che accade nelle città-nodo del sistema insediativo siciliano tra gli anni della riforma borbonica e l’inizio del XX secolo. Il volume raccoglie gli esiti di una ultraventennale attività di indagine svolta in numerosi archivi e disvela la pervasiva e definitiva modificazione dello spazio urbano determinata a seguito di quelle innovazioni.
Piazza Armerina. Dalla villa al parco. Studi e ricerche sulla villa romana del casale e sul fiume Gela
Fausto Carmelo Nigrelli, Maria Rosaria Vitale
Libro: Libro in brossura
editore: Biblioteca del Cenide
anno edizione: 2011
pagine: 224
Percorsi del progetto urbano in Francia e in Italia (1960-1997)
Fausto Carmelo Nigrelli
Libro: Libro rilegato
editore: Officina
anno edizione: 1999
pagine: 324
Paesaggi collettivi. Usi civici e beni comuni come risorsa
Libro
editore: Istituto Alcide Cervi
anno edizione: 2023
pagine: 308
I paesaggi della riforma agraria. Storia e gestione del paesaggio nelle aree rurali
Libro: Libro in brossura
editore: Istituto Alcide Cervi
anno edizione: 2017
pagine: 396
Trovano spazio nel Quaderno 13, "I paesaggi della riforma agraria. Storia e gestione del paesaggio nelle aree rurali", molti dei contributi scaturiti dalla 1ª edizione della Special School Emilio Sereni tenutasi nel settembre 2016 a Siracusa; la prima fuori da casa Cervi e che per la prima volta si è occupata di un periodo storico circoscritto con un approccio di “storia operante”, cioè finalizzata al progetto territoriale e architettonico capace di rimettere in gioco aree specifiche, riconoscendole come un esito proprio del Novecento italiano. E con questo obiettivo sono stati coinvolti molti dei saperi in qualche modo interessati alla Riforma agraria.
Si può fare. Riflessioni di un urbanista sindaco
Fausto Carmelo Nigrelli
Libro: Copertina morbida
editore: ilmiolibro self publishing
anno edizione: 2015
pagine: 180
Un urbanista che si trova a fare il sindaco in una piccola città importante del centro della Sicilia condivide le sue riflessioni in un testo a metà tra il saggio e il racconto in cui emergono tutte le difficoltà nell'amministrare comunità spossate da decenni di declino e il peso della mala politica, ma anche l'entusiasmo e la passione di una esperienza che è la più bella e la più dura che un uomo pubblico possa vivere. Un'esperienza che ha una conclusione negativa, ma che è densa di esiti importanti che, in fondo, consentono di affermare che: "si puo fare". Invertire il piano inclinato del declino è possibile.