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Libri di Francesco Abbate

Manet e il naturalismo nell'arte

Émile Zola

Libro: Libro in brossura

editore: Donzelli

anno edizione: 2017

pagine: XVI-112

«Se mi si chiedesse quale nuova lingua parla Édouard Manet, risponderei: parla una lingua fatta di semplicità e di equilibrio. La nota da lui portata è quella nota bionda che riempie di luce la tela... che procede per grandi insiemi e traccia solo le masse». Quando la luce della pittura inaugurata da Manet esplode nelle sale delle esposizioni ufficiali come in quelle degli artisti «rifiutati», pubblico e critici conformisti ghignano, deridono, imprecano. A difendere Manet e, accanto a lui, quelli che cominciano a essere definiti pittori impressionisti, c'è Émile Zola. Lucido e ironico, lo scrittore si fa testimone della nascita di una rivoluzione, di uno dei cambiamenti più esaltanti e profondi che l'arte abbia mai conosciuto: ma il suo scopo non è mai la difesa polemica, bensì lo svelamento della coscienza estetica del suo tempo, «l'accettazione dell'arte tutta intera» in quanto «epopea della creatività umana». Nelle sue cronache dei “Salons” del 1866 e 1868, scorrono così le giurie ottuse e «sanguinarie» come i grandi esclusi; pittori e scultori, naturalisti, realisti o paesaggisti; Monet e Cézanne, Degas e Renoir. Il suo cuore però batte per Manet, «uno dei volti più originali e sinceri dell'arte contemporanea», l'uomo che, pur nel tumulto e nello scandalo, dipinge quadri «biondi e luminosi», capace di portare avanti un lavoro «analitico e vigoroso», allo stesso tempo aspro e dolce. Tra le pieghe della battaglia per una visione estetica libera, emergono prepotenti anche le poetiche di Zola scrittore, così vicino a Manet, il quale non intende dipingere la bellezza assoluta, ma «tradurre» nel suo particolare linguaggio quello che gli occhi vedono, oltre le convenzioni e i falsi pudori. A proposito di “Olympia”, il ritratto della giovane prostituta che tanto aveva scandalizzato i parigini del tempo, Zola scrive: «Quando i nostri pittori ci danno delle Veneri, correggono la natura, mentono. Manet si è chiesto perché menti re, perché non dire la verità». Una sincerità che Zola ritrova anche nel “Suonatore di piffero”, «l'opera che preferisco... schietta, piacevole fino alla soavità, reale fino alla rudezza. Non credo sia possibile ottenere un effetto più potente con mezzi meno complicati». Introduzione di Francesco Abbate.
23,00 21,85

Storia dell'arte nell'Italia meridionale. Cofanetto

Francesco Abbate

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Donzelli

anno edizione: 2009

pagine: 1997

Cofanetto che raccoglie i cinque volumi di Francesco Abbate sulla stora dell'arte nell'Italia meridionale: Dai longobardi agli svevi-Il Sud angioino e aragonese-Il Cinquecento-Il secolo d'oro-Il Mezzogiorno austriaco e borbonico.
175,00 166,25

Sollecitazione e forma. La forma delle strutture

Sollecitazione e forma. La forma delle strutture

Francesco Abbate

Libro: Copertina morbida

editore: Adriano Gallina Editore

anno edizione: 2005

pagine: 144

15,00

Sua signoria mangia in oro. Roberto Longhi e la sociologia dell'arte

Francesco Abbate

Libro: Copertina rigida

editore: Congedo

anno edizione: 2003

pagine: 112

15,00 14,25

Storia dell'arte nell'Italia meridionale. Volume 4

Francesco Abbate

Libro: Copertina rigida

editore: Donzelli

anno edizione: 2002

pagine: 431

34,00 32,30

Storia dell'arte nell'Italia meridionale. Volume Vol. 3

Francesco Abbate

Libro: Libro rilegato

editore: Donzelli

anno edizione: 2001

pagine: 430

33,57 31,89

Storia dell'arte nell'Italia meridionale. Volume 1

Francesco Abbate

Libro: Copertina rigida

editore: Donzelli

anno edizione: 1997

pagine: 280

Questa storia dell'arte prende le mosse dalla frattura longobarda, che segna, insieme con la fine dell'unità politica, l'avvio di una storia di forti diversificazioni. Accanto alle capitali il discorso si sviluppa sulla vasta tessitura di fatti artistici che caratterizzano il territorio e le sue gerarchie, grandi, medie e piccole. Sono dunque in primo luogo le strade a tracciare un connotato forte della storia dell'arte nel Mezzogiorno. Così come peculiare appare la diffusione degli insediamenti monastici, e via via quella dei borghi abitati, sempre più fortemente caratterizzati dall'accentramento e dalla scelta di siti arroccati e protetti.
34,00 32,30

La forma delle strutture

La forma delle strutture

Francesco Abbate

Libro

editore: CUEN

anno edizione: 1997

10,33

Storia dell'arte nell'Italia meridionale. Volume Vol. 5

Storia dell'arte nell'Italia meridionale. Volume Vol. 5

Francesco Abbate

Libro: Libro rilegato

editore: Donzelli

anno edizione: 2009

pagine: XXIV-724

I circa centocinquant'anni che vanno dagli inizi del Settecento all'Unità d'Italia conobbero avvenimenti che mutarono radicalmente le condizioni politiche, sociali, istituzionali del regno meridionale, nonché la produzione artistica, specie nel campo dell'architettura. Trattando dell'arte meridionale del XVIII secolo, occorre innanzitutto registrare l'"internazionalizzazione" della propria cultura artistica; che ha come sfondo il fenomeno decisivo dell'Illuminismo. L'Ottocento si apre invece con i fatti rivoluzionari del 1799 e con la successiva dominazione francese, che segnerà un punto di svolta nella cultura artistica, influenzata fortemente dai modelli d'oltralpe. Dal classicismo di Paolo De Matteis e Francesco Solimena alla grande architettura del periodo borbonico, con il fiorire dei siti reali, primo su tutti la reggia di Caserta progettata da Luigi Vanvitelli, il volume ripercorre l'intero arco di una produzione che ha dato i suoi esiti più alti non solo nelle arti "maggiori" (le sculture di Domenico Antonio e Lorenzo Vaccaro, la prolifica stagione del vedutismo con Giovan Battista Lusieri e Antonio loli), ma anche nelle arti applicate (le grandi dinastie di argentieri, riggiolari e marmorari attivi nella capitale e nelle province del regno).
60,00

Storia dell'arte nell'Italia meridionale. Volume 2

Storia dell'arte nell'Italia meridionale. Volume 2

Francesco Abbate

Libro: Copertina rigida

editore: Donzelli

anno edizione: 1998

pagine: 408

30,99

La scultura napoletana del Cinquecento

La scultura napoletana del Cinquecento

Francesco Abbate

Libro: Copertina rigida

editore: Donzelli

anno edizione: 1993

pagine: 286

49,06

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