Libri di Felice Cimatti
La fabbrica del ricordo
Felice Cimatti
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2020
pagine: 192
È possibile una vita senza ricordi? Perché abbiamo così paura di dimenticare? Che succede quando alla nostra mente si forma un ricordo? Nonostante l’analogia con la «memoria» del computer porti a pensare il contrario, la memoria ci sfugge completamente. Forse per questo temiamo l’oblio, perché sappiamo che è l’oblio la verità della memoria. È tra questi due estremi del ricordo e dell’oblio che oscilliamo continuamente: fra un tenace attaccamento ai ricordi e il desiderio inconfessato di liberarci del loro peso. Con l’aiuto della filosofia, delle neuroscienze e dell’etologia, il libro delinea una mappa del campo mnemonico, un campo attraversato dalle due linee di forza del dimenticare e del ricordare, lungo le quali si costruisce il nostro difficile rapporto con il tempo.
Da Goupil a Margot. Storie di animali
Louis Pergaud
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2019
pagine: 143
La quotidiana lotta per la vita degli animali in una natura regolata Lidalla legge del più forte è il tema centrale delle otto storie che compongono quest'opera, premiata con il Goncourt all'epoca della sua uscita. I protagonisti di Louis Pergaud, che si cala nel punto di vista della fauna dei boschi con la cognizione scientifica del grande naturalista, sono Guerriot lo scoiattolo, Roussard la lepre, Grenouille la rana, Nyctalette la talpa, Margot la gazza. Anche le scaltre Goupil e Fuseline, la volpe e la faina, da temibili predatori diverranno prede dell'uomo, il più pericoloso animale del bosco: l'unico libero di scegliere il male, anziché compierlo per istinto. "Da Goupil a Margot" è la formidabile opera con cui esordì nel 1910 l'autore di un classico per l'infanzia come "La guerra dei bottoni". In questo testo, i comportamenti animali sono mossi «da forze e pulsioni che sfuggono alla nostra comprensione», come spiega il filosofo Felice Cimatti nella sua postfazione, e vengono descritti da Pergaud nella loro essenziale crudezza: al punto che due racconti furono espunti dalla precedente edizione italiana del 1969.
Filosofia dell'animalità
Felice Cimatti
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2013
pagine: XI-195
Gli animali sono fra noi, la nostra vita è impossibile senza la loro, eppure non riusciamo davvero a vederli. Siamo doppiamente ciechi: non sappiamo quasi niente dell'animalità degli animali non umani e ignoriamo la nostra. Sinora la filosofia si è limitata a tracciare il confine fra loro, gli animali, e noi, gli umani. Non riusciamo a guardarli senza confrontarli con noi: non parlano, non pensano, non ridono e così via. È come cercare di capire l'Homo sapiens chiedendosi se abbia o no piume o branchie. "Filosofia dell'animalità" cerca di immaginare che forma di vita sia quella animale. Ma soprattutto delinea i contorni dell'animalità umana e quel che abbiamo tagliato e tagliamo fuori da noi stessi ogni giorno per poter diventare, e definirci, umani.
Introduzione alla semiotica
Felice Cimatti
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2025
pagine: 248
Tutti gli esseri viventi vivono all'interno di mondi densi di segni e significazione, cioè di «semiosfere». In questo senso la scienza dei segni, la semiotica, costituisce il fondamento stesso della vita sul nostro pianeta. Le entità del mondo partecipano dei mondi viventi in quanto entità che significano qualcosa. E siccome la semiosi è relazione, quella degli agenti semiotici è sempre anche una vita sociale, e dunque politica. In questo volume i tre ambiti vengono presentati e discussi insieme: vita mentale, vita sociale e vita politica costituiscono tre facce diverse di un unico fittissimo intreccio semiotico. Dopo aver presentato i fondamenti della semiotica nella sua dimensione sociopolitica, il libro analizza esempi di semiosi non-umana (dai virus agli scimpanzé), per poi indagare la semiosi specificamente umana. Nell'ultimo capitolo si discutono i casi in cui la semiosi «esce» da sé, come quando incontra il mondo.
Lingue, corpo, pensiero: le ricerche contemporanee
Marco T. Liuzza, Felice Cimatti, Anna M. Borghi
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2010
pagine: 125
Qual è il rapporto tra lingue, linguaggio e pensiero? Si può parlare del linguaggio in astratto, senza considerare le differenze tra le lingue che parliamo? Si può parlare del pensiero in generale, senza parlare della diversità dei corpi e dei contesti in cui viviamo? In che modo il tipo di corpo che possediamo influenza il nostro modo di pensare, di conoscere, di parlare? Il nostro corpo è un'entità soltanto biologica o anche sociale? In che misura le lingue che parliamo influenzano il nostro modo di pensare? La tesi di questo libro è che non si possono studiare la mente e il linguaggio umani se non li si radica nell'esperienza corporea. Questo significa, però, che poiché questa esperienza non si dà se non in una situazione, in una cultura, entro una specifica forma di vita, non esiste qualcosa come la cognizione umana, o il linguaggio umano. Di qui l'enfasi che il libro pone, ed è la sua caratteristica più originale, sulla differenza tra linguaggio e lingue.
Il possibile e il reale. Il sacro dopo la morte di Dio
Felice Cimatti
Libro: Libro in brossura
editore: Codice
anno edizione: 2009
pagine: XI-184
Cos'è il "sacro"? Appartiene esclusivamente alla sfera religiosa? È qualcosa che solo i credenti possono provare, oppure raccoglie in sé una serie di valori universali cui oggi - nell'epoca della "morte di Dio" - sembra difficile appellarsi? C'è un legame tra la biologia umana e la capacità di commuoversi di fronte a un'opera d'arte? Queste domande sembrano rimandare a campi del sapere lontani fra loro, se non del tutto inconciliabili, come la politica e la biologia, l'estetica e la teoria del linguaggio, la teologia e le scienze cognitive. Cimatti invece fa dialogare queste diverse tradizioni scientifiche e filosofiche, offrendoci così una tesi inedita: se è vero che al senso del sacro non è possibile rinunciare, in quanto geneticamente inscritto nella biologia dell'"animale uomo", è altrettanto vero che il sacro è un concetto storico, un prodotto della cultura umana, un'esperienza che l'uomo compie quotidianamente e che erroneamente è stata fatta coincidere con il sentimento religioso. Grazie a un approccio trasversale che accosta antropologia, logica, religione, scienza e filosofia, mistica e linguistica, Felice Cimatti affronta uno dei grandi dibattiti culturali che hanno impegnato sociologi, linguisti e filosofi, e ne dimostra - in un'epoca caratterizzata da un'apparentemente insanabile crisi di valori - l'attualità e l'urgenza.
Mente, segno e vita. Elementi di filosofia per Scienze della comunicazione
Felice Cimatti
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2004
pagine: 231
Pensato per i corsi di Scienze della comunicazione, questo volume esplora in modo analitico i principali problemi della filosofia della mente e della semiotica. L'esplorazione è condotta sulla base dell'ipotesi fondamentale che mente, segno e vita sono nozioni strettamente interconnesse.
La vita che verrà. Biopolitica per Homo sapiens
Felice Cimatti
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2011
pagine: 158
La vita che verrà è quella che, finalmente, di nuovo possiamo immaginare oltre quella che stiamo vivendo. Una vita che in molti hanno provato a farci credere fosse non solo l'unica possibile ma anche la migliore. Ma oggi sappiamo che questo non è vero, che altre vite sono possibili, che così come - ad esempio non moriamo più per il virus del vaiolo (che sopravvive ibernato solo nei frigoriferi di due laboratori scientifici), possiamo anche vivere senza e oltre il capitalismo. Non è certo la prima volta che una vita diversa viene immaginata, e non sarà certamente nemmeno l'ultima. L'idea di questo libro è che per provare a immaginare la vita che verrà sia necessario partire dalla natura umana. Siamo animali fatti di immaginazione, e quindi di desiderio, quello stesso desiderio di cui il filosofo Gilles Deleuze diceva che "non ce n'è mai abbastanza". E siamo questa capacità di immaginare perché la nostra natura biologica coincide, di fatto, con la facoltà di linguaggio. Forse allora è la biolinguistica, la scienza che studia il linguaggio come fenomeno biologico, che ci serve per capire come può essere una vita umana adatta alla nostra natura.
Senza colpa
Felice Cimatti
Libro: Libro in brossura
editore: Marcos y Marcos
anno edizione: 2010
pagine: 158
Nel Centro per lo studio della coscienza animale fanno strani esperimenti sugli scimpanzé. Gli animali ne escono sconvolti, a volte gravemente feriti. Il dottor Sauvage, scienziato senza scrupoli, vuole capire se in certe condizioni anche gli animali possono diventare crudeli come gli uomini. Un giorno Sauvage scompare. La sua auto è nel parcheggio del centro, ma di lui non c'è traccia. L'ispettore Mark Soul varca i cancelli di quello strano carcere per animali. Incrocia sguardi avviliti, vede zampe, così simili a mani, stringere le sbarre delle gabbie, sente le urla di uno scimpanzé ferito. Ma cosa fate a queste povere bestie?, chiede a tutti, d'impulso. Il silenzio che lo circonda è omertoso, risentito, nessuno sembra veramente interessato a parlare, soprattutto a far luce sulla scomparsa di Sauvage. Poi, inaspettatamente, salta fuori un testimone. Anzi, all'improvviso i testimoni sono tanti, tantissimi. Bastava cercarli, ma Soul è impaziente, e non è il suo unico difetto. Soul dovrà imparare che prima di fare una domanda bisogna essere capaci di ascoltare, anche chi non ha niente da dire. Forse. "Senza colpa" è un noir etologico che smaschera tutti e non assolve nessuno.
Naturalmente comunisti. Politica, linguaggio ed economia
Felice Cimatti
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2011
pagine: 216
Il disastro umano e storico del comunismo reale, finito con la caduta del Muro di Berlino, ha fatto credere a molti che il capitalismo fosse non soltanto il modello economico vincente, ma addirittura l'unico possibile e naturale. In questo saggio controcorrente, Cimatti propone una tesi del tutto diversa: il capitalismo è un fenomeno storico, non naturale, e come tutto ciò che nasce è destinato a morire: un'alternativa migliore esiste, ed è proprio quel comunismo dato per morto dal mondo dell'economia. Nel libro il sistema capitalista viene studiato da un punto di vista biologico: è un parassita che vuole mangiarsi l'organismo che lo ospita, l'homo sapiens. La sua essenza è la trasformazione del denaro in altro denaro: gli uomini sono solo mezzi, catturati in una spirale inarrestabile. L'autore presenta l'alternativa a questo modello a partire da una descrizione delle caratteristiche della natura umana, incompatibili con il capitalismo e, al contrario di quanto si è spesso affermato, in armonia con la vita comunista.
Nella giornata più calda dell'anno. Attraversando il Sud
Felice Cimatti
Libro: Libro in brossura
editore: Donzelli
anno edizione: 2025
pagine: 144
Un’autostrada, direzione sud. Il cuore vecchio di una città. E poi, nella giornata più calda dell’anno, strade di campagna poco frequentate. Quello che Felice Cimatti racconta in queste pagine – in cui le parole si intrecciano alle immagini – non è un viaggio, ma un’esperienza, e triplice, vissuta in un Mezzogiorno che sorprende, a cominciare dalla strada percorsa per arrivarci, quell’Autostrada del Mediterraneo o A2 che però continua ad essere chiamata A3. Un’autostrada anomala, che non ci inoltra nell’arcaico, ma ci rivela il carattere fragile della modernità: il tracciato non rettilineo, il percorso singolare, tortuoso, che sale fino a più di mille metri e poi scende al livello del mare, l’asfalto screpolato dal gelo e dalla neve ne fanno uno spazio sospeso tra familiare ed estraneo, sempre aperto all’inumano; l’A3 è spaesante, e con la sua abbagliante e silenziosa presenza si insinua in tutte le altre strade, quelle che si presentano come tecnologiche, smart, sicure: nell’A3 non vediamo l’arretratezza del Sud, vediamo piuttosto il Sud rimosso e nascosto dietro ogni Nord. E si può parlare di un «momento A3» per qualunque spazio umanizzato che si trasforma, di colpo, in uno spazio inumano. Come la realtà che irrompe nella città vecchia di Cosenza: di fronte ai suoi muri giallastri, alla vegetazione che spunta rigogliosa in tutti gli angoli, agli animali che l’attraversano di giorno e di notte, ci accorgiamo che siamo creature temporali, siamo tempo, e quindi siamo fine e siamo inizio, sempre sul punto di diventare altro. Nelle vie e nelle piazze della città vecchia il mondo scoppia da tutte le parti: non c’è centro, non c’è periferia ovunque una commistione di inumano e umano, vivente e non vivente, organismi e cose. Una «vita commune», direbbe Tommaso Campanella. Perché tutte le cose in qualche modo sentono, provano affetti e desideri. E di questo fa esperienza chi scrive quando, nella giornata più calda dell’anno, partendo da Arcavacata di Rende, in Calabria, si inoltra nelle strade assolate e deserte della Basilicata, avendo come unica meta quella di perdersi: «Se c’è un luogo, in Italia, in cui è evidente che la presenza umana è ridicola e presuntuosa, è nelle terre del Sud. Mai come in quei luoghi assolati ho sentito la presenza massiccia, potentissima, del mondo. Essere soli, ma non esserlo, essere nel mondo, nella assoluta pienezza del mondo». Ad essere raccontata in questo libro è un’esperienza di ribaltamento, un movimento che rovescia l’usuale in estraneo, il familiare in sconosciuto, l’ovvio in misterioso; una «crisi della presenza», che non è uno stato d’animo né tantomeno un pericolo, ma una risorsa – anche se penosa e sempre fuggita –, un’occasione per ripensare il proprio posto, i propri pensieri, per dare un altro valore alle parole con cui cerchiamo di allontanare il peso ma anche la meraviglia del mondo.
Il postanimale. La natura dopo l'Antropocene
Felice Cimatti
Libro: Libro in brossura
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2021
pagine: 128
"Noi e gli animali, un problema del presente, come ci dimosra un virus. Noi da un lato, loro dall'altro. Noi al sicuro, perché loro negli zoo. Animale non significa altro: un vivente indeterminato, diverso da noi, di cui tuttavia abbiamo bisogno per poterci differenziare da ciò che non vogliamo essere, un animale come gli altri. Perché l'uomo non vuole essere un animale tra gli altri. L'animale, finora, era sempre stato docilmente al suo posto. Se ne stava nella natura o meglio ancora nei documentari. Comunque, lontano da noi. Per questo abbiamo una sola parola per nominare l'immensità del mondo animale, milioni di specie e miliardi di esseri viventi: tutti loro sono semplicemente animali, perché noi si possa dire che siamo umani. E poi il mondo è cambiato."

