Officina
Atlante dell'abitazione moderna 1901-2002
Giancarlo Rosa
Libro
editore: Officina
anno edizione: 2020
pagine: 244
Le storie dell'architettura ci raccontano della perfezione del Partenone, della spazialità del Pantheon, delle meraviglie di Villa Adriana, della spiritualità della cattedrale di Amiens, dell'abilità costruttiva nella cupola di Santa Maria del Fiore, dell'armonia della villa “la Rotonda”, del trionfo barocco in Sant'Ivo alla Sapienza, della grandiosità della Reggia di Versailles, ma nulla ci dicono dell'umile casa dell'uomo. Questo Atlante pone la sua attenzione sull'edilizia abitativa del XX-XXI sec. nel suo complesso, ma si sofferma sulle qualità del singolo alloggio, la casa, e sulle relazioni che intercorrono fra i vari alloggi di uno stesso edificio. Lo spazio interno della casa diviene perciò il protagonista necessario di questa trattazione: attraverso il suo studio analitico si vuole individuare l'essenza dei pensieri progettuali, spogli da tutte le inutili sovrapposizioni che molto spesso ne hanno confuso l'esatta interpretazione. È muovendo da un'appropriata configurazione del suo spazio interno che si può giungere alla realizzazione di una buona casa. Uno spazio intimo, di rifugio, per lo svolgersi della vita privata, modellato su principi di libertà dai condizionamenti dello spazio urbano, per una società in cui i moderni sistemi di comunicazione tendono sempre più a separare ed isolare l'individuo, dove nuovi e diversi sono i luoghi e le occasioni per le relazioni collettive. Il grado di “domesticità” della casa è un parametro inevitabile per misurare l'adeguamento delle occasioni costruttive ad una condizione di vita che definisce i momenti del “privato” in funzione creativa e di nuova partecipazione civile, superando la concezione dell'abitazione come luogo del semplice riposo fisico e non della rigenerazione individuale. Si tratta di riconoscere un “tipo architettonico” in relazione ad un'idea di casa, in assenza della quale nessuna riflessione progettuale riesce a compiersi e quindi a far nascere l'architettura. Nell'Atlante l'offerta di esempi di architetture direttamente comparabili, in virtù della riduzione dei disegni alla medesima scala grafica, diviene un fatto necessario ed insostituibile. Componente decisiva di ogni manuale è perciò l'illustrazione grafica. Durand ed altri architetti del suo tempo, ma ancora prima Serlio e Palladio, avevano seguito questa linea, precorrendo un'impostazione culturale sviluppatasi attraverso l'800, fino al Manuale del Donghi. Per far capire bene la conformazione degli alloggi sono state disegnate parti e non edifici completi, ma nello stesso tempo sono state disegnate le planimetrie complessive, per capire come dagli stessi alloggi si formano gli edifici e da questi si forma l'insieme urbano. Sono stati scelti quegli esempi che hanno indicato una nuova proposta di assetto urbano. “La Città secondo la sentenza dei Filosofi è una certa casa grande, e per l'opposito essa casa è una piccola Città” (Leon Battista Alberti). La novità in questo Atlante, è nell'aver voluto considerare contemporaneamente tutti questi aspetti. L'autore offre nell'Atlante, insieme ai dati oggettivi, la sua particolare lettura, che può condurre ad altre e più autonome valutazioni.
Declinazioni della trasparenza in architettura. Una indagine sulla complessità attraverso la differenza-Declinations of trasparency in architecture. A survey about complexity through the difference
Teresa Della Corte
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2020
pagine: 173
L'esigenza della collana Architetture e Arti scaturisce da una attenta riflessione sulle vicende contemporanee dell'architettura e dalla possibilità di descriverne i caratteri, le qualità, le potenzialità in stretta correlazione con le diverse manifestazioni delle arti figurative. Il rapporto che ne deriva muove dalla convinzione di dovere e potere istituire le necessarie interconnessioni con i processi storici consolidati e con quelli in atto. L'obiettivo è quello di provare a tenere unite in un unico solco le complesse tematiche relative alle arti e all'architettura, definendo di volta in volta gli approfondimenti specifici che le argomentazioni trattate richiederanno. Il libro si propone come contributo alla riflessione sui significati della trasparenza, assumendone le' peculiarità del 'vedere attraverso' come atto interpretativo, rappresentativo del gradiente di libertà possibile nell'indagine sullo spessore e l'ordinabilità del reale. Il termine, geneticamente instabile, risulta tanto consonante alla diffusa istanza di transitività di cui è permeata la cultura contemporanea da potersene ritenere una sorta di parola-chiave. La trasparenza, ampliata in una dimensione che non è più nella materia concreta ma piuttosto nello svelamento e nell'accompagnamento di un processo, si ripresenta come luogo della sovrapposizione non rilevabile esclusivamente nell'oggettualità della situazione, ma piuttosto nella nostra esperienza percettiva, quale sistema per l'indagine e il disvelamento dei livelli interconnessi, dispositivo per la costituzione della differenza, strumento di conoscenza-attraverso. Contesto, comparazione, differenza, sono concetti centrali, e determinanti, per la comprensione delle composite fenomenologie della trasparenza, soprattutto quando dalle sue declinazioni più correnti e chiare si passa alle più enigmatiche e le infinite epifanie del reale, manifestandosi secondo connotati di gradualità differenziale, mutevolezza, imprendibilità, bellezza, convergono nel comune riferimento etimologico a quella accezione di ambiguità insita nel prefisso trans- e indicante mutamento, attraversamento. Il presente studio ha inteso percorrere i livelli di significato e di equivocità della trasparenza attinti dal linguaggio architettonico moderno e contemporaneo e, scandagliando l'instabilità dei confini tra quelle stesse espressioni di lucida complessità individuabili tra trasparenza fisica, percettiva, fenomenica, esemplificare, con l'architettura, le possibilità decodificative della natura evasiva del reale per aumentare la conoscibilità dei complessi sistemi di relazioni che caratterizzano la nostra epoca.
Adalberto Libera a Trento. Il palazzo per l’Istituto Nazionale delle Assicurazioni (1936-50)
Cristina Volpi
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2020
Attraverso materiali in buona parte inediti, il libro si propone di ricostruire la genesi e le fasi diverse che hanno interessato la progettazione del palazzo dell'Istituto Nazionale delle Assicurazioni a Trento, a cui Adalberto Libera si dedica per più di un decennio a cavallo della seconda guerra mondiale, cercando al contempo di riconfigurare uno snodo urbano significativo e di dare concreta espressione alle ricerche in atto sul tema dell'abitazione moderna. La storia dell'edificio risulta, inoltre, strettamente legata all'importante attività svolta in campo edilizio dall'ente assicurativo in Italia, che nel caso di Trento inizialmente si coniuga con il volto che il fascismo si propone di imprimere al centro della città. Le mutate condizioni economiche, politiche e sociali nel dopoguerra determinano, tuttavia un inevitabile ripensamento del progetto che contribuisce alla definizione di una nuova immagine per l'area urbana nella quale il palazzo è infine realizzato.
XY dimensione del disegno. Ediz. italiana e inglese. Volume Vol. 7
Libro: Libro di altro formato
editore: Officina
anno edizione: 2020
pagine: 159
“XY dimensioni del disegno” nasce nel 1986 per i tipi di CEDIS come rassegna critica di studi sulla rappresentazione dell’architettura e sull’uso dell’immagine nella scienza, nella tecnica e nell’arte. Il programma della rivista è di stimolare e divulgare la ricerca teorica e applicata prodotta nel settore scientifico-disciplinare del disegno, nonché di promuovere ogni possibile connessione con altri ambiti di conoscenza che si relazionino con la bidimensionalità dell’immagine cui si riferiscono le coordinate cartesiane che figurano nel nome. Il primo numero raccoglie le relazioni di base del convegno di Roma “I fondamenti scientifici della rappresentazione”, punto di partenza programmatico di un crescente panorama di interessi; la rivista prosegue poi sviluppando temi monografici e interdisciplinari, anche attraverso fascicoli dedicati quali il regesto “1968-1988 vent’anni di architettura disegnata”, la raccolta “Dossier rilievo”, la rassegna delle “Nuove tendenze” e l’indagine sul binomio “Grafica-architettura”. Nel 1989 promuove il convegno di Perugia “Il rilievo tra storia e scienza” di cui due anni dopo raccoglie gli esiti, fondativi per ogni successivo sviluppo disciplinare. Nel 1997 promuove il convegno di Perugia “I luoghi del segno epocale” che per la prima volta pone al centro del dibattito architettonico la questione “periferia” da un punto di vista linguistico e figurativo. Fin dai primi numeri convergono su XY il sostegno e l’apporto di figure di primo piano quali Michele Emmer, Decio Gioseffi, Ernst H. Gombrich, Richard L. Gregory, Corrado Maltese, Ruggero Pierantoni, Franco Purini, Lucio Saffaro, Vittorio Ugo. A partire dal numero 11-12 del 1990 la rivista è edita da Officina Edizioni e dal 1992 le si affianca la collana “I libri di XY”, oggi al 16° volume, con l’intento di offrire un repertorio critico di saggi orientati ad esplorare i temi introdotti dalla rivista, nella convinzione che il miglior strumento di approfondimento della conoscenza sia il confronto intelligente tra saperi diversi.
Tra classico e moderno. Le centrali termoelettriche di Giuseppe Samonà-Between classical and modern. Giuseppe Samonà power plants
Flavia Zaffora
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2019
pagine: 239
Il presente volume è l'esito della ricerca di dottorato in Progettazione Architettonica, XXVI ciclo, svolta presso il Dipartimento di Architettura di Palermo tra il 2013 e il 2015, e condotta sotto la guida del professore Andrea Sciascia, sul tema delle centrali termoelettriche progettate da Giuseppe Samonà e dal suo studio nell'ambito del programma di sviluppo elettrico che coinvolse la Sicilia tra la fine degli anni Cinquanta e l'inizio degli anni Sessanta. Il testo si dedica, in particolare, alle centrali realizzate a Termini Imerese, vicino Palermo, demolita nel 2012, e a Trapani, quest'ultima anch'essa parzialmente smantellata: attraverso lo studio e la ricostruzione grafica di tali opere, l'obiettivo era aggiungere un tassello alla comprensione della poetica di uno dei protagonisti della scena architettonica italiana del Novecento, indagandone la formazione di matrice classica in continua dialettica con le istanze moderne. In posizione baricentrica rispetto alla totalità dell'opera del progettista palermitano, le centrali elettriche costituiscono un valido punto di partenza per verificare l'appartenenza, definita "imperfetta", di Samonà al Moderno e il suo equilibrio tra "spirito apollineo» e "spirito dionisiaco" che ne fanno, invece, un architetto dell'Ottocento. Nell'inquadrare le centrali di Samonà in una visione generale della sua produzione nonché nell'ambito dell'architettura elettrica del XX secolo, il volume è arricchito da un apparato di ridisegni delle due centrali, fine e, insieme, strumento di ricerca, con lo scopo di comprenderne analogie e differenze e di preservarne la memoria. Il progetto di architettura sulla centrale di Trapani, con cui si conclude il libro, vuole verificare i principi classici alla base della concezione delle centrali con l'ulteriore intento di inserirsi nel dibattito sui monumenti industriali moderni in Italia e sulla possibilità del loro riuso, in risposta alle esigenze della città contemporanea.
La centrale termoelettrica di Augusta di Giuseppe Samonà, Un monumento alla tecnica
Laura Sciortino
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2019
pagine: 239
Opera dell'architetto Giuseppe Samonà e premio In/ Arch Sicilia nel 1961, la Centrale termoelettrica Tifeo è simbolo della storia dell'industrializzazione siciliana di fine anni Cinquanta. La recente dismissione, a distanza di quasi sessant'anni dalla sua apertura, ha stimolato la necessità di voler individuare e delineare quegli elementi identitari originari e quei principi fondativi che potessero permettere di definire tale architettura quale documento emblematico di un'epoca. La dignità, la libertà e l'unicità dell'opera ne compongono il suo carattere monumentale, pregno di un certo sapore classico che sembra accentuarne la sua atemporalità ed eterna solennità. La presente pubblicazione è frutto delle ricerche condotte, all'interno della più ampia tematica del "Restauro del Moderno", nell'elaborazione della tesi di Dottorato in Architettura/Progettazione Architettonica di Palermo, XXVI ciclo, dal titolo «La Centrale termoelettrica di Giuseppe Samonà, 1955-56. Progetto di restauro», Tutor Prof. Emanuele Palazzotto, Co-Tutor Prof. Marcello Panzarella, in accordo con la società ENEL. La ricerca ha permesso di precisare le ragioni per il riconoscimento dell'opera come monumento alla tecnica, per approdare, infine, al progetto di riuso della Centrale di Augusta quale strumento da cui innescare nuovi possibili processi di sviluppo territoriale. L'ampiezza e la complessità delle questioni legate al recupero di un'architettura inserita all'interno di un'area industriale in crisi, ma ancora operante, ha motivato la necessità di assumere il metodo progettuale come mezzo per elaborare un'idea di futuro possibile, il cui criterio operativo fosse comprensivo di metodologie valide in generale nel campo del riuso di edifici industriali dismessi, che pur possono contare su di un contesto ricco di potenzialità, come in questo caso, dal punto di vista archeologico, naturale, infrastrutturale e logistico.
Nuove ed antiche grafie-New and ancient graphic signs
Libro
editore: Officina
anno edizione: 2019
XY dimensioni del disegno è stata la prima rivista ad occuparsi, dal 1986, di studi sulla rappresentazione dell’architettura e sull’uso dell’immagine nella scienza e nell’arte. Si propose come rassegna critica di temi trasversali riguardanti l’indagine e la comunicazione grafica nell’ambito progettuale e cognitivo, spingendosi subito verso i settori d’avanguardia nel campo storico, teorico, sperimentale e applicativo. Si orientò infatti ad approfondire i temi che con maggiore incisività andavano affacciandosi all’orizzonte della conoscenza, talvolta con vero anticipo sul successivo diffondersi di un interesse generale. Nei quasi vent’anni della sua attività la rivista ha promosso convegni, organizzato manifestazioni culturali e incentivato ricerche: i numeri speciali attestano la portata innovativa e interdisciplinare della testata.
Mapping the urban question
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2018
pagine: 148
XY dimensione del disegno. Ediz. italiana e inglese. Volume Vol. 4
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2018
pagine: 154
Rassegna critica di studi sulla rappresentazione dell'architettura e sull'uso dell'immagine nella scienza e nell'arte.
Percorsi ceramici. Analisi archeometriche e tecnologiche sulle ceramiche di Sant'Imbenia
Beatrice De Rosa
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2018
pagine: 250
"Officina Etruscologia" vuole essere un laboratorio aperto ai giovani archeologi che lavorano nelle Università, nelle Soprintendenze, nelle realtà locali per la conoscenza, la valorizzazione e per la tutela del territorio. Vuole costituire un luogo di incontro e di dibattito capace di garantire l'edizione rapida e diretta di nuovi dati, siano essi frutto di ricognizioni nel patrimonio museale o esito di ricerche sul campo. Grande attenzione vuole essere riservata alle notizie di scavo inedite che possano contribuire alla conoscenza delle manifestazioni artigianali e della cultura materiale delle civiltà etrusca e italica. Questo libro nasce dall'approfondimento di una tesi di Dottorato in Archeologia Classica, incentrata su uno studio di tipo archeometrico e tecnologico dei materiali ceramici provenienti dal sito nuragico di Sant'Imbenia (Alghero, SS), prodotti in un arco cronologico che va dall'età del Bronzo medio all'età del Ferro. Dal 2008, in concomitanza con la riapertura degli scavi nel sito, è stato scelto di studiare i reperti secondo una visione più ampia, che andasse dallo studio archeologico e tipologico ad un'analisi archeometrica e tecnologica, sfruttando al massimo il potenziale informativo dei prodotti. I differenti approcci sono stati sviluppati ed approfonditi insieme, perché solo con uno studio interdisciplinare si possono affrontare e comprendere appieno le problematiche storico archeologiche. Il libro è diviso in due parti, che riproducono il percorso di studio così come si è sviluppato. La prima parte (capitoli I e II) è di carattere metodologico: il capitolo I è un'introduzione al lavoro e il capitolo II descrive il percorso di analisi adottato. Nella seconda parte del libro (capitoli III- VII) sono presentati i campioni analizzati, i risultati ottenuti, le risposte e le conclusioni che ne abbiamo tratto, e le nuove prospettive di ricerca.
XY dimensione del disegno. Ediz. italiana e inglese. Volume Vol. 3
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2017
pagine: 173
“XY dimensioni del disegno” nasce nel 1986 per i tipi di CEDIS come rassegna critica di studi sulla rappresentazione dell’architettura e sull’uso dell’immagine nella scienza, nella tecnica e nell’arte. Il programma della rivista è di stimolare e divulgare la ricerca teorica e applicata prodotta nel settore scientifico-disciplinare del disegno, nonché di promuovere ogni possibile connessione con altri ambiti di conoscenza che si relazionino con la bidimensionalità dell’immagine cui si riferiscono le coordinate cartesiane che figurano nel nome. Il primo numero raccoglie le relazioni di base del convegno di Roma “I fondamenti scientifici della rappresentazione”, punto di partenza programmatico di un crescente panorama di interessi; la rivista prosegue poi sviluppando temi monografici e interdisciplinari, anche attraverso fascicoli dedicati quali il regesto “1968-1988 vent’anni di architettura disegnata”, la raccolta “Dossier rilievo”, la rassegna delle “Nuove tendenze” e l’indagine sul binomio “Grafica-architettura”. Nel 1989 promuove il convegno di Perugia “Il rilievo tra storia e scienza” di cui due anni dopo raccoglie gli esiti, fondativi per ogni successivo sviluppo disciplinare. Nel 1997 promuove il convegno di Perugia “I luoghi del segno epocale” che per la prima volta pone al centro del dibattito architettonico la questione “periferia” da un punto di vista linguistico e figurativo. Fin dai primi numeri convergono su XY il sostegno e l’apporto di figure di primo piano quali Michele Emmer, Decio Gioseffi, Ernst H. Gombrich, Richard L. Gregory, Corrado Maltese, Ruggero Pierantoni, Franco Purini, Lucio Saffaro, Vittorio Ugo. A partire dal numero 11-12 del 1990 la rivista è edita da Officina Edizioni e dal 1992 le si affianca la collana “I libri di XY”, oggi al 16° volume, con l’intento di offrire un repertorio critico di saggi orientati ad esplorare i temi introdotti dalla rivista, nella convinzione che il miglior strumento di approfondimento della conoscenza sia il confronto intelligente tra saperi diversi.
I falisci attraverso lo specchio. Atti della giornata di studi per festeggiare Maria Anna De Lucia Brolli (MAVNA, Mazzano Romano, 31 ottobre 2015)
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2017
pagine: 235
“Officina Etruscologia” vuole essere un laboratorio aperto ai giovani archeologi che lavorano nelle università, nelle soprintendenze, nelle realtà locali per la conoscenza, la valorizzazione e per la tutela del territorio. Vuole costituire un luogo di incontro e di dibattito capace di garantire l'edizione rapida e diretta di nuovi dati, siano essi frutto di ricognizioni nel patrimonio museale o esito di ricerche sul campo. Grande attenzione vuole essere riservata alle notizie di scavo inedite che possano contribuire alla conoscenza delle manifestazioni artigianali e della cultura materiale delle civiltà etrusca e italica. Questo volume è un omaggio a Maria Anna De Lucia Brolli, infaticabile ispettore archeologo sul territorio e appassionata ricercatrice delle antichità falische ed è l'edizione degli atti della giornata di studi tenutasi il 31 ottobre 2015 presso il Museo civico archeologico-virtuale di Narce (MAVNA) a Mazzano Romano. Il volume riunisce contributi di diverso genere sull'Agro Falisco, con lo scopo di ricostruire il passato di un distretto culturale che, pur nella sua limitata estensione, ancora oggi mantiene indubbi interesse e rilievo per capire le modalità di interrelazione tra le varie genti che popolavano l'Italia preromana. Dalle presentazioni di contesti inediti di scavo ottocentesco a saggi dedicati a contesti o produzioni particolarmente significativi, ma a oggi ancora poco conosciuti, alle brevi notizie di scavi anche recentissimi, il volume testimonia la vivacità della ricerca a tutto campo sul territorio. L'analisi della cultura materiale, lo studio del paesaggio antico e delle necropoli, lo scavo dei santuari, l'attenzione per la tutela del territorio sono alcuni dei temi affrontati dai diversi contributi che raccontano le diverse "passioni" falische di Marinella De Lucia. La struttura del volume offre una panoramica topografica, e assieme cronologica dell'Agro falisco, a partire da Falerii, poi Narce, e infine i siti più piccoli del territorio, fino a una parentesi sui vicini di casa, e in particolare Capena. Prefazione di Maria Paola Baglione.