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Libri di Federigo Tozzi

Con gli occhi chiusi

Con gli occhi chiusi

Federigo Tozzi

Libro

editore: Mondadori

anno edizione: 2020

pagine: 192

Singolare figura di narratore, Federigo Tozzi si pone tra la dissoluzione del vecchio naturalismo e i codici poetici ed espressivi del nuovo secolo. In questo suo primo romanzo lo spunto autobiografico, tratto essenziale nella sua narrativa, si trasforma in un nuovo strumento letterario che permette allo scrittore di “confondersi” con gli altri personaggi. Il ritratto del protagonista, che è in realtà un autoritratto minuziosamente disegnato, fa così da perno ideale al racconto di un amore infelice e di una rovina finanziaria, in cui il tono di impianto verghiano si arricchisce di nuovi spunti psicologici.
10,00

Con gli occhi chiusi

Federigo Tozzi

Libro: Libro in brossura

editore: Garzanti

anno edizione: 2002

pagine: 208

Scritto al più tardi nel 1913, ma pubblicato solo nel 1919, "Con gli occhi chiusi" è il racconto di una promessa di felicità irrealizzata e brutalmente tradita, la storia di una proprietà in rovina e di un amore sventurato, quello tra Pietro, giovane debole e insicuro, onesto ma ingenuo che finisce vinto dagli uomini e dalle cose, e Ghisola, figura di donna magnificamente ritratta nell'ambiguità dell'affetto e dell'inganno. La cecità cui il titolo allude, metafora del rifiuto di una visione atroce e intollerabile, non è solo del protagonista ma di tutti i personaggi, nessuno dei quali sa uscire dalla propria sofferenza e aprire gli occhi sulla realtà degli altri. Pioniere nel sondare le zone oscure della psiche umana, Tozzi compone una intensa ricognizione del profondo e della nevrosi ricca di suggestioni autobiografiche, con una narrazione asciutta, essenziale, a tratti violenta, illuminata da un vigoroso lirismo capace di cogliere la pena e l'angoscia del vivere. Introduzione e note di Giuseppe Nicoletti.
10,00 9,50

Il podere

Federigo Tozzi

Libro: Copertina morbida

editore: Rizzoli

anno edizione: 2003

pagine: 180

La storia di un uomo inabile alla vita, che si perde in astrazioni visionarie di fronte alle bizzarrie della vita e del destino. Remigio Seimi, sconfitto in partenza, si colloca vicino ai vinti di Verga e ai folli di Pirandello. Introduzione di Marcello Ciccuto.
9,00 8,55

Tre croci

Federigo Tozzi

Libro: Copertina morbida

editore: Garzanti

anno edizione: 2008

pagine: 144

Ambientato a Siena, il romanzo narra il tragico epilogo di una catastrofe finanziaria. I tre fratelli Gambi, proprietari di una bottega antiquaria di libri e oggetti, hanno abdicato ai loro doveri e alle loro responsabilità di mercanti ponendosi fatalmente sul piano inclinato di un edonismo autodistruttivo. Minacciati dall'incombente bancarotta, ossessionati dalle cambiali, vivono alla giornata, in una condizione di continua rimozione. Incapaci di reagire costruttivamente all'annunciato dissesto, tagliano i ponti con l'opprimente società urbana e ripiegano verso uno stile di vita infantile e regressivo: un cammino a ritroso comune a tutti i personaggi tozziani che, come i Gambi, hanno orrore della vita e chiudono gli occhi di fronte a essa. Alla fine il fallimento economico li travolge inesorabilmente. Scritto di getto nell'autunno del 1918,Tre croci adotta un crudo registro naturalistico che scolpisce con forza i caratteri e una castigatezza espressiva che rende potentemente la pena delle anime. Introduzione e note di Giuseppe Nicoletti.
9,00 8,55

Ricordi di un giovane impiegato

Federigo Tozzi

Libro: Libro in brossura

editore: Melville Edizioni

anno edizione: 2020

pagine: 112

Pubblicato postumo nel 1920, a cura di Giuseppe Antonio Borgese, Ricordi di un giovane impiegato conosce una prima stesura risalente al 1910. Scritto sotto forma di diario,la narrazione vede il ventenne Leopoldo Gradi lasciare Firenze e la numerosa famiglia dotata di poveri mezzi di sostentamento, per impiegarsi nelle ferrovie presso la stazione di Pontedera. Leopoldo lascia anche una ragazza, Attilia, di cui è innamorato, un amore però avversato sia dal padre del giovane che dalla madre, quest'ultima ostile alla ragazza poiché gelosa del figlio. A Pontedera, Leopoldo vive in un ambiente lavorativo particolarmente ostile. Egli, chiuso in sé stesso, preso nelle sue fantasticherie e poco avvezzo agli aspetti pratici dell'esistenza, fatica a inserirsi e a farsi benvolere da colleghi e superiori. In questo clima, che tocca vertici di autentica paranoia, Leopoldo trova conforto nel paesaggio e nelle lettere che scrive alla fidanzata. La visione della vita che emerge dalle pagine è improntata a un pessimismo assoluto: la violenza e il male dominano i rapporti fra gli uomini e il lavoro appare una necessità che spegne ogni proposito di vita piena e autentica. L'esistenza di Leopoldo, contraddistinta dal deserto affettivo e da una fredda solitudine, pare senza sbocchi.
9,90 9,41

Le cose più belle

Santa Caterina da Siena

Libro: Libro in brossura

editore: Le Lettere

anno edizione: 2020

pagine: 190

Le Lettere di Caterina da Siena costituiscono una presenza precoce e costante nella vita e nelle opere di Federigo Tozzi, quasi un ideale livre de chevet che ne accompagna lo stesso passaggio dal giovanile laicismo anarco-socialista al contraddittorio cattolicesimo, aspro e problematico, della maturità. Modernamente, nella grande conterranea lo scrittore riverbera soprattutto la propria insaziata ansia di conoscenza. «Santa Caterina - scrive Tozzi - ci sbarazza di tutto ciò che ci impedisce di giungere al nostro io più profondo». Ed è proprio nell’ottica di una riproposizione senza schemi eruditi o facili ideologismi del Medioevo cristiano e ‘primitivo’, che nel 1918 Tozzi sintetizza in un esile, straordinario libretto il monumentale corpus delle lettere cateriniane «per chi non ha tempo né voglia di leggerlo da cima a fondo». Le cose più belle di Santa Caterina da Siena è così un documento indispensabile per comprendere appieno la potenza di intuizione e la colta complessità novecentesca dello scrittore senese. Ma è anche un modo per avvicinarsi con un percorso originale a una delle esperienze più radicali e affascinanti della letteratura mistico-religiosa occidentale. Introduzione di Marco Marchi.
19,00 18,05

Il podere

Federigo Tozzi

Libro: Copertina morbida

editore: Ecra

anno edizione: 2015

pagine: 216

Questo romanzo "circolare", che si apre con la morte del padre e si conclude con la morte del figlio, fu progettato e scritto tra il 1915 e il 1918. Pubblicato a puntate sulla rivista "Noi e il mondo" dal 1° aprile 1920 (Tozzi era deceduto da pochi giorni) al 1° marzo 1921 e in volume - sempre nel '21 - da Treves, "Il podere" è la storia del ventenne Emigio Selmi, che eredita una proprietà terriera contesagli sia dalla matrigna che dall'amante del padre. In pochi mesi (l'azione si svolge dalla primavera all'agosto del 1900)Remigio dovrà fare i conti con una realtà che non saprà dominare: è, in breve, la storia di un inetto, di un carattere debole che, in disaccordo con il cattivo ma vincente esempio paterno, non riuscirà ad imporsi e diventerà, tragicamente, vittima della situazione.
10,00 9,50

Con gli occhi chiusi. Ricordi di un impiegato

Federigo Tozzi

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2017

pagine: 224

Sono due tra i maggiori romanzi di Tozzi ed hanno al centro lo scontro con la famiglia: quello di Pietro con suo padre, nel primo romanzo; quello di Leopoldo con la famiglia, nel secondo. Una lotta tra due mentalità inconciliabili: una che impone le proprie ragioni con la violenza e una che cerca la via della liberazione. Questo volume, preceduto da una prefazione di Gianni Celati e curato da Ottaviano Cecchi, è corredato da un'ampia documentazione biografica e bibliografica e può essere un'utile chiave per entrare nel mondo di Tozzi. Prefazione di Gianni Celati.
9,50 9,03

Bestie, cose, persone

Federigo Tozzi

Libro: Libro in brossura

editore: Ianieri

anno edizione: 2018

pagine: 154

Nelle “Bestie” Federigo Tozzi sperimenta un genere letterario inaudito, qualcosa che la critica ancora stenta a definire e ricondurre a forme note: 69 prose che tutto sono fuorché frammenti, giustapposte come tessere di un mosaico anti-narrativo e lirico, prive di qualsiasi cornice o introduzione. Un “montaggio”, un’allegoria di situazioni, personaggi, immagini, visioni, in ciascuna delle quali fa la comparsa enigmatica un animale. La bestia, forse, è solo un pretesto o forse è il segnale muto di un significato indicibile. Sin dalla prima prosa il lettore viene catapultato in un mondo che ondeggia fra realtà e immaginazione, fluido e frammentato allo stesso tempo, psichico e fisico insieme, indefinibile e inafferrabile. Prefazione di Cristina Ubaldini.
14,00 13,30

Con gli occhi chiusi

Con gli occhi chiusi

Federigo Tozzi

Libro: Libro in brossura

editore: Guida

anno edizione: 2019

pagine: 130

Pubblicato nel 1919, ma iniziato già nel 1912, il romanzo segue la vicenda esistenziale del giovane Pietro, legato a un contesto familiare dominato da una castrante figura paterna, in una piccola città di provincia. Chiuso nel suo mondo interiore, Pietro vive le stagioni della vita “con gli occhi chiusi”, inseguendo immagini illusorie degli altri come di se stesso. Il testo presenta non pochi elementi autobiografici, in particolare nell’immagine del padre, nel quale sono riconoscibili tracce del difficile e irrisolto rapporto dell’autore con la figura paterna.
14,00

Gli egoisti

Federigo Tozzi

Libro: Copertina morbida

editore: Le Lettere

anno edizione: 2020

pagine: 110

Nel corpus narrativo di Federigo Tozzi un romanzo come "Gli egoisti" rivendica una posizione singolarmente originale. Affidandosi di nuovo alla scrittura e proiettandosi in un personaggio protagonista come il musicista Dario Gavinai, Tozzi aggiorna un proprio impegno allegorico, rappresentativo e decifrante, messo al servizio delle esigenze di quel "romanzo interrogativo" così ben delineato, nelle sue mappe storiografiche di afferenza italiana ed europea, da Giacomo Debenedetti. Redigendo "Gli egoisti" Tozzi scrive in effetti un ulteriore capitolo del suo ideale, unico, grande romanzo a sfondo autobiografico: la propria «vita scritta». L'elemento desunto dall'esistenza, letterariamente dislocato e rivissuto, investe in primo luogo, come di consueto, un inetto in balia delle sue velleitarie e insoddisfatte attitudini artistico-creative e dei suoi ambigui sentimenti. In un'ambientazione delle vicende non più senese ma romana, anche l'intero cast delle presenze convocate dalla trama rimanda puntualmente alla vita dello scrittore: da Albertina Marelli al Carraresi, dal Papi al Giachi. L'accertabile derivazione autobiografica non impedisce tuttavia a Tozzi di trascenderla e sublimarla in arte, facendo del racconto di una contrastata storia d'amore - una storia d'amore inaspettatamente a lieto fine e proiettata sugli espressionistici scenari di una Roma di primo Novecento - una rigorosa indagine delle profondità della psiche.
11,00 10,45

Gli egoisti

Federigo Tozzi

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni di Storia e Letteratura

anno edizione: 2020

pagine: 206

Romanzo psicologico imperniato sugli amori difficili fra Dario e Albertina nella Roma degli anni Dieci, Gli egoisti videro le stampe soltanto tre anni dopo la morte di Federigo Tozzi, grazie alla moglie Emma Palagi che nel 1923 ne curò la prima edizione. A lungo considerato l'ultimo romanzo dell'autore senese, e in qualche modo, quindi, anche il suo punto di arrivo morale, nella ricostruzione filologica di Tania Bergamelli Gli egoisti sembrano invece retrodatabili a quello stesso 1918 nel quale nacquero anche Il podere e Tre croci. Quanto alla questione, decisiva, dell'incompiutezza, se la princeps non poté ricevere una revisione definitiva da parte dell'autore, gli interventi di Emma hanno inciso profondamente sulla fisionomia del testo e sono, pertanto, oggetto di una attenta discussione. Il testo dell'edizione critica si basa sull'originale dattiloscritto, mentre l'apparato genetico registra le varianti a partire dalla prima stesura manoscritta, proiettando nuova luce su uno dei romanzi più difficili di Tozzi.
28,00 26,60

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