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Libri di Franco Tagliapietra

Oreste Bogliardi e gli amici del Milione. Catalogo della mostra (Monte Vion Corrado, 15 luglio 2023-7 gennaio 2024)

Oreste Bogliardi e gli amici del Milione. Catalogo della mostra (Monte Vion Corrado, 15 luglio 2023-7 gennaio 2024)

Libro: Libro rilegato

editore: Ephemeria

anno edizione: 2024

pagine: 128

Tra quelli che Licini definisce “amici del Milione” nella Lettera aperta al Milione del 1935, c'è Oreste Bogliardi (Portalbera, Pavia, 1900–Rapallo 1968), artista che ha avuto un ruolo fondamentale negli esordi dell'arte astratta in Italia, a tutt'oggi non abbastanza conosciuto e valorizzato. Aveva firmato nel 1934 con Ghiringhelli e Reggiani, in occasione della prima mostra di arte astratta del Milione, una Dichiarazione degli espositori ritenuta il primo “manifesto” dell'astrattismo italiano. Della collana dei “Quaderni liciniani”, il volume, che documenta la mostra accolta negli spazi del polo museale di Monte Vidon Corrado, presenta la parabola pittorica di Bogliardi dai felici esordi figurativi alla fase astratta degli anni Trenta, alle creazioni del periodo di guerra a Portalbera, alle prove incerte del dopoguerra, quando si trasferisce a Rapallo e per esigenze economiche deve lungamente astenersi dalla pittura, alla produzione più tarda in cui astrazione e figurazione si alternano, fino all'approdo, dopo la partecipazione alla Biennale del 1966, a una rarefatta, limpida astrazione geometrica. Il catalogo contiene anche un focus sulla feconda stagione espositiva del Milione negli anni Trenta, sensibile alle suggestioni europee, ricca di fermenti avanguardisti. In catalogo testi dei curatori Daniela Simoni e Franco Tagliapietra, di Stefano Bracalente, biografia di Arianna Ghilardotti nipote di Bogliardi.
15,00

L'«Esposizione d'arte libera». La mostra d'esordio dimenticata del gruppo pittorico futurista. Fonti inedite nell'album dei ritagli «Luigi Russolo nella stampa 1909-1947»

L'«Esposizione d'arte libera». La mostra d'esordio dimenticata del gruppo pittorico futurista. Fonti inedite nell'album dei ritagli «Luigi Russolo nella stampa 1909-1947»

Franco Tagliapietra

Libro: Libro in brossura

editore: CLEUP

anno edizione: 2020

pagine: 48

Il 1° maggio 1911 si apriva a Milano una mostra d'arte contemporanea dal titolo "Esposizione d'arte libera". Essa ospitava, per la prima volta riuniti assieme, i tre alfieri del neonato futurismo pittorico, Boccioni, Carrà e Russolo, che facevano esordire alcuni loro capolavori: La città che sale, Il funerale dell'Anarchico Galli e La Musica. In mancanza di catalogo, e perciò spesso dimenticata o sottovalutata dalla successiva storiografia, questa importantissima mostra è stata qui ricostruita attraverso articoli di autorevoli giornalisti o semplici inviati cronisti che ne hanno dato conto. Tali testimonianze costituiscono una parte di un ben più vasto album di ritagli stampa che Luigi Russolo ha raccolto e incollato in più di quarant'anni di attività artistica. Un album riscoperto nel 2019 in un fondo d'archivio milanese.
13,00

Maria Zanovello. Sposa e compagna di Luigi Russolo. Due pellegrini

Maria Zanovello

Libro: Libro in brossura

editore: Macchione Editore

anno edizione: 2018

pagine: 176

Futurista e firmatario dei primi manifesti di questa rivoluzionaria corrente pittorica, Luigi Russolo (1885-1947) è stato forse l’artista più penalizzato, in virtù di una prima produzione risoltasi troppo presto: entro il 1913. Produzione pittorica subito sostituita dalla sua geniale teoria sul suonorumore e dai relativi strumenti atti a produrlo: gli Intonarumori. Ancor più difficile, poi, dopo la sua improvvisa morte, riuscire a tramandarne degnamente la memoria. È nel momento del lutto, e negli anni immediatamente successivi, che interviene, con determinazione, forza e volitività, la figura della moglie Maria Zanovello la quale, in pochi anni,e con l’esclusivo uso delle sue forze, dopo essersi documentata sulle carte del marito, e dopo aver intrecciato fitte corrispondenze con coloro che lo conobbero, promuove, con iniziative e scritti, la sua figura, altrimenti destinata con buona probabilità all’oblio. Tutti gli anni Cinquanta sono dedicati dalla vedova al marito Russolo: in particolare, straordinario e infine leggibile ad un pubblico non solo di studiosi è il dattiloscritto da lei intitolato Due pellegrini, che qui si presenta.
20,00 19,00

10,50 9,98

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