Libri di Federico Ferrari
Visioni. Scritti sull'arte
Federico Ferrari
Libro: Copertina morbida
editore: Lanfranchi
anno edizione: 2016
pagine: 207
Compito della critica è farsi visione. Insistere sul carattere visionario della parola critica significa, infatti, dare all'arte delle immagini - ben altra cosa dalla semplice produzione di immagini - un valore che va al di là tanto dell'intrattenimento culturale quanto della critica sociale. In fondo, significa considerare l'arte un'apertura su una dimensione ulteriore dell'umano; significa aprire il mondo a se stesso e, quindi, alla sua alterità, a ciò che esso contiene di non ancora visibile, pur essendo già qui, presente, sotto i nostri occhi; significa, infine, lasciar apparire, attraverso l'immagine e non tramite la sua negazione, una luce nera al centro stesso del flusso luminoso e disincantato dell'iperproduzione spettacolare della postmodernità.
L'amicizia
Georges Bataille
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2020
pagine: 112
«Quel che è importante mostrare, attraverso questo esemplare scritto di Bataille, è come il pensiero possa, con il più grande rigore, parlare di ciò che di questo rigore è la continua messa in crisi. L'esistenza, l'infinita ricchezza dell'esistenza, compresa la sua "parte maledetta", non è l'opposto del pensiero, ma il bordo di uno stesso limite. Il pensiero più rigoroso è esattamente quello che sa stare sul limite. Come esso ci stia poco importa. Quel che conta è quanta libertà mostra e fa respirare, quanta gioia sa trasmettere (la gioia di cui parla Bataille alla fine de L'amicizia). Ed è per questo che il pensiero, la pratica di pensiero, ad avviso di Bataille può essere soltanto una pratica dell'amicizia, intesa come un sottrarsi e un esporsi ai propri limiti per aprirsi all'altro.» (Dallo scritto di Federico Ferrari)
Il Neoplasticismo
Piet Mondrian
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2021
«Nel novembre del 1925, dopo molti rinvii, esce per la collana dei quaderni del Bauhaus il numero dedicato agli scritti teorici e programmatici di Piet Mondrian (1872-1944). Un testo fondamentale per comprendere il maturare della posizione «neoplastica» e per la scoperta di una "via astratta" nella pittura del primo Novecento. Mondrian dava molta importanza agli scritti qui raccolti. Vi scorgeva il lento e progressivo articolarsi di un realismo più profondo rispetto a quello, meraviglioso e incantato, degli anni giovanili. In un certo senso, attraverso di essi, la svolta verso l'astrazione e una nuova modalità figurativa si poneva come necessaria agli occhi di Mondrian, non per fuggire in una dimensione altra rispetto alla realtà, ma per arrivare all'essenza stessa del reale, a ciò che permane oltre il cangiare delle figure. Per l'appunto, una nuova plastica della realtà. La pubblicazione di questi scritti è un'occasione importante per attingere al testo originale così come Mondrian l'aveva concepito. Una chiave di lettura fondamentale per comprendere una delle opere più presenti e fraintese della cultura visiva contemporanea.» (Federico Ferrari)
Conversazioni
Maurice Merleau-Ponty
Libro: Libro in brossura
editore: SE
anno edizione: 2020
pagine: 96
In queste intense conversazioni radiofoniche del 1948, l’allora quarantenne Maurice Merleau-Ponty traccia, per un grande pubblico, le linee direttrici di gran parte del suo lavoro successivo: il mondo della percezione, l’arte, la politica, l’animalità, l’uomo, la follia. Con un linguaggio limpido e immediato viene qui tratteggiata l’esigenza indemandabile di un pensiero che ritorni alle cose stesse, a quel mondo accessibile ai sensi che in ogni istante incontriamo. Inizia così a delinearsi un modo di far filosofia che influenzerà profondamente il pensiero contemporaneo. Merleau-Ponty, con lucidità e forza, e al di là di ogni pensiero nostalgico, ci pone di fronte alla necessità di restituire al nostro tempo una verità adeguata e, per questo, ancora e per sempre da scoprire. Poiché, come egli scrive, «la verità è che il nostro problema consiste nel fare nel nostro tempo, e attraverso la nostra esperienza, quel che i classici hanno fatto nel loro».
Costellazioni
Federico Ferrari
Libro
editore: Lanfranchi
anno edizione: 2006
pagine: 150
Giunge un momento, nella vita di un uomo, come in quella di un'epoca, in cui ci si trova costretti a fare i conti con il proprio passato, per poter dare speranza al proprio futuro. Si instaura così un gioco, talvolta lieve, talvolta drammatico, le cui regole restano perlopiù sconosciute agli stessi giocatori. Quel che ci si trova così a sperimentare è l'esperienza più profonda di ciò che si chiama memoria: tutto quel che è stato, lungi dall'essersi fossilizzato nei canoni ufficiali della storia, torna improvvisamente a nuova vita scombinando le carte. L'insieme di idee, di ricordi e di esperienze si rimodella in un' inedita costellazione di senso, all'interno della quale un'eredità viene infine assunta e, in pace, proprio grazie a questa assunzione di responsabilità, messa in salvo. È questo, in fondo, l'autentico esercizio del pensiero, il luogo di un confronto serrato e senza scappatoie con la propria tradizione: con la necessaria istituzione di una tradizione. Pensare, infatti, è fare i conti con il tempo, scandire le certezze e darne una nuova immagine attuale. Come ebbe a scrivere Walter Benjamin, a cui il titolo del libro fa segno discretamente, "non è che il passato getti la sua luce sul presente, ma immagine è ciò in cui quel che è stato si unisce fulmineamente con l'adesso in una costellazione".
Nudità. Per una critica silenziosa
Federico Ferrari
Libro
editore: Lanfranchi
anno edizione: 1999
pagine: 120
"La verità nuda del mondo": strana pretesa, strana affermazione. Cosa cerca Federico Ferrari in queste pagine di geometrica incandescenza e appassionato rigore? Forse pensa davvero, come dice, un vedere che non sia pensare e un pensare che non sia vedere. Orlo impossibile di una straniante epoché, là dove la trascendenza non è più necessaria e l'evidenza non ha genealogia e non ha storia. E così si espone ad una critica "esemplare": itinerario immobile che attraversa i significati solo per esibirli sfumati e sottintesi.
La comunità errante. Georges Bataille e l'esperienza comunitaria
Federico Ferrari
Libro
editore: Lanfranchi
anno edizione: 1997
pagine: 172
Si chiude il secolo e si chiudono tante delle esperienze comunitarie che l'hanno caratterizzato. Fascismo, comunismo, comunitarismo tramontano lasciando spazio alla frammentazione delle società liberali e tecnocratiche. La vita sembra segnata. Eppure durante questi cento anni si sono cercate innumerevoli possibilità alternative. Gli esiti - come mostra questo libro sono stati spesso importanti, anche se talora ambigui e pericolosi. Al di là di sospette nostalgie o di entusiastiche adesioni al presente, Ferrari rilegge, con lucidità e chiarezza, alcuni degli eventi più significativi di questa "tradizione eretica", per mostrarne i limiti, ma anche per rilanciarne il nucleo di libertà ed emancipazione. Egli arriva così ad affermare l'intramontabile esigenza di configurare nuove forme del vivere in comune o, con le sue parole, la necessità di farsi noi all'interno di una "comunità errante".
Curare i gay? Oltre l'ideologia riparativa dell'omosessualità
Paolo Rigliano, Jimmy Ciliberto, Federico Ferrari
Libro: Libro in brossura
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 2011
pagine: X-265
Questo volume propone una visione nuova dell'affettività omosessuale, indagandone i caratteri unici e distintivi, le prospettive e le difficoltà che i gay e le lesbiche incontrano. Il testo italiano affronta il problema delle terapie riparative da un punto di vista rigorosamente scientifico: a partire dai risultati della revisione sistematica elaborata dalla American Psychological Association, che dichiara l'inconsistenza e la debolezza metodologica delle ricerche che pretendono di dimostrare il cambiamento dell'orientamento omosessuale, gli autori analizzano in profondità tutti gli aspetti delle terapie riparative, dimostrandone l'inefficacia e la rischiosità. Il libro offre un modello di accoglienza delle persone omosessuali - comprese quelle credenti - valido per ogni approccio e per ogni rapporto di cura, basato sulle evidenze scientifiche e sul rispetto etico integrale dei diritti di gay e lesbiche.
Iconografia dell'autore
Federico Ferrari, Jean-Luc Nancy
Libro: Libro in brossura
editore: Luca Sossella Editore
anno edizione: 2006
pagine: 69
Cosa sta a significare il ritratto dell'autore, l'immagine, la foto o il dipinto di colui o colei che firma l'opera? È questa la domanda a cui cerca di dare una risposta questo saggio, nel quale diversi ritratti di celebri e meno celebri autori vengono decifrati o interpretati, dopo che l'autore nell'opera o all'opera è stato messo in prospettiva. La nozione di "autore" è spesso trattata con sospetto. Condannato o espulso dal discorso critico, lo spettro dell'autore sarebbe reo di sottomettere l'opera al dominio di una supposta potenza creatrice, geniale o demiurgica. Però l'autore si costituisce con l'opera. Anzi, è proprio la sua figura a donare a ogni opera un carattere singolare, irriducibile a ogni piatta autoriproduzione del testo.
Nicola Samorì. Sulla soglia del tempo
Federico Ferrari
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2025
pagine: 112
In questo breve testo viene offerta una chiave di lettura per immergersi nell’universo enigmatico di Nicola Samorì – artista contemporaneo tra i più affascinanti –, dove la pittura è materia viva, in perenne trasformazione e disfacimento. Sono, le sue, opere in bilico tra presente e passato, tra avanguardia e tradizione; opere che svelano e celano, costruiscono e demoliscono, in un unico gesto audace. Federico Ferrari guida il lettore attraverso la vertigine della materia pittorica: superfici squarciate, volti che emergono dal buio per dissolversi, corpi che si animano e si corrompono sotto l’azione inesorabile del tempo e dell’artista. La pittura è «carne viva», che si manifesta attraverso il gesto dello scarnificare, del graffiare, del manipolare il pigmento, rivelando una verità dirompente.
Ritratti
Federico Ferrari
Libro: Libro in brossura
editore: Luca Sossella Editore
anno edizione: 2025
pagine: 112
Per eseguire un buon ritratto occorre che il modello stia fermo, possibilmente immobile. Se il soggetto si muove, se è irrequieto o si rifiuta di stare in posa, di assumere una posa, allora il ritratto si rivela impossibile. Chi legge troverà nelle pagine che seguono, dunque, dei ritratti sui generis, perché le autrici e gli autori che ne dovrebbero essere al centro sono tra i più irrequieti che il secolo scorso abbia prodotto. Sfuggenti come pochi altri, permettono a malapena di tracciare uno schizzo, una figura mossa, talvolta, al limite dell'irriconoscibile. Questi ritratti sono, in fondo, un modo per liberare questi grandi autori dalla propria identità o, forse in un eccesso di fiducia, per liberarli da ogni identità, dall'ingombro che ogni identità porta con sé. E poiché, come noto, ogni dipintore dipinge se stesso, è anche un modo di liberare chi scrive dalla propria identità. Ritratti di Ingeborg Bachmann, Thomas Bernhard, Harold Bloom, Adone Brandalise, Cristina Campo, Guido Ceronetti, Ioan Petru Culianu, David Graeber, Ivan Illich, Pierre Klossowski, Anna Maria Ortese, Tom Seidmann-Freud, Ferdinando Tartaglia.

