Libri di Francesco Lesce
Arte, potere, liberazione. I linguaggi dell'arte in Deleuze
Francesco Lesce, Giovambattista Vaccaro
Libro: Copertina morbida
editore: Aracne (Genzano di Roma)
anno edizione: 2021
pagine: 116
I problemi dell'arte sono sempre stati oggetto dell'attenzione di Gilles Deleuze. Questo interesse si è accentuato negli anni della sua collaborazione con Félix Guattari, quando gli autori de L'anti-Edipo interpretano l'esperienza artistica sullo sfondo delle complesse e ambigue dinamiche del desiderio, alle quali essa dà espressione e che la portano ad essere parimenti subordinata al potere o vettore di liberazione. I due saggi che compongono il volume indagano questa doppia valenza dell'arte in Deleuze e le condizioni della sua affermazione nella pittura, nel cinema e nella letteratura.
Rivista di estetica. Volume Vol. 77
Libro
editore: Rosenberg & Sellier
anno edizione: 2021
pagine: 176
In Europa, gli scritti più conosciuti di Arthur C. Danto (1924-2013) restano certamente quelli di filosofia dell'arte. Negli ultimi vent'anni, la ricezione europea di questi lavori ha generato una vivace discussione, soprattutto in ambito estetico. Tale successo va interpretato nel riflesso dei complessi rapporti intrattenuti da Danto con i classici del pensiero continentale. Il presente fascicolo di Rivista di Estetica tenta di far luce sul variegato panorama di questi rapporti. Gli articoli di cui è composto interrogano, da prospettive differenti, la maniera in cui Danto ha assunto e rielaborato alcuni temi- chiave della tradizione continentale: lo statuto della narrazione, la mimesis, la bellezza, il sublime, la storicità dell'arte, il nesso fra arte ed esperienza sensibile. Ne risulta un quadro plurale che conferma quanto questa "conversazione europea" sia stata cruciale per l'originale attività di Danto come filosofo e critico d'arte: continuativa ma esposta a ripensamenti, vasta nei riferimenti, ispiratrice e irregolare nelle forme, peculiare nel metodo, eterodossa negli esiti.
L'arte nel prisma della fine. Danto attraverso Hegel
Francesco Lesce, Luisa Sampugnaro
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2018
pagine: 136
Con il pensiero di Hegel Arthur Danto ha intessuto un prolungato e multiforme dialogo non sempre caratterizzato dal rigore di un'esegesi fedele ai testi. In questo dialogo Danto diventa un riferimento cruciale per verificare con quale fecondità il topos della "fine dell'arte" innervi l'interrogazione sullo statuto e la funzione delle arti nel contemporaneo. Nella riflessione hegeliana, l'idea di un'arte che - «sul versante della sua suprema destinazione» - si dissolve ci consegna in eredità un dedalo di problemi: la rielaborazione di Danto pone a tema l'istanza autoriflessiva dell'arte e il nesso arte/storicità. All'analisi di tali questioni sono dedicati i due studi presenti nel volume.
La fine dell'arte. Genealogia di un'idea hegeliana
Francesco Lesce
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2017
pagine: 148
Se la tesi hegeliana della fine dell'arte costituisce un unicum insuperabile nel pensiero filosofico occidentale, è perché in essa la figura artistica è pensata per la prima volta nella sua forma più elevata. L'opera dell'arte fornisce a una comunità culturale la sua visione del mondo, dando vita a costellazioni di significati che orientano l'agire, mutano fisionomia e, infine, si dissolvono. Tornare a riflettere su questo locus dell'estetica occidentale è un modo di ricercare una via di accesso al mondo moderno. Ma è anche un tentativo di rivelare l'orizzonte di verità di quel profluvio di esperienze creative che è l'arte del nostro tempo.
Il corpo esausto. Filosofia, biopolitica, spettacolo
Francesco Lesce
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2014
pagine: 204
All'indomani dei totalitarismi politici che hanno segnato il Novecento lo spettro del dominio totale ritorna come possibilità di ridurre l'intera vita umana al rango di nuda vita. L'espressione "corpo esausto" definisce questo processo di degradazione che trova la sua ultima incarnazione nella figura del consumatore anonimo. Il volume intreccia due linee di ricerca: la prima segue le principali declinazioni del pensiero biopolitico e si arricchisce di uno studio comparato di una parte significativa dell'ampia letteratura sui Lager nazisti; la seconda ripercorre momenti della critica novecentesca della cultura di massa, con particolare riguardo agli effetti disumanizzanti della società della merce.
Un'ontologia materialista. Gilles Deleuze e il XXI secolo
Francesco Lesce
Libro: Copertina morbida
editore: Mimesis
anno edizione: 2004
pagine: 127
Della vicenda metafisica postmoderna, Deleuze rappresenta senz'altro l'espressione positiva e non ideologica, costruttiva e non rassegnata della filosofia. La fine della dialettica e di qualunque forma di trascendentalismo non consegnano all'uomo uno spettacolo catastrofico e insensato. La crisi della modernità viene assorbita e trasfigurata da Deleuze all'interno di un orizzonte positivo, fondativo, costruttivo. Il costruttivismo ontologico e politico rappresenta la sfida deleuziana lanciata al mondo della fine della metafisica politica borghese. In questo quadro ritorna a splendere il motivo materialista in filosofia sul doppio versante ontologico ed etico-politico.