Libri di Fiorinda Li Vigni
Il concetto di astratto nel giudizio sulla Rivoluzione francese. (Burke, Maistre, Cuoco, Hegel, Marx)
Fiorinda Li Vigni
Libro: Copertina morbida
editore: Ist. Italiano Studi Filosofici
anno edizione: 2021
pagine: 232
In questa collana vengono pubblicati i risultati di ricerche, seminari, convegni o corsi di lezioni su momenti e problemi della storia del pensiero promossi dall'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici.
Il sogno di Achille
Fiorinda Li Vigni
Libro: Libro in brossura
editore: Ist. Italiano Studi Filosofici
anno edizione: 2021
pagine: 50
Eroe tragico, secondo la definizione di B. Knox, è colui che prende una decisione sorta dagli strati più profondi della sua natura e vi si attiene ciecamente, con sovrumana ostinazione: il destino si delinea allora come gioco fra il perseguire la forza determinante della propria personalità e lo scontrarsi con ciò che anche involontariamente si è prodotto tramite l’agire, in un orizzonte in cui l’esito supremo, al di fuori della sua trasposizione e idealizzazione sul piano estetico, non è accompagnato da alcuna prospettiva di riscatto. La morte è però anche ciò che dà forma alla vita vissuta, esaltandola, e che ci mette di fronte, nella perdita, agli affetti più profondi. La vicenda di Achille – dalla pertinacia che gli impedisce di superare l’affronto di Agamennone, attraverso la dismisura del dolore e della vendetta, fino alla risoluzione di dare ascolto alle preghiere di Priamo – trova allora, non solo nella scomparsa, ma nel ritorno di Patroclo in sogno, il suo punto di svolta, nel suo richiamo ai legami che tengono insieme, nella gioia e nella sofferenza, la sorte del singolo con quella di tutti gli uomini.
Persuasione, seduzione, inganno. Omero, Eschilo, Gorgia
Fiorinda Li Vigni
Libro: Copertina morbida
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2016
pagine: 192
Per le sue molteplici valenze la categoria di persuasione - spesso sbrigativamente confinata alla retorica - si mostra terreno propizio a un lavoro di scavo nella cultura greca arcaica e classica che lasci emergere il suo operare in diversi ambiti d'esperienza, secondo un intreccio ampiamente oscurato nel caso in cui si faccia esclusivo riferimento alla tradizione filosofica. Dalla sfera politica a quella erotica, fino al dominio delle relazioni intrapsichiche, essa si rivela veicolo di rappresentazione e interrogazione intorno alla natura dei rapporti che instauriamo con gli altri e con noi stessi, divaricandosi fra una persuasione intesa come scambio simmetrico di ragioni e una seduzione ingannevole che fa leva sull'ambiguità dei segni o sull'incontrollabile potenza del desiderio.
Protagora e l'arte politica
Fiorinda Li Vigni
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2010
pagine: 230
La dottrina che Platone attribuisce nei suoi dialoghi a Protagora appare strettamente connessa alla riflessione critica intorno al regime democratico. Il sofista sviluppa un concetto di uguaglianza che rimanda alla necessaria condivisione da parte di tutti i membri della comunità di disposizioni sociali, coltivate grazie all'educazione e alle istituzioni della città. Alla base vi è l'idea che le società umane siano capaci di trovare in se stesse le risorse ordinatrici e donatrici di senso necessarie alla loro sopravvivenza. Il punto di partenza sono dunque i bisogni e le esperienze degli uomini, pur nella finitezza delle loro forze intellettuali e morali; forze legate sì alla relatività dei punti di vista e al loro antilogico opporsi, alla mutabilità e al contrasto delle opinioni, all'impossibilità di stabilire, una volta e per sempre, il bene per se stessi e per la città, ma ancorate al tempo stesso alla consapevolezza che solo dalla cooperazione gli uomini possono ricavare il loro benessere, come singoli e come collettività, e dar vita a una sfera in cui l'uguaglianza politica predomini sulle disuguaglianze naturali e sul conflitto.